Libri di Marina Valensise
Il passato di un'illusione. L'idea comunista nel XX secolo
François Furet
Libro: Libro in brossura
editore: Silvio Berlusconi Editore
anno edizione: 2024
pagine: 888
A partire dal 1917, l’idea del comunismo ha vissuto in bilico tra la sua universalità astratta e la sua incarnazione nella storia. Eppure, per quanto sfortunato e tragico sia stato il corso della rivoluzione bolscevica, la sua promessa ha attraversato il Novecento a bandiere spiegate. Da Lenin a Gorbacëv, per decenni la realtà non ha spento la fiamma dell’utopia, ma l’ha ravvivata. Al centro di "Il passato di un’illusione" è la fascinazione che l’idea comunista ha esercitato sugli intellettuali del Ventesimo secolo, un’influenza sentita ben oltre i regimi di tipo sovietico, che ha trovato vita più lunga in Occidente – in Italia e in Francia, soprattutto – che nell’Est Europa. Il mito sovietico non sarebbe durato così tanto, e non sarebbe stato accolto con una fede così cieca, se le circostanze non avessero alimentato le sue menzogne. Capace di risvegliare le forze sopite della tradizione rivoluzionaria occidentale, non appena ottenuta la vittoria il bolscevismo ha fatto propria l’eredità giacobina, assumendosi il compito di rigenerare l’umanità. Nato dalla prima guerra mondiale, ha dato un volto al nichilismo dell’epoca, ha tratto profitto dalle ingiustizie del trattato di Versailles, si è arricchito grazie allo spettacolo offerto dalla grande Depressione, è prosperato con l’antifascismo e ha toccato il punto più alto alla fine del secondo conflitto mondiale, con la vittoria sul nazismo. Persino la destalinizzazione, che segnava il declino di quel mito, ha contribuito a guadagnare il consenso di coloro che in tutto il mondo avevano condannato il passato regime per i suoi crimini. L’illusione ha continuato ad alimentare per quasi un secolo le speranze di milioni di sostenitori e, apparentemente immune alle svolte del destino, è andata in pezzi solo con la caduta dell’URSS. È una parabola che incarna, più di ogni altra, il Novecento, i suoi entusiasmi, i suoi miti e le sue tragedie.
Marx e la rivoluzione francese
François Furet
Libro: Libro in brossura
editore: Pgreco
anno edizione: 2024
pagine: 374
Per tutta la sua vita, Marx si interessò alla Rivoluzione francese, sebbene con sfumature diverse, legate all’evoluzione delle sue idee e agli eventi del suo tempo. Per il giovane Marx critico di Hegel, la Rivoluzione segnò l’avvento dello Stato democratico rappresentativo, frutto di un’“illusione comunitaria”; per il Marx più maturo, la Rivoluzione del 1789 rappresentò la presa di potere da parte di una borghesia industriale giunta a un livello di sviluppo tale da rovesciare l’antica monarchia. Questa interpretazione, tuttavia, non spiega la successione di regimi tanto diversi come la monarchia costituzionale, il Terrore giacobino o la Comune di Parigi del 1870, portando il filosofo tedesco a riconsiderazioni e nuove riflessioni. In queste pagine, Furet si fa portavoce critico di questa incessante speculazione attraverso un confronto brillante e implacabile, e offre ai lettori la genealogia critica delle idee marxiane su politica e Stato e una riflessione sulle diagnosi filosofiche del XIX secolo intorno all’essenza della modernità.
Sul baratro. Città, artisti e scrittori d'Europa alla vigilia della seconda guerra mondiale
Marina Valensise
Libro: Libro in brossura
editore: BEAT
anno edizione: 2024
pagine: 208
Un continente sull’orlo dell’abisso, incredulo, preso alla sprovvista dall’accelerazione dei fatti e dalla spirale di eventi imprevedibili e ingovernabili che ne derivano. Il 1938 è l’ultimo anno di un’apparente pace nell’Europa che ha vissuto male i vent’anni che la separano dalla fine della Grande guerra. La Germania nazista vuole imporle la sua egemonia. Marina Valensise coglie mirabilmente l’ansia segreta, l’inquietudine, il tormento o la semplice indifferenza che aleggiano sul Vecchio continente. Per farlo, sceglie la chiave di un viaggio attraverso le sue capitali, e in ogni città si fa accompagnare da un personaggio che la rappresenti, ricostruendo così il destino di quindici scrittori, artisti, poeti, intellettuali, con i loro drammi, le passioni, i sogni, le ambizioni e le angosce nell’imminenza del conflitto. Da Anna Achmatova fino ad Alberto Moravia, passando da Freud e Stefan Zweig, Licy von Wolff-Stomersee, Bruno Schulz e molti altri, questo libro racconta i sogni, le illusioni, i pensieri dei grandi intellettuali, scrittori e artisti del Novecento. Le loro inquietudini increspano le pagine come fossero onde di un mare sconvolto e ricordano al lettore contemporaneo quanto sia vulnerabile la libertà europea, quanto fragile la civiltà che ne è il fondamento.
