Vita e Pensiero: Ricerche. Storia
La vita fragile. Infanzia, disagi e assistenza nella Milano del lungo Ottocento
Libro: Libro in brossura
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 2013
pagine: X-256
La città di Milano, come descritta in un noto volume di Leone Emilio Rossi, contava all'inizio del XX secolo 500 luoghi pii, istituti assistenziali, enti ospedalieri, brefotrofi e istituzioni benefiche di vario genere: strutture differenti che, a partire dalla seconda metà del XVIII secolo, subirono cambiamenti e rinnovamenti verso un sempre maggiore controllo statale. Questo volume raccoglie gli atti di uno dei numerosi convegni dedicati all'assistenza, che si è svolto a Milano pochi anni or sono. La tematica attorno alla quale gli autori hanno concentrato i loro studi è quella particolare dell'assistenza all'infanzia nel corso del lungo Ottocento. Alcuni contributi hanno fornito uno sguardo di ampie vedute alla situazione italiana, per poi concentrare l'attenzione al contesto milanese, con approfondimenti legati ai molteplici aspetti della vita di Martinitt e Stelline. Il motivo conduttore dei saggi qui presenti è la condizione infantile e le forme dell'assistenza ad essa dedicate; con lo studio di brefotrofi, asili di carità per l'infanzia, istituti per il baliatico, sino agli enti che, oltre all'assistenza, intesero fornire agli orfani e alle orfane anche mezzi e strumenti per una formazione professionale in grado di garantire loro una vita migliore, una sorta di riscatto sociale.
Diodoro Siculo. Biblioteca storica. Libro XVII. Commento storico
Luisa Prandi
Libro: Libro in brossura
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 2013
pagine: 304
Questo volume è uno dei risultati del progetto di ricerca "Commento storico alla Biblioteca di Diodoro", ideato da gruppi di ricerca attivi nel campo della storia antica appartenenti alle Università di Bologna, di Milano (Università Cattolica del Sacro Cuore), di Pavia e di Firenze e cofinanziato dal MIUR. Il progetto prevede di completare il commento complessivo della Biblioteca, compresi i libri frammentari, nel corso di alcuni anni. Benché lo storico-epitomatore siciliano abbia raccolto nella critica moderna il peggio, dal sarcasmo all'insulto, che si possa dire di uno storico e benché sia certo che egli non ha fatto molto per evitarlo, i suoi libri meritano ancora largamente di essere letti e studiati: ciò vale per i periodi storici per i quali Diodoro è di fatto la nostra unica fonte, ma anche per quelli meglio conosciuti, a proposito dei quali ci ha conservato preziose informazioni sia integrative sia alternative. L'appoggio di un commento che finora - con qualche eccezione notevole - è mancato costituisce uno strumento imprescindibile.
L'Archivio della scuola di formazione sindacale del centro studi CISL di Firenze. Inventario (1951-1971)
Libro
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 2013
pagine: X-342
Fondato nel 1951, un anno dopo la costituzione della Confederazione italiana sindacati lavoratori, il Centro studi nazionale di Firenze ha rappresentato la più concreta manifestazione delle intenzioni del primo segretario generale della Cisl, Giulio Pastore, e del direttore dell'Ufficio studi confederale, Mario Romani, di contribuire alla crescita culturale del mondo del lavoro e alla formazione di una nuova classe dirigente per il sindacato e per l'intero paese, nel nome della giustizia sociale. Nei suoi primi vent'anni di attività, sotto la guida di tre direttori (B. De Cesaris, V. Saba e S. Costantini) il Centro studi ha messo a punto un progetto culturale e formativo sostenuto dalla sperimentazione di formule didattiche originali e dall'apporto di apprezzati docenti nelle varie discipline dell'uomo. L'archivio del Centro studi, ora depositato presso l'Archivio per la storia del movimento sociale cattolico in Italia "M. Romani" nella sede milanese dell'Università Cattolica del Sacro Cuore, testimonia l'intensità e la qualità di questa esperienza, unica nel campo della formazione degli adulti. L'accesso alle carte conservate nelle 160 cartelle riferite al ventennio 1951-1971, già facilitato dalla schedatura informatica, si può ora avvalere di questa versione a stampa dell'inventario, così da integrare le potenzialità di entrambi i supporti, a vantaggio dei ricercatori e di tutti coloro che, in specie tra gli uomini del sindacato, alimentano interessi di studio e di conoscenza...
