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Astrolabio Ubaldini

La Terapia cognitivo-comportamentale

La Terapia cognitivo-comportamentale

Judith S. Beck

Libro: Libro in brossura

editore: Astrolabio Ubaldini

anno edizione: 2022

pagine: 478

A dieci anni dalla revisione del volume originale, pubblicato nel 1995, Judith Beck fa confluire in questa edizione non soltanto i più recenti sviluppi della ricerca scientifica, ma anche i feedback da lei stessa raccolti attraverso l’interlocuzione con i terapeuti di tutto il mondo che hanno letto il suo volume precedente e ne hanno tratto ispirazione. Colpisce come in questo testo si condensi l’evoluzione della TCC dell’ultimo decennio: il riconoscimento della centralità della relazione terapeutica, la conferma della necessità di integrare la mindfulness all’interno di una ben costruita concettualizzazione cognitiva, l’ingresso di modalità di intervento aggiuntive empiricamente fondate, come la Acceptance and Commitment Therapy (ACT), la Dialectical Behavior Therapy (DBT) e la Mindfulness-Based Cognitive Therapy (MBCT). A ciascuno di questi aspetti il libro dedica un capitolo a se stante, a sottolinearne la piena titolarità. Si aggiunge agli strumenti una nuova risorsa, la Recovery-Oriented Cognitive Therapy (CT-R), un trattamento all’avanguardia, evidence-based, per soggetti con diagnosi di gravi disturbi mentali. Si tratta di un orientamento cui lo stesso Aaron Beck, assieme al suo gruppo di ricerca e formazione, ha dedicato gli ultimi anni della sua vita, e che pone al centro, come leva del cambiamento, i valori, le aspirazioni e le risorse individuali. L’obiettivo è aiutare persone profondamente sofferenti a ricostruire un senso di scopo e missione nella propria esistenza. L’idea dell’autrice è che la CT-R e lo spirito che la anima (guardare ai punti di forza dei pazienti, a ciò che splende in loro talvolta sotto una spessa coltre di disagio) possa rappresentare di fatto il futuro e la frontiera della terapia cognitivo-comportamentale. Presentazione Aaron T. Beck. Prefazione alla terza edizione italiana di Antonella Montano. Prefazione Judith Beck.
37,00

Peak mind. 12 minuti al giorno per imparare a padroneggiare l'attenzione

Peak mind. 12 minuti al giorno per imparare a padroneggiare l'attenzione

Amishi P. Jha

Libro: Libro in brossura

editore: Astrolabio Ubaldini

anno edizione: 2022

pagine: 288

Siamo distratti, questo è un fatto. Ma non c’è niente di sbagliato nel nostro cervello, che è per sua natura incline a vagare. E la buona notizia è che il cervello può essere allenato a gestire l’attenzione in modo più efficace. Le ricerche di Amishi P. Jha hanno dimostrato che con dodici minuti di esercizio al giorno è possibile disperdere la nebbia mentale, liberare la mente e migliorare la capacità di concentrazione, vivendo appieno la propria vita grazie alla ‘ginnastica per la mente’ qui proposta. Attraverso il programma di training cognitivo basato sulla mindfulness descritto in questo volume imparerete a ‘prestare attenzione alla vostra attenzione’ e a essere presenti a voi stessi, a tutto ciò che per voi è importante.
24,00

Yoga. La composizione delle tecniche come strumento per ritrovare una pratica viva

Yoga. La composizione delle tecniche come strumento per ritrovare una pratica viva

