Ist. Italiano Cultura Napoli
Nu poco 'e mme nu poco 'e Napule. 'O tiempo passa 'e che fà, i' vulevo sulo nu poco d'alleria
Alfonso Longobardi
Libro: Copertina morbida
editore: Ist. Italiano Cultura Napoli
anno edizione: 2022
pagine: 160
«La poesia di Alfonso Longobardi è un omaggio alla tradizione della poesia (e della canzone) napoletana sul filo della malinconia e della nostalgia. È una poesia che evoca modi e atmosfere digiacomiane. Pensiamo a liriche stupende come Na tavernella (Vierze nuove, 1901). Alfonso Longobardi ripercorre, sul filo d'una memoria tanto incantata quanto sofferta, i luoghi di una "Napoli nobilissima" che non c'è più, sovente attraverso figure femminili evocate con rarefatta, tenera leggerezza, tra una lacrima e un sospiro: è qui la vocazione romantica di questa poesia, il suo animus più profondo. La traccia è nella poesia tardo-romantica e lessicalmente simbolista («De la musique avant toute chose!» raccomandava il buon Verlaine di Art poétique, 1882) dei grandi poeti napoletani che operano tra la fine dell'Ottocento e l'inizio del secolo scorso, da Salvatore Di Giacomo a Ferdinando Russo, da Libero Bovio a Ernesto Murolo.» (dalla Prefazione di Roberto Pasanisi)
La vita attorno ad una tazzina di caffè-1948 Rione Sanità-Napoli
Giulio Salamiti
Libro: Libro in brossura
editore: Ist. Italiano Cultura Napoli
anno edizione: 2022
pagine: 32
Potremmo dire che una 'percezione' particolare diventa coscienza nel presente condiviso con altri, davanti a qualcosa di comune (come appunto la bevuta di un caffè). Citando il filosofo e saggista Franco Rella: «La memoria è legata alla sensazione, è dunque anche corpo, ed esso, nella rete concettuale del metodo, non ha luogo e non ha linguaggio» ; invero davanti ad una bevanda socialmente 'connettiva' come il caffè la memoria diventa linguaggio stimolato dalla socialità intrinseca all'ingestione della bevanda. Il 'profumo' del caffè congettura per così dire un continuo 'non-temporale' della medesima storia che può esistere fintanto che l'immagine nei ricordi stimoli una sensazione presente, quasi formale e 'procedurale', sorso dopo sorso. «Il 'non detto' non è il dissolvimento del dire […] ma la trasparente insinuazione che c'è altro da dire» : traslando la citazione ed applicandola ad una fumante e scura bevanda, il 'non detto' sta negli spazi interpretativi fra una sorsata e l'altra, 'altro da dire' sta in ogni minuto passato davanti ad una tazzina che alterna vuoto e pieno in un susseguirsi di momenti impressi, desiderati, vissuti pienamente con gioie e dolori. Prefazione di Martina Di Bella.
Il colore delle emozioni d'amore
Gino Iorio
Libro: Copertina morbida
editore: Ist. Italiano Cultura Napoli
anno edizione: 2022
pagine: 160
In fine Gino Iorio lancia un invito a tutti: "Lascia aperto il tuo baule". Il mio pensiero rivà alla mia fanciullezza, quando leggevo Topolino, un fumetto che, oltre al semplice raccontino, suggeriva dei concetti profondi; Pippo, fedele amico, a volte saliva sulla sua soffitta e, cercando qualcosa, apriva un baule e rispolverava vecchi ricordi della sua vita e di quella dei suoi parenti, riandando indietro con la mente. Passano gli anni e "Così le albe, i tramonti, / i sogni di ognuno. / Si avverano / e si perdono nel baule dei ricordi" e, quando sarà colmo, il poeta invita a lasciarlo aperto per far "attingere ricchezza a chi ha bisogno di aiuto, sapienza a chi ha voglia di conoscere, amore". In chiusura il poeta confessa: "Anch'io stasera ho aperto il mio: / forse non c'era ricchezza, / forse non c'era sapienza, / ma l'amore c'era. / E la gioia / mi ha invaso l'anima". Nelle sue liriche vi è un'alternanza di gioia e dolore di passato, presente e futuro immersa in una natura che accompagna le evoluzioni dell'animo umano e quasi spiega all'uomo come comportarsi. Ed il baule diventa uno scrigno che custodisce i veri valori dell'esistenza. Prefazione di Carlo Roberto Sciascia.
