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Carocci: Ricerche

Il problema del significante. Testi greci fra semiotica e filosofia del linguaggio

Il problema del significante. Testi greci fra semiotica e filosofia del linguaggio

Marcello La Matina

Libro

editore: Carocci

anno edizione: 2001

pagine: 268

In teoria la semiotica studia la relazione fra Significante e Significato: nella pratica, però, molte analisi finiscono col rimuovere ciò che il discorso mostra e col descrivere solo il Significato (di una poesia, di un film ecc.). Così, che si studi un testo greco antico o un romanzo francese è indifferente. In questo libro si cerca di mostrare l'inadeguatezza degli approcci tradizionali (soprattutto quello greimasiano) dinanzi a un testo antico, la loro incapacità di coglierne la differentia specifica: occorre una nuova teoria, che recuperi il ruolo diagnostico del Significante. Nel primo capitolo l'autore rintraccia un nuovo modello segnico sensibile alle modalità di esistenza temporale dei testi. Nel secondo, esaminando il dialogo platonico fra Socrate ed Eutifrone, analizza le rotture dell'omofonia greca del Significante e l'emergere del contrasto fra una lingua logica e una ancora tribale. Nel terzo cerca di ricostruire un Significante perduto, ossia il testo orale delle conferenze di filosofi come Plutarco di Cheronea. Nell'ultimo capitolo esamina lo statuto teorico della citazione soffermandosi sulle citazioni occulte di autori pagani in testi cristiani. Il libro si muove nello spazio incerto entro il quale semiotica e filosofia del linguaggio si intersecano e incontrano la filologia. Un saggio insolito, non convenzionale, frutto di una ricerca che vede, nelle frontiere fra i saperi, non confini invalicabili ma passaggi per inedite esplorazioni.
21,50

Alcool amore mio. Un viaggio nell'esperienza terapeutica

Alcool amore mio. Un viaggio nell'esperienza terapeutica

Maurizio Pasquazzi, Anna Virdis

Libro

editore: Carocci

anno edizione: 2001

pagine: 219

Due terapeuti, da molti anni impegnati nel recupero degli alcooldipendenti, raccontano le proprie esperienze esplorando in tutti i suoi aspetti il mondo di chi "beve" e dei suoi familiari, facendo inoltre sentire le loro voci con storie autentiche narrate in prima persona. Nel libro l'evoluzione dell'alcoolismo viene delineata con riferimento ai fattori patologici e psicologici. L'alcoolismo è infatti una malattia, ed è una malattia curabile: chi ne è preda va visto come un malato che soffre e che va rispettato, non giudicato o condannato. La terapia è un momento di rottura: senza più alcool, tutto risulta paradossalmente vuoto e privo di senso. L'intervento terapeutico si sviluppa poi come un'esperienza indimenticabile fatta di fatiche, conquiste, dolori, resistenze, cambiamenti. La terapia è ciò che gli alcoolisti non hanno mai trovato, è la soluzione o, meglio, la risposta alla loro sofferenza, rabbia, vergogna, impotenza.
20,90