Tra agricoltura e industria. Il settore caseario nella Lombardia dell'Ottocento
Claudio Besana
Libro: Libro in brossura
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 2013
pagine: XVII-290
Nella realtà economica della regione lombarda la produzione del latte vaccino e la sua trasformazione in burro e formaggio hanno avuto, e ancora conservano, un grande rilievo. Questa importanza non ha trovato corrispondenza in uno sviluppo adeguato della riflessione storiografica sul settore. Per colmare tale carenza degli studi, questa monografia ricostruisce le vicende del caseificio lombardo nell'arco di tempo compreso tra la Restaurazione e i decenni finali dell'Ottocento. Il lavoro, che si fonda su un ampio ricorso a fonti archivistiche e a stampa, analizza gli assetti del tutto tradizionali del settore tra gli anni Trenta e Cinquanta del XIX secolo; passa poi a esaminare il profondo cambiamento del contesto economico e tecnologico, in cui si sono trovati a operare gli imprenditori del comparto nel secondo Ottocento; infine ricostruisce la crescita quantitativa delle attività casearie negli anni successivi all'Unità e individua i protagonisti vecchi e nuovi di un settore che vide crescere al suo interno importanti esperienze imprenditoriali di carattere industriale. L'industrializzazione del caseificio e la sua progressiva separazione dall'attività agricola furono fenomeni importanti, perché favorirono il superamento di antichi equilibri economici. L'affermazione di nuove iniziative produttive, anche in questo comparto, contribuì alla piena affermazione, in area lombarda, di un nuovo assetto economico e sociale.
Diodoro Siculo. Biblioteca storica. Libri VI-VII-VIII. Commento storico
Giuseppe Cordiano
Libro: Libro in brossura
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 2013
pagine: XXXVII-136
Questo volume è uno dei risultati del progetto di ricerca "Commento storico alla Biblioteca di Diodoro", ideato da gruppi di ricerca attivi nel campo della storia antica appartenenti alle Università di Bologna, di Milano (Università Cattolica del Sacro Cuore), di Pavia e di Firenze e cofinanziato dal MIUR. Il progetto prevede di completare il commento complessivo della Biblioteca, compresi i libri frammentari, nel corso di alcuni anni. Benché lo storico-epitomatore siciliano abbia raccolto nella critica moderna il peggio, dal sarcasmo all'insulto, che si possa dire di uno storico e benché sia certo che egli non ha fatto molto per evitarlo, i suoi libri meritano ancora largamente di essere letti e studiati: ciò vale per i periodi storici per i quali Diodoro è di fatto la nostra unica fonte, ma anche per quelli meglio conosciuti, a proposito dei quali ci ha conservato preziose informazioni sia integrative sia alternative. L'appoggio di un commento che finora - con qualche eccezione notevole - è mancato costituisce uno strumento imprescindibile.
Diodoro siculo. Biblioteca storica. Libro IV. Commento storico
Giuseppe Mariotta, Adalberto Magnelli
Libro: Libro in brossura
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 2012
pagine: XIV-396
Questo volume è uno dei risultati del progetto di ricerca "Commento storico alla Biblioteca di Diodoro", ideato da gruppi di ricerca attivi nel campo della storia antica appartenenti alle Università di Bologna, di Milano (Università Cattolica del Sacro Cuore), di Pavia e di Firenze e cofinanziato dal MIUR. Il progetto prevede di completare il commento complessivo della Biblioteca, compresi i libri frammentari, nel corso di alcuni anni. Benché lo storico-epitomatore siciliano abbia raccolto nella critica moderna il peggio, dal sarcasmo all'insulto, che si possa dire di uno storico e benché sia certo che egli non ha fatto molto per evitarlo, i suoi libri meritano ancora largamente di essere letti e studiati: ciò vale per i periodi storici per i quali Diodoro è di fatto la nostra unica fonte, ma anche per quelli meglio conosciuti, a proposito dei quali ci ha conservato preziose informazioni sia integrative sia alternative. L'appoggio di un commento che finora - con qualche eccezione notevole - è mancato costituisce uno strumento imprescindibile.
