Einaudi
L'anno dell'Indiano
Ernesto Ferrero
Libro: Libro rilegato
editore: Einaudi
anno edizione: 2023
pagine: 216
Nell’estate del 1924 – l’anno del delitto Matteotti – le cronache danno ampio risalto a un personaggio straordinario: Chief White Elk, il capo pellerossa sbarcato in Europa per difendere davanti alla Società delle Nazioni i diritti degli Irochesi. Fisico atletico, battuta pronta, sorriso disarmante, Cervo Bianco è un incantatore nato. Le sue piú accese sostenitrici sono due nobildonne austriache di antico lignaggio, madre e figlia, che lo ospitano nella loro villa e se ne contendono i favori. Ma a innamorarsi di lui è l’Italia intera. Con il suo abbigliamento esotico, il capo indiano fa sognare i lettori di Emilio Salgari, e non solo. La sua generosità sembra inesauribile: dispensa mance favolose a centinaia di poveri, orfani, reduci, e si proclama fervente sostenitore del fascismo attraverso cospicue donazioni. A ogni tappa della sua tournée lo attendono folle di nobili e popolani, «maschiette» e generali, alti prelati e camicie nere, giornalisti e autorità... Ma chi è veramente quest’uomo? Un filantropo, un mitomane, un imbroglione? Severino, il giovane segretario del «principe» indiano e testimone privilegiato di questi mesi turbinosi, prova a darsi una risposta sulla scorta di lettere, diari, ritagli di giornale e dei suoi stessi taccuini. Ernesto Ferrero ha trasformato un fatto di cronaca in un romanzo affollato di personaggi memorabili, tra cui compaiono anche il poeta milanese Delio Tessa e il musicologo Massimo Mila. Tra esaltazioni collettive e intrighi amorosi, castelli e idrovolanti, viaggi frenetici e balli spettacolari, l’intreccio di questa vicenda pirandelliana fa emergere il volto segreto di un’intera società. La «resistibile ascesa» di Cervo Bianco diventa lo specchio di un’epoca, delle sue fragilità, della sua fame di maschere e finzioni. Pubblicato per la prima volta nel 1980 con il titolo "Cervo Bianco", poi in una nuova stesura nel 2001, è un romanzo che conserva intatte le sue seduzioni. La Nota finale ricostruisce le peripezie del «principe» pellerossa prima e dopo la mirabolante avventura italiana.
Mirabilis. Cinque intuizioni (più altre in arrivo) che hanno rivoluzionato la nostra idea di universo
Ersilia Vaudo Scarpetta
Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2023
pagine: 168
La conoscenza del cosmo è una storia di balzi in avanti, autentiche rivoluzioni che hanno messo in crisi certezze radicate, sostituendole – talvolta a fatica – con altre. Ersilia Vaudo ce le racconta e ce le spiega in un libro pieno di fascino. Una meravigliosa avventura attraverso una serie di «capovolgimenti del mondo», per comprendere meglio una realtà che ci sfugge e di cui tuttavia facciamo parte. La mano che fa cadere la mela da un albero è la stessa che muove gli ingranaggi celesti: la gravità. Questa di Newton è una delle grandi intuizioni che hanno cambiato il nostro modo di leggere l'universo. Poi ne sono arrivate altre. Duecento anni dopo, Einstein introduce un nuovo stravolgimento. Con la promozione della velocità della luce a grandezza assoluta, nella teoria della relatività speciale spazio e tempo si legano per sempre. E nella teoria della relatività generale la gravità si trasforma, diventa l'impronta lasciata dalla materia nella geometria «molle» dello spaziotempo. Di lí a poco, un'ulteriore sorpresa. Lo sguardo di Hubble svela la possibilità di un universo non piú statico e immutabile, ma in espansione, con un inizio, un'età, una storia. Intanto Dirac dalle soluzioni di un'equazione fa emergere l'antimateria. Da capire, però, resta ancora molto. Sappiamo che l'espansione dell'universo accelera, ma non cosa la spinge. E se il nostro universo fosse una delle tante bolle di una schiuma cosmica? Se esistessero altre dimensioni arrotolate su sé stesse e a noi invisibili? Mirabilis è un biglietto per un viaggio in luoghi cosí sconosciuti da apparire fantastici.
