Cierre edizioni
Monigo: un campo di concentramento per slavi a Treviso. Luglio 1942-settembre 1943
Maico Trinca
Libro
editore: Cierre edizioni
anno edizione: 2008
pagine: 96
Magazzino. Ricordi, note, frammenti, cianfrusaglie
Paolo Lanaro
Libro: Libro in brossura
editore: Cierre edizioni
anno edizione: 2025
pagine: 200
Nel retrobottega di chi scrive si accumulano, nel corso degli anni, pensieri, note, aforismi, spezzoni di opere mai proseguite e altre carabattole. Rovistando, si possono fare trouvailles curiose, come da un rigattiere o in un mercatino di anticaglie. Gli oggetti esposti in questo Magazzino, ripescati dall’oblio, si animano di una nuova vita, raccontano una storia che non è stata scritta, ma soprattutto rievocano un’avventura intellettuale che appare ed è anche in gran parte disordinata, ma dietro cui si intravvede il volto della dea della conoscenza che niente vorrebbe trascurare, perché tutto ha il desiderio di capire.
Gianni, la brigata Avesani e le «Carte» del Duce
Mario Gecchele
Libro: Libro in brossura
editore: Cierre edizioni
anno edizione: 2025
pagine: 592
Dove sono finiti i documenti che Mussolini affidò all’ex federale Dinale per scrivere una parte di storia del periodo fascista? Cosa scrisse Mussolini al re, dopo il suo primo incontro con Hitler a Venezia? Dal ritrovamento di alcuni documenti, in parte inediti, usciti dalla Segreteria particolare del Duce è iniziata la ricerca che qui viene presentata. L’oggetto delle “Carte” è la preparazione della guerra coloniale etiopica e alcuni scambi epistolari inediti fra il re e il duce. L’argomento trattato si è poi dilatato con la presentazione della nascita e dello sviluppo della brigata veronese Avesani e del suo comandante Gianni, primo possessore di circa 40 chili di documenti. Ne è uscito un volume, chiaramente distinto in due parti, ma unito dalle vicissitudini legate dalla scoperta e dalla scomparsa delle “Carte”.
Il delitto Matteotti nella stampa del tempo
Libro: Libro in brossura
editore: Cierre edizioni
anno edizione: 2025
pagine: 200
L’assassinio di Giacomo Matteotti, avvenuto a Roma il 10 giugno 1924, suscitò un’enorme attenzione nella stampa italiana del tempo, non ancora asservita al fascismo. Le leggi che la imbavaglieranno furono varate successivamente, proprio in conseguenze del delitto. Suscitarono indignazione e raccapriccio le modalità da gangsterismo americano del rapimento e dell’uccisione, lo scempio che fu fatto del povero cadavere. Per settimane, fino al ritrovamento del corpo, il 10 agosto, l’affaire Matteotti tenne banco sulle prime pagine, che fornirono un’ampia informazione sulle indagini, gli arresti, i sospetti, i retroscena. La lettura attenta di questi giornali svela molti particolari sconosciuti e fa rivivere l’intensa partecipazione con cui l’opinione pubblica seguì giorno per giorno gli eventi. Ma anche la stampa internazionale, in Europa e in America, del Nord e del Sud, seguì con enorme interesse quanto accadde in Italia, essendo chiaro che l’uccisione del deputato socialista non solo smascherava il volto violento del fascismo, i suoi loschi interessi, ma faceva imboccare al governo mussoliniano una via senza ritorno.
