Iperborea
L'Integrale. Volume Vol. 10
Libro: Libro in brossura
editore: Iperborea
anno edizione: 2025
pagine: 128
C’è un tema che ricorre in molti dei saggi del numero: la paura di essere fragili. C’entra con le logiche di prestazione che i maschi hanno trasferito in cucina, da quando si sono messi anche loro ai fornelli. C’entra col conforto primordiale che molti più uomini che donne cercano nella carne, nel mangiare carne, nella retorica carnista. C’entra col tipo di venerazione che riserviamo all’aggressività degli chef, a cui però non è concesso piangere. C’entra con l’immaginario della caccia, che proietta anche al di fuori dei boschi un’idea di virilità basata sull’essere predatori. C’entra con le metafore usate dagli scienziati per spiegare le piante, e centra con la goffa vanità degli uomini-carbonara. C’entra, soprattutto, col lessico del sesso, che a ben vedere rivela l’apprensione che i delicati organi possano essere mangiati. L’Integrale Maschio parla di tutto questo ed esplora la dimensione maschile nella cultura del cibo, dai pistilli del botanico Linneo, alle digestioni difficili di Gadda, dalla tormentata vita dei cuochi ai vecchi consigli di Cioè. Con scritti di: Vincenzo Latronico, Laura Campiglio, Teresa Bellemo, Tommaso Melilli, Martina Merletti, Nico Morabito, Viola Stefanello, Ivan Carozzi, Elisabeth Debourse, Luana Rigolli.
Il fiume infinito. Storie dal regno del Reno
Mathijs Deen
Libro: Libro in brossura
editore: Iperborea
anno edizione: 2025
pagine: 320
«Il Reno c’è sempre stato.» Entità arcana, non ha un inizio né una fine. È inutile cercarne le sorgenti nelle nevi alpine, perché le sue acque sono fatte di pioggia e di tutti i fiumi, ruscelli e rigagnoli del suo regno. Inutile anche risalire alle sue origini nel tempo, perché la storia geologica, con i suoi terremoti e nubifragi, le sprofondano in un momento indefinito in cui le Alpi non erano ancora emerse dal mare. Così, dopo una carrellata in time-lapse degli sconvolgimenti geologici tra il Mesozoico e il primo Cenozoico, per fare il ritratto del Reno Mathijs Deen rivolge lo sguardo ai suoi remoti abitanti – esseri umani ma anche ippopotami, tapiri, elefanti – trasformando la Storia in storie: l’avventura di una povera femmina di salmone di tre milioni d’anni fa che risale il fiume per deporre le uova e trova tutto cambiato; la vita, la malattia e la morte della «ragazza di Steinheim», l’essere umano più antico vissuto sul Reno di cui ci sia traccia; ma anche le storie di un fiume teatro di guerre, dai successi romani contro i frisi e i cauci fino all’orrore negli occhi di un capitano tedesco che, il 7 marzo 1945, vede gli americani assaltare il ponte a Remagen; e la felicità di due abitanti dell’ex DDR quando finalmente visitano la rupe della ninfa Lorelei cantata da Heine. In un intreccio di storia, reportage e spunti autobiografici, la scrittura «vaga in quella terra di nessuno tra l’uomo e la natura, la fantasia e la scienza», e l’autore, «piccola presenza accidentale» nell’enorme meccanismo senza vita della natura, si lascia affascinare dal lavorio incessante dell’umanità sulle sponde del Reno, mentre lui, il Reno, scorre indifferente verso il mare.
La scoperta dell'Olanda
Jan Brokken
Libro: Libro in brossura
editore: Iperborea
anno edizione: 2025
pagine: 384
L’insegna dell’Hotel Spaander, nel pittoresco villaggio costiero di Volendam, vicino ad Amsterdam, è il dipinto di un uomo sorridente con una mano sporca di tempera blu e la scritta: «Benvenuto, artista.» Fondato nel 1881 da un visionario votato all’arte, l’albergo ha ospitato per oltre un secolo centinaia di pittori e scultori, diventando un vivace centro di confronto, creazione e sperimentazione di stili e universi estetici, crocevia di vite vagabonde, radicalismi politici e passioni inquiete, angolo preservato dal clamore delle grandi capitali e protetto in un’Europa dilaniata dalle guerre. A Jan Brokken basta una visita per rimanere affascinato dalla ricchezza di storie e curiosità di questo luogo d’eccezione dell’arte moderna, che ha attirato Picasso, Kandinskij, Signac, Joseph Beuys, così come Proust che qui trovò ispirazione per un’eroina della sua Recherche. Una colonia internazionale libera e aperta dove l’americana Elizabeth Nourse e molte altre artiste, regolarmente escluse dai coevi circoli parigini, venivano accolte e trattate da pari a pari dai colleghi uomini. Con la sua capacità di rivelare gemme nascoste del Novecento europeo attraverso percorsi poetici e romanzeschi, Brokken ci accompagna alla scoperta di ciò che tanti talenti da tutto il mondo hanno inseguito e cercato di catturare sulla tela a Volendam, spesso ingaggiando sfide senza fine: la luce unica dell’Olanda, con i suoi vasti cieli mutevoli che in ogni scorcio si specchiano nell’acqua; i colori, i silenzi, i volti rosi dalla salsedine dei pescatori e la grazia di semplici gesti femminili; i riti antichi di una comunità di mare in cui sembra farsi più intensa ogni esperienza umana.