Le tre vite di André. Il giudice Rosati nell'Isle of Dogs
Mariateresa Izzo
Libro: Libro in brossura
editore: Ist. Italiano Cultura Napoli
anno edizione: 2022
pagine: 184
Perché la voce di Mariateresa Izzo, narratrice matura, autrice di sette romanzi, è una voce mitica e poetica. Proprio come le sue spiagge e i suoi scogli. E la sua filosofia. Le sue storie sono come castelli e paesaggi in cui ci si muove con stupore, e in cui lei stessa sembra sorpresa di trovarsi. Eppure, prodigiosamente, questi edifici e questi paesaggi ci accolgono, ci crescono intorno con i loro abitanti, i loro dolori, intrecci, sogni. La scrittura di Mariateresa Izzo è una scrittura generosa e feconda: una scrittura felice. Felice come chi cresce nel pensiero insieme a lei. Prefazione di Serenella Iovino.
Ma in attendere è gioia più compita. Il fiore della poesia italiana contemporanea
Libro: Libro in brossura
editore: Ist. Italiano Cultura Napoli
anno edizione: 2022
pagine: 144
Roberto Pasanisi ci ha abituati alle sfide, ai messaggi forti, alla parola salvatrice. Il titolo che ha scelto per questa raccolta è semplicemente stupendo e denso di senso: Ma in attendere è gioia più compita. Questo «fiore della poesia italiana contemporanea» – proprio così, è un fiore, anzi meglio, una rosa –, raccolto dalle Edizioni dell’Istituto Italiano di Cultura di Napoli, magistralmente dirette dallo stesso Pasanisi, sboccia al vento fresco del mediterraneo come messaggio di gioia, di riflessione, di canto antico, come quello di omeriana fattura. E se nulla si crea e nulla si distrugge, come ricorda Antoine de Lavoisier, ecco la voce forte e dolce di Roberto Pasanisi, immenso poeta, per ricordarci: «Ma nulla dura per sempre, tranne l’amore». Direi che la poesia è coraggio. Coraggio di tutti questi poeti. Capitanati da Roberto Pasanisi, essi vanno di fiore in fiore, come farfalle che credono nell’energia del colore – lo dice così bene il pittore francese Fernand Léger –. Roberto Pasanisi conosce bene questi fenomeni, da psicologo clinico e psicoterapeuta, italianista, scrittore, editore e giornalista, da laureato in Lettere classiche e in Psicologia clinica.
Guarda in alto!
