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Johan & Levi

Qualche collezionista

Qualche collezionista

Pierre Le-Tan

Libro: Libro in brossura

editore: Johan & Levi

anno edizione: 2024

pagine: 120

Sic transit gloria mundi. Le cose del mondo sono effimere, lo sa bene Pierre Le-Tan che decide per questo di immortalare venti eccentrici personaggi incrociati sul suo cammino. Con tono ironico e delicato, rievoca le atmosfere delle sale d’asta, le sfarzose feste nelle ville di Tangeri o gli incontri inusuali in qualche vagone ferroviario dove, per la prima volta, ha avuto il privilegio di conoscerli. Spinti dallo stesso impulso, individui dal gusto raffinato e con il pallino del collezionismo hanno accumulato oggetti ai limiti dell’insolito: dalle statuette di animali in vetro, alle teste di criminali in cera con capelli veri applicati, ai pezzi di carta stropicciati catalogati come in un museo. La principessa di Brioni, Umberto Pasti e Le-Tan stesso, simili a quegli uccelli che decorano il proprio nido con i sassolini, rispondono a un istinto antico e primordiale, del tutto estraneo alle logiche di mercato che guidano i collezionisti più illustri e affermati. Liberi dalle mode e dalle speculazioni, esplorano e raccolgono per il puro piacere di essere circondati da oggetti che hanno scelto e che amano. Di loro, probabilmente, rimarrà testimonianza solo in queste pagine con i commoventi disegni di un curioso artista franco-vietnamita, e nelle evanescenti tracce di un tempo ormai tramontato impresse sulle pareti delle loro dimore.
18,00

Il drago invisibile. Quattro saggi sulla bellezza

Il drago invisibile. Quattro saggi sulla bellezza

Dave Hickey

Libro: Libro in brossura

editore: Johan & Levi

anno edizione: 2024

pagine: 96

Correva l’anno 1993 quando Dave Hickey, l’enfant terrible della critica d’arte, galvanizzato dalla polemica intorno all’esposizione del Portfolio X di Robert Mapplethorpe, decise di scagliare un feroce attacco contro l’establishment accademico trascinando sotto i riflettori un tema passato di moda: la bellezza. Demonizzata e accusata di connivenze con le logiche di mercato, da tempo quest’ultima si aggirava come uno spettro per le rovine del dibattito estetico, seminando imbarazzo in seno alle nuove istituzioni “terapeutiche” – i musei, le gallerie e l’intero art system. Come sacerdoti di un culto misterico, seguendo i dogmi di Greenberg e Barr, i professores avevano mistificato la pratica artistica con elevate disquisizioni teoretiche, sostenuti da una corrosiva diffidenza nei confronti di tutto ciò che fosse avvenenza e seduzione, “bellezza” appunto. In questi quattro saggi – più simili a un manifesto che a una discussione garbata – il critico texano punta dritto al bersaglio e ricorda quanto nei secoli autori come Raffaello, Caravaggio e Warhol abbiano sfruttato la pura forma per stabilire un rapporto immediato fra l’osservatore e il contenuto delle loro immagini, in un processo democratico e liberatorio. A trent’anni dalla prima pubblicazione negli Stati Uniti il drago evocato da Hickey dispiega ancora una volta le sue ali e riversa, senza risparmiare nessuno, la sua prosa infuocata, provocatoria e senza filtri. Del tutto indifferente alle antipatie che può suscitare. Prefazione di Michele Dantini.
17,00

