EDB: Scritti delle origini cristiane
Lettera ai Colossesi. Introduzione, versione, commento
Jean-Noël Aletti
Libro: Libro in brossura
editore: EDB
anno edizione: 2011
pagine: 280
Opera di riferimento per la sua originalità e precisione esegetica, il commentario di p. Aletti esamina e discute le recenti interpretazioni sull'organizzazione e i temi strutturanti la Lettera ai Colossesi. Ha quindi il merito di far progredire, e in modo determinante, in parecchi punti l'interpretazione del testo. Oltre all'aggiornamento della bibliografia, di questa nuova edizione va segnalata la novità della parte conclusiva, in cui l'autore sintetizza i risultati della sua ricerca: i temi portanti della lettera, l'"errore" di Colossi, lo specifico teologico di Colossesi (l'uso di mysterion, le categorie soteriologiche, le motivazioni cristologiche), l'autenticità della lettera.
Lettera ai Romani. Introduzione, versione, commento
Romano Penna
Libro: Libro in brossura
editore: EDB
anno edizione: 2010
pagine: 1408
"La Lettera ai Romani è il primo scritto neotestamentario di cui ci sia pervenuto un commento completo, condotto a termine verso il 243 dal grande alessandrino Origene. Da allora ad oggi i lavori su questo testo epistolare si sono moltiplicati in forma esponenziale, attestando l'enorme importanza dello scritto paolino per la fede, per la teologia e per la spiritualità cristiane, oltre che più in generale per il pensiero della cosiddetta civiltà occidentale. In particolare esso contrassegnò alcune ore decisive della storia della Chiesa, dalla conversione di sant'Agostino sul finire del sec. IV fino al commento epocale di Karl Barth agli inizi del sec. XX, che marcò una svolta rispetto alla cosiddetta 'teologia liberale', per non dire di Lutero e del concilio di Trento nel sec. XVI" (dall'Introduzione del vol. I). Il difficile testo della Lettera nella sua oggettività costituisce la materia prima dell'evento di comunicazione messo in atto tra Paolo e i Romani: arrivare a conoscerlo fin dentro le sue pieghe più minute è l'impresa che l'autore ha portato a felice compimento con quest'opera, ora raccolta in un unico volume. Nel complesso, il lavoro di Penna costituisce il frutto maturo della sua ricerca e del suo insegnamento sulle lettere di Paolo.
La seconda Lettera ai corinzi. Introduzione, versione, commento
Libro: Libro in brossura
editore: EDB
anno edizione: 2007
pagine: 368
Tra le lettere paoline, la Seconda ai Corinzi è ritenuta quella più personale per l'appassionato coinvolgimento dell'Apostolo che si coglie tra le righe. Vi si percepisce infatti lo zelo per l'annuncio del vangelo, il desiderio di scrivere nei cuori dei destinatari parole di salvezza, affinché essi siano resi partecipi con la grazia dello Spirito Santo della novità dell'amore trinitario di cui Paolo si sente ambasciatore e servo. Come per le altre lettere, è tuttavia difficile cogliere il contesto storico e socio-culturale in cui il testo è maturato. Il volume tenta di ricrearlo per poter decifrare il messaggio dell'Apostolo: i rapporti tra Paolo e la comunità di Corinto segnano infatti ogni riga dello scritto. La teologia della lettera è stata individuata dal commentatore in tre grandi temi: il contesto trinitario, il ministero apostolico, il servizio nella comunità della nuova alleanza.
