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Edizioni di Pagina

Archivio di etnografia. Volume Vol. 1

Archivio di etnografia. Volume Vol. 1

Libro: Libro in brossura

editore: Edizioni di Pagina

anno edizione: 2024

pagine: 204

Il fascicolo monografico 1-2023 di «Archivio di Etnografia» è dedicato alle ricerche in corso del progetto PRIN 2020 “Abitare i margini, oggi. Etnografie di paesi in Italia”, di cui è P.I. Daniele Parbuono e che vede coinvolte unità di ricerca delle Università di Perugia, della Basilicata, di Torino, di Siena e della Sapienza Università di Roma. Il volume si apre con una introduzione dei due curatori, Daniele Parbuono ed Elisa Rondini. Seguono un contributo di Ferdinando Amato e Daniele Parbuono, che riflette sul senso del pescare oggi al Lago Trasimeno, considerando il complesso intreccio degli aspetti individuali e collettivi e valutando le conseguenze di pratiche quotidiane e stagionali sulle dinamiche ambientali. L'articolo di Beatrice Barlozzari e Massimiliano Minelli guarda all'oggetto “Lago Trasimeno”, circoscritto dalle narrazioni degli interlocutori, nella sua costante mutevolezza, facendo leva su un approccio sensibile alle dimensioni della materialità e dei significati. A seguire: Daniele Parbuono ed Elisa Rondini raccontano le esperienze di due artigiani attivi nel territorio del Lago Trasimeno, rivelando il potenziale generativo di azioni che si producono ai margini dei vincoli normativi e delle politiche che li definiscono; Roberta Clara Zanini esplora, attraverso una indagine etnografica condotta a Formazza, in Val d'Ossola, le pratiche attraverso cui è interpretata la dimensione dell'abitare in aree che presentano elementi di marginalità sul piano territoriale, sociale, economico. Nicola Martellozzo riflette su persistenze e trasformazioni del paesaggio culturale viticolo a Morgex, in Val d'Aosta, dove le strategie di valorizzazione del Prié Blanc devono fare i conti con la gestione faticosa di un paesaggio storico. Laura Bonatoindaga le aree interne delle valli piemontesi di parlata occitana in relazione alla tutela e valorizzazione di un'appartenenza linguistico-territoriale e culturale specifica. Chiudono il fascicolo due articoli: Elisa Rondini propone la ricostruzione di una festa che, tra gli anni Ottanta e i primi anni Duemila, ha fatto parte del calendario festivo degli abitanti di Umbertide, paese umbro situato nell'Alta Valle del Tevere; mentre Marina Berardi presenta alcune riflessioni a partire da una etnografia condotta a Grottole, in provincia di Matera, intorno a movimenti translocali, forme di agire locale e modi in cui i movimenti migratori e turistici determinano dinamiche che si aprono a scenari di recupero del patrimonio culturale.
15,00

Fiabe e racconti popolari di Palo del Colle

Fiabe e racconti popolari di Palo del Colle

Carmela Dacchille

Libro: Libro in brossura

editore: Edizioni di Pagina

anno edizione: 2024

pagine: 368

Quando non c’era la televisione, nelle sere d’inverno, si ascoltavano i “fattə” (le storie) attorno a un braciere, mentre la mamma rattoppava i pantaloni. D’estate, davanti all’uscio di casa la nonna raccontava le storie ai bambini seduti per terra. Si raccontavano storie anche smallando le mandorle attorno a un tavolo. O durante il raccolto delle olive, quando si dormiva nelle masserie, lavorando da stella a stella. I racconti iniziavano con la formula magica “C’era una volta”. Erano storie di re, principi e principesse, ma anche di monaci, preti, contadini, fabbri, maghi, folletti, orchi, santi e animali. C’erano prove da superare, ma il lieto fine era assicurato. In anni di lavoro sul campo, Carmela Dacchille ha recuperato la tradizione orale dagli anziani di Palo del Colle, ricostruendo opere e immaginario della società contadina. Questo patrimonio popolare tramandato “da bocca a orecchio”, scrive Dino Tarantino nella Prefazione, per generazioni e generazioni ha costituito la memoria della comunità, veicolando i messaggi sapienziali che disciplinavano il vivere civile. Un’esperienza ed un pensiero narrativo ormai perduti che l’attuale “storytelling” non è in grado di surrogare.
20,00