In volo sull'isola Bisentina

In volo sull'isola Bisentina

Francesco Barberini

Libro: Libro in brossura

editore: Johan & Levi

anno edizione: 2024

pagine: 128

L’Isola Bisentina, perla del lago di Bolsena, è rinomata per la mitezza del clima e per la straordinaria quantità e particolarità delle specie arboree e animali che ospita. Disabitata da tempo, conserva tracce di un’attività umana che ha saputo preservarne le caratteristiche ambientali rendendola un ecosistema unico per la crescita di piante secolari e lo sviluppo di una ricca avifauna. Francesco Barberini, aspirante ornitologo e giovane Alfiere della Repubblica, ha visitato periodicamente l’isola nel corso di un intero anno per rilevare e censire la grande varietà di volatili presenti. Da questo monitoraggio ha potuto osservare quanto questo luogo, importante tappa lungo le rotte migratorie, sia ricco di specie differenti per abitudini e comportamento, dal piccolo fiorrancino fino agli imponenti cormorani. Il racconto di questa avventura è una guida arricchita dalle tavole di Marco Preziosi, noto illustratore naturalistico, che ritraggono le dodici principali specie di volatili che popolano l’isola.
15,00

Isamu Noguchi

Isamu Noguchi

Marion Bley

Libro: Libro in brossura

editore: Johan & Levi

anno edizione: 2024

pagine: 168

Scultore, designer, scenografo, architetto, paesaggista, Isamu Noguchi (1904-1988) è stato un artista completo, che ha legato intimamente la sua arte alla sua vita, in tutti i suoi aspetti. Diviso tra Stati Uniti e Giappone – le sue due patrie –, tra astrazione e figurazione, modernità e tradizione, arte e design, ha lavorato senza mai curarsi delle frontiere. Artista faro della scena internazionale del dopoguerra, è conosciuto soprattutto per le sue lampade Akari, brillante rivisitazione della lanterna giapponese, alle quali dedica uno scritto − qui riprodotto − che ha tutta l’aria di una lettera d’amore verso l’antica arte di Gifu. Se le sue opere scultoree appartengono oggi alle collezioni dei più grandi musei del mondo, esse occupano anche lo spazio pubblico delle città in cui diventano, per molti, terreno di gioco, di meditazione, di contemplazione, in ogni caso, di vita.
20,00

Alvar Aalto

Alvar Aalto

Philippe Trétiack

Libro: Libro in brossura

editore: Johan & Levi

anno edizione: 2024

pagine: 168

Gigante del design e dell’architettura, autore ineguagliabile del sanatorio di Paimio, del vaso Savoy, e designer per eccellenza della curva, Alvar Aalto (1898-1976) è per la Finlandia un monumento nazionale, l’equivalente di Picasso per la Spagna e di Joyce per l’Irlanda. Architetto della percezione, dell’emozione e dell’ispirazione, Aalto è alfiere della spontaneità dei flussi di energia e ha posto la natura al centro delle proprie riflessioni. Un saggio introduttivo e uno scritto inedito dello stesso architetto ripercorrono le sue tappe umane e professionali: il primo approccio al disegno sotto il tavolo da progetto del padre; gli studi a Helsinki; l’immaginario influenzato dal romanticismo nazionale come dalla natura finlandese e italiana, l’adesione al funzionalismo e l’approdo finale all’architettura organica. Un cammino percorso assieme alle sue compagne di vita e di lavoro, Aino ed Elissa.
20,00

Caffè Paradiso. La Biennale di Venezia raccontata dalle sue direttrici e dai suoi direttori

Caffè Paradiso. La Biennale di Venezia raccontata dalle sue direttrici e dai suoi direttori

