Monte Università Parma
La storia dell'arte. Volume Vol. 1
Arturo Carlo Quintavalle
Libro: Libro rilegato
editore: Monte Università Parma
anno edizione: 2020
pagine: 573
«La Storia di Parma è giunta al penultimo torno dell'ultimo volume, impresa che ha visto l'Università stessa e i suoi docenti, in primo luogo il professor Vera che ha diretto l'opera, e i colleghi di altri Atenei, e i diversi curatori dei volumi, impegnati in un lavoro complesso per oltre un decennio. La Storia di una città è prima di tutto storia di un territorio, storia di relazioni, rapporti, scambi, è spazio della economia e della politica ma anche della cultura e i volumi dedicati alla letteratura, al teatro e alla musica sono fra gli ultimi pubblicati insieme a quelli sul Novecento. Ora si presenta il volume dedicato all'arte, diviso in due tomi, il primo sul periodo dal secolo XI al XV, l'altro, che uscirà nella prossima primavera, sul periodo dal XVI al XX secolo. Accompagnare la vicenda di un territorio dalla preistoria a oggi, scandirne le tappe, verificarne il peso in un contesto più ampio è un'impresa che poteva essere progettata solo dall'Università, dove si confrontano modelli e tradizioni culturali differenti e dove lo scambio con altre Università e altri poli di ricerca è struttura di ogni impegno scientifico. Sviluppare questa vocazione alla riflessione critica concentrandola su un territorio preciso è stato un lavoro lungo e significativo, favorito dall'attenzione e partecipe consapevolezza dei miei predecessori in questa carica e dalla volontà della Fondazione Monteparma e del suo Presidente professor Roberto Delsignore, già docente nella nostra Università. Compito dell'Università è l'insegnamento sempre rivolto a un pubblico dove si intrecciano presenze di studenti e studiosi provenienti dall'Italia e da fuori; la conclusione di un progetto imponente come questo vuol dire proporre uno strumento di riflessione senza confronti con altre iniziative e che pone la nostra Università, ancora una volta, su un piano di indiscusso valore. Ma didattica vuole dire anche presenza capillare sul territorio, e proprio grazie alla generosità della Fondazione Monteparma oltre mille copie dei volumi della Storia sono distribuite ogni anno alle scuole e agli Enti di cultura del nostro Paese, permettendo quindi un ulteriore livello di confronto e formazione dei giovani. Se si pensa che la storia di Parma, dopo le grandi imprese di Ireneo Affò e Angelo Pezzana, è stata affidata finora a singoli, brevi volumi di sintesi, pur benemeriti, si intende il grande salto culturale che questa Storia oggi offre. Ecco quindi la terza missione dell'Università, la divulgazione nella Società delle conoscenze anche in direzione di quella che noi chiamiamo formazione permanente. Storia dell'arte con per punto di riferimento una città vuol dire dilatarne la storia a un contesto che varia nel tempo e Parma, anche e proprio fra XI e XV secolo, appare, volta a volta, fulcro di un dibattito europeo in monumenti o percorsi chiave di questa storia: dalla Cattedrale alla strada' Romea, dal Battistero al San Francesco, al Duomo di Fidenza. La lingua delle immagini è sempre stratificazione di conoscenze, segno di lunga durata, e gli studiosi della nostra e di molte altre Università, chiamati dal curatore a dare il loro prezioso contributo, hanno analizzato i monumenti proponendo conclusioni per molti aspetti nuove, ridisegnando il significato dell'arte a Parma nel dibattito internazionale. A loro sopra tutto va la nostra gratitudine.» (Dall'Introduzione di Paolo Andrei)
Cinque lezioni su Parma romana
Pagliara, Vera
Libro
editore: Monte Università Parma
anno edizione: 2020
pagine: 164
Il volume raccoglie i testi del ciclo di conferenze tenutesi a Parma, tra novembre e dicembre 2017, per la ricorrenza dei 2200 anni dalla fondazione romana della città. I temi delle lezioni, a carattere di alta divulgazione, sono stati selezionati allo scopo di fornire al pubblico anche non specialistico un quadro della vicenda storica di Parma dalla deduzione della colonia romana nel 183 a.C. all'epoca tardoantica: in prima istanza si è inteso guardare alla storia antica della città "con gli occhi degli antichi"; l'indagine si è quindi estesa a ripercorrere le tracce di persistenza delle strutture istituzionali della colonia romana al di là della 'fine' del mondo antico; approdo di tale itinerario storico (e storiografico) è stata una considerazione retrospettiva della romanità di Parma dalla visuale ideologicamente orientata in chiave autocelebrativa ad opera del regime fascista.
