Compositori
La villa del cardinale Filippo Guastavillani
Libro
editore: Compositori
anno edizione: 2002
pagine: 218
Attività di donazione e trapianto d'organi. Elementi per l'analisi del processo di produzione
Angelo Ghirardini
Libro
editore: Compositori
anno edizione: 1999
pagine: 228
Remo Scoto. Arte e scienza nel disegno chirurgico. Ediz. italiana e inglese
Libro: Libro in brossura
editore: Compositori
anno edizione: 2014
pagine: 150
Remo Scoto, nato a Ravenna ma bolognese d'adozione, è stato grafico editoriale e pubblicitario, costumista e scenografo, nonché attore dialettale in diverse compagnie teatrali. È stato l'interprete inimitabile del "sgner Pirein", dell'"avvocato Tartaglione" e del "signor Nasuto". Questo volume lo presenta soprattutto per il suo ruolo di eccellenza nella storia del disegno chirurgico e dell'attività scientifica dell'Istituto Ortopedico Rizzoli. I suoi disegni sono la straordinaria interpretazione visiva della professionalità di Putti, Donati, Scaglietti, Schiassi: una via di conoscenza per tutti i chirurghi, a Bologna e non solo, uno sguardo al servizio della scienza, della speranza di guarigione, che è riuscito a coniugare etica e sapienza.
Baglietto. 160 anni di nautica italiana
Roberto Franzoni, Dominique Gabirault, Justin Ratcliffe
Libro: Libro rilegato
editore: Compositori
anno edizione: 2014
pagine: 237
Da 160 anni Baglietto è un'icona della nautica italiana e internazionale, un pezzo di storia del nostro Paese. È il più antico cantiere nautico italiano ancora in attività. La sua storia ha attraversato due guerre, è passata attraverso l'unità d'Italia, il regno e poi la repubblica. Ha vissuto il boom economico e le crisi più profonde, ha cambiato quattro proprietà, ma sempre ha saputo proporre innovazione, tecnica, stile e la massima qualità progettuale e costruttiva. Ha annoverato tra i suoi clienti regnanti, nobili, grandi imprenditori, personalità dell'economia, della cultura, della scienza e del bel mondo e tra le migliaia di imbarcazioni ne ha costruita una persino per un Pontefice. In occasione dell'anniversario dei 160 anni di Baglietto, abbiamo voluto pubblicare un libro che ne riassuma tutta la storia, l'evoluzione, lo stile e le numerose innovazioni che hanno decretato quel successo che ha portato il marchio del gabbiano a volare dalla spiaggia della natia Varazze verso i mari di tutto il mondo. Baglietto è un patrimonio del Made in Italy e della sua cultura. Il cantiere ha ancora oggi competenze, maestranze e creatività italiane. L'obiettivo del Gruppo Gavio, attuale proprietario del cantiere, è di recuperare la tradizione, con barche che non sconfessano il passato, rivedendo le linee senza sconvolgere la memoria, riprendendone i concetti e rivisitandoli, nel rispetto di una storia lunga 160 anni.
Baglietto. 160 years of italian boatbuilding
Roberto Franzoni, Dominique Gabirault, Justin Ratcliffe
Libro: Libro rilegato
editore: Compositori
anno edizione: 2014
pagine: 237
Da 160 anni Baglietto è un'icona della nautica italiana e internazionale, un pezzo di storia del nostro Paese. È il più antico cantiere nautico italiano ancora in attività. La sua storia ha attraversato due guerre, è passata attraverso l'unità d'Italia, il regno e poi la repubblica. Ha vissuto il boom economico e le crisi più profonde, ha cambiato quattro proprietà, ma sempre ha saputo proporre innovazione, tecnica, stile e la massima qualità progettuale e costruttiva. Ha annoverato tra i suoi clienti regnanti, nobili, grandi imprenditori, personalità dell'economia, della cultura, della scienza e del bel mondo e tra le migliaia di imbarcazioni ne ha costruita una persino per un Pontefice. In occasione dell'anniversario dei 160 anni di Baglietto, abbiamo voluto pubblicare un libro che ne riassuma tutta la storia, l'evoluzione, lo stile e le numerose innovazioni che hanno decretato quel successo che ha portato il marchio del gabbiano a volare dalla spiaggia della natia Varazze verso i mari di tutto il mondo. Baglietto è un patrimonio del Made in Italy e della sua cultura. Il cantiere ha ancora oggi competenze, maestranze e creatività italiane. L'obiettivo del Gruppo Gavio, attuale proprietario del cantiere, è di recuperare la tradizione, con barche che non sconfessano il passato, rivedendo le linee senza sconvolgere la memoria, riprendendone i concetti e rivisitandoli, nel rispetto di una storia lunga 160 anni.