Il teatro delle riviste-Le théâtre des revues 1870-2000

Il teatro delle riviste-Le théâtre des revues 1870-2000

Libro: Libro in brossura

editore: Edizioni di Pagina

anno edizione: 2024

pagine: 544

Questo volume è il punto di arrivo di un lungo lavoro collettivo e di una sinergia internazionale. Raccoglie in particolare i frutti di un decennio di riflessione e ricerca del Groupe de Recherche Interuniversitaire sur les Revues de Théâtre (GRIRT), costituito a Parigi nel 2011 e diretto da Marco Consolini, Sophie Lucet e Romain Piana. Nel 2013, in occasione del Convegno della Consulta Universitaria di Teatro (CUT) di Bologna dedicato alle riviste, l’incontro con Maria Ida Biggi e Marianna Zannoni ha segnato l’inizio di una stretta collaborazione con l’Istituto per il Teatro e il Melodramma della Fondazione Giorgio Cini, che ha portato all’organizzazione del convegno di Venezia, «Il Teatro delle riviste (1870-2000). I periodici come oggetti e strumenti della storiografia teatrale, dall’8 al 10 giugno 2022», e infine alla realizzazione di questa pubblicazione che porta lo stesso titolo. 38 saggi di studiosi italiani e francesi, a coprire il lungo periodo di proliferazione delle riviste e dei periodici di teatro, da fine ’800 a fine ’900. Un contributo inedito per mole e qualità alla storia degli studi e della critica teatrale.
30,00

Flussi, abbandoni e transiti. Antropologia tra retoriche, forme di memoria e immaginario vernacolare in un'area del Materano

Flussi, abbandoni e transiti. Antropologia tra retoriche, forme di memoria e immaginario vernacolare in un'area del Materano

Marina Berardi

Libro: Libro in brossura

editore: Edizioni di Pagina

anno edizione: 2024

pagine: 328

«Flussi, abbandoni e transiti» è un’etnografia di alcune aree del Materano – in particolar modo di Accettura e Grassano – sulle retoriche con cui si guarda al declino demografico cercando di decostruire in primis la parola “spopolamento”, indagando la sua invenzione culturale attraverso lo studio di forme di memoria locale e immaginario vernacolare. Nel testo particolare rilevanza assumono le rappresentazioni su cui vengono fatte filtrare le narrazioni, messe in filigrana dal mondo delle immagini e degli oggetti che costituiscono le trame su cui si posano lo sguardo e l’udito. La monografia dà particolare importanza alla visualità come pratica, come processo e strumento che ha permesso di esplorare le auto ed etero rappresentazioni locali, nel tentativo di decostruire convenzioni e immaginari per ragionare criticamente su luoghi, stereotipie, paesaggi interni, orizzonti, discontinuità, idiosincrasie di potere e ritualità unendo prospettive diacroniche e sincroniche.
19,00

Puglia in fabula. Fiabe e racconti di Latiano da una raccolta di Margherita Rubino

Puglia in fabula. Fiabe e racconti di Latiano da una raccolta di Margherita Rubino

Libro: Libro in brossura

editore: Edizioni di Pagina

anno edizione: 2024

pagine: 272

Questo volume attinge al risultato di una ricerca sul campo condotta tra il 1989 e il 1990 a Latiano (BR) da Margherita Rubino, e poi confluito nella sua tesi di laurea, conseguita all’Università di Urbino. Qui, nella serie «Puglia in fabula», si è scelto di pubblicare una parte (23 brani) del repertorio di una sola narratrice, la più faconda: Maria Nigro, detta Maria Šcattapignati, nata nel 1915, che, all’epoca della rilevazione, aveva 74 anni. Contadina e casalinga, con frequenza scolastica sino alla IV elementare, madre di cinque figli maschi, prematuramente vedova, la Nigro era stimata nel paese buona narratrice con uno spiccato gusto di raccontare; il suo cospicuo repertorio (62 brani) annovera fiabe di magia, ‘romanzi’, preghiere e rime, fatti veri, storie agiografiche, anche un sogno, ma pochi “culacchi” (aneddoti e scherzi). Maria è certamente una narratrice a repertorio magico in cui entra in modo preponderante il fattore religioso.
13,00

Eterotopie contemporanee. Il terzo spazio tra letteratura, legge e scienza

Eterotopie contemporanee. Il terzo spazio tra letteratura, legge e scienza

Libro: Libro in brossura

editore: Edizioni di Pagina

anno edizione: 2024

pagine: 268

Se fino a pochi anni fa, come sosteneva Lefebvre, lo spazio «non evocava niente altro che un concetto geometrico, quello di una forma vuota», oggi le dimensioni su cui tale concetto è suscettibile di svilupparsi sono molteplici. In questo contesto si è affermata la necessità di generare un terzo spazio attraverso la collaborazione tra discipline umanistiche e scientifiche, a partire dai differenti punti di vista che possono promuovere teorizzazioni e applicazioni utili a indagare o modificare l’ambiente con interventi mirati sul territorio. Frutto di un seminario tenutosi all’Università degli Studi di Bari nell’ambito del progetto “Sguardi diversi”, promosso da Horizon Europe Seeds in collaborazione con l’Ateneo barese, i contributi di questo volume si propongono pertanto di offrire una prospettiva interdisciplinare sul tema del terzo spazio, nella convinzione che l’intreccio tra saperi diversi sia una strategia appropriata per sfidare la complessità del presente e per prefigurare linee di ricerca efficaci nel futuro.
20,00

