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Neri Pozza

Questa pazza fede. Una stagione con l'Hellas Verona

Questa pazza fede. Una stagione con l'Hellas Verona

Tim Parks

Libro: Libro in brossura

editore: Neri Pozza

anno edizione: 2025

pagine: 528

Stagione calcistica 2000-2001: è l’anno del Giubileo, è l’Italia della campagna elettorale che sancirà la seconda vittoria di Silvio Berlusconi, e la Serie A è il campionato più bello e più ricco del mondo, il più seguito e il più tifato. Uno scrittore e intellettuale nato a Manchester e trapiantato a Verona decide di abbandonarsi completamente alla sua passione per il tifo per l’Hellas Verona, e di seguire la squadra per tutta la stagione, in casa e in trasferta, viaggiando su e giù per la penisola insieme ai famigerati ultras del Verona, da anni accusati – a volte a torto, spesso a ragione – di ogni nefandezza. Tim Parks ha bisogno di una scusa da esibire in famiglia, per giustificare questa sua follia, e non c’è scusa migliore che quella di scrivere un libro: una ricerca sulle radici profonde della “pazza fede” che riempie così tanto le vite dei tifosi, e nello stesso tempo un’esplorazione e un racconto del paese che Parks ha imparato ad amare. Il risultato, come scrive Daniele Rielli nella prefazione a questa edizione, è «uno dei più bei libri della narrativa italiana di realtà», un’opera rutilante, ironica, travolgente, profonda, che trascende l’epoca in cui è stata scritta e gli avvenimenti che narra, ed entra a pieno titolo tra i pochissimi grandi libri che hanno saputo rendere universale la dimensione psicologica del tifo calcistico, da Febbre a 90° di Nick Hornby a I furiosi di Nanni Balestrini.
18,00

Il dolore della guerra

Il dolore della guerra

Ninh Bao

Libro: Libro in brossura

editore: Neri Pozza

anno edizione: 2025

pagine: 256

Vietnam, Altipiani centrali, 1976. Kien non si spiega perché, dal primo all’ultimo giorno di guerra, la morte non abbia posato lo sguardo su di lui. Ha colpito i compagni accanto, ha spazzato il treno militare su cui non era riuscito a salire, ha portato via con sé un’intera generazione, la sua. Ora che le armi hanno smesso di sparare, Kien ha una missione: recuperare i resti dei caduti in quella che ormai chiamano la Giungla delle Anime Urlanti, dove sette anni prima il napalm americano ha annientato il suo battaglione di 500 soldati, facendo di lui uno dei dieci sopravvissuti. La Storia dice che hanno vinto, ma assolvendo il suo macabro compito, Kien non si sente vincitore, sente solo le voci delle anime perdute. Sui corpi che raccoglie trova solo la violenza – testimoniata, subita, inflitta – che guasta tutto ciò che è umano, in modo definitivo e irreparabile. L’esercito nemico dei ricordi lo assale a ondate, lo riporta agli orrori delle tante battaglie ma anche ai giorni dell’innocenza, all’amore per la sua Phuong quando ancora era possibile. Forse per questo Kien è stato risparmiato: per raccontare che cosa rimane dopo che i fucili tacciono, dopo che non serve più uccidere per non essere uccisi. Per raccontare il dolore della guerra, a sé stesso, a chi verrà dopo, a chiunque voglia ascoltare. Apparso per la prima volta nel 1994 in traduzione inglese, bandito in patria per la sua visione antieroica del conflitto, questo romanzo, ispirato alla vita dell’autore, è stato salutato dalla critica internazionale come il "Niente di nuovo sul fronte occidentale" del Vietnam. Circolato nel suo paese clandestinamente e solo dopo il 2006 in modo ufficiale, è a oggi il libro più venduto della letteratura vietnamita.
20,00

