CLUEB: Arte contemporanea
L'informale. Stati Uniti Europa Italia
Roberto Pasini
Libro
editore: CLUEB
anno edizione: 2003
pagine: 444
Cento segni di solitudine. Dal Romanticismo al postmoderno
Roberto Pasini
Libro
editore: CLUEB
anno edizione: 1999
pagine: 532
Spaziando in un arco cronologico molto ampio (dal Romanticismo al Postmoderno appunto) l'autore cerca di rintracciare criticamente i segni di una solitudine che si può ritrovare in modo diverso in molti artisti. In forma di raccolta di saggi attraversa vari periodi: dal Romanticismo italiano e tedesco all'Informale, al Concettualismo al Postmoderno aiutando il lettore nella comprensione del testo attraverso le numerosissime foto a colori e in bianco e nero.
Bruno Pulga
Andrea Tugnoli
Libro
editore: CLUEB
anno edizione: 1999
pagine: 212
In questo volume l'autore studia la personalità di Bruno Pulga, tracciandone il percorso artistico dagli inizi dell'attività fino alla morte, senza trascurare di descrivere anche il panorama artistico nel quale lavorò. Il volume, aperto dalla presentazione di Renato Barilli, è corredato da un'antologia critica e da stralci di corrispondenza.
Mino Maccari. Gli anni del «Selvaggio»
Andrea Tugnoli
Libro
editore: CLUEB
anno edizione: 1996
pagine: 168
"Un merito per cui il saggio di Tugnoli si raccomanda è il recupero in chiave di attualità di un aspetto per così dire, pubblico della militanza di Maccari, legato alla sua attività spesa per far vivere la rivista Il Selvaggio. Un nome, questo, che ha anche il vantaggio singolare di rispondere a una vera e propria categoria espressiva, su cui non si è portata, in tempi recenti, la giusta attenzione. Infatti l'alacre clima revivalista di cui la critica più aggiornata ha dato prova si è rivolto nella rivalutazione del Novecento, che fu allora il proverbiale avversario storico proprio della variante selvaggia, coltivata invece con tanta tenacia dal nostro Maccari." (Renato Barilli)
Nel segno di Giacometti
Maura Pozzati
Libro
editore: CLUEB
anno edizione: 1995
pagine: 134
"Si tratti di scultura o di pittura, in effetti è solo il disegno che conta. Bisogna preoccuparsi solo ed esclusivamente del disegno. Se si domina un poco il disegno tutto il resto diventa possibile": ha dichiarato Giacometti in un'intervista radiofonica nel 1951, riconoscendo il primato del disegno.
Arte astratta e informale in Italia (1946-1963)
Paola Sega Serra Zanetti
Libro
editore: CLUEB
anno edizione: 1994
pagine: 220
La moda nel secondo dopoguerra
Silvia Grandi, Alessandra Vaccari, Sabrina Zannier
Libro
editore: CLUEB
anno edizione: 1992
pagine: 174
Joseph Beuys e le radici romantiche della sua opera
Cecilia Liveriero Lavelli
Libro
editore: CLUEB
anno edizione: 1995
pagine: 284
La cultura tedesca dal dopoguerra a oggi è rimasta scossa dagli interventi di Beuys, con il quale si è dovuta confrontare su terreni spesso apparentemente estranei all'esperienza artistica in senso stretto; e proprio in questo consiste il trionfo della "teoria plastica" di Beuys. In Italia Beuys ha iniziato a operare con continuità nel 1971, presentandosi soprattutto nella veste di predicatore, di politico, non solo di artista. I suoi interventi sono quindi stati assimilati all'ideologismo degli anni '70 e in parte dimenticati. La posizione e il messaggio di Beuys possono invece reggere alla critica se si mantengono nella sfera dell'arte e dell'estetica, mentre al di fuori di questi ambiti rischiano di imbattersi nella tautologia o nell'eclettismo.
Andrea Appiani
Alessandra Zanchi
Libro
editore: CLUEB
anno edizione: 1995
pagine: 240
Nel panorama del Neoclassicismo lombardo, il milanese Andrea Appiani è figura di enorme rilievo. Perlopiù conosciuto come "primo pittore" del Regno Italico e come autore dei fasti napoleonici, Appiani merita in realtà di essere apprezzato per il complesso della sua attività pittorica e non solo per le opere che lo resero famoso. L'analisi stilistica delle opere permette di mettere in evidenza la portata innovatrice di un artista come Appiani. Le sue soluzioni pittoriche testimoniano l'inizio di un cambiamento rivoluzionario nell'ambito della storia dell'arte. Una trasformazione assai importante, per quanto ancora precoce e pertanto destinata a subire contraccolpi e momenti d'arresto: la fase di passaggio dall'arte moderna a quella contemporanea.