Antonietta Benagiano
Libro: Copertina morbida
editore: Ist. Italiano Cultura Napoli
anno edizione: 2021
pagine: 64
Come dice Saul Bellow in un libro definitivo, un fantasmagorico romanzo-saggio sulla modernità - brillante di invenzioni stupefacenti e rutilanti dritte al cuore e alla mente come nel Maestro e Margherita bulgakoviano -, More Die of Heartbreak (Ne muoiono più di crepacuore, 1987), riprendendo un epocale passaggio di Matthew Arnold, «ciascuno di noi è consapevole di avere un piccolo ghiacciaio nel cuore»: per questo, dice il protagonista del libro, «credo che muoia più gente di crepacuore che di radiazioni, e nessuno fa le dimostrazioni contro il crepacuore», in una società «dove l'egoismo è il cuore dell'etica capitalista» e la sua «Mano Invisibile» governa il mondo e «ormai anche gli angeli [...] dovranno diventare ragionieri o contabili». «Solo se si fa della nostra vita una svolta decisiva si ha ragione di esistere», ci ricorda l'autore, là dove «mai si è vista una bellezza priva di cuore così meravigliosa» come nella modernità - mentre «la bellezza è solo per i coraggiosi». (Roberto Pasanisi)
Storie interdette
Giulia Fera
Libro: Copertina morbida
editore: Ist. Italiano Cultura Napoli
anno edizione: 2020
pagine: 112
In molti casi, non hanno fatto proprio nulla (wu-wei = agire senza agire), ma hanno lasciato accadere, come insegna il Maestro Lao-Tzu, poiché la luce e le ombre circolano secondo le leggi universali. la coscienza interviene continuamente ad aiutare, correggere e negare, e in ogni caso non è capace di lasciare che il processo psichico si svolga indisturbato. Il lasciar agire, il fare nel non fare, l'abbandonarsi è diventato per me la chiave che dischiude la porta verso la via: bisogna essere psichicamente in grado di lasciar accadere. Il nostro Ettore, nel romanzo dell'autrice Giulia Fera, è alla ricerca della sua verità, ma solo quando abbandonerà la ricerca della verità, allora uscirà fuori con tutta la sua forza. La ragione cerca sempre la soluzione su una via coerente, logica: ha ragione in tutte le situazioni e problemi spiccioli, ma non è sufficiente per le grandi questioni decisive. È incapace di creare l'immagine, il simbolo che è irrazionale. tutto ciò che conta nella psiche non c'entra nulla con la ragione. Il mondo interiore è un abisso fatto di altre sostanze, che noi chiamiamo emozioni, ma che gli antichi chiamavano Dei.
Quel pugno di terra bastarda
Massimo Cocchi
Libro: Copertina morbida
editore: Ist. Italiano Cultura Napoli
anno edizione: 2020
pagine: 32
Il ricordo collega lo spazio con il tempo, quarta dimensione dell'uomo; o più precisamente della mente umana. Massimo Cocchi ci catapulta nella storia della propria fanciullezza, identificandone i luoghi e i tempi quali coordinate della memoria. La "bassa" del giovane Cocchi è il punto di partenza: «Quel pugno di terra bastarda dove il sudore vero dell'uomo ha riportato la terra alla fertilità». I ricordi affiorano, il lettore rivive la giovinezza, esperienze condivise, sogni e interrogativi di ogni giovane divenuto adulto; eppure, come l'autore ci chiarisce, «il tempo scorre e l'uomo cambia nel ricordo del suo passato ». Il futuro è concepibile unicamente in funzione del passato: può essere ineluttabile, predestinato o autogovernato. Ecco che la memoria diviene coltura del pensiero profondo e meditato sulla natura del libero arbitrio e del suo rapporto con la scienza e l'attuale società. Prefazione di Pasquale Comite.
Blue in green. Ediz. italiana
Luca Benatti
Libro: Copertina morbida
editore: Ist. Italiano Cultura Napoli
anno edizione: 2020
pagine: 32
"Il da poco scomparso filosofo e sociologo polacco Zygmunt Bauman nella sua Vita liquida aveva già saputo, con una certa profeticità, trattare le estreme conseguenze della società contemporanea. L'uomo 'liquido' è tale perché ha perso tutte le certezze 'rocciose' su cui si erano fondate le generazioni precedenti alla sua (per esempio la famiglia); l'integrità, quella del singolo come quella del popolo (che, come dice Pierpaolo Pasolini, si realizzava nell'«ethos» e nella cultura suoi propri, ai quali «subdolamente» si sostituisce la non-cultura), ha fatto le spese di questa perdita. il risultato, quindi, è un uomo che si lascia condizionare; che prende la forma del proprio contenitore, che ragiona ed agisce come la società gli impone. Blue in Green, come ci dice l'autore fin dalle righe di introduzione, nasce dal «bisogno di scrivere» nel tentativo di «riconciliare i pensieri con la mia anima»: la poesia diventa l'atto con cui l'uomo cerca di essere ancora umano. Francesco Petrarca terminava il Secretum con il celebre proposito: «Sparsa anime fragmenta recolligam» e, non a caso, iniziava il suo Canzoniere". Prefazione di Giuseppe Simonelli.
