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Monte Università Parma

Concilio e post concilio a Parma. Volume Vol. 1-2

Concilio e post concilio a Parma. Volume Vol. 1-2

Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio

editore: Monte Università Parma

anno edizione: 2018

pagine: 694

Frutto di un lavoro collettivo durato diversi anni, questi due volumi offrono un'ampia e dettagliata ricostruzione della vita della Chiesa a Parma nell'arco di un cinquantennio, dagli anni del Concilio Vaticano II fin quasi ai giorni nostri. Lo scopo è di avviare la riflessione storica su come la città e la diocesi hanno compreso e vissuto il rinnovamento conciliare. Al tempo stesso si intende fare memoria delle tante persone che hanno dedicato la propria esistenza all'apertura, pur critica, della Chiesa cattolica verso il mondo contemporaneo e all'impegno all'interno della società cittadina e italiana. La centralità del vescovo (in queste pagine si parla di Colli, Pasini, Cocchi e Bonicelli) è mitigata e arricchita dallo studio degli atteggiamenti del clero e del laicato. Nel primo volume, l'attenzione ai mutamenti avvenuti all'interno della Chiesa, a cominciare dalla riforma liturgica e dalle esperienze dei consigli pastorali, è completata dagli studi sull'ecumenismo e sull'associazionismo, così come sul dissenso; nel secondo, l'analisi si concentra sulla presenza dei cattolici parmigiani nella società locale, dalla scuola alla politica, dal mondo del lavoro al volontariato, indagando pure il loro atteggiamento di fronte ai media, ai problemi della pastorale familiare e al nuovo protagonismo femminile. Il primo volume contiene scritti di: Pietro Bonardi, Laura Caffagnini, don Umberto Cocconi, don Roberto Danaro, Franco Ferrari, Lamberto Soliani e Paolo Trionfali. Il secondo volume contiene scritti di: Eugenio Caggiati, Margherita Campanini, Giovanni Battista Fregoso, Daniela Incerti, Marco Ingrosso, Ennio Mora, Nunzio Rizzoli, Elisabetta Salvini, Rita Torti, Graziano Vallisneri, Mariano Vezzali e don Matteo Visioli.
30,00

La Costituzione e i «nuovi cittadini». Riflessioni sulla Carta dei valori della cittadinanza e dell'integrazione

La Costituzione e i «nuovi cittadini». Riflessioni sulla Carta dei valori della cittadinanza e dell'integrazione

Libro: Copertina morbida

editore: Monte Università Parma

anno edizione: 2018

pagine: 131

La Carta dei valori della cittadinanza e dell'integrazione, elaborata su iniziativa del Ministero dell'Interno il 23 aprile 2007, ha visto la partecipazione di soggetti rappresentativi dei gruppi religiosi, etnici, culturali presenti nel nostro Paese. Al di là del suo debole valore normativo, essa può fornire un prezioso contributo per fronteggiare la sfida culturale e politica della attuale società multiculturale, senza rinunciare all'affermazione di quei valori che costituiscono la base dell'identità costituzionale. Il documento infatti si propone di rendere visibile la forza inclusiva del messaggio costituzionale, richiedendo al tempo stesso un atteggiamento di lealtà responsabile e solidale verso la Costituzione e i suoi valori fondamentali. La ricerca del "multiculturalismo possibile" passa anche attraverso una presa di posizione chiara intorno a tematiche come la poligamia, la presenza del Crocifisso nei luoghi pubblici, l'utilizzo del velo, le mutilazioni genitali femminili. La Carta dei valori può essere vista come una "porta d'ingresso" per i "nuovi cittadini" chiamati a condividere la scommessa, difficile ma irrinunciabile, della costruzione di una cittadinanza aperta e sostanziale.
20,00

Parma 1914-1918. Vita quotidiana di una città al tempo della Grande Guerra

Parma 1914-1918. Vita quotidiana di una città al tempo della Grande Guerra

Piergiovanni Genovesi

Libro: Libro in brossura

editore: Monte Università Parma

anno edizione: 2018

pagine: 189

Gli anni del primo conflitto mondiale visti focalizzando l'attenzione non sul fronte guerreggiato, bensì su quello interno, per osservare, più da vicino, la vita quotidiana di una città al tempo della Grande Guerra. La prospettiva adottata risponde alla volontà di delineare, con maggior precisione, i contorni di vicende su cui minore è stata fino a questo momento l'attenzione, ma è anche funzionale ad evidenziare le linee delle trasformazioni e delle tensioni che il conflitto innescò sul piano politico, sociale, economico e culturale.
15,00