Processo alla Resistenza. L’eredità della guerra partigiana nella Repubblica (1945-2022)
Michela Ponzani
Libro: Libro rilegato
editore: Einaudi
anno edizione: 2023
pagine: 256
Molto è stato scritto sulla Resistenza e sulla guerra di liberazione in Italia. Ma che cosa accadde ai partigiani dopo l'aprile 1945? Come vissero realmente gli anni del dopoguerra e della rinascita del Paese coloro che la Repubblica avrebbe celebrato come i nuovi eroi della patria, martiri del secondo Risorgimento nazionale? Dal 1948 e fino ai primi anni Sessanta, nelle aule di giustizia della nuova Italia democratica va in scena un «Processo alla Resistenza», destinato ad avere un forte impatto mediatico. Assassini, terroristi, «colpevoli sfuggiti all'arresto». Così la magistratura del dopoguerra, largamente compromessa col regime fascista, giudica quei partigiani che hanno combattuto una guerra clandestina per bande, tra il 1943 e il 1945. Giudizio condiviso dalla stampa e da gran parte dell'opinione pubblica italiana, che si accompagna a una generale riabilitazione di ex fascisti e collaborazionisti della Rsi, autori di stragi e crimini contro i civili, costretti a «obbedire a ordini superiori». Attraverso carte processuali e documenti d'archivio inediti, Michela Ponzani ricostruisce il clima di un'epoca, osservando i sogni, le speranze tradite e i fallimenti di una generazione che pagò un prezzo molto alto per la scelta di resistere. Cosa resta della Resistenza nella Repubblica? Rimosso dalla memoria collettiva, il «Processo alla Resistenza», celebrato nelle aule di giustizia dopo il 1945, anima per decenni il dibattito mediatico, plasmando distorsioni, manipolazioni, miti e luoghi comuni «antiresistenziali», in una serie di polemiche a posteriori. La messa sotto accusa dell'antifascismo finisce col ribaltare ragioni e torti, meriti e bassezze, valori e disvalori. Coloro che hanno combattuto contro nazisti e fascisti si trasformano in pericolosi fuorilegge, colpevoli di aver attentato al bene della patria (esposta all'invasione angloamericana e ai tragici effetti delle rappresaglie, scatenate dall'occupante tedesco) e di aver messo a repentaglio la sicurezza nazionale, difesa invece fino alla fine dai combattenti di Salò. Assassini, vigliacchi, terroristi, «colpevoli sfuggiti all'arresto». Sulla base di questi termini (utilizzati dalla stampa degli anni Cinquanta) la magistratura del dopoguerra, quasi sempre compromessa col regime fascista, giudica quei partigiani che hanno combattuto una guerra per bande. Mentre ex fascisti e repubblichini, autori di stragi e crimini contro civili, vengono assolti, riabilitati e persino graziati per aver «obbedito ad ordini militari superiori» o per la loro natura «di buoni padri di famiglia», i partigiani sono giudicati responsabili delle rappresaglie scatenate dai nazifascisti, per non essersi consegnati al nemico.