La corte degli aranci

La corte degli aranci

Antonella Albano

Libro: Libro in brossura

editore: Edizioni di Pagina

anno edizione: 2024

pagine: 308

Due donne si innamorano della stessa casa, ma in epoche differenti: a distanza di decenni, una ragazza di tredici anni e una donna di trentasette abitano quella che una volta era una masseria nei pressi del mare, ormai immersa fra i palazzi, che custodisce un bellissimo giardino di agrumi. Arcangela, in una Taranto fascista e classista, vuole studiare e costruirsi un futuro migliore, anche se è povera, non ha mai conosciuto suo padre e sua madre è in carcere. Benché gli eventi mettano alla prova le sue aspirazioni e la stima che ha di sé, trova forza e consolazione negli alberi della sua corte, che continueranno a esistere grazie a lei e dopo di lei. Sabella eredita la casa e la corte dalla donna a cui è stata affidata come servetta sin dall’infanzia, una ricamatrice che le insegnerà il suo mestiere. Agli albori degli anni Settanta, quando l’emancipazione femminile è ancora una chimera, lei sceglie l’indipendenza e coltiva il sogno di produrre agrumi canditi per le pasticcerie del circondario. Sotto l’ombra del grande cedro, le due donne si riconosceranno anime affini e scopriranno che il proprio progetto di vita a volte pare fallisca, ma se si ama si giunge a compimento.
19,00

Il castello di Elsinore. Volume Vol. 90

Il castello di Elsinore. Volume Vol. 90

Libro: Libro in brossura

editore: Edizioni di Pagina

anno edizione: 2024

pagine: 136

«Il castello di Elsinore» è una rivista semestrale di teatro profondamente radicata nell'Università italiana. Nata nel 1988, la rivista raccoglie nel suo comitato scientifico quasi la metà degli ordinari di Storia del teatro in Italia e illustri studiosi di università straniere. La rivista è articolata in tre sezioni (talvolta quattro): la prima, intitolata Saggi, comprende rigorosi studi critici su personaggi e opere della storia del teatro e dello spettacolo; la seconda, Materiali, raccoglie e cura documenti, lettere e riflessioni di poetica; la terza, Spettacoli (e/o Libri), recensisce e analizza gli avvenimenti più significativi della stagione teatrale italiana e straniera. I temi di cui la rivista si occupa sono svariati e attraversano l'intera storia del teatro europeo, dal teatro greco alla Commedia dell'Arte, dal teatro rinascimentale italiano al teatro nordico di Ibsen e Strindberg, dal simbolismo europeo a Pirandello.
20,00

Il Nuovo Teatro e l’avanguardia teatrale. Incontri e influenze oltre i confini (1948-1981)

Il Nuovo Teatro e l’avanguardia teatrale. Incontri e influenze oltre i confini (1948-1981)

Libro: Libro in brossura

editore: Edizioni di Pagina

anno edizione: 2024

pagine: 372

Questo volume raccoglie gli atti del convegno «The rise of New Theatre and the theatrical Avant-garde: meetings and influences across boundaries (1948-1981)», tenutosi presso l’Università di Verona nel maggio 2022 nel contesto del progetto europeo Marie Curie ‘MariBet’, afferente al Dipartimento di Culture e Civiltà della stessa università. Dall’incontro è emerso un approfondimento dei rapporti e delle collaborazioni intercorsi nell’ambito dell’Avanguardia teatrale tra gli anni Sessanta e Ottanta; un prezioso contributo all’avanzamento degli studi dedicati al movimento che ha riformato il teatro del secondo Novecento. Le relazioni sorte tra attori, danzatori, registi, musicisti, scenografi, fotografi, critici e studiosi di teatro hanno infatti segnato i percorsi e le poetiche dei protagonisti delle sperimentazioni teatrali di quegli anni. Lo studio che proponiamo di quei rapporti e di quei dialoghi, ma anche degli intrecci avvenuti tra le diverse culture, rivela quanto abbiano, da un lato, portato a nuove conoscenze di pratiche e tradizioni spettacolari, dall’altro, favorito lo scambio d’idee, incoraggiando la ricerca teatrale e influenzandone le produzioni.
24,00