A piedi nudi sulla madre terra. Appunti di viaggio, ma non solo
Amedea Mantovan Regazzo
Libro: Copertina morbida
editore: Ist. Italiano Cultura Napoli
anno edizione: 2020
pagine: 112
Con questa pubblicazione Amedea Mantovan Regazzo si piazza nella lunga tradizione della letteratura odeporica che fin dall'antichità (dai greci Strabone, Pausania il Periegeta...), ha sempre avuto interpreti prestigiosi, non solo indotti dalla curiosità personale di scoprire terre e popolazioni vicine e lontane, ma anche animati da una specie di mission culturale di rendere partecipi anche coloro che non avevano la possibilità di viaggiare. Un fenomeno molto complesso al quale l'Università Ca' Foscari di Venezia nel 2016 ha dedicato un articolato convegno di due giorni (il 12-13 di aprile) con un titolo di ispirazione dantesca "Nel mezzo del cammino. Il viaggio come esperienza estetica": con una folta e qualificata partecipazione di relatori. Ebbene anche la nostra autrice, di origini veneziane, ma da molti anni residente a Vicenza, non appena è stata libera dagli impegni di docente di materie letterarie nelle scuole medie superiori, ha sentito il bisogno dare alle stampe gli appunti, diligentemente redatti e gelosamente conservati, di viaggi in precedenza compiuti. Prefazione di Mario Bagnara.
Fiori di basilico... e altri incanti
Walter Mosaner
Libro: Libro in brossura
editore: Ist. Italiano Cultura Napoli
anno edizione: 2020
pagine: 64
Appare decisa e cosciente la reazione anticonformista di Walter Mosaner innanzi al baratro che sancisce l’assoluta spartizione tra la metrica e la ricerca trasparente del ‘senso del mondo’. Attraverso una forma incontaminata stilata in chiave moderna, l’autore tesse un’orditura certa a delineare il senso di se stessi e di ciò che accade, senza tralasciare lo strumento poetico metrico e retorico esemplare che ne contraddistingue i versi. Com’è possibile trascinarsi nel mezzo del labirinto che distingue ogni senso dell’essere? Le parole intrise di forza figurativa sembrano prendere vita in tutto il loro vigore espressivo, raccontando per mezzo di un formato innovativo e fluente il viaggio tra «le Terre dell’Estremo limite» ("Consapevolezza"), «L’inizio di tutto./ La prima volta di una emozione./ La vocazione. La missione./ Lo scopo e l’obiettivo». Essenziale risulta la trama che vede un equilibrio tra l’intensità a tratti baudelairiana del senso di nostalgia che vede la celebrazione delle incertezze e dei fallimenti nei versi che compongono "Ascendente Bilancia". Prefazione di Monia Costantino.
Islande terre isolate
Angela Vai
Libro: Copertina morbida
editore: Ist. Italiano Cultura Napoli
anno edizione: 2020
pagine: 48
Islande: una terra 'al quadrato', simbolo delle storie uniche e intrecciate di due sorelle, Gerda e Oliva, gemelle di nascita ma con passioni, temperamenti e vite tanto vicine quanto diverse. Con il suo stile semplice e familiare, si ha l'impressione di tuffarsi, in poche pagine, nell'intera vita delle donne protagoniste, balzando velocemente dal loro passato al loro presente, dalla loro infanzia e gioventù agli anni più maturi, dai loro tanti ricordi di vita vissuta alla situazione attuale. E il racconto fa emergere la sua duplicità in ogni punto: persone di passaggio e persone che restano; paesi freddi, distanti ed evoluti e terre calde, accoglienti e rurali; la semplicità di una persona e la complessità di un'altra; cenni storici a periodi di guerra e oasi di pace e tranquillità dove il tempo sembra essersi fermato; l'amore, quello non vissuto e idealizzato, sostituito da quello che invece dev'essere per imposizione. Prefazione di Claudia Sepe.