Annalena
Annalena Benini
Libro: Libro rilegato
editore: Einaudi
anno edizione: 2023
pagine: 152
«Lei è stata la dismisura in tutto, ma la vita è anche mancare qualcosa, non riuscire in qualcosa, non colmare la misura fino all'orlo». Annalena Tonelli, capelli al vento, sfreccia in bicicletta all'alba per le strade di Forlì: corre dai bisognosi, dagli ultimi. Lo farà per tutta la vita. Fino a fondare una missione in Africa, a rinunciare a tutto, fino a venire uccisa perché donna, bianca, senza un uomo a fianco, e senza paura. Annalena Benini la conosce da sempre questa storia, fa parte della sua famiglia. Ma adesso qualcosa è successo e quel nome identico al suo la insegue come una domanda, come un pungolo: può arrivare a capire tutto di quella donna così estrema, libera, coraggiosa? C'è un mistero che resta. Un viaggio personalissimo e profondo dentro il cuore della forza femminile, tra dedizione e potere, grandezza e senso del limite, talento e vocazione. Due donne con lo stesso nome, due vite lontanissime. Annalena Tonelli aspira all'assoluto, Annalena Benini davanti all'assoluto vacilla. Come tutti noi. Ma con sguardo disincantato, estremamente contemporaneo, si confronta con quella figura magnetica e schiva che incarna la fragilità e la potenza di tutte le donne, e che di continuo le dice: e tu? Da una polmonite anche un po' comica fino alla scelta più estrema: in entrambi i casi si tratta di scosse. Annalena Tonelli è una ragazza degli anni Sessanta col futuro in mano: bella, il pensiero affilato e veloce, la prima fra gli amici a ballare il twist, borse di studio a Boston e New York, poi la laurea in Giurisprudenza. Ma a diciannove anni ha già incontrato la sua vocazione, «perché non è possibile amare i poveri, senza desiderare di essere come loro». Così allena il suo corpo a dormire quattro ore per notte, a vivere di pochissimo, elimina per sempre la vanità dalla sua vita. Non vuole che nessuno si innamori di lei, perché lei arde già di amore per gli ultimi della Terra. E questo sentimento bruciante la spinge lontano da Forlì, a coltivare il fiore dell'umanità nei deserti più aridi. Illuminata dall'amore per Dio e dall'umanesimo di Simone Weil, Etty Hillesum, Virginia Woolf: esprime il massimo della libertà nel massimo dell'umiltà. Annalena Tonelli ha esercitato, con la vita e con gli scritti, un pensiero altissimo e dirompente, con il quale Annalena Benini si confronta e si scontra. Questo libro è un viaggio moderno e accidentato, ricco di domande e confessioni, nel tentativo di guardare, dal basso, con piena coscienza dei propri limiti, e non senza autoironia, la scala che sale fino all'assoluto. Arrivando alla scoperta entusiasmante e complessa che il pensiero più libero e coraggioso del Novecento è un pensiero femminile.
La mia Russia. Storie da un Paese perduto
Elena Kostyuchenko
Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2023
pagine: 456
La più importante giornalista d’inchiesta russa apre uno squarcio su un mondo al limite dell’inimmaginabile. Dall’ascesa di Putin alla guerra in Ucraina, un ritratto agghiacciante e umanissimo del Paese vero e della sua gente, vicino e lontano da Mosca e dal Cremlino. Il 28 marzo 2022, sei mesi dopo che era stato assegnato il Nobel per la pace al suo direttore Dmitrij Muratov, «Novaja Gazeta» fu costretta a sospendere le pubblicazioni. Due pezzi in particolare avevano irritato le autorità russe: lunghi reportage dalle città assediate di Mykolaïv e Cherson, scritti dalla trentaquattrenne Elena Kostjucenko. Già da tempo nel mirino dei servizi russi e arrestata varie volte, Kostjucenko racconta da anni il degrado e la desolazione morale del proprio Paese. "La mia Russia" è un libro incendiario e straziante in cui ai reportage scritti tra il 2008 e il 2022, si alternano riflessioni che scavano nel torbido di quanto sta accadendo oggi. Tredici storie che compongono un eccezionale ritratto della Russia negli ultimi dieci anni. «Per tutta la carriera ho raccontato come la Russia ha sistematicamente tradito i propri cittadini. Eppure la Russia è il Paese che amo. Vorrei che questo libro uscisse il prima possibile, anche se so che probabilmente non mi sarà consentito pubblicare altro per lungo tempo, forse per sempre».