Sul baratro. Città, artisti e scrittori d'Europa alla vigilia della seconda guerra mondiale
Marina Valensise
Libro: Libro in brossura
editore: Neri Pozza
anno edizione: 2022
pagine: 208
Un continente sull’orlo dell’abisso, incredulo, preso alla sprovvista dall’accelerazione dei fatti e dalla spirale di eventi imprevedibili e ingovernabili che ne derivano. Il 1938 e l’ultimo anno di un’apparente pace nell’Europa che ha vissuto male i vent’anni che la separano dalla fine della Grande guerra. La Germania nazista vuole imporle la sua egemonia. Marina Valensise coglie mirabilmente l’ansia segreta, l’inquietudine, il tormento o la semplice indifferenza che aleggiano sul Vecchio continente. Per farlo, sceglie la chiave solo apparentemente rapsodica di un viaggio attraverso le sue capitali, da Vienna a Budapest, da Berlino a Parigi, da Praga a Bucarest, passando da Vilna e Varsavia, Mosca e Leningrado, e poi ancora da Riga a Drohobyč, da Salisburgo a Lucerna, da Roma sino all’approdo finale a Bruxelles. In ogni città si fa accompagnare da un personaggio che la rappresenti, ricostruendo cosi il destino di quindici scrittori, artisti, poeti, intellettuali, con i loro drammi, le passioni, i sogni, le ambizioni e le angosce nell’imminenza della guerra. Allora molti capirono, alcuni fraintesero, altri fuggirono. I fili di tanti destini si intrecciano di continuo senza mai confondersi. Ci sono amici come Anna Achmatova e Osip Mandel’štam, poeti uniti dal patimento per la persecuzione subita durante il terrore stalinista. Ci sono semplici conoscenti, come Sigmund Freud e Stefan Zweig, l’ebreo viennese esule a Londra già prima dell’Anschluss, che nell’estate del 1938 sarà fra i primi, col pittore Salvador Dali, a dare il benvenuto al fondatore della psicoanalisi espatriato in Inghilterra. Ci sono emuli e seguaci, come Licy von Wolff-Stomersee, l’aristocratica del Baltico e psicoanalista, moglie di Giuseppe Tomasi di Lampedusa, che resistette al cambio di regime psicoanalizzando un bolscevico nel suo castello in Lettonia. Ci sono stranieri in patria come Bruno Schulz, nato polacco nella Galizia orientale consegnata prima all’Ucraina, poi all’Unione Sovietica, e infine ai nazisti, o come Czesław Miłosz, nato suddito dello zar in Lituania e mai diventato del tutto polacco. Ci sono artisti e poeti in fuga come Arturo Toscanini dalla Bayreuth di Winifred Wagner, o come Wystan H. Auden e Alberto Moravia che partono per l’Estremo Oriente e si ritrovano a vagare per le strade di Pechino mentre in Europa sta per scoppiare la fine del mondo. E ci sono apolidi che scelgono l’esilio come Odon von Horvath, nato a Fiume suddito asburgico e morto a Parigi una sera di giugno per un incidente assurdo che è il simbolo stesso del trauma europeo. In questo libro si agitano le anime di grandi intellettuali, scrittori e artisti del Novecento, con i loro sogni, le illusioni, i pensieri. Le loro inquietudini increspano le pagine come fossero onde di un mare sconvolto e ricordano al lettore contemporaneo quanto sia vulnerabile la liberta europea e quanto fragile sia la civiltà che ne e il fondamento.
