Centro Studi Campostrini: Il gallo di Asclepio
Il cuore. Un'analisi dell'affettività umana e divina
Dietrich von Hildebrand
Libro: Copertina morbida
editore: Centro Studi Campostrini
anno edizione: 2022
Il cuore è uno dei simboli universali della vita affettiva, diffuso in molte civiltà sin dai tempi più antichi. Oggi, tuttavia, questo fondamentale simbolo richiama quasi unicamente un vago e impalpabile sentimentalismo, assai lontano dalla consistenza ontologica e dalla capacità di apertura alla trascendenza che l'immagine del cuore ha sempre teso a delineare. In questo breve testo, Hildebrand mostra come il "cuore" sia la sede di un'intensa attività vitale e affettiva, indispensabile per accedere alla conoscenza vissuta di tutta una serie di strati di beni e valori che compongono la realtà. Inoltrandosi nella via aperta da Max Scheler, Hildebrand offre uno dei maggiori contributi all'analisi fenomenologica di questa fondamentale sfera della persona umana, incidendo con apporti determinanti su una riflessione che ancora oggi è al centro dell'interesse filosofico. Il testo di Hildebrand, però, non contiene soltanto una raffinata analisi filosofica dell'affettività umana, ma anche una riflessione intima e meditata sul mistero del Sacro Cuore di Cristo, che aiuta a comprenderlo nella sua profondità teologica evitandone letture superficiali e sentimentalistiche. Prefazione di Paola Premoli De Marchi.
Dostoevskij e Nietzsche
Walter Schubart
Libro: Libro in brossura
editore: Centro Studi Campostrini
anno edizione: 2022
pagine: 159
Non si può avere una comprensione completa del dibattito culturale e spirituale nella Germania e nell'Europa degli anni Trenta del secolo scorso, se non si ha presente questo testo di Walter Schubart. Ad esso, e al precedente L'Europa e l'anima dell'Oriente, farà riferimento l'opposizione tedesca al nazismo, tanto che gli scritti di Schubart circoleranno in copie clandestine fra gli ufficiali che cominciavano a congiurare contro Hitler. E a questo saggio fa esplicito riferimento anche Ernst Jiinger in La pace e in Oltre la linea, testo cardine della riflessione novecentesca sul nichilismo. Walter Schubart, giurista ed autodidatta filosofo "russofilo", fugge nel 1933, assieme alla moglie ebrea lettone, dalla Germania nazista per riparare a Riga, dove sarà in seguito "sommerso" dalla marea totalitaria dello stalinismo, trovando la morte in un gulag sovietico nel 1942. Pubblicato nel 1939 Dostoevskij e Nietzsche contiene una lungimirante riflessione sulle forze spirituali, politiche e culturali che si contendono l'Europa. Nietzsche costituisce per Schubart il compimento dell'anima tecnica e "prometeica" dell'uomo europeo, una figura tragicamente lacerata dalla tensione fra lo "scetticismo occidentale" e la "spinta orientale alla fede", laddove Dostoevskij rappresenta il profeta di un eone giovanneo dello spirito in cui si affermerà — di contro all'individualismo liberai-occidentale — l'ideale comunitario della "divinumanità". Finora inedito nella nostra lingua, il testo è accompagnato da una significativa scelta di scritti schubartiani sul pensiero russo e corredato da un saggio introduttivo di Giancarlo Baffo, primo lavoro d'una certa ampiezza ad essere dedicato in Italia a questo grande sconosciuto del XX secolo. Premessa di Giampiero Moretti.
L'avventura occidentale dell'uomo
Denis de Rougemont
Libro: Libro in brossura
editore: Centro Studi Campostrini
anno edizione: 2018
pagine: 333
L’avventura occidentale dell’uomo rappresenta una sintesi del pensiero filosofico-politico di Denis de Rougemont, teso tra personalismo e europeismo. L’idea di persona, nata e sviluppatasi in Occidente grazie agli apporti greci, romani e cristiani, ha fatto sì che la piccola Europa divenisse la patria di istituzioni sociali, innovazioni tecnologiche e concezioni della storia assolutamente uniche, e foriere di conseguenze per il mondo intero. Oggi che tale bagaglio culturale viene presentato a volte come troppo pesante, a volte come quasi vuoto, risulta quanto mai prezioso ritrovare uno sguardo critico e profondo su ciò che siamo stati e ciò che potremmo essere, così da impostare un dialogo autentico con chi ha un’altra avventura da raccontare, e un’altra via da mostrarci.
