Donzelli: Saggine
I fiori di Baudelaire. L'infinito nelle strade
Antonio Prete
Libro: Copertina morbida
editore: Donzelli
anno edizione: 2007
pagine: 177
A centocinquant'anni dalla prima edizione dei "Fiori del male", Antonio Prete, critico e traduttore di quegli stessi versi, dedica a Baudelaire un saggio a tutto campo: profilo critico e insieme interpretazione dei motivi che trascorrono nei versi, biografia intellettuale e indagine sui rapporti del poeta con la propria epoca. Sospeso a metà tra la dimensione del racconto critico e il saggio, della biografia intellettuale e la meditazione sulle ragioni fondative dell'arte, questo libro coglie già nel grande poeta parigino quei temi che attraverseranno le esperienze poetiche e intellettuali dell'Ottocento e del Novecento: la metropoli moderna con la sua folla e lo spaesamento dell'individuo, l'emarginazione prodotta dalla modernità, i lampi dell'altrove, del non vissuto, e la loro fascinazione, il sublime e l'abiezione, l'azzurro e la ferita; e poi ancora, il sapere amaro del viaggio, la malinconia del tempo irreversibile, lo splendore e la corruzione della bellezza, il corpo femminile, il profumo, l'artificio, la moda, le forme e la saggezza dell'animale, il grottesco, l'elemento celestiale e infernale che abita l'uomo, l'angelo e la sua imperfezione, il pensiero dell'intimità, il pensiero dell'arte. Un universo di suggestioni passato al setaccio. Al centro, la vicenda delle poesie condannate dal tribunale ed espulse dal corpo del testo.
Ai confini della democrazia. Opportunità e rischi dell'universalismo democratico
Nadia Urbinati
Libro: Copertina morbida
editore: Donzelli
anno edizione: 2007
pagine: 137
Democrazia è insieme il nome di una forma di governo e di un ideale politico e morale. Questa doppia natura dà alla parola un significato complesso, con la conseguenza che alla democrazia chiediamo a volte troppo e a volte troppo poco. Le chiediamo troppo quando confondiamo il suo ethos universalistico con un progetto politico di espansione. Le chiediamo troppo poco quando la identifichiamo con l'appartenenza etnica, mortificandone il significato inclusivo ed egualitario. Nel primo caso, estendiamo la democrazia oltre i confini territoriali dello Stato per farne un progetto di governo globale o di democratizzazione forzata. Nel secondo caso, rischiamo di trasformarla in un governo di privilegiati che accetta di avere al suo interno residenti, che tuttavia non hanno gli stessi diritti dei cittadini. La democrazia ha una difficile relazione con i confini, ideologici o territoriali, e tale difficoltà è all'origine della sua schizofrenia. Le contraddizioni della nozione di democrazia sono alla base di questo saggio di una delle maggiori teoriche della politica contemporanee, che si interroga sui dilemmi di uno Stato democratico nell'era della globalizzazione. L'universalismo dei valori democratici autorizza a legittimare una democrazia cosmopolita? L'esigenza di autonomia politica che la democrazia contiene autorizza i paesi democratici a farsi missionari di democrazia? L'universalismo democratico può accettare di non prevedere politiche di inclusione rivolte agli immigrati?