Francesca Proia

Libro: Libro in brossura

editore: Astrolabio Ubaldini

anno edizione: 2022

pagine: 200

Una storia documentata dello yoga, dagli albori a oggi. Il percorso si snoda attraverso una serie di testi fondanti, che diventano lo sfondo ideale per affrontare questioni quasi percettive, per definire la natura unica di una disciplina che è una filosofia che si lascia creare dal corpo. La seconda parte del testo affronta la questione della composizione delle tecniche come strumento per ritrovare una filologia della pratica che sia viva: d’altra parte, esercitarsi a comporre le tecniche “come se fossero lettere dell’alfabeto” era la raccomandazione dei maestri tantrici ai loro allievi. Vengono riportati tre esempi di poetica compositiva di maestre di yoga del Novecento nella cui pratica il tema della composizione è evidente per motivi differenti, e in cui è chiaro il rapporto tra composizione ed efficacia della disciplina: Genevieve Stebbins (1857-1934), assistente di François Delsarte, che ha dato vita a un sistema di ginnastica in cui le tecniche del corpo e del soffio si intrecciano attraverso connessioni concettuali; Cajzoran Ali (1903-?) rimasta quasi sconosciuta, che ha ideato una sequenza trasformativa di quarantotto posture utilizzando come guida le reazioni del suo corpo malato fin dalla nascita, e infine Noëlle Perez Christiaens (1925-2019), allieva di Iyengar, che ha riorientato le tecniche in base al concetto antropologico di aplomb come risorsa terapeutica naturale, da riscoprire e riportare nel proprio corpo attraverso il contatto con le culture tradizionali e arcaiche. La terza parte del testo, infine, pone alcuni spunti concreti per iniziare a comprendere e mettere in pratica una prassi di composizione delle tecniche yogiche coerente con l’efficacia peculiare dello yoga, che vive della possibilità di sentire in sé, ogni volta, il vuoto che precede e segue ogni forma di creazione. Vengono qui, infine, portate al lettore le peculiari esperienze yogiche, preziosissime, di due compositori: Giacinto Scelsi e Edward Salim Micheal.
16,00

La veglia, il sogno, l'essere. Il sé e la coscienza nelle neuroscienze, nella meditazione e nella filosofia

La veglia, il sogno, l'essere. Il sé e la coscienza nelle neuroscienze, nella meditazione e nella filosofia

Evan Thompson

Libro: Libro in brossura

editore: Astrolabio Ubaldini

anno edizione: 2022

pagine: 456

“La veglia, il sogno, l’essere” è il culmine di una vita di riflessione su interrogativi esistenziali fondamentali: chi sono io? Che cos’è il sé? Che relazione c’è tra il sé e il fatto di essere coscienti? L’autore, studioso di religioni e filosofie dell’Asia, di filosofia occidentale e di scienze cognitive, durante gli ultimi venticinque anni ha condotto ricerche nell’ambito della filosofia della mente e delle scienze cognitive spinto da una domanda fondamentale: “La coscienza, anche nelle sue forme più sottili, trascende realmente il corpo vivente e il cervello?”. Tentando di fornire una risposta, questo lavoro pone a confronto le analisi delle ultime ricerche neuroscientifiche sul sonno, il sogno, gli stati meditativi, le esperienze extracorporee e le esperienze di premorte con illuminanti interpretazioni dei concetti dottrinali e filosofici asiatici classici. Thompson mostra in che senso il sé non è un’entità statica, ma un processo in continuo mutamento, e ne descrive le trasformazioni facendo dialogare insieme neuroscienze, filosofia e narrazioni personali. In questo percorso le esperienze contemplative gettano luce sulla ricerca scientifica, e le prove scientifiche arricchiscono la vasta conoscenza acquisita dalle tradizioni contemplative. Nelle parole di Stephen Batchelor, che firma la prefazione al volume: “Thompson incarna un movimento storico e culturale che spazza via la distinzione tra ‘Oriente’ e ‘Occidente’, sostituendola, si spera, con una comprensione più globale di ciò che significa essere pienamente umani”.
38,00

Un dottore per i pensieri. Scegliere uno specialista per comprendere le difficoltà dei figli

Un dottore per i pensieri. Scegliere uno specialista per comprendere le difficoltà dei figli

