Arsenale
Secret gardens in Venice
Gianni Berengo Gardin, Cristiana Moldi Ravenna, Teodora Sammartini
Libro
editore: Arsenale
anno edizione: 2010
pagine: 168
Palazzo Ducale. Storia e restauri
Libro: Libro rilegato
editore: Arsenale
anno edizione: 2010
pagine: 320
Caravaggio. Lo stupore nell'arte
Rodolfo Papa
Libro: Copertina rigida
editore: Arsenale
anno edizione: 2009
pagine: 336
La Sicilia e i suoi sapori. Storia e ricette della grande cucina siciliana
Giuseppe Agostini, Melo Minnella
Libro: Copertina rigida
editore: Arsenale
anno edizione: 2009
pagine: 192
Palaces of Florence
Patrizia Fabbri
Libro: Libro in brossura
editore: Arsenale
anno edizione: 2009
pagine: 208
Grand canal. A history of venice. Doges, brigands and navigators, narrated by ancient rooms
Giovanni Cavarzere
Libro
editore: Arsenale
anno edizione: 2009
Venice. The islands of the lagoon. Pearls of land forgotten in the sea
Giovanni Cavarzere
Libro
editore: Arsenale
anno edizione: 2009
Barocco in Sicilia
Maria Giuffrè
Libro: Libro con legatura in pelle o di pregio
editore: Arsenale
anno edizione: 2009
pagine: 192
Se si vuole oggi trovare un valido motivo per intraprendere un viaggio virtuale e "a tavolino" - attraverso i molti rivoli del barocco siciliano, non ci si può più limitare a constatare l'indubbia qualità della sua architettura o a cogliere l'originalità e il virtuosismo dell'invenzione decorativa; ovvero, ancora, a percorrere un itinerario attraverso le città "capitali" o i principali temi urbani e architettonici - città, chiese, palazzi, ville - e le invenzioni spaziali e compositive o, più in generale, articolando la complessa materia secondo distinte fasi cronologiche. Questo nostro viaggio vuole infatti proporre un'altra "storia" che implicherà una riflessione sui modi e sui tempi del barocco in Sicilia ma che, soprattutto, tenderà a evidenziare gli specifici connotati che lo caratterizzano e lo distinguono da altri, paralleli, sviluppi regionali. Il barocco siciliano è stato definito da Giulio Carlo Argan "testimonianza di uno sforzo 'moderno': il più grandioso e il più audace, forse, che l'isola abbia mai prodotto". Questo giudizio, coniato soprattutto in ragione dei risultati offerti dalla ricostruzione della Val di Noto dopo il terremoto del 1693, riassume più in generale un'opinione diffusa che giustifica ogni nuovo interesse verso questa felice stagione dell'isola: per conservarne la memoria, attualizzandola e rendendola, così, parte integrante dei nostri tempi.