Come un chiodo. Le ragazze, la moda, l'alimentazione
Giovanna Melandri, Benedetta Silj
Libro: Copertina morbida
editore: Donzelli
anno edizione: 2007
pagine: 137
Il 22 dicembre 2006 è stato firmato il "Manifesto di autoregolamentazione della moda italiana contro l'anoressia": un impegno congiunto tra governo e mondo della moda per una parziale ma significativa azione di contrasto a malattie come l'anoressia e la bulimia, sempre più diffuse tra le giovani generazioni. L'autrice, impegnata nella guida del nuovo ministero per le Politiche giovanili, ripercorre la genesi di questo esperimento di responsabilità politica e sociale, intrapreso per contrastare malattie che colpiscono, in nove casi su dieci, soprattutto le donne. Partendo dai dati della ricerca clinica, che vede nei modelli socioculturali uno dei fattori implicati nella crescente diffusione dei disturbi alimentari, la sfida delle politiche giovanili ha puntato sulla collaborazione tra diverse forze sociali - le istituzioni, la comunità scientifica e la moda - fino a raggiungere il risultato di una vera e propria "carta dei valori" che vincola la moda nazionale a un impegno senza precedenti, con lo scopo di tracciare un confine netto tra corpo magro e corpo malato. Il libro illustra la valenza simbolica e gli impegni concreti contenuti nel Manifesto, evidenziando l'urgenza di una prevenzione fondata sull'ascolto, sulla responsabilità sociale e sulla promozione di modelli culturali positivi. Dal corpo "cucito" nell'icona della magrezza, dunque, verso un'autostima dei giovani fondata sulla valorizzazione della propria bellezza individuale.
Authorities. Imparzialità e indipendenza
Libro: Copertina morbida
editore: Donzelli
anno edizione: 2007
pagine: 201
Negli ultimi anni si è andata sempre più delineando la necessità di vigilare sui vari settori produttivi e di mercato, al fine di aumentare la tutela dei soggetti concorrenti e al contempo le garanzie dei consumatori. Si è perciò assistito al formarsi anche in Italia di organi di controllo superpartes denominati Authorities. Dall'Antitrust, garante della concorrenza e del mercato, all'Autorità per l'energia elettrica e il gas, dall'Autorithy per le Telecomunicazioni, al Garante della Privacy. In questo volume a più mani si approfondisce il ruolo delle Authorities all'interno delle dinamiche istituzionali e amministrative. Il compito di "magistratura", infatti, e la funzione di garante degli interessi dei consumatori e degli utenti dei servizi possono essere declinati in modi diversi a seconda delle caratteristiche dei sistemi sociali ed economici in cui si opera. Grazie alla pluralità dei punti di vista rappresentati, il volume offre un quadro delle diverse tipologie di provvedimenti adottati dalle Autorità indipendenti. Un'attenzione specifica viene dedicata ai rapporti con l'ordinamento dell'Europa comunitaria. Si cerca in tal modo di evidenziare come le peculiarità di autonomia e indipendenza delle Autorità italiane vengano effettivamente a realizzarsi nelle azioni concrete e nei provvedimenti.
Lima. Un camaleonte tra due specchi
Juan M. Chávez
Libro: Copertina morbida
editore: Donzelli
anno edizione: 2006
pagine: 95
"Huachafería è una parola peruviana che i vocabolari impoveriscono definendola sinonimo di pacchianeria. In realtà, è qualcosa di più sottile e complesso, uno dei contributi del Perù all'esperienza universale; chi la disprezza o la fraintende non può che provare un senso di confusione riguardo a ciò che è questo paese, alla psicologia e alla cultura di una parte importante, forse maggioritaria, dei peruviani. Perché la huachafería, oltre a essere un'estetica, è una visione del mondo, una maniera di sentire, pensare, godere, esprimersi e giudicare gli altri...". Partono così le pagine del maestro Vargas Llosa su Lima, la sua città, che in questo libro introducono la lettura, a metà tra storia, arte e cultura, di una delle più affascinanti capitali dell'America Latina. "Lima sta per raggiungere i dieci milioni di abitanti e ciò merita un applauso, poiché, malgrado le sue deboli fondamenta, sa ancora resistere all'assedio dei sommessi terremoti di marzo e all'eterno battere di tacchi dei più snervanti balli tradizionali del Perù... Lima nasce da un atto di volontà che si impone sul caso. E forse si è trattato dell'unica risoluzione categorica che sia stata presa senza tentennamenti in questa terra...". Così scrive a sua volta Chávez, il giovane autore peruviano che ci accompagna in questa divertente escursione immaginaria per le vie di Lima: città meticcia, figlia di padre forestiero, sempre alla ricerca di un'identità.