Libro: Copertina morbida

editore: Astrolabio Ubaldini

anno edizione: 2022

pagine: 208

La collana "Cento e un bambino" è rivolta a tutti i genitori ed è composta di volumi monotematici dedicati alle tappe che segnano la vita del bambino e dei genitori: dalla gravidanza fino all'adolescenza. Da una prospettiva psicoanalitica, gli autori, tra i maggiori esperti italiani e stranieri degli argomenti trattati e del lavoro con le famiglie, intendono offrire al genitore un nuovo punto di vista per osservare e comprendere il proprio rapporto con i figli, sostenerli nella crescita e affrontare le aree critiche del loro sviluppo. Il dodicesimo volume, che conclude la collana, affronta la questione della scelta di uno specialista a cui ricorrere in caso di necessità. A chi rivolgersi quando un figlio presenta difficoltà nello sviluppo emotivo, cognitivo e relazionale? Che differenza c'è tra uno psicologo, uno psicoanalista, uno psicoterapeuta e un neuropsichiatra infantile? Gli autori intendono rispondere a queste domande, offrendo ai genitori un quadro esaustivo delle diverse modalità in cui la psicoanalisi, affiancando altre figure professionali specifiche come logopedista e terapista della neuropsicomotricità, può aiutare a comprendere e affrontare le problematiche legate allo sviluppo. In particolare, un'attenzione centrale viene rivolta dallo psicoanalista al corpo del bambino e dell'adolescente a e al ruolo centrale che esso riveste nel farsi portatore di sintomi e segnali legati alla crescita e alla maturazione. Autori: Christine Anzieu-Premmereur, Michela Bellinzani, Paolo Cruciani, Franco d'Alberton, Lorella Fabris, Ugo Sabatello, Dora Sullam.
14,00

La fantasia del mondo distrutto. Uno studio psicoanalitico su cultura e politica

La fantasia del mondo distrutto. Uno studio psicoanalitico su cultura e politica

David P. Levine, Matthew H. Bowker

Libro: Copertina morbida

editore: Astrolabio Ubaldini

anno edizione: 2022

pagine: 208

Le fantasie esistono a due livelli di esperienza: il mondo interno, o privato, e lo spazio esterno, pubblico. Una fantasia pubblica è condivisa, ci tiene insieme agli altri e rivela il senso del nostro legame sociale, che a sua volta definisce il tipo di società in cui viviamo, o vorremmo vivere. In questo volume Levine e Bowker analizzano la fantasia del mondo distrutto e le tendenze culturali e politiche che si organizzano intorno all'idea che il mondo nel quale viviamo sia un posto pericoloso, dominato da odio e distruzione, nel quale il compito principale del soggetto sia sopravvivere e lottare contro forze ostili. L'approfondimento di questa fantasia pubblica ne rivela i significati nascosti e i risvolti nei riguardi del mondo interno, nonché delle difese fondate sul concetto di colpa, funzionale a garantire la possibilità di un'azione riparatrice del mondo distrutto. La convinzione di essere alla mercé di minacce esistenziali si esprime attraverso narrazioni, immagini e dialoghi investiti da desiderio e paura. In queste fantasie il passato, il presente e il futuro sono tempi di scontro della volontà, e i personaggi che compaiono nella fantasia privata, ma soprattutto in quella pubblica, incarnano le esperienze emotive interiorizzate come stati del sé. Tali fantasie, che tendono a formare narrazioni estreme e pervase di violenza, non inducono il soggetto che le produce ad agire quella stessa violenza, ma influiscono sul modo in cui l'individuo modella il mondo esterno. La fantasia pubblica quindi non è solo una fuga dalla realtà, è il segnale che nella vita privata di ciascuno si manifesta un elemento vitale di condivisione con l'altro. Attingendo a un vasto orizzonte psicoanalitico, che da Freud e dal suo concetto di uso della colpa come base della società passa per la perdita del kleiniano 'oggetto buono' e per il 'difetto fondamentale' di Balint, Levine e Bowker accompagnano il lettore in un viaggio nella fantasia del mondo distrutto e nei suoi risvolti sociali e politici, servendosi di esempi tratti dalla letteratura del Novecento, dalle serie televisive e da fatti di cronaca accaduti nel recente passato.
21,00