L'universo internazionale della cultura e delle arti tra Rimini, Parig i e Roma. Il fondo des vergers della biblioteca Gambalunga di Rimini
Libro: Libro in brossura
editore: Compositori
anno edizione: 2014
pagine: 421
"Mentre l'Europa pulsa di passioni nazionali, accompagnate da grida di libertà, di emancipazione, di aneliti rivoluzionari, cerchie ristrette di raffinati intellettuali, affascinati da un ritorno al classico, vanno alla ricerca tra le pieghe della storia e dei suoi lasciti monumentali di un senso del costruirsi di un'Europa dei popoli, fatta di intrecci artistici, di scambi culturali, di commistioni linguistiche, dove l'eredità rinascimentale di tale richiamo al passato non rincorre più l'affermazione dell'individuo, definitivamente sancita dalla 'grande Rivoluzione' del 1789, bensì il molteplice sedimentarsi di comunità, diversificate negli esiti ma non nelle radici. È il mondo straordinario in cui operò, anche e soprattutto dall'angolo apparentemente appartato di una Rimini appena avviata alle sue successive vocazioni, il marchese Joseph Marin Adolphe Noël des Vergers, poliedrico ricercatore di vestigia documentarie, archeologiche, epigrafiche, per scoprirvi i messaggi trasmessi dagli etruschi, non meno che dagli arabi, dalla romanità, come dai tramandi incontrati nei tanti viaggi di approfondimento e di allargamento dei suoi vastissimi orizzonti conoscitivi. Era facile, per altro, da Rimini entrare in assiduo e fecondo contatto con il maggiore epigrafista del tempo, quel Bartolomeo Borghesi (di cui egli stesso avrebbe poi curato per l'imperatore Napoleone III la pubblicazione delle opere complete)".
Margini e spazi aperti delle città in trasformazione
Libro: Libro in brossura
editore: Compositori
anno edizione: 2014
pagine: 254
Quale ruolo dovrebbe essere assegnato agli spazi aperti nelle politiche e nei progetti di trasformazione di territori e paesaggi urbani e periurbani? Quali azioni e pratiche di gestione dei margini e degli spazi intermedi potrebbero essere incoraggiate e supportate dalle amministrazioni pubbliche e dagli enti locali per garantire la sostenibilità delle città del XXI secolo? Quali sono, guardando a quanto accade nel panorama internazionale, le possibili linee di ricerca da sperimentare per promuovere una nuova cultura interdisciplinare del progetto urbano? Quali nuove categorie interpretative adottare per lavorare alla qualità dei paesaggi locali? Sono questi alcuni degli interrogativi attorno ai quali ruotano i saggi degli autori raccolti nel volume. Cogliendo l'occasione di confronto e discussione offerta da un convegno internazionale tenutosi nel 2013 a Berlino, il libro raccoglie 23 contributi di esperti, progettisti, ricercatori, attivi in diversi campi disciplinari e provenienti da vari paesi europei, con il proposito di fissare e condividere un ulteriore momento di riflessione sul potenziale multiplo degli spazi aperti nei processi di trasformazione urbana. Introduzione di Raffaele Milani. Conclusioni di Rita Colantonio Venturelli.
