BEAT: BEAT. Bestseller
I bambini del maestrale
Antonella Ossorio
Libro: Libro in brossura
editore: BEAT
anno edizione: 2024
pagine: 384
1913, porto di Napoli. Attraccata all’imbarcadero, come se a trattenerla non fossero cavi o ancore ma radici abbarbicate al fondale, la Caracciolo, con i suoi tre alberi a vele quadre simili a vestigia di un bosco sacro, incute timore e rispetto. Non tutte le navi possono vantare, come quel veliero, memorabili imprese e avventurose circumnavigazioni del globo. Il tempo delle battaglie cruente però è finito. La nave è in disarmo, destinata a un’ultima nobile impresa: diventare una nave asilo per quei bambini, orfani o abbandonati, che vivono di furti ed elemosine per le strade di Napoli, dormendo sui marciapiedi, negli androni dei palazzi, nei sagrati delle chiese; ovunque vi sia un angolo buono per rincantucciarsi. Tredici di loro sono già a bordo, li chiamano i caracciolini e godono di un benessere superiore a ogni loro più rosea aspettativa, con un letto e il mangiare garantiti ogni santo giorno. Sono affiorati da sottocoperta per venire a studiare l’intrusa, la donna nominata dal rappresentante del Ministero della Marina direttrice della nave asilo. Si chiama Giulia Civita Franceschi ed è pronta a raccogliere la sfida rappresentata da quel veliero, a capovolgere una volta per tutte il destino di quel popolo infantile derelitto. Storia di un esperimento educativo unico al mondo, durato quindici entusiasmanti anni e bruscamente interrotto dal regime fascista nel 1928, questo romanzo costituisce una splendida conferma del talento di Antonella Ossorio nel narrare di miseria e riscatto, crudeltà e amore nel paesaggio dell’infanzia abbandonata.
Il tabaccaio di Vienna
Robert Seethaler
Libro: Libro in brossura
editore: BEAT
anno edizione: 2024
pagine: 204
È la tarda estate del 1937 e la vita del diciassettenne Franz Huchel, scivolata fino a quel momento nella quiete dell’idilliaca regione del Salzkammergut, si trova davanti a una svolta: sua madre ha stabilito che è tempo, per lui, di trovare un impiego, la loro situazione economica lo richiede. Così, già il giorno dopo, Franz è su un treno per Vienna, diretto alla tabaccheria di un vecchio amico di famiglia, dove sarà apprendista. La piccola tabaccheria è angusta e stipata fino al soffitto di chincaglierie, e da dietro il bancone nelle prime settimane Franz impara a conoscere i clienti, quelli che si fanno vedere di rado, entrando di corsa ed esternando le loro richieste senza prendere fiato, e quelli abituali. Un lunedì mattina le campanelle sulla porta emettono un tintinnio esitante all’ingresso di un anziano signore. La barba bianca è spuntata con cura e sul naso scintilla un paio di occhiali tondi con la montatura nera: è il professor Sigmund Freud, conosciuto nel quartiere come il medico dei matti, l’uomo in grado di aggiustare la zucca degli svitati danarosi e di insegnare alla gente come vivere una vita normale. Complice un cappello dimenticato, tra Franz e Freud si instaura una singolare amicizia, strana come può essere quella tra un ottantenne che ha trascorso l’intera esistenza con l’assurda idea di voler comprendere e alleviare le umane sofferenze, e un ragazzo che si affaccia alla vita e ai misteri dell’amore. Un’amicizia minacciata, tuttavia, dalle nubi scure che si addensano sull’Europa, con l’imminente annessione dell’Austria al Terzo Reich e i nazisti che controllano ormai la città e l’esistenza dei cittadini ebrei, tra cui il professor Sigmund Freud.
Napoli magica
Vittorio Del Tufo
Libro: Libro in brossura
editore: BEAT
anno edizione: 2024
pagine: 384
Città pluridominata, scrigno di tesori e culture diverse, distesa sulle camere d’aria di un immenso alveare di pietra, Napoli è una città più facile da riconoscere che da conoscere, da sempre in simbiosi con la sua dimensione «magica», che sopravvive alle ingiurie del tempo, agli infiniti sfinimenti della cronaca e alle devastazioni della Storia. Napoli magica è un viaggio nel cuore esoterico e misterioso di questa città, tra le più antiche e affascinanti del mondo. Un viaggio nelle labirintiche narrazioni che vi sono annidate, spaziando dalla Storia all’archeologia, dall’esoterismo ai culti perduti, dai misteri dell’arte a quelli della musica. Da Virgilio mago al fiume «fantasma», dalla leggenda nera di Raimondo di Sangro alla maledizione della Gaiola, dalla Sirena Partenope, demone marino o uccello antropomorfo, ai segreti della città sotterranea, dal mito di Iside all’enigmatica Y di Forcella, dai filosofi-maghi al diavolo della Pietrasanta, dalle Compagnie della Morte ai cori perduti delle fate, dagli enigmi ancora da svelare alle incredibili vicende ambientate nei Castelli della città, si dipanano in queste pagine storie di sangue, di delitti e morte, di sesso e amanti insaziabili. Storie romantiche, cupe, feroci. Storie napoletane.