Il pastore
Erma
Libro: Libro in brossura
editore: EDB
anno edizione: 2004
pagine: 240
Il Pastore di Erma, con il suo carattere profetico di invito alla Chiesa di Roma della prima metà del II secolo a ritrovare una spiritualità originaria di fronte alla progressiva istituzionalizzazione e secolarizzazione, è uno scritto particolarmente significativo. L'interesse e il successo riscossi nei primi quattro secoli furono straordinari, talora superiori a quelli destati da alcuni scritti neotestamentari. Tra i motivi che ne rendono ancor oggi interessante la lettura, vi è sicuramente il fatto che il Pastore testimonia l'eterogeneità di quel crocevia tra giudaismo, cristianesimo ed ellenismo che fu la Roma del II secolo. Erma vuole riportare la Chiesa della capitale dell'impero a un cristianesimo più radicale e si assume dunque il ruolo del profeta, che esorta la comunità a un'etica della vigilanza. Il suo pensiero presenta una considerevole ricchezza di idee, che rendono lo scritto talora complesso ed enigmatico, non privo di incertezze e ripetizioni. Merito della curatrice dell'opera è quello di presentare una traduzione fedele e insieme di chiarezza espositiva, un commento capace di offrire squarci interessanti, ma soprattutto una presentazione che mira a individuare il valore storico del testo. L'allontanamento dal modello evangelico della comunità romana propone con forza il tema della necessità e dell'urgenza della conversione della Chiesa: una problematica certamente viva e appassionante anche per il lettore e per il cristiano del nostro tempo.
Lettera ai filippesi. Lettera a Filemone. Introduzione, versione, commento
Libro: Libro in brossura
editore: EDB
anno edizione: 2001
pagine: 336
Rispetto alle grandi Lettere ai Romani e ai Corinzi lo scritto ai Filippesi e quello a Filemone (un biglietto di soli 25 versetti) fanno parte del gruppo delle Lettere minori del 'corpus' paolino. Ma, nonostante le loro più modeste proporzioni, sono al centro dell'attenzione e del dibattito degli studiosi.
Lettera agli efesini. Introduzione, versione, commento
Romano Penna
Libro: Libro in brossura
editore: EDB
anno edizione: 2000
pagine: 288
All'interno dell'epistolario paolino, la Lettera agli Efesini occupa un posto di grande rilievo, certo anche per la solennità veramente ieratica dello stile, ma ancor più per la densità e ricchezza del suo messaggio. Entrambi gli elementi rendono lo scritto particolarmente affascinante e attuale. la sua importanza non è dovuta solo al fatto di trovarsi inserita nel canone dei libri ispirati, ma soprattutto al fatto che getta una luce inattesa sulla natura fondamentale della Chiesa vista come corpo di Cristo. La comunità cristiana, che emerge da questo scritto, scorge la propria identità e missione non in progetti o risorse dovuti all'inventiva dell'uomo, ma in un atto insindacabile di grazia. Tutto ha origine e si fonda in quel disegno di amore gratuito ed eterno che, travolgendo ogni ostacolo o potenza avversa, opera l'unità di tutti, ebrei e pagani, in Cristo. Questa Lettera, commentata in modo magistrale e con viva partecipazione di fede dal noto biblista Romano Penna, ci ricorda con forza che la Chiesa, se vuole meditare e vivere il suo mistero, deve fare non della sociologia ecclesiastica o dell'ascetismo etio; deve invece celebrare "il Dio del Signore nostro Gesù Cristo" (1,17), perché egli è all'origine di questo modo nuovo di fare comunità, avendo creato in Cristo l'uomo nuovo che cammina nell'amore come figlio diletto.
Lettera ai Filippesi. Martirio
Policarpo di Smirne
Libro: Libro in brossura
editore: EDB
anno edizione: 1998
pagine: 180
Il volume presenta due scritti redatti nel II secolo, che vedono Policarpo, vescovo e martire della chiesa di Smirne in Anatolia, nella doppia veste di autore (il primo scritto), e attore (il secondo). Con l'ampia introduzione sulla figura del protagonista, il volume viene a configurarsi in tre parti: Policarpo vescovo e martire della chiesa di Smirne, la sua Lettera ai Filippesi, il racconto del suo Martirio subìto in Roma, dove si era recato per discutere sulla data della Pasqua. La presentazione e il commento dei due testi, così accostati, consente un confronto eloquente tra Policarpo, didaskalos di vita e di virtù cristiane, e Policarpo martire, alter Christus nella chiesa di cui fu guida e dalla quale fu venerato ancor prima della morte. «Maestro apostolico» e «confessore del Cristo» costituiscono due momenti di un unico coerente comportamento, quello del «fedele», del «testimone» che proclama, sia con la parola sia con la propria vita, il suo appartenere a Cristo. La presentazione della Lettera sottolinea fortemente il collegamento letterario e tematico tra Paolo, Ignazio di Antiochia e Policarpo; il commento del Martirio ne focalizza la ricchezza teologica, che ha nella croce e nel tema sacrificale i tratti caratteristici. L'insieme permette di cogliere alcuni tratti fondamentali della chiese delle origini: le prime eresie, la celebrazione della Pasqua, i rapporti tra oriente e occidente, l'uso della Scrittura, le connotazioni che assume la sequela Christi, i temi etici e la catechesi, il martirio.