Un altro ascolto. Tempi di virus

Un altro ascolto. Tempi di virus

Gabriella Ripa di Meana

Libro: Copertina morbida

editore: Astrolabio Ubaldini

anno edizione: 2022

pagine: 198

Una meditazione profonda sull'inaspettato e drammatico 'sintomo' che ha colpito l'intera società umana a partire dal marzo 2020: il coronavirus. Se il sintomo rappresenta in analisi la porta di accesso all'unicità del singolo individuo, un involucro da cui "stanare la particolarità del soggetto", estremamente illuminante diventa guardare al virus come al sintomo di tutta un'epoca. Ci si accorgerà allora forse che da tempo, da prima dell'esordio di questo virus, viviamo ciecamente e inconsapevolmente in una civiltà ammalata senza sapere di esserlo, in cui il soggetto non ascolta se stesso né tantomeno il prossimo, in cui la parola gira a vuoto e la sofferenza è ignorata se non addirittura censurata. Riconoscere il virus come sintomo di una malattia può allora diventare l'occasione preziosa per intraprendere una via di cura esistenziale, che solleciti la ricerca di senso e di valore nella vita del soggetto che soffre, dove il contatto con le oscurità e con le dissonanze può essere il viatico necessario per tollerare la disarmonia e il mistero intrinseco allo stare al mondo e nel mondo. Dopotutto ciascuno di noi, anche in tempi così massificati e standardizzati, può provare a essere la persona unica e composita che è: ma solo a patto di restare in una relazione vitale con il mistero di sé e dell'Altro. Si ritroverà dunque in queste pagine la proposta di risvegliare un ascolto, rivolto all'intima interiorità di ogni individuo e alla società nel suo insieme, intesa non come soggetto univoco, ma come insieme plurimo, vitale e controverso di tensioni morali, nonché di ombre provenienti dall'inconscio collettivo e da quello individuale.
18,00

Cosa, come, perché. Una risposta alle domande sul buddhismo la meditazione e la vita consapevole

Cosa, come, perché. Una risposta alle domande sul buddhismo la meditazione e la vita consapevole

Henepola Gunaratana

Libro: Libro in brossura

editore: Astrolabio Ubaldini

anno edizione: 2022

pagine: 268

Nulla è più prezioso per un praticante che trovarsi in presenza di un grande maestro e rivolgergli in prima persona le domande più urgenti riguardo al proprio percorso spirituale. Non meno prezioso, per chi non ha avuto quel privilegio, è poter accedere alle risposte che il maestro ha dato ad altri studenti di meditazione. Quanto sforzo è necessario per meditare? Come gestire il dolore e la gioia durante la meditazione? Quale rapporto intercorre tra distacco e compassione? Chi sono gli amici spirituali? Quali sono i pericoli dell’attaccamento? Che rapporto c’è tra buddhismo e psicologia occidentale? Come gestire la paura e la rabbia? Come affrontare la morte e la perdita di chi si ama? È qui condensato mezzo secolo di risposte che Bhante Henepola Gunaratana ha dato nel corso di ritiri e interviste, dal vivo o per e-mail. Il lettore vi troverà tutto l’umorismo, l’onestà e l’erudizione di Bhante G., noto tanto per la chiarezza delle istruzioni e dei consigli sulla meditazione, quanto per la conoscenza approfondita dei testi del canone pāli, che cita a memoria nella lingua originale. Grazie a una funzionale organizzazione per temi, chi si è appena accostato alla meditazione di visione profonda (vipassanā) troverà in questo testo una guida accessibile, mentre i meditanti più esperti potranno avvalersi di un valido sostegno nella pratica. Viene in queste pagine restituita tutta la spontaneità e l’immediatezza dello stile di Gunaratana, che si muove con leggerezza all’interno di una moltitudine di argomenti: dai principali insegnamenti del Buddha sulla meditazione e la pratica spirituale, allo stato attuale del buddhismo in Occidente, con numerosi riferimenti a esperienze e difficoltà personali: l’approdo negli Stati Uniti, i tentativi di estendere alle donne l’ordinazione monastica, l’impresa di fondare un monastero della foresta sui colli del West Virginia e persino l’origine del soprannome ‘Bhante G.’.
25,00