Le molecole del gusto ovvero la chimica dei sapori

Le molecole del gusto ovvero la chimica dei sapori

Gianni Galaverna, Chiara Dall'Asta

Libro: Libro in brossura

editore: Monte Università Parma

anno edizione: 2018

pagine: 234

Il gusto e l'olfatto costituiscono da sempre il più efficace, diretto e immediato metodo per scegliere e valutare la qualità degli alimenti e delle bevande. Perché un alimento ha un gusto e non un altro? Che cosa stimola il nostro appetito o provoca la nostra repulsione? È una questione di molecole, quelle dell'acqua, dello zucchero, della vitamina C... che l'organismo è in grado di percepire e riconoscere attraverso i sensi. Gli stimoli sensoriali permettono al cervello di creare un'immagine, una rappresentazione del cibo basata sulle sue caratteristiche organolettiche, il flavor, e di rapportarla alle altre funzioni cognitive quali la memoria e il piacere, fornendo così uno dei più potenti mezzi per interpretare la realtà. Questo volume vorrebbe essere un viaggio sensoriale, dalla colazione alla cena, per scoprire le basi molecolari e chimiche del flavor degli alimenti. Cercheremo di comprendere la fisiologia che sta alla base delle nostre percezioni e l'analisi degli effetti dei processi di trasformazione (ad esempio la cottura) che si utilizzano per modificare o produrre nuovi sapori e rendere più appetibili i cibi. Un libro per rivisitare e interpretare la quotidianità del mangiare e del bere attraverso le molecole del gusto. Presentazione di Rosangela Marchelli.
15,00

Qualificare le città, rigenerare le periferie

Qualificare le città, rigenerare le periferie

Libro: Copertina morbida

editore: Monte Università Parma

anno edizione: 2018

pagine: 142

Il progetto e il riscatto qualitativo della città contemporanea passano inevitabilmente attraverso il disegno delle sue parti più estese e contraddittorie: le periferie. Di esse spesso si parla per slogan o anche solo per metterne in luce nuove proposte di intervento. Ma cosa intendiamo oggi quando parliamo di periferie? A quali caratteri facciamo riferimento? Come possiamo pensare di riscattarle sul piano estetico e sociale? Sono interrogativi di fondo a cui la Scuola di Governo del Territorio "Emilio Sereni" ha cercato di dare risposta raccogliendo interventi di architetti, sociologi e urbanisti attenti a tali temi. Le pagine di questo volume testimoniano una riflessione profonda, giocata su diverse sfaccettature che fanno perno sull'esigenza di una politica urbana sensibile alle problematiche del territorio, capace di agire con una prospettiva di lungo periodo. Ne emerge, ancora una volta, l'ottica di fondo della Scuola di Governo del Territorio che guarda alla città non in una dimensione fisica e materiale, ma come al luogo di vita delle comunità e delle persone che ne costituiscono il primo elemento vitale. Introduzione di Stefano Boeri.
15,00

Arturo Zavattini fotografo. Viaggi e cinema (1950-1960). Catalogo della mostra (Roma, 13 aprile-3 giugno 2018)

Arturo Zavattini fotografo. Viaggi e cinema (1950-1960). Catalogo della mostra (Roma, 13 aprile-3 giugno 2018)

Libro: Copertina morbida

editore: Monte Università Parma

anno edizione: 2018

pagine: 143

L'attenzione riservata in questi ultimi anni all'attività di fotografo di Arturo Zavattini e i volumi che ne sono venuti, ci riconsegnano uno degli sguardi senza dubbio più interessanti di quel momento così intenso e significativo della cultura visuale italiana che si colloca, indicativamente, nel decennio 1950-1960. Lo sguardo di Zavattini è uno sguardo libero e attento, capace di posarsi su luoghi, contesti e figure diverse, ma di mantenere sempre la stessa idea di ricerca e di narrazione, molto chiaramente rinvenibile in quello che ci appare come uno schema di immagine strutturato su più livelli, su più orizzonti visivi e narrativi contenuti all'interno della stessa fotografia. Zavattini sa costruire il suo racconto in profondità di campo, come si direbbe al cinema, senza imporre una gerarchia visiva, ma sviluppando la narrazione su più piani, ognuno dei quali riesce a mantenere piena autonomia formale e semantica e al contempo a conservarsi parte di una comunicazione composita e più larga. Le prospettive si moltiplicano, le piste interpretative si fanno più complesse, come accade nella vita vera, quella che Zavattini inquadra senza arrestarne il fluire. Sono tante le fotografie che ci pare debbano, improvvisamente, mettersi in movimento, con i personaggi in campo lungo che escono di scena ed altri pronti a cambiare posizione o magari ad entrare in campo a ricomporre un nuovo quadro. Perché è evidente che il fuori campo preme sulle immagini zavattiniane e in silenzio le completa. Che Zavattini racconti la Lucania (che tanta ricerca et-no-antropologica italiana, tra spedizioni, fotografie e documentari, andava scoprendo in quel periodo), o che racconti le sue "passeggiate napoletane", Roma, la Thailandia, Cuba (il Che!), o gli ambienti reali e sospesi dei set cinematografici, la sua capacità di racconto rimane la medesima e ci offre una "fotografia del durante" (per usare una formula che sarebbe stata cara a suo padre) di estrema preziosità.
20,00