Il nostro ordine è la carità. Cistercensi nei secoli XII e XIII
Guido Cariboni
Libro: Libro in brossura
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 2011
pagine: 206
Il volume mira a cogliere nel loro sviluppo storico gli elementi identitari dell'ordine cistercense, attraverso un approccio comparatistico e un'analisi del rapporto tra vita regolare e gerarchia ecclesiastica nei secoli XII e XIII. L'abbazia di Cîteaux e i cenobi ad essa legati diedero vita a una rete monastica innovativa, una sorta di 'confederazione' di abbazie che tuttavia mantenevano saldi i propri legami con l'episcopato locale. Esse erano indipendenti dal punto di vista economico e giuridico, ma unite nell'ordine dall'adesione consensuale nel nome della unanimitas. La 'crisi di crescita' del 1152 e il duro scontro tra gli abati più importanti nei primi decenni del Duecento consentono di osservare da vicino tali dinamiche, senza perdere di vista i singoli contesti locali e istituzionali.
Religiosità e civiltà. Identità delle forme religiose (secoli X-XIV)
Libro
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 2011
pagine: XVIII-302
L'identità nel Medioevo si tradusse in precise determinazioni giuridiche e s'innervò nell'ordinamento sociale sia attraverso l'individuazione di gruppi funzionali, come gli ordines, sia mediante un fitto processo di osmosi tra forme religiose e forme di vita sociale. La storia religiosa presenta infatti un vasto campionario di esperienze tese alla creazione di nuove identità collettive oppure alla trasformazione di identità preesistenti, come dimostra l'inesausta opera di fondazione di ordini e famiglie religiose sempre in bilico tra l'esigenza di ricorrere ai meccanismi "classici" della stabilizzazione istituzionale e la necessità di marcare la novità della propria proposta cristiana rispetto alla tradizione. Le avventure dell'identità sono state esaminate anche tenendo presenti sia il mancato riconoscimento di un autonomo statuto identitario, come avvenne per esempio per i laici, sia la costruzione di contro-identità come quelle dei musulmani, degli eretici e degli ebrei. L'analisi dei meccanismi di inclusione e di esclusione ha permesso di chiarire come la civiltà medievale attinse proprio alla religiosità, alle sue pratiche, ai suoi linguaggi e alle sue risorse simboliche per definire e rappresentare se stessa, elaborando una sintesi assolutamente originale.
Enti locali e fiscalità nel '900. I cattolici e l'autonomia disconosciuta
Andrea M. Locatelli
Libro
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 2010
pagine: XVI-223
Dall'Unità d'Italia, l'amministrazione finanziaria degli enti locali si è caratterizzata per il diverso grado di autonomia dal potere centrale. Il tratto comune è stata un'inefficienza nella raccolta delle risorse e un'inefficacia nell'allocazione delle stesse rispetto alla domanda con un allentamento della sussidiarietà tra le istituzioni e della solidarietà tra le aree. Tali circostanze hanno consolidato la deresponsabilizzazione degli amministratori locali per la spesa, il legame oneroso con le banche e, infine, il dissesto finanziario trasferito sul debito pubblico. L'azione dei cattolici, fautori delle autonomie in opposizione allo stato liberale sabaudo e, poi, come elemento istituzionale della Repubblica si è dimostrata esitante nel momento della responsabilità di governo tra la realizzazione di un principio della propria identità politica e la prospettiva di uno Stato unico attore in grado di modernizzare il paese e di armonizzare le diversità. Questa indeterminatezza ha riguardato primariamente la Dc ed è andata di pari passo all'ambivalente posizione delle sinistre con il sostegno al decentramento, quale espressione democratica, dipendente però dall'intervento dello Stato di fronte agli squilibri finanziari degli enti locali. Il progetto di Vanoni per una fiscalità degli enti locali compartecipata con lo Stato fu attenuato da scelte legislative ispirate alla 'tutela dell'interesse nazionale' come premessa a un'iniziativa riformistica.