Massimiliano Gioni

Libro: Libro in brossura

editore: Johan & Levi

anno edizione: 2024

pagine: 196

Istituita nel 1895, la Biennale di Venezia non è solo la più antica esposizione internazionale d’arte, ma anche l’appuntamento più atteso. Meta ambita di ogni artista e curatore, si è sempre imposta come specchio del contemporaneo e, insieme, suo sovvertimento. Lo sa bene Massimiliano Gioni che, ben prima di essere il più giovane a guidare la kermesse lagunare, ogni due anni ha intervistato i direttori della Biennale incontrandoli al Caffè Paradiso, storico locale all’entrata dei suoi Giardini. Attraverso ricordi, aneddoti e confessioni, Gioni restituisce un percorso storico lungo trent’anni dal punto di vista di chi la Biennale l’ha conquistata e vissuta sulla propria pelle. Vengono raccontate le sfide comuni a tutti – la lotta contro il tempo e un budget che non basta mai – e quelle specifiche di ognuno, come la scelta degli artisti o le difficoltà ai tempi dell’epidemia di Covid; le ispirazioni tratte dalla propria, o altrui, esperienza; i diversi tentativi di instaurare un dialogo tra presente, passato e futuro; il desiderio di scardinare le tradizioni e portare una visione nuova della curatela come della Biennale stessa. Ma più di tutto, ciò che emerge da queste conversazioni è l’impronta inconfondibile che ciascuno di loro ha impresso alla propria edizione. Come i cristalli di neve, nella loro trama complessa e sempre diversa, allo stesso modo ogni Biennale è un universo a sé a cui ogni direttore ha voluto rendere giustizia, descrivendo così un mondo in continuo mutamento.
23,00

Francesca Woodman

Francesca Woodman

Bertrand Schefer

Libro: Libro in brossura

editore: Johan & Levi

anno edizione: 2024

pagine: 68

«La storia non è nell’immagine, ma nel nostro rapporto con l’immagine, in ciò che essa deposita in noi» scrive Bertrand Schefer, che alla fine degli anni novanta vede per la prima volta alcuni scatti fotografici di Francesca Woodman e ne rimane folgorato. Quelle fotografie, per lui così respingenti in un primo momento, tornano negli anni a interrogarlo, a tormentarlo, incessanti come gocce, persistenti come un’ossessione amorosa. Si ripromette di scrivere un giorno su di lei, per far luce sull’enigma che incarna, per salvarla dall’oblio. Non è della sua fotografia che vuole parlare, è lei che vuole riportare in vita, anche solo per qualche attimo. Come un archeologo insaziabile, riesuma allora tutto quanto può aiutarlo a ricostruire quella “storia mancante”; una storia in cui il flusso dei propri ricordi personali, innescati dalla figura sfuocata e irraggiungibile di Francesca, si mescola alla vicenda biografica della giovane fotografa: l’infanzia in Colorado, il legame forte con l’Italia, i genitori, anche loro artisti, la prima macchina fotografica, gli anni formativi alla scuola d’arte, il soggiorno romano che porta a maturazione un temperamento così singolare. Francesca si distingue dalla massa, atipica ovunque vada. Nei suoi vestiti d’epoca sbiaditi si ritrae di volta in volta come una presenza fantasmatica, ineffabile, sensuale, anacronistica, già consapevole che non è il mondo contemporaneo lo scenario in cui troverà la propria dimensione. Se la sua arte è il motore che la muove, è anche il veleno che la consuma, la prigione da cui un giorno del 1981 riuscirà a liberarsi aprendo la finestra del suo sgangherato appartamento, a soli ventitré anni, lasciando dietro di sé un’opera immensa.
14,00

L'ironia è una cosa seria. Strategie dell'arte d'avanguardia e contemporanea

L'ironia è una cosa seria. Strategie dell'arte d'avanguardia e contemporanea

Francesco Poli

Libro: Libro in brossura

editore: Johan & Levi

anno edizione: 2024

pagine: 244

Cogliere la componente ironica nelle opere d’arte visiva sembra un gioco scontato. La storia abbonda di artisti che hanno usato questo ingrediente con palesi intenti satirici, grotteschi, paradossali o in modo clamorosamente provocatorio, per giungere talvolta a una banalizzazione del suo ruolo sovversivo. Volendo andare più a fondo, però, esiste una modalità più sottile, complessa e concettuale che opera sul piano della forma prima ancora che su quello dei significati più immediatamente decifrabili. Dove meno ce lo aspettiamo possono nascondersi trame sotterranee che richiedono un secondo sguardo, perché l’ironia è spesso intessuta fra le maglie dell’opera che abbiamo davanti quando non è addirittura radicata nell’attitudine dell’artista. Scopriamo, poi, che anche in quegli autori in cui la provocazione sembra più esplicita e finanche gridata, come Cattelan o Koons, comprenderne tutte le sfumature e le ragioni è un’operazione che richiede dei distinguo. Dal sovvertimento dei canoni accademici compiuto dagli impressionisti, attraverso gli esiti conturbanti del Surrealismo, fino alle indebite appropriazioni postmoderne, Francesco Poli riconosce all’ironia dignità accademica e accetta la sfida di mostrare come questa assuma una funzione cruciale nelle diverse tappe delle avanguardie e dell’arte contemporanea. Ma, ancora più importante, fornisce la chiave di lettura per decriptare il dispositivo ironico, affinché possa sprigionare tutta la sua carica distruttiva e innovatrice.
28,00

