Astrolabio Ubaldini
Dodici esempi di illusione
Jan Westerhoff
Libro: Libro in brossura
editore: Astrolabio Ubaldini
anno edizione: 2023
pagine: 212
Secondo il pensiero buddhista, i fenomeni che percepiamo nel mondo e che costituiscono l’esperienza umana hanno, in ultima analisi, una natura illusoria: sono simili a un trucco di magia, alla luna riflessa nell’acqua, a un sogno, un’eco o un miraggio. La disquisizione sulle illusioni gioca un ruolo fondamentale nella letteratura della “Perfezione della saggezza”, perché quei testi affermano che fra l’esistenza dell’illusione e l’esistenza della sofferenza c’è una stretta correlazione. Nella visione buddhista, l’esistenza della sofferenza non è una caratteristica necessaria del mondo, né la conseguenza di un fatto specifico del passato (come, ad esempio, la caduta di Adamo), ma è dovuta piuttosto a un errore intellettuale che travisa il modo in cui le cose esistono. La sofferenza è prodotta da una visione errata del mondo, talmente inerente al nostro modo abituale di pensare che non siamo più consapevoli della sua natura prospettica. Westerhoff prende le mosse da un’enciclopedia tibetana del XVIII secolo ed esplora in modo approfondito ciascuno dei dodici esempi di illusione da essa elencati: le illusioni magiche, la luna riflessa nell’acqua, le distorsioni visive, i miraggi, i sogni, gli echi, la città dei gandharva, le illusioni ottiche, gli arcobaleni, i fulmini, le bolle d’acqua e il riflesso nello specchio. Il testo, caratterizzato da un linguaggio chiaro e accessibile a un vasto pubblico, si avvale dei contributi di numerose discipline, tra cui la filosofia e le scienze cognitive, la storia della scienza, l’intelligenza artificiale, l’ottica, l’economia e la teoria letteraria, gettando luce sulla complessa relazione fra realtà, apparenza, percezione e inganno. Penetrando a fondo nel significato di ognuna di queste immagini dell’illusione, si comprende meglio come lo scopo del buddhismo sia giungere a un completo cambiamento del modo in cui percepiamo e concettualizziamo i fenomeni. È la via per recidere l’ignoranza e dissipare ogni sofferenza.
Diventare madre. All'ombra della memoria non cosciente
Monique Bydlowski
Libro: Libro in brossura
editore: Astrolabio Ubaldini
anno edizione: 2022
pagine: 224
Il pensiero filosofico e scientifico si è raramente soffermato sull’evento della nascita, prediligendo la riflessione sul morire. Monique Bydlowski, facendo leva sulla sua lunga carriera di ricercatrice in campi che vanno dalla neurologia alla psichiatria, dalla psicoanalisi all’antropologia, ha applicato le conoscenze teoriche e pratiche accumulate negli anni allo studio dell’inconscio dei futuri genitori, e delle madri in particolare. Per farlo ha potuto contare su un punto di osservazione privilegiato: il reparto maternità di un rinomato ospedale. Affiancando l’équipe medica e ostetrica ha raccolto, grazie a questo progetto pionieristico, un cospicuo numero di testimonianze delle future madri e del loro entourage, e aperto la porta a rêverie e produzioni psichiche tanto frequenti quanto destinate a rimanere celate e rimosse se non colte dall’orecchio attento di chi sa ascoltare. In questo volume, che si può leggere anche come una storia dell’ostetricia contemporanea, Bydlowski racconta l’interazione tra il ricercatore, soggettivamente coinvolto, e la diade unica rappresentata dalla madre, in attesa e poi immersa nella costruzione dei primi legami con il piccolo, e appunto il neonato. Nella seconda parte del volume l’attenzione si concentra sui ‘dolori delle madri’, ovvero la negazione della gravidanza, i disturbi puerperali, ma anche gli eventi luttuosi perinatali. L’ultima parte è dedicata alle sfide della filiazione femminile, con un’attenzione particolare all’infertilità e alle nuove forme di maternità, corredate dagli interrogativi etici che suscitano. Bydlowski ripercorre così le tappe di un cammino che può essere accidentato, e con le sue intuizioni fornisce al clinico, e a chiunque si interessi ai temi legati alla riproduzione umana, gli strumenti per cogliere, identificare e affrontare i segnali più o meno inconsci che la madre e il suo ambiente comunicano, e che possono avere conseguenze durature tanto sulla donna quanto sul neonato. Introduzione di Lenio Rizzo.