La meraviglia della vita
Michael Kumpfmüller
Libro: Libro in brossura
editore: BEAT
anno edizione: 2024
pagine: 240
È l'estate del 1923 quando Franz Kafka raggiunge sua sorella Elli a Miiritz, una piccola stazione balneare sul Baltico. È molto malato, la tubercolosi lo ha costretto a trascorrere settimane a letto durante l'inverno. Elli spera che in quella residenza sul mare chiamata "Alla salute" Franz riesca a riprendersi un poco. Il Dottore - così lo chiamano nella casa - è felice di avere una stanza tutta sua, lontano da sanatori e luoghi di cura che gli procurano ormai soltanto nausea. Si sveglia dopo oltre otto ore di sonno e si siede un po' sul balcone ad ascoltare le voci dei bambini che giocano davanti alla casa vicina. Sono piccoli ebrei dell'Est, di una colonia proveniente da Berlino. Una mattina, mentre è intento a osservarli, allegri e vocianti attorno a un lungo tavolo, nota per la prima volta Dora Diamant, una giovane di non più di venticinque anni che sussurra qualcosa ai ragazzi in yiddish. Uno sguardo fugace, che si trasforma però in incanto quando la rivede nelle cucine della colonia, intenta a pulire il pesce con le sue mani delicate. Nei giorni successivi la reincontrerà sulla spiaggia. Si siederà con lei a contemplare il mare e si sentirà come dentro una campana che inghiotte qualsiasi rumore... Un'opera sull'ultimo grande amore di Kafka, sulla passione che lo spinse a rompere con Praga, la famiglia, la solitudine e a stabilirsi nella Berlino antisemita del tempo per sognare di raggiungere la Palestina in compagnia di una giovane ebrea dell'Est.
La ragazza invisibile
Lisa Jewell
Libro: Libro in brossura
editore: BEAT
anno edizione: 2024
pagine: 336
Saffyre Maddox, diciassette anni, vive in un condominio di Alfred Road, a Londra. È di fatto sola al mondo. Tutti quelli che ha amato l’hanno abbandonata, più o meno volontariamente. Saffyre è bella, e sa di esserlo dal modo in cui gli altri la guardano. Ma non se ne cura. La bellezza non le rende certo lieve la vita. Roan Fours, il dottore da cui è in cura da tre anni, è l’unica persona che le permette di affrontare in qualche modo il male di vivere, ma anche lui la ha abbandonata. La terapia è tecnicamente finita, le ha detto. Ma per Saffyre è la sua vita che è tecnicamente finita senza il dottore. Per questo si apposta fuori dal suo studio, lo segue da lontano, gira attorno a casa sua quando fa buio, e apprende più di quanto sia lecito sapere. Anche l’esistenza di Owen Pick è una catastrofe, soprattutto da quando lo hanno sospeso dall’insegnamento perché accusato da alcune studentesse di condotta impropria. Proprio lui che, nel quartiere benestante di Hampstead, se ne sta sempre solo nella grande casa vuota di sua zia. Lui che a trentatré anni ancora aspetta la donna con la quale perdere la verginità. Come difendersi da quelle accuse? Cercare nella rete in cui c’è un intero mondo di gente come lui, gli incel, i celibi involontari? E chattare magari con YourLoss, che, stando a quello che scrive, potrebbe davvero diventare suo amico? A Hampstead vivono la loro inquieta esistenza anche i Fours. Cate Fours, che è a metà della vita, non è più sicura di niente, nemmeno del suo matrimonio. Roan si occupa dei figli degli altri e la cura della famiglia grava soltanto sulle sue spalle. Una sera Georgia, la figlia adolescente, le dice che il vicino l’ha seguita dalla metropolitana fino a casa. C’è da preoccuparsi, visto che nel quartiere si sono verificate delle aggressioni e l’allarme è ormai diffuso in ogni casa. Un allarme che si muta in vero e proprio panico quando, in una gelida notte di San Valentino, Saffyre Maddox svanisce nel nulla... Adolescenti a rischio, famiglie disfunzionali, misoginia tossica e deep web si intrecciano nel nuovo thriller di Lisa Jewell che, dopo "Ellie all’improvviso" e "La famiglia del piano di sopra", torna a narrare delle paure del nostro tempo, penetrando nell’anima dei suoi personaggi per metterne a nudo il lato oscuro.