Nemici in patria. Antifascisti al confino

Nemici in patria. Antifascisti al confino

Marco Minardi

Libro: Copertina morbida

editore: Monte Università Parma

anno edizione: 2018

pagine: 186

Dieci storie differenti, dieci antifascisti, tutti di Parma. Sono loro i protagonisti di questo saggio, giovani uomini accomunati da origine, ideologia e destino. Uomini provenienti soprattutto dai rioni Trinità e San Benedetto, dove avevano partecipato alle Barricate del 1922 che respinsero l'assalto delle squadre fasciste. Da quella leggendaria vittoria le loro storie s'intrecceranno lungo tutto l'arco del Ventennio: giudicati pericolosi dal nascente regime fascista verranno prima perseguitati e infine allontanati per anni dalle loro famiglie e dalla loro città. Sul finire del 1926 saranno infatti costretti al confino di polizia, la maggiore arma preventiva di repressione del regime, deportati sulle isole di Lampedusa, Favignana, Ustica, Lipari, Ponza e Ventotene. Prigionieri dell'iniquo meccanismo fascista e in balia dell'arbitrio dei propri guardiani, sopportarono con coraggio e forza d'animo il dramma della lontananza da casa e dalle proprie famiglie, le avversità di quegli ambienti ostili, le malattie e le vessazioni, partecipando attivamente alla vita insulare con i propri compagni d'esilio, impotenti ma allo stesso tempo ancora capaci di mantenere saldi i propri ideali e viva la speranza per una società migliore. Marco Minardi, attraverso un emozionante racconto corale - fatto soprattutto grazie all'importante lavoro di ricerca sulle carte d'archivio e gli scritti autobiografici - riesce a far riemergere queste esistenze celate nelle pieghe della memoria e della storiografia dell'antifascismo emiliano.
15,00

Chelys mons. Gli ultimi uomini liberi

Chelys mons. Gli ultimi uomini liberi

Giuliano Serioli

Libro: Libro in brossura

editore: Monte Università Parma

anno edizione: 2018

pagine: 464

Mille anni fa, gli ultimi uomini liberi, i Longobardi dell'Appennino. Attorno a loro, da ogni parte, solo servi della gleba nelle terre dei signori. Chelys mons: il monte Caio in latino. I romani dal passo del Ticchiano dovevano essere rimasti impressionati dalla somiglianza del monte con la testuggine, Chelys in latino. In dialetto è ancora Caj o Chej. Milcar: Non portava sandali da pellegrino, eppure lo era. Robusti calzari da Hermann dell'esercito imperiale gli fasciavano i polpacci. Si era tenuto solo quelli, tutto il resto l'aveva sepolto sotto terra. Ormai era solo un maledetto disertore. Ulderico vent'anni. Di nobile famiglia di Lucca. Studente di legge, ma portato per il mestiere delle armi. Severo, orgoglioso, insofferente delle smancerie che nobili e chierici ostentavano per distinguersi dalla gente comune. Tellino: mercante senese in viaggio verso le fiere delle Fiandre. Gli piaceva straparlare, affascinare, trascinare all'entusiasmo chiunque capitasse, fossero anche solo i servitori che lo accompagnavano. Marius: Amava quella montagna in cui si era isolato. Quando la congregazione cluniacense, in terra di Francia, era diventata troppo potente, aveva capito che non era più casa sua. Dopo mille peregrinazioni era capitato in quel prato di san Matteo, sotto la cima del Caj e lì si era fermato. Brunilde: ammirata da tutti per la sua bellezza. Una donna alta e flessuosa, gli occhi verdi e i capelli corvini. Da tutti considerata quasi come una dea per il portamento altero e sprezzante.
16,00