Nero. Storie mai raccontate dal continente della diaspora

Nero. Storie mai raccontate dal continente della diaspora

Amat Levin

Libro: Libro in brossura

editore: Neri Pozza

anno edizione: 2025

pagine: 688

Secoli di colonialismo l’hanno resa irrilevante, studiosi superficiali ne hanno negato l’antichità, pregiudizi razzisti decretato l’inesistenza: la storia africana ha sempre avuto, per usare un eufemismo, scarsissimi sostenitori. Fino alla metà XX secolo non è stato fatto alcun tentativo di studiarla: si preferiva considerare l’Africa un insieme eterogeneo di stili di vita barbari che l’Occidente si era lasciato alle spalle, uno “spazio vuoto” che aveva acquistato vita solo con l’arrivo dell’uomo bianco. Quando finalmente si cominciò a frequentarla, gli storici si concentrarono solo sul periodo coloniale, per mancanza di fonti autoctone o per l’impossibilità di unificare in un quadro esaustivo elementi tanto diversi tra loro, polverizzati in una massiccia migrazione, violenta e forzata, una diaspora immensa. Ma qualcosa accomuna tutti quegli elementi: appartengono a popolazioni dalla pelle nera e sono stati sistematicamente ignorati. È proprio ai neri, in Africa o lontano dal continente, che Amat Levin dedica dunque questo libro: a coloro le cui storie, vicende e identità brillano per l’assenza dalla storiografia ufficiale. Dall’impero dimenticato di Aksum, grande potenza dell’antichità, al regno di Mapungubwe, il più antico dell’Africa meridionale; da Yasuke, samurai nero nel Giappone del XVI secolo, ad Anton Wilhelm Amo, primo africano in un’università europea; dalla principessa Yennenga, guerriera Mossi che combatté per il diritto di sposarsi, a “Sister” Rosetta Tharpe, afroamericana dell’Arkansas, madrina del rock’n’roll. Politica, geografia, religione, tradizione si intrecciano in questo mosaico di piccole e grandi storie che fanno di Nero uno strumento prezioso per immaginare l’Africa di domani.
30,00

L'acquario

L'acquario

Elio Pecora

Libro: Libro in brossura

editore: Neri Pozza

anno edizione: 2025

pagine: 240

Chi può parlare di verità? Della verità che non si dice neanche a sé stessi, quella che qualcuno va a cercare dai curatori dell’anima, impastata di facili bugie, di articolate menzogne. Carlo, Giacomo, Anna, Laura, Lorenzo e gli altri che camminano in queste pagine, e per un poco le abitano, le loro verità invece vanno raccontandole, a noi e fra loro, facendone un teatro. Parlano delle loro giornate, di assilli, di ritorni, di assenze. Raccontano, si raccontano. Perché la vita, quella in cui si muovono vigili e inquieti, non basta. Così va narrata, anche nell’imprecisione. Con il risultato di fornire a chi ascolta mappe intricate di percorsi, in gran parte inesplorabili, tanto che all’uno e all’altro, chi racconta e chi ascolta, restano in dono particelle di un corpo sconosciuto. Forse per questo continuano a cercarsi, ad ascoltarsi, e quel che è prima parso intricato, confuso, si fa più chiaro, sicuro: fino al piacere di consegnare, di consegnarsi. E nell’età della scontentezza e dell’ansia, dove la solitudine è tacitata dal frastuono, forse un’ultima speranza di salute può venire dal sapersi uguali nel raggiro, compagni nella confidenza. Come munirsi di una mappa, e per quella aggirare la paura di smarrirsi, forse di condividere.
19,00

Il primo desiderio

Il primo desiderio

Rossella Milone

Libro: Libro in brossura

editore: Neri Pozza

anno edizione: 2025

pagine: 304

Esistiamo anche senza nessuno che ci guardi, che ci conosca? Isabel è inquieta, egoista, sfuggente. Isabel è tenera, creativa, disponibile. Isabel, magra e disinibita. Isabel, inesperta e schiva. Isabel che è sempre in fuga. Isabel che è casa. Isabel è tante donne quante sono le persone che la guardano. Il padre che non si rassegna a vederla crescere e la porta nella savana keniota per allontanarla da sé stessa. Cori, il primo amore, la prima volta, il primo tradimento di tanti. La vicina a cui Isabel regala racconti per permetterle di assaggiare i frammenti di una vita vera, nonostante il corpo rotto che le fa da prigione. La signora delle pulizie, costretta da una Isabel bambina a indossare i guanti per non contaminare la bella casa di famiglia con le lordure del rione disagiato da cui proviene. Isabel ha lasciato un’impronta diversa in ogni persona che ha incontrato, quasi che la sua stessa forma mutasse di continuo. E nell’amarla, odiarla, temerla, guardarla, tenerla a distanza, ognuno di loro mostra il proprio desiderio primordiale di esistere, di resistere. E, forse, di salvarsi. Con lo sguardo acuto e la prosa nitida che la contraddistinguono, Rossella Milone modella un “romanzo in racconti” che ci restituisce non solo l’immagine multiforme di una donna, ma coglie anche un’intera comunità: un gruppo che si crea, muta e cerca di difendersi dall’eterna tensione tra senso di sradicamento e brama di appartenenza.
20,00