La quinta magia
Rosalia Zabelli
Libro
editore: Monte Università Parma
anno edizione: 2020
pagine: 112
Tredici favole, adatte a bambini e ragazzi dagli 8 ai 12 anni, per spiegare temi e situazioni difficili che ognuno può incontrare nel corso della vita. Le favole affrontano argomenti della vita di oggi, trattati con delicatezza, ma anche con senso della realtà. Si parla di bulimia, violenza domestica, anoressia, accudimento dei genitori e, argomento non meno importante, speranza di magia!
Il Premio Suzzara e la sua influenza sul contesto socio-culturale. Concorsi artistici, gallerie pubbliche e private, collezioni d'arte nella Città del Premio
Giovanni Avolio
Libro: Copertina morbida
editore: Monte Università Parma
anno edizione: 2020
pagine: 159
In occasione della ricorrenza del trentennale della scomparsa di Dino Villani, ideatore del Premio Suzzara, gli "Amici del Premio" e il Comune di Suzzara hanno promosso la pubblicazione della tesi di laurea di Giovanni Avolio, Il Premio Suzzara e la sua influenza sul contesto socio-culturale. Concorsi artistici, gallerie pubbliche e private, collezioni d'arte nella Città del Premio, discussa nell'a.a. 2014-2015. La novità del libro sta nell'analizzare, nel lungo periodo, le ricadute di una singolare manifestazione, quale il Premio Suzzara, declinato sul tema unico del "Lavoro e lavoratori nell'arte": una proposta di natura utopica e civilmente politica di incontro tra diverse classi sociali della città, che veniva trasformando la propria economia da agricola ad artigianale e industriale, e gli artisti - pittori e scultori - in un momento in cui questi ritenevano che il loro non dovesse essere un impegno solo estetico, ma anche politico. A inventare il Premio, nel 1948, un intellettuale, Dino Villani, con il coinvolgimento di Cesare Zavattini, su impulso del sindaco del dopoguerra, Tebe Mignoni. Giovanni Avolio esamina l'influenza del Premio - peraltro sin dall'inizio destinato a creare una Galleria permanente, quindi costruito con un progetto temporale a lungo termine - sul contesto sociale ed economico della città di Suzzara, sia nella evoluzione dei concorsi artistici che nello stimolo a creare gallerie pubbliche e private, collezioni d'arte e iniziative parallele alle manifestazioni del Premio, interessando un pubblico di appassionati. Nella parte introduttiva, Gloria Bianchino illustra il contesto artistico e culturale nel quale si è svolto il Premio, negli anni della figurazione e del realismo, e Marzio Dall'Acqua, con documenti originali e inediti, ne descrive i primi anni in bilico tra politica e autonomia.
La rivoluzione e la città. L'Ottocento reggiano nelle memorie di un sarto reazionario
Fabrizio Solieri
Libro: Libro in brossura
editore: Monte Università Parma
anno edizione: 2019
pagine: 165
Filippo Braglia è un testimone singolare della complicata stagione dell’unificazione nazionale a Reggio Emilia. Di professione sarto, ma non indigente, animato da un profondissimo spirito religioso, egli esprime nelle sue Memorie un profondo scetticismo nei confronti dei cambiamenti politici, sociali e urbanistici che caratterizzano il suo tempo. Braglia annota gli avvenimenti della città in una lingua popolare, fortemente contaminata dal dialetto, scorretta, eppure efficace ed espressiva. Nelle sue pagine le rivolte e le repressioni, le fiere e i mercati, le processioni religiose e le recite a teatro si sovrappongono come spettacoli sullo stesso palcoscenico. La sua voce, al contempo ingenua e sagace, ci permette di indagare non soltanto sui fatti, ma anche sulla mentalità e sulla visione del mondo degli uomini della sua epoca.
Bibbiano. La culla ideale del «Re dei formaggi»
Gabriele Arlotti, Umberto Beltrami, Giuseppe Giovanelli
Libro: Libro in brossura
editore: Monte Università Parma
anno edizione: 2019
pagine: 143
Nel lontano 1100 dalla villa benedettina dei cluniacensi di Marola in Corniano (Reggio Emilia) inizia l’avventura del “formadio”, il formaggio antenato del Parmigiano Reggiano, oggi indiscusso e ineguagliabile protagonista sulle tavole dei buongustai di tutto il mondo. Attraverso una puntuale ricognizione storica che si avvale di documentazione in parte inedita, queste pagine restituiscono l’unicità del “Re dei formaggi”, signore di un regno, quello di Bibbiano, dove natura e sapienza umana da circa un millennio concorrono alla sua creazione, dalla “culla”, alla stagionatura, alla marchiatura finale. Quello che tiene unito questo libro è un prezioso filo verde, quello intrecciato con gli steli delle 100 erbe e i relativi 100 fiori e i 100 profumi dei secolari prati stabili bibbianesi; un filo che lega indissolubilmente le “anime” del Parmigiano Reggiano dop: storia, cultura, ambiente, bontà e salute.