L'arte di una vita inutile
Alfio Caruso
Libro: Libro in brossura
editore: BEAT
anno edizione: 2024
pagine: 382
È stato un forestiero in America, Guglielmo Melodia, detto Willy, quando vi è sbarcato negli anni Trenta per suonare il pianoforte all’Hollywood, il locale di Frank Costello e di Lucky Luciano. Ed è un forestiero in Italia, quando ci ritorna nel 1946, chiamato sempre da Luciano per aprire un night a Taormina. Al volante della Delahaye 145 Chapron coupé grigio ferro, che assolve benissimo il compito di fargli propaganda, Willy attraversa la Sicilia del dopoguerra, dove le città della sua infanzia sono ormai ridotte a un ammasso di catapecchie e palazzi nobiliari addossati l’uno all’altro, e dove gli abitanti s’inventano al mattino una parte che la sera dismettono, pronti a ricominciare con il nuovo giorno. Ma Willy non è tornato per essere circondato dallo squallore: grazie al dono dell’orecchio assoluto in passato si è tolto ogni sfizio con la stessa facilità con cui sapeva ripetere ogni melodia al pianoforte. È l’uomo delle stelle, quello che prende le note sotto il braccio e le porta in paradiso, il musicista capace di attirare tutte le donne nel raggio di un chilometro. E adesso è il signor Melodia, proprietario del Paradise di Taormina, il luogo di tutte le trasgressioni che, grazie a una cucina ricercata e a alla fama del suo pianista, diventa in breve il ritrovo delle star, da Marlene Dietrich a Ingrid Bergman, da Rock Hudson a Orson Welles. Ma il passato ci riagguanta, e quando accade non è mai per complimentarsi: tutto quello che Willy si è lasciato alle spalle in America, compresi i suoi due figli, Sal e Sarah, lo attende al varco, a ricordargli che nella sua vita decisa dagli altri non basta mettere la colonna sonora, serve anche il coraggio.
Operazione Overlord. Il D-Day e la battaglia di Normandia
Max Hastings
Libro: Libro in brossura
editore: BEAT
anno edizione: 2024
pagine: 416
Il 6 giugno 1944, all’alba, le forze alleate diedero il via al più imponente sbarco anfibio della storia mondiale inaugurando così l’Operazione Overlord, la battaglia per liberare l’Europa dalla morsa del Terzo Reich. La notte prima di quello che il generale Rommel profeticamente aveva definito il «giorno più lungo», le forze aeree angloamericane avevano lanciato truppe con paracadute e alianti su diversi punti strategici nel nord della Francia. Poche ore dopo, le truppe di fanteria sarebbero sbarcate su cinque spiagge – Utah, Omaha, Gold, Juno e Sword – dando inizio all’assalto via mare. Quel giorno è rimasto famoso come il D-Day e per la Germania ha segnato l’inizio della fine. Con straziante realismo e immediatezza, Hastings documenta il terribile costo umano dell’operazione di Omaha Beach – la più sanguinosa –, la disperata spinta degli Alleati verso l’interno e la successiva, estenuante battaglia di dieci settimane per sopraffare la Wehrmacht. Sebbene avessero la supremazia assoluta del mare e del cielo, l’urto della fanteria corazzata fu ripetutamente respinto, con pesanti perdite, dalle unità tedesche, decisamente inferiori per numero e armamenti. Attraverso un’attenta analisi dell’intero conflitto sul fronte occidentale, Hastings mostra come la battaglia di Normandia si sia risolta in un tributo di sangue delle forze alleate così elevato da poter essere accostato agli orrori del fronte orientale e a quelli della battaglia delle Fiandre di trent’anni prima. Grazie alle testimonianze dirette dei sopravvissuti di entrambe le parti in conflitto, e a una considerevole massa di fonti e documenti trascurati prima, Operazione Overlord offre al lettore uno sguardo inedito su una delle più devastanti battaglie che la storia ricordi.