Dal comunismo al riformismo. La svolta e gli anni del Partito democratico della sinistra nell’esperienza veneziana
Gianluca Trabucco
Libro: Libro in brossura
editore: Cierre edizioni
anno edizione: 2025
pagine: 344
Riti di passaggio. Cronaca costituzionale della transizione alla «seconda» Repubblica, 1992-1995
Maurizio Pedrazza Gorlero
Libro: Libro in brossura
editore: Cierre edizioni
anno edizione: 2025
pagine: 168
"Riti di passaggio" raccoglie gli editoriali che dal 1992 al 1995 commentarono, per il quotidiano «La Cronaca di Verona e Provincia», l’avvio della “seconda” Repubblica. “Seconda” non a seguito di modificazioni costituzionali, ma per aver riconosciuto a tutte le forze politiche (ad eccezione di quelle neofasciste escluse dall’“arco costituzionale”) eguale legittimazione nell’accesso al governo centrale. Mentre in antropologia i riti di passaggio sono le cerimonie che segnano la transizione da uno status personale e/o comunitario a un altro, i riti testimoniano qui una cesura nel corpo politico capace di mutarne le relazioni interorganiche e farlo apparire differente da come prima si presentava. Tale capacità, dovuta alla caduta del muro di Berlino e all’eclisse della conventio ad excludendum del Pci, ha reso possibili nuove formule politiche, prassi costituzionali e proposte di riforma, caratterizzate da una decisa propensione condensativa del potere in capo all’Esecutivo. Tale è il vero “rito accomunante”, che opera dal 1992 al 1995 fino alle recenti iniziative di riforma del premierato, della “separazione della carriere” nella Magistratura, dell’autonomia differenziata delle Regioni.
I ghiacciai dell'Alto Adige. Le modifiche del clima e le conseguenze sul paesaggio d'alta quota nella Provincia Autonoma di Bolzano
Franco Secchieri, Pietro Bruschi
Libro: Libro in brossura
editore: Cierre edizioni
anno edizione: 2025
pagine: 128
Attraverso una spettacolare e inedita documentazione fotografica, soprattutto aerea, il libro presenta le trasformazioni avvenute nei principali ghiacciai dell’Alto Adige durante gli ultimi decenni. Le immagini forniscono al lettore una chiara e significativa visione di ciò che sta accadendo nelle fasce altimetriche più elevate dell’intera Provincia autonoma di Bolzano, dall’Ortles-Cevedale alla Palla Bianca, dal Malavalle al Gran Pilastro e fino alle montagne della Valle Aurina. I cambiamenti climatici in atto stanno riducendo velocemente le masse gelate con la conseguente modifica del paesaggio dell’alta montagna. Tale riduzione, tra l’altro, compromette sempre più le riserve d’acqua, che hanno un ruolo fondamentale per il nostro habitat. Il volume è diviso in due parti: nella prima vengono fornite semplici nozioni di climatologia e glaciologia per permettere una più facile comprensione degli aspetti scientifici delle illustrazioni, nella seconda viene descritta la situazione dei ghiacciai nei principali gruppi montuosi, mediante il confronto tra fotografie attuali e fotografie scattate in passato, dalla metà degli anni Ottanta del secolo scorso.
Le cave di Montemerlo. Una storia euganea millenaria
Alberto Espen
Libro: Libro rilegato
editore: Cierre edizioni
anno edizione: 2025
pagine: 192
A Montemerlo, una modesta comunità del versante settentrionale dei Colli Euganei, per generazioni la pietra si è davvero fatta pane quotidiano da spartire in tavola e se i paroni ovvero i sovrintendenti della cava non ti prendevano a opera non c’erano molte altre opportunità... Quella dello scalpellino, del tajapiera, del cavatore è un’occupazione che ha scandito l’esistenza della popolazione montemerlana lungo i secoli: per la prima volta uno studio ne analizza compiutamente le vicende dall’età antica fino ai nostri tormentati giorni, quando l’attività estrattiva in area euganea sembra sul punto di chiudere definitivamente. Lo studio muove da un lungo e paziente lavoro di ricerca su inedite carte d’archivio: nella storia del sasso di Montemerlo scorrono i nomi di cospicue casate – i Calza, i Forzadura, i Cittadella Vigodarzere, i Papafava, i Cini –, ma soprattutto di uno stuolo di umili, anonimi lavoratori, talvolta veri e propri artisti nel maneggiare scalpello e mazzuolo. Un ricco apparato iconografico accompagna il testo e contribuisce a dare un’idea di cosa abbia rappresentato la "masegna" per tutte le genti euganee.