Piccola metafisica degli tsunami. Male e responsabilità nelle catastrofi del nostro tempo
Jean-Pierre Dupuy
Libro: Copertina morbida
editore: Donzelli
anno edizione: 2006
pagine: 119
Come pensare il male nel nuovo millennio? Lo tsunami del 26 dicembre 2004, l'11 settembre del 2001 o le due grandi tragedie che hanno segnato il secolo scorso, Auschwitz e le bombe atomiche su Hiroshima e Nagasaki, hanno modificato la nostra rappresentazione del male? A giudicare dalle reazioni agli eventi drammatici più recenti, l'uomo sembra essere lacerato da uno stesso dilemma: il male "naturale" è contingente oppure è l'uomo il responsabile del male? Questo saggio cerca di rispondere a queste domande interrogandosi sul nesso che intercorre tra catastrofi morali e catastrofi naturali alla luce dell'attualità.
L'idea di progresso. Possiamo farne a meno?
Massimo L. Salvadori
Libro: Copertina morbida
editore: Donzelli
anno edizione: 2006
pagine: 153
La storia della moderna idea di progresso, fondata sul connubio del miglioramento etico dell'uomo, del buon governo e della marcia positiva della scienza, della tecnica, dell'economia, è per un verso la storia di una speranza, nata nell'età dell'illuminismo, e per l'altro quella di un mito e di un'illusione, travolti dalle due guerre mondiali, dalle dittature totalitarie, dai grandi genocidi del Novecento. Ma può il mondo odierno archiviare come obsoleti un concetto e una tensione tanto connaturati alle sue aspirazioni al miglioramento? Noi contemporanei sembriamo vivere infatti in un paradosso: proprio nella fase della nostra storia che più ha conosciuto e conosce strabilianti progressi, ci vediamo costretti a prendere atto dell'inadeguatezza della nostra stessa idea delle "magnifiche sorti e progressive". Più che archiviare, è forse il caso di ripensare e recuperare un senso nuovo del progresso, che sia compatibile con la nostra storia passata e presente. Ecco perché uno dei massimi intellettuali italiani e storico delle dottrine politiche traccia qui la parabola di questa idea nel corso del XX secolo e analizza le cause dello scacco cui è andata incontro. Salvadori prova al tempo stesso a dare una risposta alla domanda se si possa fare a meno di una rinnovata idea di progresso avente come fine uno sviluppo compatibile e capace di ispirare una condotta più razionale, più efficace e più solidale dell'agire umano per "dare un futuro al futuro".
L'ascesa della finanza. Risparmio, banche, assicurazioni: i nuovi assetti dell'economia mondiale
Silvano Andriani
Libro: Copertina morbida
editore: Donzelli
anno edizione: 2006
pagine: 258
La crescita del peso della finanza e dei mercati nella vita economica produce in genere valutazioni polarizzate. Da un lato essa viene considerata il perno di uno sviluppo basato sulla centralità dei mercati, e dunque sull'affermazione della libertà individuale e di processi decisionali efficienti, dall'altra viene condannata in quanto ritenuta fonte di degenerazione del processo economico. Ma la finanziarizzazione non può essere liquidata come una sorta di escrescenza parassitaria sul corpo dell'economia reale, poiché essa ha in realtà origini lontane. A determinarne la forte accelerazione nell'ultimo quarto di secolo è stato certo il prevalere delle ideologie e delle politiche "neo-liberiste" accompagnato dalla tumulmosa e crescente globalizzazione.