Armi improprie. Lo stato della critica d'arte in Italia

Armi improprie. Lo stato della critica d'arte in Italia

Libro: Libro in brossura

editore: Johan & Levi

anno edizione: 2024

pagine: 348

Nel manifesto l’"Antitradizione futurista", pubblicato nel 1913, Apollinaire riserva «mer…de aux critiques». Poco più di cento anni dopo quel j’accuse ha conservato, intatta, la sua forza scandalosa. Dov’è la critica, oggi? Condannata a una lenta eutanasia, è diventata un genere residuale: la figura del critico è stata sostituita da quella del curatore. Eppure, proprio nell’epoca in cui le opere d’arte sono divenute sempre più criptiche, questa pratica legata alle origini della modernità avrebbe un ruolo decisivo. Per non permettere che l’esoterismo e la volatilità di tante esperienze artistiche attuali ci escludano dal piacere. E per creare un sentimento di prossimità nei confronti di creazioni non di rado respingenti. Ma, per avere ancora un senso, la critica non può che ripartire dalle sue ragioni originarie. Rimodulare, attraverso le parole, i segni dipinti. Riaffermare la centralità dell’opera. Raccontare in che modo un quadro è nato e che cosa rappresenta; quali erano gli obiettivi del suo autore; come egli si è formato; che tecniche ha adoperato; che relazioni ha intrattenuto con la società in cui si è trovato ad agire; a quali simboli ha rimandato. E ancora: insegnare a vedere meglio ciò che è in evidenza, ma anche ciò che si nasconde nell’ombra. Infine, non lasciarsi sedurre dal mito dell’eterno cominciamento, per darsi come inquieta storia del presente. E, insieme, come esercizio “parziale, appassionato, politico” (per dirla con Baudelaire). Di questa filosofia, con sensibilità e culture diverse e lontane, si sono fatti interpreti critici come, tra gli altri, Roberto Longhi e Lionello Venturi, Giulio Carlo Argan e Francesco Arcangeli, Cesare Brandi e Filiberto Menna, Giuliano Briganti ed Emilio Villa, Germano Celant e Achille Bonito Oliva, Carla Lonzi e Lea Vergine. All’attualità della loro lezione è dedicato Armi improprie. Che suggerisce un viaggio appassionante tra idee, teorie, libri, articoli, progetti, mostre, esperienze corsare. Disegnando così i contorni di un possibile canone della critica d’arte italiana del XX secolo.
25,00

Il sublime astratto

Il sublime astratto

Libro: Libro in brossura

editore: Johan & Levi

anno edizione: 2024

pagine: 120

L’incomprensione è parte integrante delle relazioni umane, e quando a comunicare sono Erwin Panofsky, il massimo teorico dell’iconologia medievale e rinascimentale, e Barnett Newman, esponente e principale teorico dell’Espressionismo Astratto, il disastro è assicurato. Soprattutto se nessuno è intenzionato a scendere a patti. Una polemica attorno al termine “sublime” dà il la per una riflessione molto più ampia sullo stato dell’arte aniconica. Negli Stati Uniti in particolare questa si è voluta annunciare completamente aliena non solo nei confronti della tradizione figurativa e delle categorie del bello formale e del classicismo di stampo europeo, ma anche rispetto alla stessa arte astratta del Vecchio Continente. L’astrattismo americano aveva come obiettivo principale quello di liberarsi da ogni proporzione e dalla rigidità delle forme e della geometria, senza per questo rinunciare al contenuto, aspetto che critici e teorici come Panofsky faticavano anche solo a immaginare. In questa antologia di saggi, curata da Pietro Conte, emergono le posizioni di sostenitori e detrattori di quella corrente che ha posto come obiettivo la costante ricerca, il tentativo di suscitare un terrore mescolato al piacere, con la perdita di tutte le coordinate e i punti fermi, esprimendo ancora, ma in modo completamente nuovo, il sublime.
20,00