Tempi oscuri. Prospettive psicoanalitiche sulla politica, la storia e il lutto
Jonathan Sklar
Libro: Copertina morbida
editore: Astrolabio Ubaldini
anno edizione: 2022
pagine: 156
Scrive Sigmund Freud in Autobiografia: "Mi resi conto con sempre maggiore chiarezza che gli eventi della storia, gli influssi reciproci fra natura umana, sviluppo civile e quei sedimenti di avvenimenti preistorici di cui la religione è il massimo rappresentante, altro non sono che il riflesso dei conflitti dinamici fra Io, Es e Super-io, studiati dalla psicoanalisi nel singolo individuo: sono gli stessi processi ripresi su uno scenario più ampio". Ecco il punto di partenza di Jonathan Sklar per affrontare un tema, quello del dialogo fra mondo interno e mondo esterno, spesso guardato con sospetto dagli psicoanalisti, che pure avrebbero tutti gli strumenti a disposizione per far sentire la propria voce con autorevolezza: la cognizione dei meccanismi mentali che incontrano in seduta, in particolare quelli relativi a crudeltà, sadomasochismo e perversione, si può applicare anche alle atmosfere che erompono incontrollabili nella società, infettandola e causando profonde rotture e divisioni, con la contrapposizione fra 'noi' e 'loro'. L'analisi dell'autore parte da alcuni eventi tristemente noti della storia contemporanea e procede alla ricerca delle 'tracce mnestiche collettive', la capacità dei ricordi inconsci di tornare dal passato: frammenti che a volte sembrano erompere dal nulla, sia nel singolo individuo sia nella dimensione comunitaria, influenzando comportamenti e scelte politiche. Mentre osserviamo il ritorno di dinamiche politiche che non disdegnano prassi e atteggiamenti autoritari, Sklar propone un'analisi dei linguaggi del nostro tempo, dell'importanza del lutto, dell'ascolto delle differenze e della conoscenza per contrastare i sistemi di controllo, inganno e violenza propugnati dai regimi totalitari. Si dedica poi a un'interpretazione psicosomatica delle brutalità subite dalla popolazione yazida per mano dell'ISIS, e al rapporto fra la crudeltà dell'ambiente infantile e l'odio dell'altro nella società. Se oggi la tendenza di tutti noi fruitori distratti della cascata di informazioni è quella di restare in superficie per non avere la sensazione di affogare, "Tempi oscuri" vuole essere una porta di accesso all'inconscio collettivo, attraverso cui trovare, o ritrovare, la libertà di pensare e creare nuove prospettive, con la consapevolezza che solo un lavoro profondo sul lutto, tanto personale quanto collettivo, può evitare il ritorno del rimosso.