Trema la notte
Nadia Terranova
Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2023
pagine: 176
28 dicembre 1908: il più devastante terremoto mai avvenuto in Europa rade al suolo Messina e Reggio Calabria. «C'è qualcosa di più forte del dolore, ed è l'abitudine». Lo sa bene l'undicenne Nicola, che passa ogni notte in cantina legato a un catafalco, e sogna di scappare da una madre vessatoria. Dall'altra parte del mare, Barbara, arrivata in treno a Messina per assistere all'Aida, progetta una fuga dal padre, che vuole farle sposare un uomo di cui non è innamorata. I loro desideri di libertà saranno esauditi, ma a un prezzo altissimo. La terra trema, e il mondo di Barbara e quello di Nicola si sbriciolano, letteralmente. Adesso che hanno perso tutto, entrambi rimpiangono la loro vecchia prigione. Adesso che sono soli, non possono che aggirarsi indifesi tra le rovine, in mezzo agli altri superstiti, finché il destino non li fa incontrare: per pochi istanti, ma così violenti che resteranno indelebili. In un modo primordiale, precosciente, i due saranno uniti per sempre. «In Trema la notte c'è fame di vita. E c'è una scrittrice che ha trovato la voce perfetta e levigata di due figure cariche di umanità, di rabbia e di grazia».
Gli Effinger. Una saga berlinese
Gabriele Tergit
Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2023
pagine: 920
Gli amori, le sofferenze, le rivoluzioni politiche, ma anche gli arredi, gli abiti da sera, i caffè: dai radiosi anni della Germania di Bismarck a quelli devastanti della Seconda guerra mondiale, la famiglia Effinger attraversa quasi un secolo di storia nel cuore pulsante dell'Europa. La saga degli Effinger ha inizio con Paul e Karl – figli del capostipite Mathias, orologiaio a Kragsheim – che da un piccolo paese si dirigono alla volta della Berlino cosmopolita per cercare fortuna. Ambiziosi e irrequieti, mecenati talentuosi e sensibili, ardenti patrioti e prussiani, in poco tempo gli Effinger riescono a guadagnarsi la fama di abilissimi imprenditori e a diventare una delle famiglie più importanti della città. Ma dopo la Prima guerra mondiale, le loro certezze borghesi cominciano a sgretolarsi e piano piano anche le loro splendide feste non possono più nascondere l'antisemitismo sempre più dilagante e brutale. In un trionfo di voci e immagini, Tergit regala ai lettori uno splendido e ineguagliabile affresco di un mondo ebraico berlinese perduto per sempre.
Memoranda. Gli antifascisti raccontati dal loro quotidiano
Antonella Tarpino
Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2023
pagine: 216
Il balcone da cui Duccio Galimberti pronunciò il famoso discorso del 26 luglio 1943 a Cuneo; la pietra-poesia di Primo Levi ritrovata sul bordo del divano di Nuto Revelli; la scrivania di Piero Gobetti e le parole vergate a matita da Ada per la sua morte, tra le stanze della loro casa di via Fabro a Torino; i banchi del Liceo D'Azeglio e la «banda» Monti (da Pavese a Mila, da Ginzburg a Bobbio); i vagoni merci per gli ebrei destinati ad Auschwitz alla stazione di Borgo San Dalmazzo; la Resistenza in diretta nei quadri di Adriana Filippi a Boves... Esiste una pietas reciproca e tenace che lega gli umani ai loro manufatti. Architetture, oggetti, scritti spesso sopravvivono per secoli ai loro autori o ai loro proprietari, caricandosi di una memoria emotiva pronta a essere restituita in modo immediato e tangibile a chi ne venga in contatto. Ciò vale anche per tempi relativamente recenti, che si stanno allontanando in modo inesorabile da noi con la fine degli ultimi Testimoni viventi. Sono allora sempre di più le cose, gli oggetti e i luoghi della vita quotidiana a ricucire il filo lesionato della memoria di tanti uomini e donne che si opposero al fascismo e alla dittatura. Quella difficile scelta esistenziale ha lasciato tracce indelebili proprio nei luoghi domestici, custodi di memorie ancora presenti tutto intorno a noi. È un racconto – a tratti sussultorio – di memoria, visioni, tracce quello che si snoda tra le pagine di Memoranda, guidato dalla linea tesa di un pathos che promana quasi inaspettato da quelle schegge del tempo. Cosicché oggetti, edifici, luoghi quotidiani – ma anche le figure virtuali di cose / non cose proprie dei filmati o delle fotografie – entrano nel nostro sguardo divenendo elementi attivi di una narrazione che ci coinvolge in prima persona. Frammenti di un mondo lontano, eppure emotivamente ancora vigile, l'antifascismo e la Resistenza in azione, che ci aiutano a riscoprire quel tempo fattosi pericolosamente remoto (tanto più per le giovani generazioni), e quei valori tuttora fondativi di fronte alle pesanti incognite che gravano sul futuro.