Storia culturale degli Etruschi

Storia culturale degli Etruschi

Sybille Haynes

Libro: Libro in brossura

editore: Johan & Levi

anno edizione: 2023

pagine: 520

Il libro ricostruisce la storia del popolo etrusco, prima grande civiltà d’Italia, dal periodo villanoviano (IX secolo a.C.) fino alla completa fusione con il mondo romano (I secolo a.C.), restituendo di fatto agli Etruschi il giusto posto tra le maggiori civiltà del passato. Con un territorio esteso dalla Pianura padana fino a Capua, riuniti nella lega delle dodici città, gli Etruschi furono i primi unificatori della penisola, dominatori dei mari, commercianti, esperti nella lavorazione dei metalli e del bronzo in particolare, abili architetti e pittori, raffinati ceramisti e orafi. La cultura etrusca si arricchì grazie ai contatti con i popoli del Mediterraneo, fu ampiamente influenzata dal mondo greco e influenzò a sua volta quello romano, basti ricordare che gli ultimi tre re di Roma erano di origine etrusca, che la incorporò fino a cancellarla. Questa nuova edizione, aggiornata dall’autrice con i più recenti studi e scoperte, offre un’approfondita ricostruzione cronologica e tematica dell’evoluzione della civiltà etrusca, intrecciando evidenze archeologiche, analisi della struttura sociale, racconto delle attività e pratiche funerarie, studio dei manufatti e dell’arte. Il risultato è una descrizione minuziosa della cultura e degli usi etruschi, con una particolare attenzione alla condizione femminile, resi in modo vivido e sfaccettato grazie anche al ricco apparato iconografico che rende il volume uno strumento imprescindibile per la comprensione di questo popolo.
48,00

Una donna in carriera. Vendere arte e vendere sesso

Una donna in carriera. Vendere arte e vendere sesso

Sophia Giovannitti

Libro: Libro in brossura

editore: Johan & Levi

anno edizione: 2023

pagine: 120

Classe ’92, Sophia Giovannitti, artista e sex worker, dice le cose come stanno. Si firma orgogliosamente con il suo nome sia nelle performance artistiche che quando incontra i clienti. Non si nasconde dietro un puritano senso di colpa: libera dai pregiudizi, non permette che qualcuno la degradi per come ha scelto di vivere. Abitare un mondo dove il capitalismo ha finito per mercificare non solo il nostro tempo libero, ma anche quelle attività ritenute da sempre intime e sacre, ovvero l’arte e il sesso, ha reso possibile per qualcuno guadagnare da entrambe, creando un cortocircuito per il quale, nonostante la piena partecipazione al sistema, si viene comunque stigmatizzati senza pietà. Siamo tutti piegati alle logiche di mercato che controllano ogni aspetto delle nostre vite, eppure c’è chi ha alzato la testa, chi, dai margini, sfrutta proprio questo meccanismo per riappropiarsi degli spazi, che sia in galleria o nella camera da letto, e rimanere scomodo al mondo ipocrita e benpensante. Sophia continua allora per la sua strada, la migliore che le consenta di portare avanti ciò che ama e trarne anche profitto. In un ironico stile “confessionale”, mette a nudo le proprie occupazioni, conferendogli estrema serietà e legittimità. Ruvida, sfacciata, provocatoria, capace di citare "I Soprano" e Foucault in modo sciolto e consapevole, Sophia Giovannitti scrive un libro più che contemporaneo: una riflessione necessaria sui mercati dell’arte, del lavoro e del sesso come erano, come sono e come si sogna saranno un domani.
21,00

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