Curcio: Electi

Muky approda a Faenza dove, appena ventenne, si trasferisce per fare arte diventando la protagonista del magnifico gruppo dell'Accademia di Villa Massimo. Sono gli anni Cinquanta, indossa blue jeans rattoppati che ha comperato in America, shorts e minigonne inguinali, calze a rete tagliate sulle punte dei piedi perché s'intraveda lo smalto nero delle unghie, la bocca dipinta di rosso fuoco. Decide di trasferirsi in un raffinato palazzo del Settecento insieme al suo compagno di vita, il ceramista Domenico Matteucci. Nel suo palazzo le porte sempre aperte a tutti, ha ospitato i nomi più importanti dell'arte, del teatro, della letteratura, della fotografia, della medicina, della critica d'arte, italiani e non: mimi giapponesi, stilisti di moda, ballerini del Bolshoy, perfino una spogliarellista amburghese. Ospiti illustri invitati a quei cenacoli, ma anche molta gente comune. La parola d'ordine era "mescolanza": Muky impastava e mescolava saperi diversi come l'amata argilla. I faentini all'inizio l'accolsero come fosse una marziana, il paese era piccolo e provinciale, non era ancora pronto alle sue stranezze, ma presto la amarono e la considerarono patrimonio della città.

Noi siamo energia, tutto è energia. Anche i pensieri emanano vibrazioni: sia che vengano detti o non detti, si manifestano dall'invisibile al visibile, perché la proiezione fa la percezione. Non posso cambiare ciò che mi circonda, ma posso modificare i miei ragionamenti e le mie parole riguardo al mondo. Sono solo due, infatti, le strade che in questa vita possiamo scegliere: quella della paura e quella dell'amore. Se hai paura emani vibrazioni distruttive, se stai in sintonia con l'energia dell'amore avrai la pace interiore, che ti aiuterà a trovare il giusto cambiamento. Con l'osservazione, le storie, gli esercizi e l'esperienza personale, questo libro vuole dare al lettore la capacità di comprendere se stesso. Un modo unico e semplice, ma di grande fascino, per incuriosire e trovare più facilmente le soluzioni che la vita quotidianamente ci offre.

Un centro di accoglienza per migranti, una serie di lettere ricevute e scritte dal protagonista Simon Lagarde fanno affiorare i drammi dell'umanità e i temi fondamentali della vita di ogni giorno. Nel suo cammino spirituale, il protagonista del romanzo non tenta alcuna fuga dalla realtà ma, al contrario, si lascia coinvolgere in vicende complesse che riguardano non soltanto l'integrazione, ma anche gli aspri conflitti che dominano il mondo: discriminazioni, ingiustizie, sfruttamenti. l'esperienza contemplativa di Simon si presenta densa di inquietudine soprattutto perché, nel percorso intrapreso, ha acquisito la consapevolezza che ogni persona, ogni anima è un universo di dignità infinita che va curata, tutelata e amata. nonostante i momenti di buio e solitudine, Simon non abbandona la sua lotta per "entrare nella porta stretta", l'unica che conduce alla salvezza.

Alina, bellissima principessa uzbeka, resta vittima di un tragico evento passato e perde la memoria per il trauma subito. Gianni, un piccolo imprenditore e grande sognatore, la cerca, nel tentativo di ricordarle il loro amore passato, nato per caso durante un viaggio in terra asiatica e mai del tutto finito. La loro storia dal sapore esotico ha un seme nel passato, un Semedamore gettato da Esther, la nonna di Gianni, il cui cuore generoso trascende le epoche e arriva fino al futuro prossimo, in cui gli eredi di Esther e Gianni saranno di nuovo alle prese con il sentimento più puro e profondo. Un romanzo con elementi di spy-story, una sorta di fiaba moderna che coinvolge e travolge fino all'ultima pagina.

Soledad e Demian, due archeologi di fama mondiale, dopo i successi ottenuti in Sudamerica, si trasferiscono in Egitto alla ricerca della tomba del faraone Pepi II e del suo misterioso decimo scriba. Durante gli scavi nel sito di Beni Hassam, i due archeologi scopriranno, sulle pareti delle tombe dei più importanti Governatori del distretto di Orice, una serie di immagini raffiguranti un gobbo, un nano e uno storpio. Questi esseri deformi sembrano legati da un unico destino, i cui protagonisti sono Seth, il dio degli uragani e delle tempeste e Ipu, figlio di contadini, che raggiunse le più alte cariche del Regno. Ma come ha fatto Ipu a avere un ruolo così importante da renderlo uno degli uomini più potenti del tempo? Le tre immagini che si ripetono costantemente altro non sono che la soluzione ai tanti misteri nascosti nelle ombre della Storia.