Afferrare pensieri. Gli atteggiamenti proposizionali dopo Frege e Russell

Afferrare pensieri. Gli atteggiamenti proposizionali dopo Frege e Russell

Massimiliano Vignolo

Libro

editore: Carocci

anno edizione: 2001

pagine: 188

Che cosa differenzia il comportamento razionale dagli eventi che riguardano le cose prive di razionalità' Che cosa differenzia, per esempio, la fioritura di un albero, la corrosione di una roccia, lo straripamento di un fiume, dal fatto che afferro un bicchiere pieno di acqua e ne bevo il contenuto quando sono assetato' La psicologia del senso comune (folk psychology) risponde che gli esseri dotati di razionalità hanno atteggiamenti proposizionali, per esempio credenze, conoscenze, desideri ecc. Diremo che "afferro il bicchiere e ne bevo il contenuto" perché credo che l'oggetto che sta di fronte a me sia un bicchiere e credo che sia pieno di acqua e desidero dissetarmi. Al contrario, alberi, rocce e fiumi non hanno credenze né desideri. Un atteggiamento proposizionale è una relazione tra un individuo che pensa ed un contenuto che è pensato; quando credo che l'oggetto di fronte a me sia un bicchiere, mi trovo nella relazione di "credere" con il contenuto proposizionale che di fronte a me c'è un bicchiere. Proprio perché sono relazioni, gli atteggiamenti proposizionali presuppongono l'esistenza dei contenuti proposizionali: che tipo di entità sono i contenuti proposizionali' Il libro risponde a questo interrogativo filosofico confrontandosi con le teorie sorte dalle ricerche di due maestri del pensiero come Gottlob Frege e Bertrand Russell.
20,50

La conquista del senso. La semantica tra Bréal e Saussure

La conquista del senso. La semantica tra Bréal e Saussure

Marina De Palo

Libro

editore: Carocci

anno edizione: 2001

pagine: 276

L'autrice rilegge la linguistica saussuriana in rapporto a quella di Bréal e agli studi della seconda metà dell'Ottocento, in particolare francesi, al fine di restituire al pensiero di Saussure aspetti trascurati dalla vulgata strutturalistica e di sfatare il diffuso luogo comune secondo cui la sua linguistica mancherebbe di una teoria del significato. Infatti, lungi dal prospettare una semantica incentrata sulla struttura astratta e autonoma della lingua, Saussure intreccia la nozione di "sistema" con quella di "soggetto". Affermando la natura psicologica dei rapporti associativi, non solo egli lega intimamente il sistema della lingua al soggetto parlante, ma riconduce il significato alla sua matrice soggettiva, collegandosi così al dibattito psicologico coevo. Questi elementi, oggi nuovamente di grande attualità - basti pensare al ruolo delle scienze della memoria -, emergono nella grande attenzione che Saussure rivolge alla motivazione che il soggetto parlante impone alla strutturazione del senso e delineano un principio di naturalità del linguaggio dentro cui si inscrive la radicale arbitrarietà delle lingue. Il libro, indagando la trama che collega Bréal e Saussure, affronta analiticamente i nodi in cui il tema del significato emerge con maggiore forza (il segno linguistico, la dicotomia langue/parole, la diacronia). Questo percorso teorico illustra la faticosa conquista del dominio di indagine della semantica linguistica moderna: il senso.
21,50

Scienza, linguaggio, mente in Thomas Reid

Scienza, linguaggio, mente in Thomas Reid

Maurizio Maione

Libro

editore: Carocci

anno edizione: 2001

pagine: 184

La filosofia della mente di Thomas Reid (1710-1796) rivela numerosi motivi d'interesse per il dibattito sorto di recente in seno alle scienze cognitive. Grazie allo studio di fonti di prima mano, questa ricerca offre un vivido spaccato del Settecento filosofico britannico e raggiunge persuasivamente l'obiettivo di gettare luce sull'interesse - oggi tornato attualissimo - di Reid per le radici corporee dell'attività cognitiva: è in tal senso decisivo il ricorso a categorie come quelle di azione e coscienza corporea.
19,40

I veli del poeta. Un percorso tra Petrarca e Tasso

I veli del poeta. Un percorso tra Petrarca e Tasso

Loredana Chines

Libro

editore: Carocci

anno edizione: 2000

pagine: 107

Un percorso misterioso lega l'immagine del "velo" alla parola poetica. Petrarca, per primo nella nostra tradizione letteraria, vi ricorre nei "Rerum vulgarium fragmenta" e nella sua produzione latina. Il velo assume molte sfumature semantiche: al velarsi della donna, che si sottrae agli occhi del poeta, si accompagnano lo svelarsi simultaneo della poesia, voce eterna che si dispiega proprio a partire dalla coscienza della caducità del velo, svelamento di verità profonde e littera pluriallusiva in cui si concentrano significati molteplici.
17,70