Il castello di Elsinore. Volume Vol. 89

Il castello di Elsinore. Volume Vol. 89

Libro: Libro in brossura

editore: Edizioni di Pagina

anno edizione: 2024

pagine: 128

«Il castello di Elsinore» è una rivista semestrale di teatro profondamente radicata nell'Università italiana. Nata nel 1988, la rivista raccoglie nel suo comitato scientifico quasi la metà degli ordinari di Storia del teatro in Italia e illustri studiosi di università straniere. La rivista è articolata in tre sezioni (talvolta quattro): la prima, intitolata Saggi, comprende rigorosi studi critici su personaggi e opere della storia del teatro e dello spettacolo; la seconda, Materiali, raccoglie e cura documenti, lettere e riflessioni di poetica; la terza, Spettacoli (e/o Libri), recensisce e analizza gli avvenimenti più significativi della stagione teatrale italiana e straniera. I temi di cui la rivista si occupa sono svariati e attraversano l'intera storia del teatro europeo, dal teatro greco alla Commedia dell'Arte, dal teatro rinascimentale italiano al teatro nordico di Ibsen e Strindberg, dal simbolismo europeo a Pirandello.
20,00

Čechov, la sofferenza delle donne

Čechov, la sofferenza delle donne

Roberto Alonge

Libro: Libro in brossura

editore: Edizioni di Pagina

anno edizione: 2024

pagine: 148

Un Čechov femminista a sua insaputa che, attraverso i suoi quattro capolavori teatrali composti fra il 1895 e il 1903, canta la progressiva liberazione della donna dalla violenza maschile. Nel primo dramma (Il gabbiano) il rifiuto – a quattro voci – della funzione generatrice della donna. Da quel momento in avanti, solo donne che inseguono il proprio desiderio. La Elena diZio Vanja è svelta a riconoscerlo ma fatica a sbarazzarsi di un corteggiatore sessualmente molesto. La Maša diTre sorelle, invece, il suo desiderio lo cova da quattro anni di un infelice matrimonio, ed è fulminea a conquistarsi l’uomo del suo cuore e dei suoi sensi, senza nessun imbarazzo nei confronti dello squallido marito. La Ljubov’ delGiardino dei ciliegi, infine, conclude la lunga marcia splendidamente sola. Di uomini ne ha avuti, forse persino troppi, ma sono alle sue spalle: li ha dissipati come ha dissipato i rubli del proprio patrimonio. È la più scandalosa delle eroine čechoviane, la più libertina, ma non conosciamo nulla del suo eros; percepiamo benissimo la brama carnale di Elena e di Maša, ma Ljubov’ ci depista e quasi ci sbeffeggia con il suo profilo di crocerossina, di infermiera devota a un maschio egoista e crudele. Rispettiamo tuttavia la sottile perversione masochista che intuiamo in lei, testimonianza di una donna definitivamente affrancata da ogni subalternità, a figli fratelli mariti parenti, alla morale e alle istituzioni. I 4 capolavori teatrali di Čechov in un close reading provocatorio e intrigante che si legge con leggerezza, come fosse un racconto.
16,00

Musei diocesani in Puglia

Musei diocesani in Puglia

Giacomo Annibaldis

Libro: Libro in brossura

editore: Edizioni di Pagina

anno edizione: 2024

pagine: 200

Roba da sacrestia? Si tende a pensare che sia soltanto un patrimonio di rilevanza religiosa e devozionale quello conservato ed esposto nei musei diocesani (e nelle collezioni d'arte sacra). Invece no: tele, statue, rilievi, libri miniati, insieme ad arredi e paramenti liturgici sempre più si offrono a noi, anche laici, come "archivi" di storia del territorio. Nonché come oggetti di godimento estetico. È un'eredità culturale - ingiustamente considerata minore - fatta di opere d'arte spesso salvate dal naufragio delle "chiese chiuse", dalle sottrazioni indebite, dai mutamenti della liturgia e della religiosità che le hanno rese a volte desuete; eppure parlano un linguaggio che permea tutta la storia bimillenaria dell'Occidente. Come si può evincere da questo itinerario nei Musei diocesani di Puglia che, negli ultimi anni, stanno trovando - pur nelle immancabili difficoltà - adeguata e fruibile sistemazione espositiva. 27 musei (diocesani e d'arte sacra) raccontati da un insolito visitatore, curioso e attento alle "perle" nascoste nel ricco giacimento di tesori d'arte e documenti storici diffuso uniformemente sull'intero territorio della Puglia.
18,00

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