Italia frenata. Paradossi e lezioni della politica per lo sviluppo
Fabrizio Barca
Libro
editore: Donzelli
anno edizione: 2006
pagine: 128
Mentre la crisi del capitalismo italiano si rivela radicata e persistente, la diagnosi che se ne può fare conferma la necessità di procedere sulla via delle profonde riforme dello Stato e dei mercati concepite ed avviate negli ultimi quindici anni. Rimane da spiegare per quali motivi questi importanti fattori di innovazione abbiano incontrato resistenze talmente forti da averli in gran parte bloccati. In particolare si tratta di capire per quali motivi permangono elementi di così forte stagnazione nella produttività del Centro-Nord, mentre anche il Mezzogiorno, la cui crescita è pur superiore a quella del resto del paese, non riesce a mantenersi al livello degli obiettivi fissati.
Compromesso e alternanza nel sistema politico italiano. Saggi su «MondOperai», 1975-1989
Norberto Bobbio
Libro: Copertina morbida
editore: Donzelli
anno edizione: 2006
pagine: 244
Gli anni settanta inaugurano una stagione decisiva della democrazia italiana. Consumatesi le esperienze del centrismo e del centro-sinistra, di fronte all'intensità dei cambiamenti sociali è venuto al pettine il nodo di un più maturo sviluppo del sistema politico. I comunisti di Berlinguer hanno lanciato l'idea del compromesso storico, alla quale la Democrazia cristiana di Aldo Moro ha fatto corrispondere la strategia dell'attenzione. Ma è il compromesso storico la formula che può sbloccare la democrazia italiana? O non è piuttosto venuto il momento di porre in atto quel principio dell'alternanza al governo del paese senza il quale una democrazia rappresentativa non può dirsi compiuta? Il libro di Bobbio cerca una soluzione a questi interrogativi.
Caro-energia. Scenari e prospettive
Libro: Copertina morbida
editore: Donzelli
anno edizione: 2006
pagine: 103
La situazione energetica italiana richiede l'attuazione rapida di quella che oramai è considerata, e a ragione, una priorità per il futuro della nostra economia all'interno dell'area europea. La predisposizione di un piano energetico adeguato e nuove politiche per l'incentivazione dell'uso delle fonti rinnovabili, supportate da maggiori investimenti in ricerca e innovazione, potrebbero giocare un ruolo fondamentale nei prossimi anni. L'adozione di policy necessarie per vincere la sfida posta dal problema energetico, e nel contempo da quello ambientale, non potrà prescindere, inoltre, dall'impegno in materia di risparmio energetico, dallo sviluppo di sistemi di distribuzione di nuova generazione e dall'aumento della concorrenza tra gli operatori dell'energia. In questo volume esperti e rappresentanti istituzionali discutono sui temi della diversificazione delle fonti energetiche, delle difficoltà degli approvvigionamenti e dell'ingresso di nuovi operatori sul mercato dell'energia, reso di grande attualità dall'esigenza di completare il processo di liberalizzazione del settore.
Il bisogno di credere. Un punto di vista laico
Julia Kristeva
Libro: Copertina morbida
editore: Donzelli
anno edizione: 2006
pagine: 150
Julia Kristeva, intellettuale, semiologa, psicoanalista, scrittrice, ha accettato una sfida alta: parlare al pubblico raccolto nella prima chiesa cattolica di Francia niente meno che della sofferenza. Parlarne da laica, quale si professa; ma anche con un'attenzione particolarmente sensibile a quel "bisogno di credere" e a quell'elaborazione del dolore che rappresentano uno degli apporti più originali del cristianesimo alla nostra civiltà. Non solo infatti il dio cristiano è un dio singolare, caratterizzato dall'essere persona: è un dio che accetta e incorpora in sé la sofferenza, fino alla conseguenza della passione e della morte. A ben vedere, è questa una differenza profonda tra il cristianesimo e le altre religioni monoteiste. Ed è una differenza che noti fonda, beninteso, alcuna superiorità, tua che definisce una peculiarità di cui l'intero Occidente è portatore. Di questa peculiarità sarebbe assurdo e pericoloso disfarsi. Essa merita piuttosto. in tempi così difficili, di essere ripresa e ripensata.