Lettera ai Galati. Introduzione, versione, commento
Antonio Pitta
Libro: Libro in brossura
editore: EDB
anno edizione: 1997
pagine: 464
Nel XX secolo alla Lettera ai Galati è stato dedicato un commento all'anno: il dato prova più di ogni discorso l'interesse suscitato dalla Lettera. L'ampio commentario di Pitta senza ignorare gli altri processi esegetici, quanto al metodo, preferisce l'analisi retorico-letteraria, con un continuo e forte riferimento al testo esaminato. Quanto ai contenuti, l'autore dà un ampio spazio non solo alla sezione nota come dottrinale (Gal 3,1-4,31), ma anche a quella autobiografica (Gal 1,6-2,21) e a quella esortativa (Gal 5,1-6,18). La scelta va sottolineata, perché di solito l'ultima sezione è messa in ombra, mentre è ricca di implicazioni kerygmatiche e morali. Circa il tema della giustificazione, Pitta sostiene: "L'affermazione della fede in Cristo, come unica condizione della giustificazione, non significa che questa fede non ha bisogno di prodursi in una morale dell'amore oppure nelle opere che esprimono un'etica consequenziale. Paolo e Giacomo sono meno distanti e meno contrastanti di quanto sembri a prima vista: forse Paolo non avrebbe esitato a sottoscrivere le asserzioni di Giacomo, perché la giustificazione mediante la fede comunque s'incarna e si verifica nella vita 'secondo lo Spirito'. Il confronto tra la concezione della giustificazione in Paolo e Giacomo deve dunque tener conto dei livelli argomentativi o retorici diversi, in base ai quali la 'sola fede' non significa che questa rimane inoperosa e incapace di opere".
Lettera ai Romani. Volume Vol. 3
Romano Penna
Libro: Libro in brossura
editore: EDB
anno edizione: 2008
pagine: 352
"La Lettera ai Romani è il primo scritto neotestamentario di cui ci sia pervenuto un commento completo, condotto a termine verso il 243 dal grande alessandrino Origene. Da allora ad oggi i lavori su questo testo epistolare si sono moltiplicati in forma esponenziale, attestando l'enorme importanza dello scritto paolino per la fede, per la teologia e per la spiritualità cristiane, oltre che più in generale per il pensiero della cosiddetta civiltà occidentale. In particolare esso contrassegnò alcune ore decisive della storia della Chiesa, dalla conversione di sant'Agostino sul finire del sec. IV fino al commento epocale di Karl Barth agli inizi del sec. XX, che marcò una svolta rispetto alla cosiddetta 'teologia liberale', per non dire di Lutero e del concilio di Trento nel sec. XVI" (dall'Introduzione del vol. I). Il difficile testo della Lettera nella sua oggettività costituisce la materia prima dell'evento di comunicazione messo in atto tra Paolo e i Romani: arrivare a conoscerlo fin dentro le sue pieghe più minute è l'impresa che l'autore ha portato a felice compimento con questo terzo volume. Nel complesso il lavoro di Penna costituisce infatti il frutto maturo di anni di ricerca e di insegnamento sulle lettere di Paolo.