Un sentiero verso la libertà. Istruzioni pratiche sull’unione di Mahāmudrā e Atiyoga
Karma Chagmé
Libro: Libro in brossura
editore: Astrolabio Ubaldini
anno edizione: 2022
pagine: 296
Un’opera che raccoglie testi scelti tra gli insegnamenti più alti e profondi del buddhismo tibetano, la Mahāmudrā e l’Atiyoga, composta nel XVII secolo dal monaco Karma Chagmé, commentata da Gyatrul Rinpoche e tradotta da B. Alan Wallace. Perché oggi abbiamo bisogno di leggere questi testi? Che rilevanza hanno nel presente? Una parte della risposta arriva proprio da un commento di Gyatrul Rinpoche, lama tibetano che detiene oggi lo stesso lignaggio di Karma Chagmé: “A differenza del sole e della luna che possono essere studiati con un telescopio, la natura della mente non può essere oggettivata o afferrata concettualmente”. Ma se la mente non si può afferrare concettualmente, come potremo mai comprenderla? I testi qui presentati, che riportano insegnamenti e istruzioni pratiche su come attingere la reale natura della mente, sono rilevanti per chi pratica meditazione, per il ricercatore spirituale e per chi si occupa dello studio della mente a ogni livello, perché forniscono numerosi spunti di comprensione visti da un’angolazione nuova, diversa rispetto alle indagini strettamente logiche e razionali cui la ricerca odierna ci ha abituati. Ci raccontano di un’esperienza che è nondimeno ripetibile e valida nell’esistenza di molti. Che cosa significa che la mente è senza nascita e priva di elaborazione concettuale? Che cosa significa che la mente ha una natura luminosa ed è libera come lo spazio? Queste realtà possono davvero essere sperimentate per conseguire uno stato fuori dall’ordinario, che spalanchi un grado di libertà mai conosciuto, una pace e una gioia indefettibili?
La psichiatria con MacDonald. Una riflessione critica sugli sviluppi della teoria e della pratica clinica
Carlo Faravelli
Libro: Copertina morbida
editore: Astrolabio Ubaldini
anno edizione: 2022
pagine: 326
L'autore ha attraversato nella sua lunga attività clinica, di ricerca e di didattica un periodo di repentine trasformazioni dei concetti e delle pratiche psichiatriche che ha configurato un'autentica rivoluzione di tutti i parametri clinici e teorici della disciplina. È stato uno degli ultimi psichiatri a essersi formato sulla psichiatria precedente il DSM-III, ha potuto lavorare fianco a fianco con colleghi più? anziani che avevano vissuto in prima persona l'ingresso degli psicofarmaci nei manicomi e osservato i mutamenti che ne erano derivati, ha conosciuto il lavoro nei manicomi prima della legge 180, ha interagito in prima persona con gli esponenti più? rappresentativi della psichiatria mondiale, ed è stato professionalmente presente e attivo in tutti i sostanziali cambiamenti della disciplina degli ultimi cinquant'anni. Proprio nell'attività dell'insegnamento per la specializzazione ha constatato con sorpresa che i giovani colleghi di recentissima formazione sembravano vivere una psichiatria dell'oggi senza alcun riferimento allo ieri, una destoricizzazione totale, in cui le nozioni e le convenzioni odierne venivano accettate senza alcun tentativo di approfondimento critico, o almeno di inquadramento storico. Ha avvertito dunque la necessità di tramandare un po' della sua esperienza per non lasciar cadere il divenire della materia psichiatrica nell'oblio totale, e per far sì che i giovani psichiatri non perdano le radici della professione e le usino per riflettere in misura più critica sulla loro pratica. Il fulcro di questa complessa storia evolutiva della psichiatria è il passaggio epocale da una tradizione di medici-filosofi finissimi osservatori e narratori, ma lontani dall'uniformità clinica e diagnostica, a una psichiatria fatta di crocette sui questionari, ben stabilita, riproducibile, facilmente accessibile e comprensibile, ma straordinariamente povera di costrutti epistemologici, oltre che di profondità psicopatologica. Nel mezzo, come elemento unificante, vero artefice di entrambi i cambiamenti, l'ingresso sempre più massiccio del mercato, dell'interesse economico, teso ad allargare quanto più possibile il plateau dei fruitori di qualsiasi prodotto commercializzabile. Questa la traccia di una narrazione tanto avvincente quanto precisa, tanto vissuta personalmente quanto rigorosamente oggettiva. E Macdonald? (o, forse, McDonald?) Il lettore lo scoprirà ben presto, sin dalle prime pagine.
