Aletti editore: Gli emersi poesia

Le parole sono essenziali, permettono di comunicare con l'altro. Portano le persone a toccare il cielo o cadere nel vuoto in un minuto: Usatele bene, per non ferire nessuno! Le poesie, come i testi di questo libro, usano parole che danno voce all'anima. Sono dei puzzle di propria vita vissuta o di altre persone; di attimi felici o tristi, che s'incastrano tra di loro e segnano il percorso di vita. Tutti testi mirano proprio a questo: sono pezzi di vita descritti col cuore, ove tutti si ritrovino e si accomunino.

Il poeta Gino Ragano nasce a Caserta il giorno 11 Agosto 1973 e vive ancora in questa sorprendente provincia, precisamente nella cittadina di Curti. Trascorre una fanciullezza serena e spensierata Frequenta le scuole elementari nella città di Santa Maria Capua Vetere alla “Principe di Piemonte” e le medie all'istituto “Gallozzi” si diploma all'istituto magistrale. Nell'adolescenza la sua profonda introspezione lo porta a porsi molte domande per le quali non sempre ha una risposta, tutto ciò lo porta a scrivere poesie.

In questo volume sono raccolte poesie di argomenti vari, di sentimenti, di emozioni, di fatti e circostanze, talvolta anche drammatiche. Non a caso viene scelto il titolo “La scrittura cura le ferite del cuore”, poiché quando le sofferenze nel corso della vita sembrano insostenibili è necessario trovare un'ancora di salvezza che possa alleviare i dolori e i patimenti. Viene naturale esprimerlo in versi, in quanto ci si ritrova più sereni e più pacati. In essi si riscontra spesso anche una religiosità necessaria per poter andare avanti, la quale allo stesso tempo scaturisce l'invito ad apprezzare le bellezze della natura che Dio ha creato, traendo ispirazione dai versi decantati dall'Insigne poeta Metastasio "Ovunque il guardo giro immenso Dio ti vedo, ti riconosco in me, la terra, il mare, le sfere parlano del tuo potere." All'interno della raccolta è menzionato anche il piccolo paese d'origine dell'autrice, Morano Calabro, considerato uno dei borghi più belli d'Italia, il quale essendo ricco di bellezze naturali e di meravigliose opere realizzate da rinomati artisti, ha ispirato la poesia dal titolo “Il mio Paese”. Oltre a quest'opera, nel volume ne sono presenti altre, alcune in vernacolo, le quali narrano momenti vissuti nel piccolo borgo, ricordi d'infanzia e di giovinezza espressi con gioia, ma allo stesso tempo con tanta nostalgia. Tra gli scritti si ricordano, inoltre, figure importanti come per esempio il grande Papa Giovanni Paolo II, i soldati di Nassiriya, ed insieme ad esse anche alcune giovani vite stroncate da un destino avverso.

"Ci si avvicina ad un libro di poesie spesso spinti dall’urgenza di abbracciare nuove emozioni, similitudini, a volte conforto; cercando consolazione negli scritti di altre esistenze per mitigare le ferite dei nostri vissuti, soddisfacendo il bisogno di comprensione attraverso le esperienze degli altri, spesso a compensazione di una quotidianità più arida, dove si fa fatica ad indagare appieno sé stessi." Dalla prefazione di Caterina Aletti.

Quando misi piede all'Accademia la prima cosa che colpì i miei occhi fu quella Galleria nel Palazzo Fernandez piena di statue classiche che nelle stanze di quel luogo parlavano di Arte, risalivano ai tempi antichi anche se dovevano essere opere che ne simulavano le fattezze e i ricalchi postumi di ciò che una volta significava la scultura per i greci e i romani. Quel livore così bianco e arcaico mi impressionò e quel silenzio era interrotto dagli studenti che frequentavano i loro corsi su cui vegliava lo spirito dell'Arte. Io quell'Accademia la frequentai per cinque anni a seguito della possibilità, in pensione, di servirmi di orari che consentissero la frequenza di questa Università ed è qui che incominciai a ispirarmi per il mio libro “Ombre e Forme”: un tessuto di fantasmi del mio passato che prendevano forma giorno dopo giorno incorniciati da brevi versi che uscivano fuori dalla mia creatività come disegni che via via si servivano del mio solito linguaggio di poeta. Il tempo mi riportava al di là e qua una misura delle mie capacità di essere e il mistero delle parole che servono al mestiere dello scrittore e al mio libro così intessuto che è una prova della mia tela intrecciata nella sua forma che affido al lettore.