Vedute sul mondo reale. Gurdjieff parla agli allievi 1917-1931
Georges Ivanovič Gurdjieff
Libro: Libro in brossura
editore: BEAT
anno edizione: 2024
pagine: 288
Filosofo, scrittore, mistico, esoterista, compositore, musicista, maestro di danze, Georges I. Gurdjieff nacque nella seconda metà dell’Ottocento alla frontiera tra l’Impero russo e quello ottomano, e iniziò sin da giovane a interrogarsi su sé stesso e a cercare uomini capaci di illuminarlo. Per vent’anni percorse l’Asia centrale e il Medio Oriente per risalire alle vive fonti di una conoscenza nascosta e, poco prima dello scoppio della Grande Guerra, riapparve a Mosca dove radunò attorno a sé i primi allievi. Il suo lavoro proseguì durante la Rivoluzione: coi suoi discepoli si stabilì dapprima a Essentuki, nel Caucaso, per poi spostarsi a Tiflis (l’odierna Tbilisi), Costantinopoli, Berlino, Londra e infine in Francia nel castello di Prieuré, vicino a Fontainebleau, dove stabilì il suo Istituto per lo sviluppo armonico dell’Uomo. Le testimonianze qui raccolte si riferiscono ad alcune delle riunioni che si tenevano di sera attorno a Gurdjieff, il quale non permetteva che i suoi allievi prendessero appunti, motivo per cui questi testi non ne sono la trascrizione diretta. Tuttavia, per quanto incompleti, questi appunti sono stati riconosciuti come fedeli alla parola del maestro da coloro che hanno assistito alle riunioni. Parola che, malgrado l’apparente semplicità, ha sempre avuto la virtù di risvegliare chi accoglieva l’essenziale, aprendo il varco verso un mondo «più reale».
Il simpatizzante
Thanh Nguyen Viet
Libro: Libro in brossura
editore: BEAT
anno edizione: 2024
pagine: 512
È il mese di aprile del 1975 a Saigon. La guerra che va avanti da tempo è alle sue ultime battute e il tanfo della sconfitta appesta l'aria. Il fronte settentrionale ha ceduto dinanzi all'avanzata dei Vietcong, gli aerei americani decollano giorno e notte con a bordo donne, bambini e orfani, e l'ordine ufficiale di evacuazione tarda a venire soltanto per evitare la rivolta in città. A bordo di un C-130, il Generale capo della Polizia Nazionale del Vietnam del Sud si appresta a raggiungere gli Stati Uniti con la famiglia e solo parte dei suoi uomini. Il Generale crede in Dio (neppure Dio e Noè avevano potuto salvare tutti), nella moglie, nei figli, nei francesi, negli americani e... nell'assoluta fedeltà del Capitano, l'unico tra i sottoposti che ha voluto in casa sua. Non sa che il Capitano, figlio illegittimo di una vietnamita e un prete francese, è un doppiogiochista, una spia comunista che ha studiato in California, un uomo con due facce e due menti, che fotografa in gran segreto ogni rapporto e dispaccio e li invia al suo addestratore tra le file Vietcong. Ma una volta rocambolescamente raggiunta Los Angeles, la città più futile d'America, un dilemma atroce attende il Capitano: attenersi al suo credo politico, e mantenere dunque il ruolo da infiltrato nel paese capitalista, o salvare la vita dell'amico con cui ha sigillato un patto di sangue durante l'adolescenza?
Come dirti addio. Cento lettere d'amore da Saffo a Garcia Lorca
Cristina Marconi
Libro: Libro in brossura
editore: BEAT
anno edizione: 2024
pagine: 288
Il tempo dell’abbandono fa parte del tempo dell’amore. Talvolta lo prosegue, persino lo protegge. Mille sono le antologie che raccontano la nascita e poi il trionfo dell’amore. Ma nessuna che ci dica di quel bordo ripido, di quella vertigine della fine che quasi tutti hanno provato addosso almeno una volta nella vita. Questo libro si sporge su quel bordo. Ci mostra il mare in tempesta dell’abbandono. C’è una prospettiva sull’abisso che dà a questi testi – che siano reali o letterari – un diverso spessore rispetto al resto degli epistolari sentimentali, e non importa se chi scrive abbia davanti a sé una separazione, un suicidio o un plotone di esecuzione: cercherà di dire la verità e di lasciare un messaggio che continui ad agire quando non ci sarà più. In "Come dirti addio" vengono raccolte lettere provenienti da ogni epoca e da ogni continente, dai classici come le parole di Beethoven alla sua Amata immortale, al «non è colpa mia» omicida del Visconte di Valmont fino allo struggente saluto del leader indipendentista congolese Patrice Lumumba a sua moglie prima dell’arresto. Ma l’elenco è lungo: da Eloisa e Abelardo a Diderot, da Giacomo Casanova a Emily Dickinson, fino ad Anaïs Nin, Marguerite Duras e Leonard Cohen. Con uno sguardo agli amori clandestini e letterari, alle vicende meno note e ai manuali che, nel corso dei secoli, hanno spiegato con premura agli amanti meno fantasiosi quali parole scegliere, quali corde toccare per lasciarsi, Come dirti addio raccoglie testi preziosi e rari, privi della componente dolciastra degli epistolari sentimentali e forse per questo ancora più intensi, e accompagna chi legge in un appassionante viaggio attraverso i secoli, in cui le storie d’amore vengono lette attraverso l’inconsueta prospettiva del loro finale.