Un anno a Lisbona
Fabio Roccabella
Libro: Libro in brossura
editore: Monte Università Parma
anno edizione: 2019
pagine: 256
È l'estate del 1939 e, mentre un'Europa tremante viene avvolta da una nube funerea, Henri Werz muore. Da quel momento il mondo di sua moglie, Lilian Meyer, riprende a scorrere. Dopo un'intera vita passata ad assistere il marito malato, Lilian si risveglia. Quello che si trova davanti è un mondo che sta per essere inghiottito dalla seconda guerra mondiale: senza voltarsi indietro Lilian si allontana da New York e da quell'intera vita che ricorda come un "gigantesco banco di nebbia" per spostarsi sull'altra sponda dell'oceano Atlantico, a Lisbona. Il destino di quarantamila profughi ebrei e quello di Lilian s'intrecciano in quell'ultimo lembo di Europa neutrale. "Un anno a Lisbona" è un romanzo che attraverso gli occhi "azzurri e limpidi" della protagonista coglie le diverse sfumature di un momento storico che ha segnato il mondo e che ancora oggi si riflette nel nostro presente. Prefazione di Giorgia Calò.
Insegnare con piacere e studiare con profitto
Enzo Tonti
Libro: Libro in brossura
editore: Monte Università Parma
anno edizione: 2019
pagine: 134
Enzo Tonti, professore universitario ora in pensione, è stato affascinato, fin da giovane, dall'esistenza di analogie tra le diverse teorie della fisica: anni di appassionato studio lo hanno portato a scoprire la ragione della loro esistenza, pervenendo così alla costruzione di un unico schema di classificazione delle loro variabili. Tale schema è oggi conosciuto come "Tonti diagram" Accanto alla ricerca scientifica, l'autore ha svolto con grande soddisfazione quasi cinquant'anni di insegnamento universitario. In queste pagine propone suggerimenti, riporta aneddoti e testimonianze di grandi uomini del passato per offrire spunti di riflessione a chiunque sia coinvolto nella formazione, insegnanti e studenti. Il libro si basa sull'esperienza didattica dell'autore, che qui consiglia ai docenti delle scuole, di qualunque ordine e grado, alcuni principi generali, ribadendo, prima di tutto, che l'insegnamento è una fonte di soddisfazione; e dall'altra parte, forte di una lunga esperienza come esaminatore, indica agli studenti importanti regole per un proficuo apprendimento. Il bellissimo aforisma "I giovani non sono vasi da riempire, ma fiaccole da accendere": attribuito a Plutarco, impone che l'insegnante riesca a suscitare l'interesse e possibilmente l'entusiasmo negli studenti, aiutandoli a esplorare le loro potenzialità. Questo è anche il monito dell'autore, la missione del docente, possibile solo se egli ha passione per la sua materia. Prefazione di Tullio De Mauro.
Diavoli Rossi. 50 anni di basket a Borgotaro. Una storia con il sapore di una favola
Ugo Vietti
Libro: Copertina morbida
editore: Monte Università Parma
anno edizione: 2019
pagine: 277
"C'era una volta a Borgotaro, un piccolo paese nell'Appennino parmense, un professore di ginnastica delle scuole medie che nutriva una passione incontenibile per un nuovo sport dal nome un po' esotico, il basket". Potrebbe cominciare così la "favola" del "prof." Augusto Quarantelli e dei suoi ragazzi che, alla fine degli anni Cinquanta, cominciano ad allenarsi e a giocare le prime partite fino ad arrivare a disputare, per due anni consecutivi (1953 e 1954), la finale regionale Juniores a Bologna. Assoluto dilettantismo, fede indefessa per i colori della squadra, autofinanziamento, condivisione profonda tra i giocatori e tutti i componenti della Società hanno reso i Diavoli Rossi protagonisti di successi sportivi sbalorditivi, ottenuti combattendo contro compagini di atleti professionisti: dal 1960 al 1964 il campionato di Serie B e l'anno seguente perfino la partecipazione al campionato di Serie A. In questo volume, fotografie, ricordi e aneddoti rievocano anche le finali nazionali dei Campionati Universitari del "CUS Borgotaro", le indimenticabili trasferte all'estero e, infine, le memorabili quindici edizioni del Torneo Gianfranco Bersani - a ricordo del capitano della Virtus Bologna e della Nazionale, ingaggiato nel 1958 come allenatore della Valtarese - che hanno reso il Palazzetto dello Sport teatro di incontri entusiasmanti tra i migliori cestisti italiani e stranieri dell'epoca. A epilogo di questa straordinaria avventura, un omaggio al "sesto uomo in campo", il tifo borgotarese che, appassionato e agguerrito, ha da sempre sostenuto la squadra, soffrendo o esultando dal bordo del campo all'aperto di via Piave o dalle gradinate del PalaRaschi, dove ancora oggi il leone tira a canestro...