Psichiatria enattiva. La mente, il corpo e il mondo

Psichiatria enattiva. La mente, il corpo e il mondo

Sanneke De Haan

Libro: Copertina morbida

editore: Astrolabio Ubaldini

anno edizione: 2022

pagine: 302

Una gran parte del problema dell'integrazione in psichiatria (non ancora efficacemente risolto) ha a che fare con la difficoltà di mettere in relazione due dimensioni strettamente collegate nella valutazione dei disturbi psichiatrici, quella fisiologica e quella esperienziale: il corpo e la mente. Di fatto, esiste un dualismo ancora profondamente radicato nel modo di concepire tanto le cause quanto il trattamento dei disturbi, che neanche i modelli integrativi hanno del tutto risolto. Dalla filosofia della psichiatria emerge oggi una prospettiva estremamente innovativa e feconda, che prende spunto dall'orientamento enattivo alla conoscenza proprio delle scienze cognitive, elaborato negli anni novanta del secolo scorso da Varela, Thompson e Rosch. Da tale orientamento la psichiatria enattiva mutua una concezione incarnata della cognizione, che offre una valida alternativa all'antica opposizione mente-corpo: la cognizione (definita in termini di sense-making, 'costruzione di significato') è il risultato dell'intima interconnessione tra processi fisiologici ed esperienziali, laddove la dimensione esperienziale comprende necessariamente anche la relazione con l'ambiente. Non si può cioè comprendere la cognizione separatamente dall'essere corporeo che si trova nel processo della conoscenza, né dall'ambiente verso cui tale conoscenza è diretta. La tesi dell'autrice è che i disturbi psichiatrici possano appunto essere letti come il frutto di alterazioni strutturali della capacità di 'costruire significato' in relazione al proprio mondo. Tali alterazioni possono derivare da una molteplicità di fattori: esperienze traumatiche, sistemi neurotrasmettitoriali disfunzionali, preoccupazioni esistenziali ed economiche, emarginazione sociale o dotazione genetica sfortunata. Il modo in cui tali fattori interagiscono varia non solo da una diagnosi all'altra, ma anche tra individui con la stessa diagnosi. La prospettiva enattiva sulla mente e sulla sua relazione con il corpo e con il mondo può allora fornire una nuova comprensione e una nuova visione globale dei disturbi psichiatrici e delle molteplici causalità coinvolte nel loro trattamento.
27,00

Fame. Trattare i disturbi alimentari con la mentalizzazione

Fame. Trattare i disturbi alimentari con la mentalizzazione

Paul Robinson, Finn Skårderud, Bente Sommerfeldt

Libro: Libro in brossura

editore: Astrolabio Ubaldini

anno edizione: 2022

pagine: 288

I disturbi del comportamento alimentare sono una delle patologie più complesse della moderna psichiatria. Le difficoltà derivano dalla sovrapposizione di fattori culturali, sociali, relazionali, biologici e genetici. Le terapie che li affrontano devono dunque rendere conto di questa complessità e riuscire a elaborare un trattamento personalizzato, capace di integrare le caratteristiche delle specifiche psicopatologie. Una delle prove maggiori per il terapeuta è riuscire ad affrontare questi disturbi senza attribuire ‘colpe’, e senza rifugiarsi in prospettive riduzionistiche. In questo senso il modello della mentalizzazione si rivela particolarmente utile ed efficace, perché prova a comprendere i sintomi dei disturbi alimentari come tentativi di risolvere difficoltà collegate alla (auto)regolazione sociale. Diversi studi hanno infatti evidenziato come in questi disturbi siano frequenti anomalie della cognizione sociale, difficoltà di autoregolazione, deficit nell’identificare e descrivere le proprie emozioni, oltre a una riduzione della capacità agente del sé. Creando un ponte tra la tradizione psicodinamica, quella cognitivo-comportamentale e quella sistemica e narrativa, l’orientamento basato sulla mentalizzazione aiuta il clinico a elaborare un protocollo di intervento che permetta di affrontare sul loro terreno i molteplici fattori alla base del disturbo alimentare, offrendo un trattamento centrato sulla persona e fondato sulla relazione terapeutica, per riuscire a stabilire un contatto anche con il paziente apparentemente più irraggiungibile. Prefazione di Peter Fonagy.
26,00