La luna di Gabriel

La luna di Gabriel

William Boyd

Libro: Libro in brossura

editore: Neri Pozza

anno edizione: 2025

pagine: 304

Londra, 1960. Il trentenne Gabriel Dax è ossessionato dai ricordi dell’incendio in cui è morta sua madre, quando era solo un bambino. Fiamme altissime, scaturite dalla candela che lui accendeva ogni sera accanto al letto, prima di dormire, e copriva con un globo di vetro lattescente: la luna di Gabriel. Ora Gabriel, reporter improvvisato, scrive di viaggi, oltre a sbrigare occasionali “favori” per il fratello, impiegato al Foreign Office: consegne, messaggi, giornali appositamente dimenticati su panchine ben selezionate. Ma le fiamme continuano a inseguirlo. Un giorno, una delle sue trasferte lo conduce in Congo dove, per imprevedibili contingenze, si trova a intervistare il primo ministro Patrice Lumumba. Gabriel sa poco o nulla di politica, è troppo ingenuo per capire il significato del loro in - contro, ma quella che dapprima sembra la fortuna del principiante si trasforma presto in un intrico di bizzarrie e coincidenze che non tarda a mostrare un volto inquietante. Perché in piena Guerra Fredda la linea che divide un viaggiatore da una spia è davvero sottile. Così, quasi per caso, complice il senso di colpa che mai l’abbandona, Gabriel Dax si ritrova impigliato in una rete di segreti che gravitano tutti attorno a una misteriosa e inafferrabile agente dell’MI6, Faith Green. Dall’assolata Cadice alle piazze gelate di Varsavia, fino alle strade vibranti della Swinging London, saranno passioni impreviste, paranoie lecite e pericoli reali ad accompagnare le avventure di Gabriel Dax, uomo comune, eroe riluttante, insospettabile spia.
21,00

Il demone dell'inquietudine. L'alba della guerra civile americana

Il demone dell'inquietudine. L'alba della guerra civile americana

Erik Larson

Libro: Libro in brossura

editore: Neri Pozza

anno edizione: 2025

pagine: 672

Quando una nazione è sull’orlo di un abisso, può accadere che l’arroganza, la malafede o la brama di potere di un pugno di persone la spingano nel vuoto. Tra il 6 novembre 1860 – giorno in cui il repubblicano Abraham Lincoln diventa il 16° presidente degli Stati Uniti – e il 12 aprile 1861 – giorno in cui a Fort Sumter, South Carolina, si spara il primo colpo della Guerra civile – accade proprio questo. La vittoria di Lincoln suggella un periodo di tensioni disgreganti: gli stati del Sud vogliono distruggere l’Unione e il neoeletto deve fermare l’emorragia secessionista. L’abolizione della schiavitù è il combustibile che fa divampare le fiamme dello scontro tra la borghesia dell’èra industriale e l’aristocrazia terriera arroccata in un anacronistico privilegio. Ma questa è storia nota. L’incredibile cronaca di quei cinque mesi, cruciali e convulsi, lo è invece molto meno. Com’è potuto avvenire che il South Carolina, «staterello arrogante» tetragono a qualsivoglia forma di progresso, abbia scatenato il conflitto più sanguinoso di tutte le guerre americane messe insieme? Quando il «demone dell’inquietudine» ha avuto la meglio su ogni altra ragione? Attingendo a diari, documenti, lettere, Larson ci immerge in una storia di errori fatali, fraintendimenti assurdi, egotismi incendiari, tragedie personali e orribili tradimenti. Sentiremo, sopra le altre, le voci di Robert Anderson, comandante di Fort Sumter, ex proprietario di schiavi eppure fedele all’Unione; di Edmund Ruffin, deputato vanesio e sanguinario che tiene a bada la depressione con l’ardore secessionista; di Mary Boykin Chesnut, moglie di un piantatore, in conflitto sia sul matrimonio che sulla schiavitù. E poi c’è lui, il presidente altissimo e triste, che non potrà evitare la guerra da cui uscirà vincitore ma umanamente sconfitto. Vi invito ora a entrare in quel passato, in quel tempo di paura e discordia, e a sperimentare la passione, l’eroismo, il dolore come se viveste davvero in quell’epoca e non conosceste ancora il finale della storia.
24,00