La riforma infinita. Imprese, lavoro, sindacati nelle Ferrovie dello Stato

La riforma infinita. Imprese, lavoro, sindacati nelle Ferrovie dello Stato

Ida Regalia, Massimo Zanetti

Libro

editore: Carocci

anno edizione: 2000

pagine: 144

Gli ultimi quindici anni delle Ferrovie dello Stato costituiscono la storia di una riforma senza fine. Una storia avviata in un clima lieve di ingiustificato ottimismo, ma presto trasformata in cupo circolo vizioso, anzi, in una intricata catena di circoli viziosi. A partire dal punto di osservazione del compartimento di Milano, e sulla base di due ricerche empiriche promosse dal sindacato dei trasporti della Cgil della Lombardia, La riforma infinita tratteggia le logiche d'azione dei molti protagonisti di questa storia mettendo in evidenza le difficoltà di ritrovare un collante che tenga assieme il tutto una volta che, con la riforma del 1985, viene rotta la logica del modello precedente - ridondante e rigido, ma dotato di una sua coerenza - di governo del sistema. E l'esplorazione finisce per trasformarsi in un'interrogazione sui vincoli, i costi, le possibilità di rinnovare radicalmente le grandi organizzazioni di servizio; vale a dire di quelle organizzazioni il cui buon funzionamento non dipende solo dall'individuazione delle soluzioni tecnicamente corrette e dalle condizioni d'impiego del lavoro economicamente adeguate, ma necessariamente anche dal grado di consenso e dalle valutazioni di equità d'insieme da parte dei vari segmenti che ne compongono il sistema.
17,70

Il lavoro culturale

Il lavoro culturale

Libro

editore: Carocci

anno edizione: 2000

pagine: 394

L'attenzione di Togliatti alla "questione" degli intellettuali nell'Italia del dopoguerra, la sua lezione sul legame fra politica e storia ispirarono l'attività dell'Istituto Gramsci e si sono tradotte in imprese che costituiscono oggi un patrimonio del nostro paese: basti pensare all'archivio del Pci - il solo archivio di un partito politico italiano interamente a disposizione degli studiosi -, alla ricca biblioteca, all'edizione critica dei Quaderni del carcere di Gramsci, alla pubblicazione della storia del Partito comunista italiano e ai numerosi convegni che hanno affrontato le tematiche più significative del mondo contemporaneo. Nel volume, attraverso ricerche originali e testimonianze, si ripercorrono le tappe di questa storia e dell'attività degli intellettuali che ne furono protagonisti seguendo le iniziative di organizzatore di cultura e la vita di Franco Ferri, allievo della Scuola Normale Superiore di Pisa, partigiano, studioso dell'Italia contemporanea, che dell'Istituto Gramsci fu direttore per vent'anni, dopo aver diretto - dal '53 al '56 - un'altra importante istituzione culturale del paese, la Biblioteca Feltrinelli.
33,50

Letterati e massa. «L'Idea Liberale» (1891-1906)

Letterati e massa. «L'Idea Liberale» (1891-1906)

Vincenzo Bagnoli

Libro

editore: Carocci

anno edizione: 2000

pagine: 244

Il contesto storico-culturale in cui "L'Idea liberale" si colloca è la cosiddetta "crisi del positivismo" a cui corrisponde un mutamento della funzione dell'intellettuale. A partire dal primo numero del 1891, Bagnoli segue attraverso le varie annate lo svilupparsi, dai temi dell'antropologia criminale e dell'evoluzionismo, di quella psicologia delle folle da cui nasce una "teoria delle superiorità"; dunque la rivista, pur restando nell'ambito di un pensiero liberale, prelude in qualche modo al formarsi di logiche egoarchiche e imperialistiche, come conferma la presenza sulle sue pagine degli scritti di Morasso, Papini e Corradini. All'interno di tutto ciò prende forma il nuovo ruolo del letterato, che da imparziale osservatore delle masse diviene tecnico delegato al loro controllo, persuasore non occulto e mobilitatore attraverso il ricorso a una retorica pervasiva e totalizzante, in grado di elaborare il passaggio dall'ideologia al mito. Così come l'inadeguatezza della vecchia dottrina liberale e la paura delle masse stanno alle origini di precisi fenomeni novecenteschi, "L'Idea liberale" si trova - anche contro le aspettative dei suoi promotori - alle origini di quelle tendenze che caratterizzeranno poi "Il Regno", "Hermes", "Leonardo" e oltre.
21,60