La vita d'ospedale non è quella che noi immaginiamo, ce la racconta dall'interno un medico in prima linea. Un professionista che come tanti altri ha sposato la missione di assistere, curare e possibilmente guarire chi ne ha bisogno. Ed è lui che ci descrive la vita in corsia, il microcosmo ospedaliero che si muove tra insulti, amori, corruzioni, drammi ed esilaranti commedie. Medici e infermieri che cercano di sorridere nonostante tutto. Sono eroi del nostro tempo, ma sempre persone umane con i loro difetti, le loro ansie e le loro debolezze. Figure a volte grottesche, a volte indolenti, a volte esilaranti, che ci faranno divertire ma anche riflettere sulle miserie umane e le loro molteplici e bizzarre sfaccettature.

Porzia Gabriele, ricercatrice e scienziata, lavora, in incognito nell'Abbazia di Farfa, ad un progetto volto a comprendere se una IA avanzata può simulare la coscienza. Una scommessa ambiziosa, ma che potrebbe cambiare le sorti dell'umanità. Attraverso procedimenti legati alla simulazione di come gli esseri umani si comportano di fronte ai dilemmi, Porzia troverà la strada, ma le implicazioni etiche sono molteplici e arrivano alle più alte sfere del Vaticano. Il mondo sta iniziando un percorso di cambiamento definitivo e profondo. Porzia attraverso esperienze personali, tra amore e sopraffazione, speranza e fede, lavora senza sosta nello studio dell'IA arrivando alla consapevolezza che l'essere umano è irripetibile e unico, provare ad eguagliarlo per il momento è impossibile.

Maramao perché sei morto… era una martellante canzonetta della fine degli anni '30, pervasa di quell'umorismo demenziale e surreale come Pippo non lo sa o Si chiamava Bombolo. Finita la Grande Guerra c'era voglia di cantare, di ballare, di sperimentare una creatività artistica e intellettuale. Si aprirono cinema, teatri, locali dove gli scrittori animavano dibattiti, giardini con orchestrine che suonavano ballabili. I ragazzi protagonisti di questa storia, ambientata a Catania, vivono quegli anni tra innamoramenti, entusiasmi politici, delusioni e sofferenze. C'è chi si esalta ascoltando discorsi roboanti sulla patria e chi si rifiuta di aderire alla retorica del potere. Chi si nutre di romanzetti rosa e chi sogna un mondo più giusto. Come spesso accade, l'amore lega gli opposti e in una notte di luna, una rotonda sul mare accoglierà le speranze e i sogni di una generazione provata dalla guerra.

Un arcipelago di storie stravaganti, paradossali, moderne, surreali, diverse tra di loro, ma legate da un filo rosso che le unisce tutte. Libero da qualsiasi spocchia letteraria, Piero Cristofani si serve di un lessico chiaro, ricco, moderno, ironico, incisivo, raffinato, beffardo, attraverso il quale esprime il suo desiderio di prendere a morsi il mondo e spezzettarlo nella molteplicità delle sue angolazioni. Dalla lettura di questi racconti si esce più solidi, più colti, più ricchi, ma anche più leggeri.

L'ultimo viaggio: quello tra una madre e un figlio, quello di Anita e Lorenzo. Anita ha scoperto di avere un male incurabile; vuole recuperare il tempo perduto, chiarire le incomprensioni e abbattere i fantasmi del passato. Il viaggio per Anita diventa percorso interiore e catarsi; un'occasione per farsi perdonare un segreto che vuole confessare ad ogni costo per dimostrare a Lorenzo che ciò che conta, nella vita, è solo l'amore.

Una raccolta di profili di donne dalla vita estrema e dal destino importante, un percorso al femminile dall'inizio dei tempi fino ai nostri giorni. La scelta del titolo in esperanto, la lingua nata per unire tutti i popoli, è un messaggio di speranza affidato alla sensibilità, tenacia e forza delle donne. L'autrice, grazie a un'attenta ricerca storica, delinea ritratti veritieri ma anche umani, emotivi, originali di ognuna delle protagoniste come: Battista Sforza; Isabella D'Este; la rivoluzionaria Olympe de Gouges; la scienziata Eva Mameli Calvino; e infine gli angeli come Sara Di Pietrantonio vittima di femminicidio. Queste sono solo alcune delle tante donne che hanno meritato un posto d'onore nella storia. Prefazione di Francesco Siciliano.

Come avvenuto nei due precedenti romanzi di questa trilogia, il giovane servo Arrus ci accompagnerà nell’affascinante e misterioso mondo etrusco del V secolo a.C., facendoci vivere un’intensa trama dove non mancheranno inattesi colpi di scena. Infatti Arrus, spinto da una congenita testardaggine, indagherà sui segreti della potente lucumonia di Velathri, l’odierna Volterra, rivelando intrighi e inganni dell’epoca. La storia si intreccia con la fantasia, e capitolo dopo capitolo si delinea un quadro della società etrusca simile in alcuni aspetti a quella moderna. Il trascorrere dei millenni, infatti, non ha liberato la nostra specie da sentimenti devastanti come la smania della ricchezza e la ricerca incondizionata del potere. Il Bene e il Male sono entrambi all’interno dell’animo umano e sta a ciascuno di noi individuarne i confni. Gli egoismi sfrenati e il miraggio del potere ad ogni costo, oggi come allora, sono trappole che portano inevitabilmente alla rovina.