Arte e scienza della psicoterapia. La conquista interiore della libertà
Piero Ferrucci
Libro: Libro in brossura
editore: Astrolabio Ubaldini
anno edizione: 2022
pagine: 608
La psicoterapia è forse la più umana delle professioni, perché il suo principale strumento è il terapeuta stesso. Chi la pratica deve sviluppare la qualità dell’empatia, sapersi adattare a ogni nuova situazione, avere una buona dose di inventiva e intuizione, essere capace di rimanere centrato anche in circostanze difficili. Un rigoroso e continuato lavoro su se stessi aiuta a sviluppare queste e altre capacità. Il libro identifica vari temi ineludibili su cui ogni psicoterapeuta di qualsiasi scuola deve essere preparato a fondo per poter svolgere un lavoro di qualità. Per esempio, il corpo e le emozioni; l’ambivalenza e l’ambiguità; come il paziente abita il tempo; l’amore, la bellezza, la morte; anche le parole, che possono essere trappole o supporto; e che dire del gioco? Argomenti troppo spesso non ritenuti pertinenti, come la spiritualità, e altri a volte dimenticati, come l’ancoraggio e la prova di realtà. In tutto cinquanta temi. Più uno: l’ineffabile e l’infinito. Per ogni tema si possono sviluppare competenze e sensibilità, e così accrescere l’efficacia e la ricchezza della seduta. A questo scopo vengono indicati nel testo strumenti precisi. Il volume è rivolto anzitutto agli psicoterapeuti e aspiranti tali, ma pure a tutti coloro che praticano una professione d’aiuto. Anche chi è interessato al variegato e appassionante processo della crescita personale può trovare qui spunti essenziali per la propria formazione.
Lo zen è ora
Shunryu Suzuki-Roshi
Libro: Copertina morbida
editore: Astrolabio Ubaldini
anno edizione: 2022
pagine: 160
Questa nuova raccolta di brevi aneddoti è composta per lo più da conversazioni avvenute fra Suzuki-roshi e i suoi studenti nello Zen Mountain Center di Tassajara durante shosan. Ne emerge il ritratto di una persona di grande umanità e di un'arguzia inarrivabile, capace di spiazzare l'interlocutore con osservazioni fulminanti, e sempre profonde. Nato nel 1904, autore del celebre "Mente zen, mente di principiante", e di "Lo zen è qui", uscito in questa stessa collana, Suzuki-roshi ha fondato negli anni sessanta il primo monastero buddhista per occidentali. È riconosciuto come uno dei più autorevoli maestri zen del Novecento.
La psicoanalisi. Studi italiani internazionali del campo freudiano. Rivista italiana della scuola europea di psicoanalisi. Volume 70\2
Libro: Copertina morbida
editore: Astrolabio Ubaldini
anno edizione: 2022
pagine: 258
Rivista specializzata di psicoanalisi creata da Antonio di Ciaccia. All'interno del presente volume: J. LACAN, "Il godere dell'essere parlante si articola"; J.-A. MILLER, Il nostro soggetto supposto sapere; A. DI CIACCIA, Un testo 'cenerentola'; D. COSENZA, Experimentum mentis e matematizzazione del reale; Il Galileo di Lacan, attraverso Koyré; C. MANGANO, "... finisce sempre per comandare l'opera". Lacan e Michelangelo; M. FOCCHI, Un uso sovversivo della matematica; P. INDULGENZA, "Guardate il muro". Jacques Lacan, Leonardo da Vinci; A. PIERGALLINI, Colora i tuoi dannati (sugli affreschi di Signorelli a Orvieto); A. SUCCETTI, La Wunderkammer dell'analista: Lacan con l'Arcimboldo; C. STRINATI - L. RIZZO, Caravaggio, Bernini, Raffaello; C. MENGHI, Lucio Fontana. "Io buco, passa l'infinito di lì"; A. TUROLLA, Incontri mancati/riusciti: Andrea Zanzotto, Carmelo Bene.