Note sulla città. Centouno istantanee musicali e qualche ricordo
Giovanni Oliva
Libro: Libro in brossura
editore: Compositori
anno edizione: 2014
pagine: 214
Intingendo la penna nel calamaio della letteratura e liberando in rapidi tratti trent'anni e oltre di ricordi ed esperienze vissute lavorando per Teatri d'opera, Festival e Orchestre, Giovanni Oliva ci racconta centouno musicisti assai noti, inquadrandoli da un'angolazione diversa da quella offerta al pubblico dei concerti classici. Tanti protagonisti della musica d'arte visti da vicino, conditi da sorrisi, qualche lacrima e non poche sorprese. "Seducente prospettiva questa, allettante soprattutto per me che dell'autore sono amico perché, così, potrò appropriarmi anche di quello che non mi ha raccontato nelle nostre conversazioni. E se non mi ritroverò in un aneddoto in cui io faccia bella figura l'istigherò al secondo volume che scriverà presto, quando questo sarà andato a ruba ed io lo avrò letto con avidità. Come tutti voi lettori che amate Musica e Canto, Teatro. E bella prosa letteraria." (Michele Mirabella)
Africa big change, big chance. Catalogo della mostra (Milano) Ediz. inglese
Libro: Libro in brossura
editore: Compositori
anno edizione: 2014
pagine: 319
Africa Big Change Big Chance
Libro: Libro in brossura
editore: Compositori
anno edizione: 2014
pagine: 319
Africa Big Change Big Chance mostra l'architettura e le trasformazioni che sono in atto in Africa. Sono cambiamenti che riguardano il controllo dei grandi numeri e mostrano enormi movimenti di persone, la pressione causata dall'urbanizzazione, l'uso incongruo delle risorse naturali e dei territori. La trasformazione, Big Change, e la possibilità, Big Chance, danno il registro delle opportunità oggi disponibili per un futuro migliore e sostenibile dell'Africa. L'Africa sarà lo spazio di una nuova modernità, dove erigere una differente cultura universale, cosmopolita, globale. L'enorme modificazione dell'ambiente fisico in Africa mostra le tracce, anche problematiche, delle nuove infrastrutture, l'impatto delle grandi dighe, degli impianti solari ed eolici, dei grandi progetti di riforestazione, per fermare il deserto, che preludono la conquista di nuove terre. L'Africa del villaggio sta diventando l'Africa delle città. Il modello urbano africano è di difficile lettura e classificazione. I dispositivi mentali e le strategie della progettazione urbana sono inefficaci. È possibile che la città della globalità, la megalopoli africana, sia vivaio operativo di soluzioni alternative alla città occidentale e asiatica contemporanea. L'attenzione è posta verso gli interpreti della progettazione dove sono messi in campo i correttivi progettuali per adeguarsi a situazioni estreme, e che mostrano gli orizzonti tecnici delle architetture legate al controllo ambientale passivo.
Paesaggi in trasformazione. Teorie e pratiche della ricerca a cinquant'anni dalla storia del paesaggio agrario italiano di Emilio Sereni
Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: Compositori
anno edizione: 2014
pagine: 416
Nel 1961 il grande studioso di paesaggio agrario Emilio Sereni pubblica "Storia del paesaggio agrario italiano", un libro che rimane ancora un caposaldo per la cultura italiana ed europea per indagare le trasformazioni agricole, politiche e sociali del territorio italiano. Le ricerche di Emilio Sereni non sono oggi meno attuali di ieri. Sereni ha lasciato agli altri studiosi, alla società civile, agli amministratori e gestori direttamente coinvolti nella trasformazione del territorio, la sua personale definizione di paesaggio agrario che è diventata ormai universale: esso è quella "forma che l'uomo, nel corso ed ai fini delle sue attività produttive agricole, coscientemente e sistematicamente imprime al paesaggio naturale". Nuovi percorsi, nuove letture, nuove indagini danno fresca linfa al testo sereniano, e sono tutti raccolti in questo ricco volume, seguendo un'articolata connessione e un fruttuoso amalgama di dottrine tanto cari allo scienziato. Centocinquanta saggi di più di 160 studiosi, per la maggior parte italiani, provenienti da settori disciplinari e di ricerca anche molto diversi tra loro, legati a stretto filo dalla figura e dall'opera di Emilio Sereni, la cui eredità scientifica è pienamente presente: tra queste pagine si può dire sia stata scritta quella Storia del paesaggio agrario italiano "del secondo Novecento e dell'inizio del secondo millennio" interrotta nel 1961. Prefazione di Massimo Quaini.
Progetto Staveco. Un nuovo polo universitario tra centro storico e collina
Libro: Libro in brossura
editore: Compositori
anno edizione: 2014
pagine: 336
Promosso dai Dipartimenti di Architettura e Ingegneria dell'Università di Bologna, il volume presenta i risultati di un 'laboratorio' che ha visto coinvolti ricercatori universitari al fianco di 14 studi di architettura nella elaborazione di un articolato studio di riconversione dell'ex area militare detta Staveco, ceduta dal Comune di Bologna all'Alma Mater. Le proposte e i risultati di queste ricerche sono raccolte nel libro, che mette a confronto esperienze, nazionali ed estere, nell'ambito del riuso e della riqualificazione di aree urbane dismesse e documenta le soluzioni progettuali pensate per trasformare l'ex complesso militare in un campus universitario a vocazione internazionale. Nel suo ampio perimetro, che si estende dai viali di circonvallazione ai piedi del colle di S. Michele in Bosco, sono inoltre previste strutture di pubblica fruizione quali un mercato, un ristorante-caffetteria, una palestra, un vasto parcheggio interrato e spazi verdi. Diverse funzioni per promuovere una migliore integrazione tra l'area e il centro storico, nella convinzione del ruolo strategico che il nuovo polo potrebbe svolgere per la città e quale cerniera tra questa e la collina.