La scomparsa delle farfalle
Fabio Geda
Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2023
pagine: 256
Quando in montagna Andrea viene travolto da un fiume di fango, nel tentativo di salvarsi non si aggrappa solo ai rami bassi degli alberi, ma anche, con la stessa forza, ai fili tesi dal ricordo di un’amicizia. Tra conflitti e occasioni di meraviglia, tra realtà quotidiana e rivelazioni, quattro ragazzi intrecciano le loro vite con tutta l’energia della giovinezza. Un ritratto commovente di quella stagione dell’anima che più d’ogni altra si imprime in ciascuno di noi e sceglie il nostro destino. Anna, Andrea, Cora e Valerio sono compagni di scuola. Assieme studiano, si divertono, sperperano con allegria le giornate. Il perno di queste esistenze – ancora brevi e già segnate da perdite e ferite – è il negozio di un anziano rigattiere nei vicoli di Torino, un luogo che diventa una specie di base, talvolta di rifugio. Il tempo, però, non regge la richiesta di perfezione, di assoluto, che l’adolescenza pretende. Il desiderio si insinua nel gruppo e lo logora. Andrea, che rispetto agli altri percepisce ogni cosa con intensità maggiore, a poco a poco si isola: a fargli mancare il fiato sono tanto la bellezza impetuosa del presente, quanto il senso di minaccia che arriva dal futuro. Ma nel momento in cui si troverà in pericolo i suoi amici, quegli amici unici che solo una certa età ti regala, saranno di nuovo con lui.
Il cuore è un guazzabuglio. Vita e capolavoro del rivoluzionario Manzoni
Eleonora Mazzoni
Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2023
pagine: 168
Un Manzoni trasgressivo, lontano dalla figura impolverata e un po' bigotta che, purtroppo, a volte si spiega a scuola. Un Manzoni prima uomo e poi scrittore, che Eleonora Mazzoni ci racconta intrecciando le pagine dei Promessi sposi con una biografia costellata di slanci arditi, delusioni cocenti e brucianti amori. Il Manzoni, sempre chiamato con l'articolo a precedere il cognome, che immaginiamo da studenti è un uomo perennemente di mezz'età, dallo sguardo grave e un po' assente, simile a quello ritratto da Francesco Hayez in uno dei suoi dipinti più celebri. Un uomo che difficilmente riesce a ispirare simpatia, così come difficilmente può ispirarla il suo capolavoro, I promessi sposi, che da adolescenti svogliati sorbiamo come una medicina amara da ingerire perché «fa bene». Ma, leggendo con attenzione le milleottocento lettere che ci ha lasciato e le testimonianze di familiari e amici, Manzoni risulta molto diverso da così. Conversatore ironico e affabile, all'avanguardia su tutto, animato da un ardente fuoco politico, da giovane fu ribelle e libertino, rimanendo inquieto per tutta l'esistenza. Anzi, una volta diventato scrittore, Alessandro, chiamiamolo per nome adesso, riversò la propria inquietudine nella sua opera, come pochi altri hanno saputo fare. I promessi sposi riflette, infatti, tutte le passioni che hanno agitato una vita avventurosa e piena di tumulti emotivi: l'abbandono materno, l'assenza di un padre, il travaglio spirituale, la lotta civile per un'Italia unita e libera dall'oppressore straniero. Un grande romanzo popolare, attraversato da uno spirito indomito, capace di penetrare gli esseri umani e il loro cuore. E di scuotere ancora oggi la nostra anima.