Centri storici e città
Libro: Libro in brossura
editore: Monte Università Parma
anno edizione: 2019
pagine: 165
Nel dibattito sui centri storici, l'esperienza di tante città italiane ha assunto un rilievo internazionale e ha rappresentato un punto di riferimento a cui tuttora si ispirano le politiche messe in atto da urbanisti e amministratori europei, e non solo. Vi è tuttavia l'esigenza di aggiornare la riflessione legata a queste esperienze, leggendo le criticità e le potenzialità presenti in contesti rilevanti e significativi quali Firenze, Genova e Venezia. Ma è anche importante comprendere come i temi e i problemi dei centri storici vengano affrontati in città che hanno tracciato la storia dell'urbanistica italiana, animando il dibattito culturale fra gli anni Sessanta e Settanta. Bologna, Pavia e Pesaro descrivono l'approccio che oggi riservano alle aree centrali, dopo che, mezzo secolo fa, Pier Luigi Cervellati, Giuseppe Campos Venuti, Carlo Aymonino e Aldo Rossi in esse avevano applicato le proprie concezioni tecniche e politiche a fronte di pressioni di mercato che ne connotavano la realtà. Questo volume entra nel dibattito attuale, offrendo stimoli importanti per un re-inquadramento di temi e problemi che chiedono di declinare in modo originale le politiche volte alla rigenerazione che, all'interno dei piccoli centri o delle grandi città, rappresentano i luoghi della memoria e dell'identità urbana. Introduzione di Giandomenico Amendola.
Parma '46. Dal fascismo alla democrazia
Libro: Copertina morbida
editore: Monte Università Parma
anno edizione: 2019
pagine: 268
Nella primavera del 1946 anche a Parma si votò per le elezioni amministrative e, il 2 giugno, per il Referendum istituzionale e l'Assemblea Costituente. Alle prime elezioni di massa dopo la dittatura fascista parteciparono, per la prima volta, anche le donne. Quale fu l'esito delle consultazioni e come fu vissuto a Parma questo passaggio storico verso la democrazia? Attraverso una serie di saggi, frutto di ricerche inedite, il volume propone ricostruzioni, interpretazioni e punti di vista su quella nuova stagione di libertà. Scopo ultimo è restituire la fotografia di una transizione, affrontando i temi della riorganizzazione legislativa, del vocabolario della conquistata democrazia, delle scelte politiche, dell'emancipazione femminile e dell'esclusione politico-sociale.
Giuseppe Moroni tra Novecento italiano e Scuola Romana. Catalogo della mostra (Cremona, 10 maggio-28 luglio 2019)
Maurizia Bonatti Bacchini
Libro: Libro in brossura
editore: Monte Università Parma
anno edizione: 2019
pagine: 111
«Si inaugura al Museo Civico la mostra dedicata a Giuseppe Moroni, artista cremonese che, dopo avere frequentato il corso di arti ornamentali all'Istituto Ala Ponzone di Cremona, si trasferì prima a Milano e poi a Roma. L'artista mantenne comunque il suo legame con la città, come testimoniato dalla sua donazione nel 1931 di un quadro al Museo e successivamente, con disposizione testamentaria, altre cinque opere, rappresentative del suo percorso artistico. A questo importante nucleo, la mostra affianca una quarantina di opere che sono state realizzate negli anni Venti e Trenta del secolo scorso. Ancora un altro appuntamento dedicato al Novecento. Dalla mostra sul Premio Cremona è iniziato un percorso di conoscenza e riscoperta della nostra storia, che ha confermato il valore artistico del nostro Novecento. Moroni ha partecipato al Premio Cremona: in 'Colonie fluviali' rappresenta gruppi di giovani su una spiaggia su un'ansa del Po, in prossimità di Cremona. Ancora un legame con la sua città, la nostra città. [...].» (Gianluca Galimberti Sindaco e Assessore alla Cultura Comune di Cremona)