Le cento vite di Antonio Sonoro

Le cento vite di Antonio Sonoro

Elizabeth Gonzalez James

Libro: Libro in brossura

editore: Neri Pozza

anno edizione: 2025

pagine: 304

Messico, 1895. Sesto anno di siccità sulla cittadina mineraria di Dorado. Antonio Sonoro è l’ultimo di una lunga stirpe di leggendari bandidos: nato con l’oro negli occhi e la pistola in mano, è perennemente senza un soldo né una prospettiva. Ma in lui non si placa mai il piacere del rischio, del momento eccitante in cui fa scorrere la porta del vagone merci e scopre cosa c’è dentro. Così, quando gli giunge all’orecchio di un treno carico di tesori, salta in sella insieme al fratello Hugo, con destinazione Houston e la speranza di un ricco bottino. Ma l’assalto finisce nel sangue: i due Sonoro si trovano a fronteggiare i famigerati Texas Rangers, in uno scontro da cui Antonio uscirà gravemente ferito e che gli varrà il soprannome con il quale sarà ricordato: El Tragabalas, il Mangiapallottole. Da quel momento la sua vita oscillerà tra mire di vendetta e sogni di redenzione, la sua anima conoscerà un amaro destino. Città del Messico, 1964. L’attore e cantante Jaime Sonoro è una celebrità e ha tutto ciò che un uomo possa desiderare. Finché due eventi inaspettati giungono a sconvolgere la sua esistenza quasi perfetta: l’incontro con uno straniero, un tipo bizzarro che si fa chiamare Remedio, unico esemplare della sua schiera sulla Terra, e il ritrovamento di un libro antico che custodisce il passato della famiglia Sonoro. E quando quella sciagurata storia sgorga dalle pagine ingiallite, trascina Jaime giù con sé, sotto il peso di tutti i crimini atroci commessi dai suoi avi. Forse è giunto il tempo che qualcuno risponda di una lunga linea di peccati, che paghi il caro prezzo della riparazione del mondo.
20,00

Prendersi tutto. Io, Aristotele Onassis

Prendersi tutto. Io, Aristotele Onassis

Anna Folli

Libro: Libro in brossura

editore: Neri Pozza

anno edizione: 2025

pagine: 448

Sognatore, donnaiolo, esule, lavapiatti, armatore, greco, turco, marito infedele, amante generoso. Uno tra gli uomini più ricchi del mondo. Chi fu Aristotele Onassis? Nei suoi quasi settant’anni di vita costruì un impero, comprò un’isola, strinse amicizia con alcuni degli uomini più potenti del mondo, Churchill su tutti, inventò Montecarlo, fece cadere ai suoi piedi, lui non bello, donne dal fascino straordinario. Ma vide anche il suo futuro ridotto in cenere nel drammatico incendio di Smirne, si reinventò la vita salpando, solo e senza un soldo, per l’Argentina, soffrì per la sua Grecia dilaniata dalla Seconda guerra mondiale, sopravvisse a un figlio amatissimo, conobbe l’apice del successo e l’abisso della solitudine di tutti gli uomini unici. Aristotele Onassis ebbe molte vite, tutte vissute pienamente, e desideri infiniti, nessuno dei quali rimase un sogno astratto, perché tutti diventarono progetti da realizzare, soldi e potere da accumulare. Amò, amato a sua volta: la divina Callas, alla quale lo legò sempre un sentimento tenero e insieme furibondo, e Jackie, l’imperscrutabile e algida regina da mostrare come un trofeo, furono solo due delle molte donne a cui ghermì il cuore. Onassis della vita voleva prendersi tutto. E sicuramente ci riuscì. Anche se il prezzo da pagare in cambio fu molto, forse troppo alto. Anna Folli dipinge in ogni sua sfumatura il ritratto di Aristotele Onassis, in questa tragedia classica il cui eroe è immortale eppure irrimediabilmente umano. Il romanzo di una vita eccezionale.
22,00

L'ordine generato. Una nuova interpretazione dei concetti di energia e tempo

L'ordine generato. Una nuova interpretazione dei concetti di energia e tempo

Claudio Borghi

Libro: Libro in brossura

editore: Neri Pozza

anno edizione: 2025

pagine: 256

Le rivoluzioni apportate nel secolo scorso dalla relatività e dalla meccanica quantistica (Loop Quantum Gravity, Quantum Information) impediscono oggi a due discipline come filosofia e fisica di pensarsi separate e distanti: se la prima dovrà recuperare la sua anima meta-fisica, come afferma Massimo Cacciari nella prefazione a questo volume, la seconda avrà invece il compito di accettare i propri caratteri paradossali, a volte controintuitivi. Si tratta, in ultima istanza, di due forme complementari per affrontare lo stesso dilemma, quello dei fondamenti della realtà. L’ordine generato, partendo dalla focalizzazione del problema dell’energia e, parallelamente, da una riflessione sulla natura del tempo, costituisce quindi un’indagine di ampio respiro sulle teorie fisiche e cosmologiche che alimenta il dialogo fra le due discipline. La materia trattata spazia da Newton a Maxwell e Einstein, da Planck a Bohr e Heisenberg, da Schrödinger a Bell e Bohm, da Dirac a Majorana e Feynman, da Rovelli a Barbour e Verlinde, con frequenti aperture sulla riflessione filosofica contemporanea, con particolare attenzione a Heidegger, Severino e Cacciari, mantenendo anche vivo il confronto con i maestri del passato, da Eraclito a Spinoza. Leggere questo volume significa quindi passare in rassegna quanto è stato ed è tutt’oggi pensato in materia, ma anche imbattersi in una visione teorica inedita, incentrata su un’interpretazione dell’energia e del tempo come grandezze interconnesse, probabilmente coincidenti, intorno alle quali si sviluppa una trama speculativa da cui potrebbe scaturire un ripensamento radicale dei fondamenti del pensiero filosofico e scientifico.
22,00