Trilogia della cultura
Lucian Blaga
Libro: Copertina morbida
editore: Centro Studi Campostrini
anno edizione: 2016
pagine: 496
Poeta, scrittore e filosofo, oscurato in vita dalla fama dei membri della cosiddetta "triade romena" (Eliade, Cioran, lonesco), Lucian Blaga (1895-1961) fu senza dubbio uno degli intellettuali più importanti ed influenti della Romania del XX secolo. Di lui, le edizioni della Fondazione Campostrini presentano ora al pubblico italiano l'edizione integrale della "Trilogia della cultura", la seconda in cui si articola il suo imponente sistema filosofico, sul quale, negli ultimi anni, è tornato in Europa ad accendersi un intenso interesse. Muovendo dai risultati della scuola morfologica, ripensati con estrema originalità e senza alcuna concessione alle ideologie del "tramonto", negli anni '30-'40 Blaga aveva proposto un monumentale sistema del sapere in cui la "Trilogia della cultura" riuscì, più di ogni altra, a combinare il "valore universale" della sua ricerca - come ebbe a riconoscere Mircea Eliade - con i temi dello "specifico nazionale" romeno, in una direzione che supera l'intento di una mera "fenomenologia degli stili" e rilancia decisamente la questione del senso metafisico della cultura, in una prospettiva che si rivela, oggi, di grande suggestione per la dimensione spirituale della nuova Europa.
Il linguaggio e l'uomo attuale. Saggi di filosofia del linguaggio
Eugenio Coseriu
Libro: Libro in brossura
editore: Centro Studi Campostrini
anno edizione: 2009
pagine: 278
Linguista, filosofo, profondo conoscitore dei meccanismi e delle strutture delle lingue europee, Eugenio Coseriu (1921 - 2002) è uno dei grandi personaggi del XX secolo. Formatosi in Italia durante gli anni quaranta nella cerchia di studiosi quali Antonio Banfi e Antonino Pagliaro, Coseriu è il promotore di una prospettiva integrale nello studio del linguaggio. Questo volume raccoglie dieci tra i più importanti scritti del linguista romeno. Per la maggior parte inediti in Italia, questi testi offrono un'immagine sintetica della ricerca linguistica di Coseriu e del suo fondamento filosofico. Tra i temi trattati: la natura dinamica del linguaggio e delle lingue storiche, il linguaggio come base del pensiero e della scienza, l'"immagine del mondo" costruita attraverso il linguaggio e il rapporto tra linguaggio e tempo. Questo libro è uno strumento indispensabile per chi è interessato ad approfondire la questione del linguaggio in quanto attività creatrice dell'uomo, inseparabile dalle lingue storiche e dalle loro differenze.
Che cos'è la fenomenologia. Movimento, mondo, corpo
Jan Patocka
Libro: Libro in brossura
editore: Centro Studi Campostrini
anno edizione: 2009
pagine: 378
"Che cos'è la fenomenologia?" è un'ampia raccolta antologica dei più importanti lavori fenomenologici di Jan Patocka (1907-1977). Protagonista di rilievo del panorama filosofico e politico del XX secolo, Patocka non fu solo, come è ampiamente noto, l'eroico firmatario della Charta 77, iniziativa politica che ha gettato le basi dell'erosione definitiva della dittatura sovietica nell'allora Cecoslovacchia, ma fu prima di tutto l'allievo diretto di Husserl e il filosofo che, già a partire dagli anni Trenta, ha operato una delle rielaborazioni più originali e straordinariamente pertinenti della fenomenologia. Ancora troppo poco conosciuto in Italia, il pensiero del filosofo ceco, che sofferse lunghi anni di isolamento culturale, brilla come uno dei più lucidi e globali del secolo scorso, anche per il rigore e la chiarezza della scrittura. La scelta dei testi che compongono questa antologia è stata compiuta con l'intento di offrire al lettore italiano un percorso che costituisce una esauriente introduzione alla fenomenologia di Patocka. Per il filosofo ceco la nozione fisica e metafisica di movimento costituisce l'inaggirabile punto di partenza per un'originale considerazione delle nozioni di mondo e di corpo, le quali scardinano ogni tipo di visione dualistica della conoscenza e dell'esistenza dell'uomo. Muovendo da analisi sottili e profonde, Patocka tocca così temi cruciali per la filosofia come quello dell'esperienza del mondo, della soggettività del corpo, dell'altro io.