La sintesi dello yoga. Volume Vol. 1
Aurobindo (sri)
Libro: Libro in brossura
editore: Astrolabio Ubaldini
anno edizione: 2022
pagine: 290
In occasione del 150° anniversario della nascita di Sri Aurobindo vede la luce una nuova traduzione in tre volumi del suo capolavoro, condotta sull’ultima edizione inglese delle opere complete, Collected Works of Sri Aurobindo (CWSA). Grazie al lavoro degli archivisti dell’Ashram di Pondicherry, molti refusi sono stati corretti e varie revisioni autografe ritrovate tra i manoscritti sono state vagliate e incorporate, finché si è giunti a un testo critico che può considerarsi definitivo. Nella sua opera, Aurobindo mette in luce la sintesi o l’essenza universale di tutte le scuole e gli insegnamenti yoga, tentandone una grandiosa visione d’insieme. Egli discute a lungo i tre sentieri dello yoga delle opere (karma yoga), della conoscenza (jñāna yoga) e della devozione (bhakti yoga), e commenta più brevemente altri percorsi come l’haṭha yoga, il rāja yoga e gli yoga tantrici. Infine presenta il proprio sistema di yoga, frutto della sintesi: il pūrṇa yoga o ‘yoga integrale’, il cui principio cardine è un abbandono di sé, un abbandono dell’essere umano nell’essere, nella coscienza, nella potenza e nella delizia del Divino. Lo yoga integrale non si limita unicamente all’ingresso nella coscienza divina, ma ricerca la sua discesa sulla terra per trasformare la mente, la vita e il corpo. Il supremo Sé, con la luce della sua presenza e della sua guida, compie così l’opera di perfezionamento dell’essere umano e lo conduce a una vita divina.
Nāgārjuna. Un'introduzione alla filosofia della Via di mezzo
Jan Westerhoff
Libro: Libro in brossura
editore: Astrolabio Ubaldini
anno edizione: 2022
pagine: 318
Il filosofo indiano Nāgārjuna, vissuto probabilmente nel II secolo d. C. nel Deccan orientale, è stato uno dei più grandi pensatori nella storia della filosofia dell’Asia e il fondatore della scuola Madhyamaka (Via di mezzo). Considerato tra gli iniziatori del buddhismo mahāyāna, ha elaborato filosoficamente il concetto della ‘vacuità’ (śūnyatā) di tutti i fenomeni, essenziale nei testi della Prajnāpāramitā, la più antica letteratura mahāyāna. Nāgārjuna si considera il difensore di una visione ben precisa, definendosi con l’espressione śūnyatāvādin, ‘colui che segue la posizione della vacuità’. Per un esponente del Madhyamaka, il senso principale dell’affermazione di essere un seguace della ‘Via di mezzo’ è per eccellenza la comprensione della vacuità come termine mediano tra eternalismo e nichilismo. Tutte le cose sono prive di un’esistenza propria, sono quindi esistenti secondari, costruzioni concettuali derivanti da cause e condizioni originate in modo dipendente. Non vi è nulla che non sia una mera costruzione concettuale. In linea con la tradizione buddhista, il pensatore indiano rifiuta anche la concezione di un sé individuale definito come una sostanza, un fattore unificante della vita mentale che è immutabile, distinto dal corpo e dagli stati psicologici. Sono inoltre presentati e discussi temi quali la causalità, il movimento, l’epistemologia e il linguaggio. Finora gran parte delle pubblicazioni su Nāgārjuna ha affrontato gli aspetti filologici, storici o religiosi delle sue opere; questo testo si propone invece di analizzare l’aspetto filosofico dei suoi insegnamenti, esaminare le reali e possibili obiezioni alle sue posizioni, valutare quali argomentazioni sono valide e possono essere sostenute, e a quali conclusioni filosofiche si arriva. La solidità delle affermazioni di Nāgārjuna è messa alla prova e le sue riflessioni sono intese come un progetto filosofico unitario, i cui diversi elementi sono connessi in modo non sempre evidente. Nāgārjuna è innanzitutto un pensatore profondo e la sua filosofia costituisce un motivo di interesse universalmente valido. Westerhoff descrive accuratamente il suo pensiero e lo rende accessibile anche a chi abbia poca o nessuna dimestichezza con la filosofia indiana.