Re Lear
William Shakespeare
Libro: Libro in brossura
editore: Cierre edizioni
anno edizione: 2025
pagine: 152
Re Lear è ultima delle grandi tragedie di Shakespeare e loro conclusione e somma. La trama ha due sviluppi paralleli, che si rispecchiano l’un l’altro, con una “corte” di circa otto personaggi, la presenza e le vicende dei quali si intrecciano a quelle di Lear. Altro aspetto distintivo è un’ampia prospettiva e vastità, una violenza dell’azione e una crudeltà dei gesti totale, con vicende e confronti che tolgono il respiro. Il male sembra dominare e trionfare anche sui buoni (in primis su Cordelia e poi sullo stesso Re). La tragedia gioca inoltre su varie forme di pazzia: quella che coinvolge il Re, quella mezza-finta e in parte congenita del Matto, quella pretesa e finta da Edgar travestito da “Povero Tom”. Shakespeare scriveva quando l’inglese moderno era ancora in formazione, e al processo egli contribuisce come inventore, innovatore e maestro: il linguaggio raggiunge una densità e potenza inattesa; è quasi tutto sotteso a situazioni di ira, collera, ed eccessi verbali. È per così dire tenebroso di per sé, per le situazioni e gli aneliti che esprime. Vi si nota un’insolita alternanza fra versi e prosa indipendentemente dalle intrinseche qualità e caratteristiche dei personaggi. La traduzione è particolarmente attenta a questi aspetti, e cerca di rendere in italiano un Re Lear il più possibile vicino all’originale.
La casa di Sveti Vid
Adriana Lotto
Libro: Libro in brossura
editore: Cierre edizioni
anno edizione: 2025
pagine: 200
Una sera di aprile del 2015, due donne narrano a turno una storia che ha inizio nel 1943 nell’isola di Veglia (Krk) occupata dagli italiani, si svolge nei campi di internamento fascisti in Italia, a Belluno, nel periodo della Resistenza e infine di nuovo tra Veglia e Fiume fino al 1950. La protagonista è la giovane croata Marija e con lei sono protagoniste le donne di qua e di là dell’Adriatico alle prese con la durezza della vita e della guerra. Donne di popolo, per motivi diversi sole, decise e a volte rudi, ma dal cuore grande. La vicenda si ispira a fatti realmente accaduti.
Le montagne di Mario. Memorie dalla Val Canzói
Teddy Soppelsa
Libro: Libro in brossura
editore: Cierre edizioni
anno edizione: 2025
pagine: 108
Ci sono uomini che, senza clamore, diventano parte del paesaggio. Come alberi antichi. Mario Scudelìn era uno di questi. Boscaiolo, malgaro, primo gestore del rifugio Bruno Bòz, nel Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi, ha vissuto la montagna con rispetto e dedizione. Queste pagine raccolgono voci e memorie che, come ruscelli, confluiscono in un ritratto corale. Non una biografia tradizionale, ma una narrazione affettuosa. Un viaggio tra memorie e paesaggi reali e interiori, un atto d’amore verso un uomo e la sua Val Canzói. Un invito a riscoprire il valore delle radici, della semplicità, dell’autenticità.
Domus dei Negli Imperi Romani. Anatolia, Africa mediterranea, Europa centrale. Secoli IV-XII
Guido Rossi, Gianna Sitran
Libro: Libro in brossura
editore: Cierre edizioni
anno edizione: 2025
pagine: 488
Domus Dei, le case del Signore, germinarono – dall’età tardo-antica all’alto medioevo fino all’incrocio con l’anno Mille – nelle sperdute vaste lande dei tre imperi romani (d’Occidente, d’Oriente, Sacro romano impero germanico) parte sovrapposti parte successivi. Nella lettura sono inseriti i soggetti tardo-antichi dislocati nell’Africa mediterranea; gli altomedioevali d’impianto nell’Anatolia ellenistica, imperiale, armena; le realizzazioni nell’area ricompresa nel cuore dell’impero romano-germanico, grossomodo le odierne Germania e Belgio: circa 2000 esemplari, ai quali vanno a aggiungersi i 3000 regestati e pubblicati tra il 2018 e il 2022. Alle fabbriche di culto promosse da re e imperatori; alle cattedrali simbolo dell’istituzione decentrata della chiesa di Roma e del potere laico periferico; alle abbaziali avvezze ai riti e alle liturgie degli ordini monastici; fanno riscontro gli innumerevoli locali parrocchiali riservati al culto del popolo dei fedeli. Nelle prime tre spesso compare il moderno architetto, mentre la Chiesa appare nel tempo poco interessata alla promulgazione di un corpus di regole da far rispettare in edilizia.