Nessuna come lei. Katherine Mansfield e Virginia Woolf. Storia di un'amicizia
Sara De Simone
Libro: Libro in brossura
editore: BEAT
anno edizione: 2024
pagine: 432
Nel luglio del 1916, Garsington, la villa di campagna della patrona delle arti Ottoline Morrell, non è solo un rifugio per obiettori di coscienza in piena Prima guerra mondiale, ma un vero e proprio teatro dove, settimana dopo settimana, approda «una compagnia di giro», pronta a esibirsi senza pudore. C’è chi legge Keats ad alta voce, chi dipinge nudi en plein air, chi alleva maiali, chi scrive opuscoli contro la leva obbligatoria. E poi c’è lei, Katherine Mansfield, detta anche Lili Heron, Elizabeth Stanley, Julian Mark, Boris Petrovsky, Matilda Berry: tutti nomi con cui è solita firmare i suoi racconti e poesie. Lytton Strachey, l’eccentrico scrittore del circolo di Bloomsbury, la trova «decisamente interessante», Bertrand Russell la definisce «una mente brillante», per Leonard Woolf è «straordinariamente divertente». L’unica che sembra non subire il suo fascino è proprio Virginia Woolf. «Mi tampina da tre anni» dice con aria snob, a proposito di quella «straniera» che arriva dalle colonie, indossa gonne corte e intona black spirituals accompagnandosi con la chitarra. Ma è questione di pochi mesi: nonostante le iniziali resistenze, qualcosa di misterioso e intenso scatta fra le due scrittrici, qualcosa che le unì a tal punto da fare di Mansfield una delle prime autrici pubblicate dalla Hogarth Press, la casa editrice dei coniugi Woolf. Qualcosa che Virginia stessa avrebbe definito come una «stranissima sensazione di eco». Questo libro, arricchito di numerosi materiali inediti in Italia, è la storia di quel nucleo misterioso e intenso al cuore della loro amicizia.
Loro
Roberto Cotroneo
Libro: Libro in brossura
editore: BEAT
anno edizione: 2024
pagine: 192
Può il memoriale di una giovane donna sconvolgere a tal punto da turbare persino coloro che si avventurano abitualmente nei recessi più oscuri della mente? È quanto accade in queste pagine, nelle quali Margherita B. narra dei fatti accaduti nel 2018, quando prende servizio, stando alle sue parole, come istitutrice presso una famiglia aristocratica, gli Ordelaffi, in una magnifica villa progettata da un celebre architetto alle porte di Roma: la casa di vetro. Il compito che le viene affidato è prendersi cura delle gemelline Lucrezia e Lavinia. Nella casa di vetro, tutto sembra meraviglioso quell’estate. Ma pochi giorni dopo l’arrivo di Margherita cominciano a rivelarsi presenze terrificanti. Sono loro, dicono le bambine, gli antichi ospiti della casa, tornati per riportare in luce l’orrore. Romanzo fitto, intenso, con personaggi indimenticabili, Loro rivisita le ossessioni che da anni segnano la narrativa di Roberto Cotroneo: il tema della verità e dell’ambiguità, del bene e del male, della violenza, del sacro e della felicità quando brucia fino a farsi cenere. Le sue pagine, oscure e strazianti, si muovono per territori sinistri, e indagano soprattutto quella terra di nessuno che è la nostra mente. Un romanzo che, nel suo finale del tutto imprevedibile, è un omaggio alla grande letteratura e, nello stesso tempo, un racconto nitido che si muove dentro uno scenario torbido e sa guardare oltre l’ignoto.