Sofocle e Atene. Vita politica e attività teatrale nella Grecia classica

Sofocle e Atene. Vita politica e attività teatrale nella Grecia classica

Gherardo Ugolini

Libro

editore: Carocci

anno edizione: 2000

pagine: 276

Che vi fosse uno stretto legame fra il teatro tragico del quinto secolo a.C. e la vita politica ateniese è un dato di fatto largamente condiviso. Tuttavia, risulta spesso difficile interpretare i testi tragici alla luce di tale legame. Si corre il rischio di vedere nei versi allusioni a particolare eventi storici o di supporre meccanicamente identificazioni tra figure della scena e personaggi storici. La questione è ancor più complessa per il caso di Sofocle. Sappiamo che ricoprì importanti cariche pubbliche, ma le sue tragedie lasciano trasparire poco o nulla di questo suo impegno nella vita politica della città.
22,10

Il particolarismo dei diritti. Poteri degli individui e paradossi dell'universalismo

Il particolarismo dei diritti. Poteri degli individui e paradossi dell'universalismo

Luca Baccelli

Libro

editore: Carocci

anno edizione: 2000

pagine: 216

Nel dibattito filosofico-giuridico e teorico-politico le teorie dei diritti sono considerate l'espressione più tipica dell'individualismo liberale e dell'universalismo giusnaturalistico. Questo libro mostra come l'origine del concetto dei diritti soggettivi sia invece segnata dal particolarismo. Né vi è alcuna diretta connessione fra la fondazione giusnaturalistica dei diritti (da Ockham a Vitoria, a Grozio, a Hobbes) e l'efficace protezione giuridica degli individui dall'ingerenza dello Stato e dall'arbitrio dei privati. Le stesse teorie "universalistiche" contemporanee (da Rawls a Finnis, da Dworkin ad Habermas) si dimostrano valide solo entro specifiche culture giuridiche, e più in generale sono espressione del discorso politico e giuridico della modernità occidentale. Tutto questo non significa che si debba abbandonare il linguaggio dei diritti. è la tesi di Norberto Bobbio sul nesso fra diritti e conflitto (l'idea che i diritti nascono "da lotte per la difesa di nuove libertà contro vecchi poteri") ad aprire la prospettiva di un confronto interculturale. Come hanno notato alcuni esponenti della tradizione repubblicana del pensiero politico, il linguaggio dei diritti è radicato nelle pratiche sociali ma esprime una generale propensione umana a reagire a situazioni di oppressione, a mettere in questione il dominio, a rivendicare autonomia e dignità.
21,10

La socialdemocrazia europea tra le due guerre. Dall'organizzazione della pace alla resistenza al fascismo

La socialdemocrazia europea tra le due guerre. Dall'organizzazione della pace alla resistenza al fascismo

Leonardo Rapone

Libro

editore: Carocci

anno edizione: 1999

pagine: 432

Al principio degli anni Venti, consumato il distacco dal comunismo e superate le divisioni di carattere nazionale suscitate dalla prima guerra mondiale, le forze della socialdemocrazia europea si riaffacciano sulla scena internazionale con un programma di organizzazione della pace, convinte che la prevenzione dei conflitti sia un obiettivo realistico e che il movimento operaio debba partecipare al tentativo di stabilire regole per una nuova legalità internazionale. Il libro di Rapone illustra come questo sistema di pensiero e di azione entri in crisi al principio degli anni Trenta quando, di pari passo con il crollo della democrazia nell'Europa centrale, diviene sempre più precario l'equilibrio tra le loro diverse concezioni politiche.
33,90

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