Carlo Borromeo. Cultura, santità, governo
Danilo Zardin
Libro: Libro in brossura
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 2010
pagine: XII-303
Il rilievo della figura di Carlo Borromeo, unito all'oggettiva imponenza della traccia da lui lasciata nella storia del cattolicesimo moderno, giustifica ampiamente l'attenzione che continua a esserle riservata. L'occasione del quarto centenario della canonizzazione (1610-2010) è uno stimolo ulteriore in questo senso, cui risponde l'insieme degli approfondimenti su singoli aspetti cruciali inseriti nel quadro di un approccio unitario nella sua impostazione di fondo. Il ricordo dell'evento che ha segnato la solenne legittimazione giuridica di una fama già affermata di santità, lanciando definitivamente un culto locale, milanese e lombardo, verso la sua marcia di espansione aperta alle dimensioni del mondo, diventa un richiamo per tornare a interrogarsi sul significato dell'esperienza religiosa e sui contenuti del progetto culturale di cui l'arcivescovo riformatore si rese artefice all'indomani del concilio di Trento, sulle modalità adottate per diffondere capillarmente in tutto lo spazio sociale una proposta esigente e vigorosa, infine sulla dialettica ricca e molteplice delle reazioni che essa suscitò venendo a incontrarsi con la mentalità, gli usi consolidati e i ruoli di potere della realtà a cui si rivolgeva.
Giuseppe Dalla Torre. Dal movimento cattolico al servizio della Santa Sede
Libro
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 2010
pagine: X-230
Giuseppe Dalla Torre Del Tempio di Sanguinetto (1885-1967) è stato tra i rappresentanti più autorevoli del mondo cattolico. Ha iniziato la carriera giornalistica appena diciottenne, collaborando con diverse riviste cattoliche dell'epoca. Dal 1909 ha diretto il quotidiano di Padova «La Libertà». Laureatosi in Giurisprudenza, è stato assessore comunale dal 1910 al 1912. Ha rivestito diversi incarichi nell.ambito del movimento cattolico, arrivando nel 1911 a presiedere l'Azione Cattolica padovana. Nel 1912 Pio X lo ha nominato presidente dell'Unione popolare. Benedetto XV lo ha promosso presidente della Giunta direttiva dell'Azione Cattolica e, nel 1920, direttore dell'«Osservatore Romano», incarico che il conte Dalla Torre ha ricoperto per più di un quarantennio, sino al 1960. Dalla Torre è anche stato presidente dell'Unione internazionale della stampa cattolica. A quarant'anni dalla sua morte, l'Università Cattolica del Sacro Cuore e la Libera Università Maria Santissima Assunta hanno voluto dedicargli due momenti di riflessione e di studio, che si sono svolti nel novembre del 2007 presso la sede dei due Atenei, a Milano e a Roma. Sono stati chiamati a portare il loro contributo diversi studiosi, con l'intento di sviluppare un confronto serio e fondato su nuovi scavi documentari, per offrire un quadro il più possibile ampio e circostanziato della biografia di Dalla Torre, riscoprendo i lineamenti di una personalità lucida e coraggiosa.
Nuovi percorsi della storia economica
Libro
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 2009
pagine: 284
Il volume raccoglie gli atti del Convegno di studio sul tema «Nuovi percorsi della storia economica», svoltosi a Brescia nei giorni 16 e 17 novembre 2007 e promosso dalla Società italiana degli storici economici (SISE) in collaborazione con la sede bresciana dell'Università Cattolica del Sacro Cuore. L'obiettivo coerentemente raggiunto dal convegno - i cui esiti compaiono esplicitati in questo volume - era l'individuazione di nuovi spazi scientifici e didattici per la storia economica, alla luce dell'ormai indiscussa identità scientifica ad essa riconosciuta, anche in considerazione della dinamica evolutiva dell'ordinamento universitario nazionale. I puntuali contributi degli studiosi di storia economica intervenuti durante il convegno confermano le rilevanti potenzialità formative e culturali di questa disciplina, che viene approfondita e sviluppata attraverso percorsi ispirati da ambiti di studi differenti rispetto a quelli di più antica e consolidata frequentazione.