Nonnamatta e la missione detective
Moni Nilsson
Libro: Libro in brossura
editore: Iperborea
anno edizione: 2025
pagine: 160
Da quando un nipotino le ha storpiato il nome, nonna Marta è per tutti «Nonnamatta», e non potrebbe avere nome più azzeccato, con tutto quello che combina. Oggi è lunedì, il giorno che dedica a Tarzan. No, non il re della giungla, ma il nipote che si chiama come il suo eroe preferito. E l’impresa di Nonnamatta, oggi, è di avverare il grande sogno di Tarzan di diventare detective. Nel baule lei ha già tutto l’occorrente: lente d’ingrandimento, manette rosa con le piume, parrucche, cappelli, occhiali da sole... In avventure giocose e adrenaliniche a caccia di misteri da risolvere, da una casa di cura per vecchietti smemorati a uno studio dentistico, alla stazione dei pompieri, tra furti, rapimenti, smarrimenti e incendi, i due eroici detective in erba dimostreranno tutta la loro stoffa. Età di lettura: da 6 anni.
Di luce e polvere
Esther Kinsky
Libro: Libro in brossura
editore: Iperborea
anno edizione: 2025
pagine: 224
«Mozi» recita l’insegna di un edificio abbandonato in un paesino dell’Ungheria. Significa «cinema» e cattura lo sguardo della narratrice di questa storia. Straniera in viaggio nella vasta piana ungherese, che appare come una terra incantata di orizzonti infiniti e nostalgia, non resiste all’impulso di comprare il cinema in disuso che è stato un tempo il centro vitale del villaggio. E ricostruendo la storia romantica e leggendaria dell’uomo che lo aprì nel dopoguerra, lo rimette in funzione con l’aiuto di personaggi degni dell’impresa donchisciottesca, come Józsi, l’ex proiezionista ora meccanico di biciclette, e la moglie Ljuba, che di lui si innamorò quando un fulmine interruppe la proiezione del suo film preferito. Così il dimenticato Mozi riprende vita, con un accurato programma d’autore per un pubblico pressoché inesistente, con le foto incorniciate delle stelle del passato e il glorioso diploma vinto a un concorso socialista del 1975, con le pellicole recuperate per i suoi imponenti proiettori novecenteschi e il loro prodigioso fascio di luce. Esther Kinsky intreccia una storia tra realtà e fiaba, ricca di richiami ai grandi maestri del cinema, a un’accorata riflessione su quello che il cinema come luogo fisico è stato per meno di un secolo: una finestra magica che ampliava lo sguardo e accendeva sogni, uno spazio protetto dal mondo che offriva un’esperienza comunitaria condivisa, oggi sostituita dalla privatizzazione delle esperienze. E il suo racconto diventa un atto di resistenza poetica al tramonto del «grande tempio delle immagini in movimento».
La valle dei Mumin. Da un classico di Tove Jansson
Alex Haridi, Cecilia Davidsson
Libro: Libro rilegato
editore: Iperborea
anno edizione: 2025
pagine: 40
I Mumin sono una famiglia di troll speciali, simili a buffi e teneri ippopotami, che abitano in una casa a forma di stufa di maiolica. Curiosi, eccentrici, comici e poetici, vivono continue avventure insieme ai loro tanti amici, a metà tra le fattezze umane e quelle degli animali più strani. Nella prima avventura della serie, i Mumin attraversano la foresta buia e allagata dalla grande alluvione, si uniscono in viaggio al sognatore Sniff, affrontano il misterioso Serpente Gigante e si ritrovano in un giardino di zucchero pieno di leccornie, incontrano il saggio giramondo Tabacco e volano in sella al signor Marabù, prima di arrivare nella splendida valle che diventerà la loro casa. La magia della Valle dei Mumin rivive in questa serie di albi adattati dalle storie e dai disegni originali di Tove Jansson, amati da generazioni di bambini in tutto il mondo. Età di lettura: da 3 anni.