Beneficio d'inventario

Beneficio d'inventario

Marco Follini

Libro: Libro in brossura

editore: Neri Pozza

anno edizione: 2025

pagine: 192

È la sera di Natale quando Marco Follini riceve una telefonata dall’ex presidente della Repubblica, in cui questi gli confida che suo padre era uno dei capi di Gladio. La notizia lascia spiazzato e sorpreso Follini, voce narrante di Beneficio d’inventario, ed è lo spunto che lo porta a ripercorrere la vita del padre, dagli “esordi” nella lotta partigiana e poi lungo tutto il dopoguerra, durante il quale svolse un importante, anche se defilato, ruolo di ponte tra l’Italia e gli Stati Uniti. In questo libro Follini ritrova la qualità stilistica e narrativa che già è stata apprezzata da pubblico e critica in molte sue opere, e che qui viene messa al servizio di una storia originale, sfaccettata, acuta e profonda sia per quanto riguarda lo scandaglio delle dinamiche personali, quelle del rapporto tra un padre e un figlio, sia per l’analisi storica e politica, per le riflessioni spesso folgoranti sul potere e sui suoi meccanismi, per le considerazioni sullo svilupparsi della cosiddetta Prima Repubblica, e ancora per la capacità di raccontare come la dimensione pubblica sia stata, per gli uomini di quegli anni, un riflesso di quella privata, e viceversa. Ciò che infatti rende notevole questo libro è proprio la capacità di fondere le due dimensioni (privata e familiare, storica e politica) in una forma nuova, dove si passa con naturalezza dall’una all’altra, arricchendo la lettura di implicazioni, suggestioni, stimoli sentimentali, intellettuali e politici. Questa è la storia di un padre e (molto meno) di un figlio. La storia di un piccolo mistero che ha annodato i loro destini. E la storia di un epilogo che non è mai stato trovato. Prefazione di Filippo Ceccarelli.
18,00

Il dominio della resa

Il dominio della resa

Francesco Pala

Libro: Libro in brossura

editore: Neri Pozza

anno edizione: 2025

pagine: 224

1984. Berlino Est è una grande prigione a cielo aperto, chiusa nel perimetro di un muro invalicabile che spacca in due la città. Un mondo di ferro e cemento, opprimente e opaco, scrutato in ogni suo recesso dalla Stasi, il servizio segreto più ubiquo e potente di sempre, che usa gli occhi di un esercito di spie, per professione o per coercizione. Qui tutte le persone, tutti i luoghi hanno orecchie e memoria; qui l’amicizia non può esistere perché chiunque, in un giorno di un anno qualunque, può essere interrogato e piegato; qui si esercita una mediocre onnipotenza sui destini degli innocenti. Lo sa bene Immanuel che, accusato vent’anni prima di dissidenza e allontanato dalla figlia piccola, non smette da allora di cercarla tra i volti di tutte le giovani sconosciute incontrate per strada. È perso in una solitudine alleviata solo da Tanja, una vedova che non crede più nell’amore. Quanto sia difficile guardare un orizzonte irraggiungibile lo sa anche Irene, che ama la letteratura e sogna di superare il confine che intravede dalla sua finestra, in cima a uno dei tanti casermoni di Berlino. Vorrebbe progettare una fuga folle, ma è frenata dalla passione per Klaus, alto ufficiale della Stasi e uomo sposato, con cui vive una relazione fatta di incontri fugaci, distacchi silenziosi e ritorni travolgenti. Per Immanuel, Irene e Klaus verrà il tempo della scelta tra la libertà, l’amore, sé stessi. Francesco Pala torna a scrutare il mondo celato dietro alla Cortina di ferro e, con il consueto sguardo lucido sulla Storia, illumina esistenze possibili e accadimenti reali che chiedono di non essere dimenticati.
18,00

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