Bruno Gabrielli. L'eredità culturale

Bruno Gabrielli. L'eredità culturale

Libro: Libro in brossura

editore: Monte Università Parma

anno edizione: 2018

pagine: 384

Bruno Gabrielli, nel corso della sua lunga e intensa attività, ha percorso innumerevoli cammini attraverso campi diversi del sapere e della cultura. Il suo impegno sul terreno dell'urbanistica non si è mai disgiunto dalla passione per la politica e per l'amministrazione delle cit à; allo stesso modo, il suo rapporto con i giovani l'ha visto attivo nell'insegnamento, ma capace di mantenere con essi il dialogo anche al di fuori delle aule universitarie. Convinto sostenitore delle politiche per la riqualificazione della città contemporanea, si è impegnato a fondo per la conservazione dei centri storici, aderendo fin dalla fondazione all'Associazione Nazionale Centri Storico Artistici (ANCSA), di cui per decenni è stato la vera anima. La sua attività si è esplicata in ambito nazionale e internazionale. Le sue riflessioni costituiscono materiale prezioso capace di ispirare, ancora oggi, un dibattito reale sull'urbanistica e sul governo delle trasformazioni del territorio. Questo volume, a cui hanno collaborato persone a lui vicine - non solo professionalmente - sintetizza in modo emblematico la sua ampia produzione e si prefigge l'ambizioso progetto di tracciarne un profilo umano, scientifico e professionale attraverso i suoi scritti e i diversi contributi di riflessione sul suo operato.
30,00

La lebbra dell'anima. Gherardino Segalello e il movimento degli Apostolici a Parma

La lebbra dell'anima. Gherardino Segalello e il movimento degli Apostolici a Parma

Umberto Cocconi

Libro: Copertina morbida

editore: Monte Università Parma

anno edizione: 2018

pagine: 297

A Parma, nel 1260, anno in cui, secondo le profezie di Gioacchino da Fiore, avrebbe avuto inizio l'età dello Spirito, un uomo considerato dai più un rozzo illetterato si spogliò di ogni bene, abbracciò gli ideali cristiani di povertà e di umiltà sull'esempio degli apostoli e di san Francesco d'Assisi, e predicando la penitenza diede inizio al movimento degli Apostolici. Si tratta di Gherardino Segalello, figura tanto singolare quanto controversa, che con il suo Penitenziagite si fece promotore di un ritorno alla semplicità apostolica, in contrasto con la corruzione morale della Chiesa. Protetto in un primo momento dal vescovo di Parma Obizzo Sanvitale, l'uomo "innamorato del Vangelo" fu in seguito bollato come eretico e condannato al rogo. A oltre settecento anni dalla sua morte, Umberto Cocconi ci porta nella Parma medioevale per raccontare Segalello e gli Apostolici al di là di pregiudizi e maldicenze, offrendo al lettore una dettagliata ricostruzione storica della città e di quei movimenti che criticarono l'opulenza della Chiesa e che da essa vennero perseguitati, in un tempo in cui l'eresia era percepita alla stregua di una malattia dell'anima.
15,00

Storia di Parma. Volume 7\1

Storia di Parma. Volume 7\1

Libro: Copertina rigida

editore: Monte Università Parma

anno edizione: 2018

pagine: 592

Una nuova enciclopedia composta di dieci volumi e strutturata in modo da fornire un'informazione approfondita e scientificamente documentata su tutte le epoche storiche della città. Dieci volumi in uscita a cadenza annuale per celebrare i 2200 anni di Parma nel 2017. Con un'ampia presenza di immagini, mappe e tabelle: uno strumento nel quale l'esperienza dei docenti e dei ricercatori viene distillata in un'opera facile da consultare.
90,00

Arte a Parma nel Novecento fra cronaca e storia

Arte a Parma nel Novecento fra cronaca e storia

Pier Paolo Mendogni

Libro: Copertina morbida

editore: Monte Università Parma

anno edizione: 2018

pagine: 123

"La stagione artistica del Novecento si apre a Parma nel segno di Cecrope Barilli (1839-1911). Dopo avere acquisito una esperienza e una statura internazionale lavorando a Roma, Firenze e Parigi e alternando la pittura da cavalletto alle imponenti decorazioni murali (tra cui alcuni saloni del Quirinale e l'Aula Magna del Senato), Barilli è rientrato a Parma nel 1878 per assumere la cattedra di figura presso l'Istituto di Belle Arti di cui diventerà il direttore."
12,00

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