La ragione d'essere. Meditazioni sull'Ecclesiaste
Jacques Ellul
Libro: Copertina morbida
editore: Centro Studi Campostrini
anno edizione: 2014
pagine: 318
Le prime parole dell'Ecclesiaste - il libro sapienziale dell'Antico Testamento, redatto da un ignoto autore del III secolo a. C. e da alcuni interpreti attribuito a Salomone stesso - sono note a tutti: "Vanità delle vanità, tutto è vanità". Queste parole hanno fatto dell'anonimo autore il modello universale dello scettico, che dubita di tutto e non crede in nulla, e del testo una scheggia di incomprensibile nichilismo nel corpo stesso delle Sacre Scritture. Come si giustifica la presenza di quest'opera nel complesso dei libri che compongono la Bibbia? Perché è stata accolta nel Canone? Alla contraddittorietà della presenza e dell'insegnamento dell'Ecclesiaste molti hanno cercato di dare una risposta, perlopiù cercando di minimizzare, ridimensionare, limitare le dure constatazioni contenute nel testo. Partendo dalle stesse domande ma senza ritrarsi di fronte alla contraddittorietà del testo, anche Jacques Ellul - il noto teologo protestate e critico della società tecnologica - si è cimentato nell'analisi e nel commento di quest'opera. Ma nel suo caso il testo ha trovato un autore estremamente simpatetico, a cui l'Ecclesiaste ha offerto l'estro per alcune notevoli pagine su scetticismo e fede, nichilismo e speranza, fugacità e saggezza. Pagine superate solo dalle sconcertanti considerazioni sul denaro, il lavoro e la felicità che l'autore ha saputo trarre da questo antico testo dagli insegnamenti sempre attuali.
L'opera d'arte letteraria
Roman Ingarden
Libro: Copertina morbida
editore: Centro Studi Campostrini
anno edizione: 2011
pagine: 544
Filosofo polacco, Roman Ingarden (1893 -1970) ha rappresentato una delle figure più importanti della fenomenologia e dell'estetica del XX secolo. Allievo e collaboratore di Husserl, ha posto al centro della propria indagine filosofica la questione del realismo-idealismo, nel tentativo di delineare i metodi e gli scopi di un'ontologia fenomenologica. Questo volume presenta finalmente la nuova traduzione italiana della sua opera principale in ambito estetico, "L'opera d'arte letteraria", apparsa per la prima volta in lingua tedesca nel 1931 e, rivista, nel 1965. Con questa traduzione si vuole dare nuova trasparenza e vivacità filosofica al saggio di Ingarden che senza ombra di dubbio già costituisce un riferimento inaggirabile per gli studi di estetica e di critica letteraria. A Ingarden va ancora oggi riconosciuto il merito di aver posto, senza ridurla ad una visione psicologistica né ad una meramente epistemologica, la questione dell'essenza dell'opera d'arte letteraria, e con essa quella della sua oggettività. In particolare quest'ultima costituisce un tema appassionante ed ora certamente tornato alla ribalta degli studi estetici. Lungi dal limitarsi ad una provocazione solo teorica, questo tema si articola nell'analisi precisa dei diversi strati dell'opera d'arte letteraria e al disegno della complessa polifonia derivante dalla loro interazione.