Il regno di Sambhala. Una visione completa per il perfezionamento dell'umanità
Khentrul (Rinpoche)
Libro: Libro in brossura
editore: Astrolabio Ubaldini
anno edizione: 2022
pagine: 255
Durante un viaggio intorno al mondo, Shar Khentrul Jamphel Lodrö, monaco tibetano di tradizione jonang, tenne alcune conferenze sugli insegnamenti buddhisti del sistema di Kālacakra. Fu qui che prese coscienza di quanto poco fosse conosciuta la reale natura del leggendario regno di Śambhala. Rientrato dal viaggio, decise di scrivere un testo breve e accessibile per chiarire che cosa Śambhala fosse effettivamente, e come sia possibile sperimentare la sua realtà più profonda. Dapprima Khentrul Rinpoche passa in rassegna le leggende e le storie d’Asia e d’Occidente che da secoli hanno gravitato su Śambhala, presentando le variegate interpretazioni nate intorno a questo mitico regno. Comincia poi a illustrare il concetto essenziale di karma, evidenziando come questo meccanismo condizioni pervasivamente la manifestazione della realtà che ognuno di noi sperimenta. Il modo di pensare di un individuo è la causa primaria del modo in cui agisce, e sono proprio alcuni tipi di azione a generare le condizioni della sofferenza e del conflitto, all’interno di se stessi e nei confronti degli altri. L’esperienza di Śambhala, spiega Rinpoche, può sorgere all’interno della mente di ognuno di noi. Gli insegnamenti buddhisti di Kālacakra, connessi a questo regno in modo particolare, sono in grado di dissipare le afflizioni mentali che generano le condizioni della sofferenza, conducendo alla scoperta della natura fondamentale che dimora all’interno di ogni individuo. Si spalanca così la possibilità di un luogo in cui riposa la perfezione dell’armonia e della pace, uno stato duraturo di felicità affrancato da sofferenza e conflitto, strettamente connesso all’ambiente in cui si vive e a tutti gli altri esseri. PrefazioneVen. Tenpa’i Gyaltsen.
La Terapia cognitivo-comportamentale
Judith S. Beck
Libro: Libro in brossura
editore: Astrolabio Ubaldini
anno edizione: 2022
pagine: 478
A dieci anni dalla revisione del volume originale, pubblicato nel 1995, Judith Beck fa confluire in questa edizione non soltanto i più recenti sviluppi della ricerca scientifica, ma anche i feedback da lei stessa raccolti attraverso l’interlocuzione con i terapeuti di tutto il mondo che hanno letto il suo volume precedente e ne hanno tratto ispirazione. Colpisce come in questo testo si condensi l’evoluzione della TCC dell’ultimo decennio: il riconoscimento della centralità della relazione terapeutica, la conferma della necessità di integrare la mindfulness all’interno di una ben costruita concettualizzazione cognitiva, l’ingresso di modalità di intervento aggiuntive empiricamente fondate, come la Acceptance and Commitment Therapy (ACT), la Dialectical Behavior Therapy (DBT) e la Mindfulness-Based Cognitive Therapy (MBCT). A ciascuno di questi aspetti il libro dedica un capitolo a se stante, a sottolinearne la piena titolarità. Si aggiunge agli strumenti una nuova risorsa, la Recovery-Oriented Cognitive Therapy (CT-R), un trattamento all’avanguardia, evidence-based, per soggetti con diagnosi di gravi disturbi mentali. Si tratta di un orientamento cui lo stesso Aaron Beck, assieme al suo gruppo di ricerca e formazione, ha dedicato gli ultimi anni della sua vita, e che pone al centro, come leva del cambiamento, i valori, le aspirazioni e le risorse individuali. L’obiettivo è aiutare persone profondamente sofferenti a ricostruire un senso di scopo e missione nella propria esistenza. L’idea dell’autrice è che la CT-R e lo spirito che la anima (guardare ai punti di forza dei pazienti, a ciò che splende in loro talvolta sotto una spessa coltre di disagio) possa rappresentare di fatto il futuro e la frontiera della terapia cognitivo-comportamentale. Presentazione Aaron T. Beck. Prefazione alla terza edizione italiana di Antonella Montano. Prefazione Judith Beck.