Il mio amico Percy e Buffalo Bill
Ulf Stark
Libro: Libro in brossura
editore: Iperborea
anno edizione: 2025
pagine: 224
Finalmente è estate. Ulf è con la sua famiglia dai nonni, sull’isola delle vacanze, dove ci sono amici simpatici e soprattutto c’è Pia, con i suoi capelli scuri e la sua risata rauca che ti fa venire i brividi tanto è bello sentirla. Ma sarà stata una buona idea accettare l’autoinvito di Percy, «amico di sangue»? Il nonno, un tipo scontroso, sembra pensare solo al suo antico incontro con Buffalo Bill e a come sterminare gli insetti che infestano il giardino, e di sicuro non sopporterà di avere un ragazzino in più tra i piedi. Ma quelle di Ulf sono preoccupazioni inutili: tra dolori e scoperte, sarà una vacanza indimenticabile come tutte le esperienze condivise con Percy, che con la sua gentilezza, il suo coraggio e la sua voglia di divertirsi riesce a conquistarsi il cuore di tutti (compreso, purtroppo, quello di Pia...). Un’avventura all’insegna dell’amicizia che servirà a Ulf per crescere e al nonno per tornare alla vita. Età di lettura: da 10 anni.
A Nord di Thule
Knud Rasmussen
Libro: Libro in brossura
editore: Iperborea
anno edizione: 2025
pagine: 256
È il 1912, la Groenlandia è ancora largamente inesplorata dagli europei e la stazione commerciale Thule è stata inaugurata da poco. È da lì che ad aprile parte Knud Rasmussen, accompagnato da un cartografo danese e due cacciatori inuit, a bordo di slitte trainate da cani: vogliono mappare il canale di Peary – un braccio di mare che separerebbe l’isola dal suo estremo Nord, creando un isolotto su cui l’America potrebbe avanzare pretese – e testimoniare usi e costumi del popolo inuit. Una missione da affrontare con entusiasmo: «Viva la lotta per la vita!» è il motto degli esploratori di fronte a una natura vergine tanto crudele quanto meravigliosa, che affama cani e umani ma regala scenari mozzafiato fatti di luce, vento e ghiaccio. La calotta polare è un deserto bianco dove misurarsi con se stessi, anche con l’aiuto di qualche libro – Flaubert, I promessi sposi – da leggere al riparo degli igloo. Ma soprattutto, la sopravvivenza dei quattro dipende dai saperi degli inuit, che Rasmussen riporta meticolosamente, trasformando il suo diario in un inestimabile documento etnografico: che siano miti, leggende fondative e riti iniziatici o tecniche di caccia e pesca, istruzioni per rivestire le lamine da sci in pelle di tricheco o per costruire un igloo. Così, tra i problemi pratici di una spedizione a quaranta gradi sottozero e la scoperta di territori sconosciuti e ancora da nominare, Knud Rasmussen racconta le sue avventure con lo sguardo del grande esploratore, che vede nella lotta per la sopravvivenza un valore non solo scientifico, ma anche etico e civile.
Illuminati dall'acqua
Malachy Tallack
Libro: Libro in brossura
editore: Iperborea
anno edizione: 2025
pagine: 256
Malachy Tallack ha pescato per la prima volta con la mosca a otto anni e da allora non ha più smesso di cercare trote nei laghetti delle Shetland, sul fiume Don in Russia, nei ruscelli della Nuova Zelanda o tra gli orsi in Alaska. Per lui, come per la comunità internazionale di veri appassionati di cui si sente parte, la pesca non è un’esperienza sportiva ma artistica, una pratica tecnica e meditativa, e in quanto tale capace di stimolare domande sia fisiche che metafisiche: meglio pescare un’elegante trota o un salmone battagliero? La cattura è un’esperienza estetica o una lotta maschia e adrenalinica? Norman Maclean o Ernest Hemingway? Quale visione del mondo e della natura porta un pescatore a scegliere un’esca che imita perfettamente un insetto, piuttosto che un’astratta costruzione di piume e ami? I pesci, come gli umani, abboccano perché sedotti e ingannati o perché affamati? Alternando il racconto di emozionanti battute di pesca a momenti di contemplazione della natura incontaminata e divagazioni filosofico-letterarie, Tallack non si sottrae ai dilemmi etici che la sua passione comporta: da quelli minimi – è giusto rivelare la posizione del lago che ti ha sempre portato fortuna? – alle questioni più urgenti come lo sfruttamento ittico o la sofferenza degli animali, mettendo a confronto varie filosofie, dal pensiero cristiano a Peter Singer e Tom Regan. E il lettore, anche chi ha sempre visto nella pesca solo inerzia e noia, ammaliato dal fascino delle storie e dalla dolcezza del filosofare, si abbandona a quest’ode a un’attività futile, senza scopo e senza ragione. Come la letteratura.