La buona guerra
Phil Klay
Libro: Libro rilegato
editore: Einaudi
anno edizione: 2023
pagine: 456
Ci sono una gallina gringa e un maiale colombiano. La prima propone al secondo di entrare in affari e vendere sandwich: basta che ciascuno fornisca la metà degli ingredienti. «Io metterò le uova», dice la gallina gringa. «E io?», chiede il maiale colombiano. «Tu, mio caro, metterai il bacon». Gira questa storiella negli ambienti intellettuali di sinistra della Colombia. A Juan Pablo, che lavora nell’esercito come un tempo suo padre, non fa ridere. Perché sa che c’è qualcosa di vero. La realtà, però, è complessa, e quella del suo tormentato paese ancora di più. Per lui, chi vive in mezzo alla violenza vuole una cosa sola: ordine. Lisette, una giornalista americana cresciuta tra le dolci colline della Pennsylvania e appena rientrata esausta dall’Afghanistan, vuole invece una «buona guerra» e va a cercarla proprio in Colombia. In Colombia è andato anche Mason, sottufficiale di collegamento delle Special Forces che ha cominciato la carriera militare in Iraq e che, dopo essere diventato padre, ha capito di averne abbastanza di carri armati e ordigni esplosivi. Abel, che in Colombia è nato, al contrario non ha avuto scelta. E nemmeno la sua famiglia, finita nel tritacarne delle lotte tra guerrilleros, paras e narcos che seminano sangue e terrore in ogni angolo della giungla. Dopo Fine missione, raccolta di racconti frutto dell’esperienza come marine in Iraq, Phil Klay torna a parlare di guerra, ma stavolta allarga l’inquadratura includendo anche Afghanistan, Colombia e Yemen. È una scelta letteraria, ma la globalizzazione bellica non è fiction: le forze all’opera da una parte trafficano intanto anche da un’altra; i soldati e i mercenari un giorno utili qua il giorno dopo servono là; e ogni bomba che cade ha dietro una sofisticatissima tecnologia messa a punto in lindi laboratori sparsi per mezzo mondo. Connessi in una macchina mostruosa, i personaggi di Klay, nel silenzio che segue scoppi e fanfare, si ritrovano soli di fronte al tribunale della loro coscienza.
Centomilioni
Marta Cai
Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2023
pagine: 144
«Non essere crudele. Non essere sentimentale. Prova a provare davvero qualcosa». Può sembrare un amore, ma è una storia di violenza pronta a esplodere, incuneata in una pianura senza fine che impedisce per sempre di scollinare. Al centro Teresa, che nel suo diario si definisce «una zitellona di provincia, una signorina senza qualità». Vive ancora con i genitori, sommersa da una routine pantagruelica: giovedì ossibuchi, martedì trippa, il pesce solo quando è fresco. Poi arriva Alessandro, e il mondo s'infiamma di colpo. Alessandro, che è bellissimo, che vuole tutto e non ha niente. Armata di una lingua impietosa, lirica, umoristica, capace di spiazzare a ogni riga, Marta Cai passeggia tra le strade di una cittadina anonima e riesce a farci sentire lì, intrappolati tra schiere di villette, banchi del mercato e orizzonti lontanissimi. Con la certezza che da un momento all'altro accadrà qualcosa di terribile. Teresa ha quarantasette anni e vive in una cittadina di provincia «né grande né piccola, né nota né ignota». Figlia per sempre, succube di una madre dispotica, vorace, logorroica. È magra come una prugna secca, Teresa, e fuma in continuazione. Sola, solissima, si tiene a galla assecondando i ritmi blandi dei giorni: le commissioni in centro, le lezioni d'inglese nell'istituto per ripetenti dove lavora, i giri in bici. «Vivo come le sogliole, sul fondale», confida come una ragazzina al suo diario segreto. Soltanto lì, tra le righe dell'unico spazio di libertà che le è concesso, può fantasticare su Alessandro, un suo ex studente bellissimo e fin troppo gentile. Teresa lo sogna con una vividezza che la tramortisce. Ma lui, quando all'improvviso le riappare davanti dopo mesi di vuoto, ha in mente ben altri progetti. Col suo sguardo e la sua voce, Marta Cai illumina tutto: è capace di entrare a gamba tesa nei punti di vista dei suoi protagonisti e di rispettare il brusio nelle loro teste, di calibrare perfettamente il montaggio alternato e poi di farlo esplodere, di voler bene a Teresa e di trattarla con ferocia.