Lettera ai Romani. Volume Vol. 2
Romano Penna
Libro: Libro in brossura
editore: EDB
anno edizione: 2006
pagine: 408
"La Lettera ai Romani è il primo scritto neotestamentario di cui ci sia pervenuto un commento completo, condotto a termine verso il 243 dal grande alessandrino Origene. Da allora ad oggi i lavori su questo testo epistolare si sono moltiplicati in forma esponenziale, attestando l'enorme importanza dello scritto paolino per la fede, per la teologia e per la spiritualità cristiane, oltre che più in generale per il pensiero della cosiddetta civiltà occidentale. In particolare esso contrassegnò alcune ore decisive della storia della Chiesa, dalla conversione di sant'Agostino sul finire del sec. IV fino al commento epocale di Karl Barth agli inizi del sec. XX che marcò una svolta rispetto alla cosiddetta 'teologia liberale', per non dire di Lutero e del concilio di Trento nel sec. XVI" (dall'Introduzione del vol. I). Dopo l'uscita del primo tomo, contenente un'introduzione ampia e documentata, nonché la traduzione e un commento approfondito dei primi cinque capitoli di Romani, il secondo volume presenta i capitoli 6-11. Il difficile testo della Lettera nella sua oggettività costituisce la materia prima dell'evento di comunicazione messo in atto tra Paolo e i Romani: arrivare a conoscerlo fin dentro le sue pieghe più minute è l'impresa cui l'autore ha dato avvio. Nel complesso l'opera di Penna costituisce infatti il frutto maturo di anni di ricerca e di insegnamento sulle lettere di Paolo.
Lettera di Giuda-Seconda lettera di Pietro. Traduzione e commento
Gilberto Marconi
Libro
editore: EDB
anno edizione: 2005
pagine: 232
La Lettera di Giuda è tra i libri più dimenticati del Nuovo Testamento, quarto in ordine alla brevità – dopo la Terza e la Seconda lettera di Giovanni e la Lettera di Paolo a Filemone –, scritto probabilmente da un giudeo ellenista dallo stile qualitativamente buono, conciso, sobrio ed elegante. La Seconda lettera di Pietro fu accolta con fatica nel canone delle Scritture. Origene ha dei dubbi sulla sua autenticità, Eusebio la considera non petrina e la inserisce tra i libri discussi. Il suo stile appare sorprendentemente accurato nella redazione: vocabolario scelto, buon uso della lingua greca, pur con tracce di semitismi che ne denunciano un’anima giudea. La presentazione in un unico volume di questi due brevi testi del Nuovo Testamento trova giustificazione nella riconosciuta affinità che essi presentano: «di particolare interesse in 2Pt è la dipendenza ormai universalmente riconosciuta da Gd: su venticinque versetti di Gd diciannove si ritrovano in 2Pt; spesso vengono usate le stesse parole e il medesimo ordine». Va da sé che l’esame delle due lettere, molto accurato dal punto di vista filologico e strutturale, è stato condotto nel rispetto di differenze e originalità, sia sul piano teologico, sia nei motivi redazionali e stilistici. La trattazione è articolata nelle seguenti parti: Il testo: trasmissione, lingua, stile; genere letterario; struttura; I testi: rapporto con gli altri scritti del NT e con la letteratura cristiana ed ebraica coeva; I personaggi: autore, destinatari e avversari; La traduzione e il commento, proposto pericope per pericope. Ogni paragrafo è corredato da dettagliate indicazioni bibliografiche.
Lettera ai Romani. Volume Vol. 1
Romano Penna
Libro
editore: EDB
anno edizione: 2004
pagine: 496
"La Lettera ai Romani è il primo scritto neotestamentario di cui ci sia pervenuto un commento completo, condotto a termine verso il 243 dal grande alessandrino Origene. Da allora ad oggi i lavori su questo testo epistolare si sono moltiplicati in forma esponenziale, attestando l'enorme importanza dello scritto paolino per la fede, per la teologia e per la spiritualità cristiane, oltre che più in generale per il pensiero della cosiddetta civiltà occidentale. In particolare esso contrassegnò alcune ore decisive della storia della Chiesa, dalla conversione di sant'Agostino sul finire del sec. IV fino al commento epocale di Karl Barth agli inizi del sec. XX che marcò una svolta rispetto alla cosiddetta 'teologia liberale', per non dire di Lutero e del concilio di Trento nel sec. XVI" (dall'Introduzione). Il volume costituisce il frutto maturo di anni di ricerca e di insegnamento sulle lettere di Paolo: di Romani presenta un'introduzione ampia e documentata, nonché la traduzione e un commento approfondito dei primi cinque capitoli. Il difficile testo della Lettera nella sua oggettività costituisce la materia prima dell'evento di comunicazione messo in atto tra Paolo e i Romani: arrivare a conoscerlo fin dentro le sue pieghe più minute è l'impresa che l'autore si accinge a intraprendere.