Le poesie echeggiano di laconica empatia.

Pensieri e riflessioni di una ragazza, che, nei suoi lunghi pomeriggi di studio, pensava e metteva su carta sensazioni riguardanti la sua vita: la società che la circondava, la famiglia in cui viveva e i sentimenti che nutriva. Quelle parole l'hanno riportata a spasso lungo le viuzze del cuore di quella ragazza, ormai donna, dove ancora avvengono incontri, dove ancora vivono emozioni, così a quelle riflessioni si sono affiancati pochi recenti pensieri, e tutti sono stati raccolti in “Nel cuore… lì dove incontro!”.

Ascoltando, guardando, sentendo e toccando l'oceano in cui io sono immerso, ho tentato di portare a galla frammenti di roccia appartenenti alla mia caverna, a questo mio abisso: alla mia realtà. Ma, con queste insignificanti e fuggevoli parole, non è mia volontà conferire una spiegazione alla mia voce, a quest'impalpabile errante “velo”, talvolta alienante. Farlo, vorrebbe dire annullarla, concederle significato e pertanto sterilizzarla. Emozionare; rianimare i sentimenti dal proprio naufragio e trascinare il lettore nei feroci “impacci” da essi derivanti; ricollocare lo stesso alla propria inconosciuta caverna, in quell'implacabile ed ineludibile gioco di traduzione, di perdita ed acquisizione, che è lo scontro ed il conflitto tra le innumerevoli realtà che abitiamo o tra le difformi ed illusorie immagini della medesima “verità”. Questo, forse, il mio proposito.

l libro racchiude trentasei poesie e un racconto. Un modo nuovo d'intersecare due forme di scrittura che combinate regalano una piacevole lettura. Tra queste pagine si va incontro a un argomento delicato, in cui l'eros è parte fondamentale, sprigionando emozioni, trasgressione, sensualità. È un piccolo viaggio erotico creato da tante sfumature diverse. Un risveglio dei sensi, che conturba l'anima, porta a sognare ad occhi aperti. In conclusione vi è un racconto, i cui protagonisti sono Azzurra e Luigi. Attraverso la loro storia saremo trasportati in un vortice pieno di passione ed erotismo, sfumata nel finale da un tocco di nostalgia.

Memoria di Farfalle" estende a tutta la raccolta il tema della prima poesia, farfalla, ovvero quello della fragilità delle parole e della somiglianza al volo invisibile delle farfalle.

In questa raccolta di poesie La voce del cuore parlo dell’amore, della sofferenza, delle delusioni e degli affetti perduti. Mando un bacio a mia madre, lassù; il 17 giugno prossimo sono 12 anni che mi ha lasciato, nel mio cuore è rimasto un grande vuoto e nella mia mente la sua fotografia. L’amore non muore mai, sempre con me cara mamma resterai. Il cuore grida, soffre, ma non fa rumore, ecco perché ho scelto questo titolo. Un ringraziamento speciale al reparto di Cardiologia di Macerata e al reparto U.T.I.C., senza di loro non sarei qui. Il ricavato di questo libro sarà devoluto in beneficenza.

Ispirato dalla passione d'amore per la propria città, pubblica Città senza regione, una raccolta di poesie scritte con uno stile diretto e semplice, sperando che l'anima e il corpo della città arrivino allo sguardo di tutti. Roma chiede rispetto.