Filosofia minima del pendolare
Björn Larsson
Libro: Libro in brossura
editore: Iperborea
anno edizione: 2025
pagine: 224
Björn Larsson ha alle spalle un’esistenza nomade e vagabonda a bordo di una barca, ma anche quarant’anni di sfiancante pendolarismo. Pendolare incallito tra Danimarca, Svezia e Italia per lavoro e per amore, durante i suoi numerosi viaggi – in traghetto, treno, bus e qualche aereo – e migliaia di chilometri, ha osservato le abitudini e le nevrosi dei pendolari, incluso se stesso. Il risultato è un libro divertente in cui episodi di vita vissuta sono occasioni di riflessione, e l’elegante lingua della letteratura si mescola al buffo chiacchiericcio quotidiano dei viaggiatori. Si passa da spunti su come scegliere i migliori posti sui mezzi di trasporto agli snervanti imprevisti che spesso tocca affrontare, passando per l’arte di trovare il tragitto più breve a considerazioni profonde sulla decadenza del linguaggio e le trasformazioni della società, con un occhio attento ai cambiamenti nel modo in cui viaggiamo. Tra citazioni dai miti letterari come Martinson e De Beauvoir, Orwell e Beckett, non mancano critiche al capitalismo e riflessioni sull’isolamento durante la pandemia, che ha toccato profondamente chi, come lui, trova nel viaggio una ragione di vita. E c’è spazio anche per l’avventura, naturalmente: quando i venti del Nord soffiano sull’Øresund e i traghetti sono in balia delle onde, è facile ricordare altre burrasche. Con leggerezza e un’ironia che si fa aperta comicità, Larsson trasporta i suoi temi classici, come il viaggio, lo sradicamento e il bisogno di libertà, dal mondo romanzesco dei mari a quello quotidiano e urbano del trasporto pubblico, in un racconto che susciterà immediata simpatia in chiunque abbia vissuto, anche solo per poco, la frustrante esperienza del pendolarismo.
Il libro segreto degli elfi d'Islanda
Hjörleifur Hjartarson
Libro: Libro rilegato
editore: Iperborea
anno edizione: 2024
pagine: 192
«Gli elfi sono esseri invisibili – nella maggior parte dei casi. Però possono farsi vedere, se gli va. Sanno assumere le sembianze di creature diverse e se gli prende il ghiribizzo sanno pure fingere di essere vostra madre, con i problemi che vi lasciamo immaginare. Noi, gli autori di questo volume, non li abbiamo mai visti». Parte del folklore locale dal Medioevo ai giorni nostri, per gli islandesi gli elfi sono esseri sacri e leggendari da temere e venerare, ingraziarsi e soprattutto mai offendere o provocare: possono essere buoni e generosi o pericolosi e vendicativi, dimostrandosi sempre sui prodigi del cosiddetto «popolo nascosto»: amori proibiti favoriti da una mano invisibile, Natali finiti in tragedia, falci magiche, pecore scomparse nel nulla e uomini trasformati in balene. Progressisti su tematiche sociali e questioni di genere, gli elfi possono rivelarsi anche degli agguerriti ambientalisti: provateci voi a costruire una strada se loro si oppongono. Pescando dall'enorme patrimonio folklorico a disposizione e accostandovi pagine a fumetti, stralci di giornali inventati, illustrazioni a colori e figure nascoste in filigrana, Hjörleifur Hjartarson e Rán Flygenring raccontano con ironia e rigore filologico un fenomeno che chiunque voglia davvero capire l'Islanda, i suoi misteri e l'originalità della sua cultura non può ignorare. O forse sì, ma a suo rischio e pericolo.
Cose spiegate bene. Quello che mangiamo
Libro: Libro in brossura
editore: Iperborea
anno edizione: 2024
pagine: 272
Il cibo, le cose che mangiamo, come le mangiamo, sono l’argomento di questo numero di COSE Spiegate bene: accanto alle attenzioni per la «cucina» e per tutto il suo indotto culturale e commerciale, è cresciuta anche l’importanza che diamo a quello che cuciniamo, o che consumiamo senza bisogno di cucinarlo, per la sua origine e per vari passaggi che precedono la sua digestione. Un interesse legato a ragioni di salute, di mercato, o di semplice desiderio di conoscenza. A questo desiderio prova a rispondere anche questa volta COSE Spiegate bene, raccontando il reale valore delle calorie, le ragioni della schizzinosità dei bambini, il dibattito sulla carne sintetica e i disturbi alimentari. E chiedendosi se sia ammirevole o disdicevole che certe coppie ordinino le stesse cose al ristorante. Ma ancora più concretamente parliamo del prezzemolo e dei pompelmi, dell’allarmante olio di palma, del colore del burro e di come parlano gli chef. Anzi, «andiamo a parlarne», di queste cose. Con testi di Rosario Pellecchia, Anna Prandoni, Caterina Zanzi e della redazione del Post. A cura del Post e di Nicola Sofri. Illustrazioni di Pavel Popov."