Elementi di psicoanalisi

Elementi di psicoanalisi

Wilfred R. Bion

Libro: Copertina morbida

editore: Astrolabio Ubaldini

anno edizione: 2021

pagine: 128

Proseguendo nella linea di ricerca avviata con Apprendere dall'esperienza, in questo breve ma denso volume Bion si mette sulle tracce di quegli elementi che possano esprimere, in diverse combinazioni, quasi tutte le teorie essenziali al lavoro analitico. Tali elementi hanno delle caratteristiche specifiche: devono essere in grado di rappresentare una realizzazione che erano originariamente soliti descrivere, devono essere capaci di articolarsi con altri elementi simili e, una volta articolati, devono riuscire a formare un sistema scientifico deduttivo capace di rappresentare una realizzazione. Se "le teorie psicoanalitiche sono, a un tempo, troppo teoriche per essere accettate come osservazioni, in quanto sono una rappresentazione di un'osservazione, e troppo concrete per avere la flessibilità che permette a un'astrazione di incontrare una realizzazione", bisogna cercare una modalità di astrazione in grado di garantire che l'enunciato teorico mantenga il minimo possibile di particolarizzazione. Come l'ideogramma rappresenta una sola parola ma basta un numero relativamente piccolo di lettere per formare migliaia di parole, così gli elementi della psicoanalisi devono essere un numero relativamente piccolo per esprimere, attraverso variazioni combinatorie, quasi tutte le teorie essenziali. Bion non intende proporre una nuova teoria psicoanalitica, che voglia correggere, integrare o soppiantare quelle già esistenti; la sua intenzione è piuttosto quella di creare una struttura teoretica che consenta di cogliere i presupposti e le implicazioni delle teorie esistenti, allo scopo di facilitare la comunicazione tra gli psicoanalisti.
14,00

Meditare con Sri Nisargadatta. I discorsi originali in marathi

Meditare con Sri Nisargadatta. I discorsi originali in marathi

Jayashri Gaitonde

Libro: Libro in brossura

editore: Astrolabio Ubaldini

anno edizione: 2021

pagine: 256

In un’epoca in cui non esisteva la possibilità di registrare i discorsi di Nisargadatta, un ruolo di fondamentale importanza ebbero le persone che si occuparono di trascrivere le parole del Maharaj. Per circa vent’anni Nisargadatta parlò quasi tutti i giorni ai suoi discepoli presso la sua casa, divenuta il suo ashram, e Jayashri Gaitonde, assieme al marito Mohan, non mancò mai a un incontro. Colpita profondamente dalla forza penetrante di quelle parole, iniziò ad annotarle, portando avanti per anni un instancabile lavoro di trascrizione. Dopo la morte del maestro, riportò quegli appunti su un quaderno e si rese conto di aver raccolto un materiale di inestimabile valore. Il ruolo di discepoli come Mohan e Jayashri Gaitonde fu determinante anche per la diffusione dell’insegnamento Advaita Vedanta di Nisargadatta al di fuori dell’India. Inizialmente, poiché Nisargadatta parlava esclusivamente in marathi, ad assistere erano solo visitatori indiani. Fu il Maharaj stesso a chiedere a Jayashri e Mohan Gaitonde di tradurre le sue parole in inglese, in simultanea, non appena cominciarono a giungere all’ashram discepoli stranieri. L’ignoranza, spiegava il Maharaj, dipende dall’accettazione passiva di una conoscenza errata: con le sue parole cercava di eliminare quell’ostacolo in modo che la verità potesse riemergere. Bisognava solo ascoltare nel modo giusto: non c’era bisogno d’altro, nemmeno di pratiche o rituali. L’unica cosa che voleva dai suoi ascoltatori era che si liberassero totalmente dell’ignoranza, e offriva loro tutta la sua conoscenza, senza riserve. Secondo Jayashri Gaitonde, il beneficio che si può trarre ancora oggi dalla lettura delle parole di Nisargadatta dipende solo dalla propria fede e concentrazione: esse hanno una forza tale da poter trasformare chi le legge.
23,00

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