La temeraria. Luciana Frassati Gawronska, un romanzo del Novecento
Marina Valensise
Libro: Copertina morbida
editore: Marsilio
anno edizione: 2021
pagine: 480
Protagonista e musa del Novecento, testimone d'eccezione del suo fermento culturale come delle sue tragedie, antinazista e cattolica, con la sua lunga vita Luciana Frassati Gawronska rimane una figura emblematica. Figlia di Alfredo, fondatore della «Stampa» e ambasciatore a Berlino, sorella del beato Pier Giorgio, morto prematuramente in odore di santità, Luciana, donna affascinante e curiosa, sposa un diplomatico polacco di stanza all'Aja, diventa amica di Franz Werfel, Alma Mahler e Arturo Toscanini. Allo scoppio della seconda guerra mondiale è a Varsavia, dove, dopo varie udienze con Mussolini, si imbarcherà in una serie di viaggi avventurosi tra Italia e Polonia per mettere in salvo beni, opere d'arte e molte vite. Scampata all'arresto da parte della Gestapo, approderà a Roma, dove sarà riferimento fondamentale per la cultura del dopoguerra. In questo ritratto d'autore rivivono le vicende familiari e le avventure personali di una donna capace di scelte ardite e di grande indipendenza di pensiero, che incarna un secolo irripetibile con le sue luci e le sue ombre, le sue passioni e i suoi conflitti.
La cultura è come la marmellata. Promuovere il patrimonio italiano con le imprese
Marina Valensise
Libro: Copertina morbida
editore: Marsilio
anno edizione: 2016
pagine: 142
«La cultura è come la marmellata: meno ne hai, più la spalmi». Marina Valensise parte da questo slogan, apparso sui muri della Sorbona nel maggio '68, per illustrare uno dei paradossi italiani: il paese con il patrimonio più ricco del mondo è incapace di valorizzarlo, mentre altri prosperano su fortune molto meno cospicue. Fin dal titolo, il suo libro ha il sapore di una provocazione, ma è frutto di un'esperienza concreta. Tra il 2012 e il 2016, infatti, l'autrice ha diretto l'Istituto italiano di cultura a Parigi ed è riuscita a rinnovarne la sede, a moltiplicare il numero dei suoi frequentatori e a raddoppiare le entrate proprie rispetto alla dotazione statale. Il segreto? La virtuosa contaminazione e la potente sinergia tra pubblico e privato a favore del patrimonio, che Marina Valensise ripercorre in queste pagine proponendole come modello di valorizzazione partecipata. La differenza di impostazione non è banale e sta in un concetto apparentemente semplice: la capacità di evolversi, abbandonando un ruolo passivo per una funzione più innovativa, che vada oltre quella di semplice cinghia di trasmissione del sapere dato, per produrre cultura in nome di un'idea più dinamica dell'interesse generale. La lievità del racconto, ricco di aneddoti gustosi e frutto di mille incontri con personalità che nei più vari settori - dal design alla cucina, dall'architettura alla musica - danno lustro all'Italia nel mondo, si unisce al monito a tornare protagonisti in nome della cultura sul piano internazionale, offrendo un decalogo di semplici regole per applicare questo modello alla realtà quotidiana delle istituzioni e delle imprese.
L'Hôtel de Galliffet. Ediz. italiana e francese
Marina Valensise
Libro: Libro in brossura
editore: Skira
anno edizione: 2015
pagine: 176
Conoscete lo studiolo di Talleyrand? Fra le mura di questo palazzo del Settecento, nel cuore del faubourg Saint-Germain, il ministro di Napoleone ufficiò dal 1797 al 1807, tessendo la sua tela diplomatica sotto il Direttorio, il Consolato, l'Impero e contro l'imperatore. Restituito ai legittimi proprietari con la Restaurazione, l'Hôtel de Galliffet finì per ospitare l'Ambasciata d'Italia e, nel 1909, divenne proprietà dello Stato italiano. Trame di potere, tresche sentimentali, complotti, tradimenti e lasciti improbabili rivivono in questa biografia di un luogo, scritta per valorizzare un patrimonio comune dal direttore dell'Istituto italiano di cultura che da mezzo secolo ha qui la sua ribalta.
Autunno in Calabria
Marina Valensise, Lorenzo Capellini
Libro: Libro in brossura
editore: Minerva Edizioni (Bologna)
anno edizione: 2013
pagine: 168
Il sole sorge a Sud. Viaggio contromano da Palermo a Napoli via Salento
Marina Valensise
Libro: Copertina rigida
editore: Marsilio
anno edizione: 2012
pagine: 363
"Come è possibile conciliare l'ordine in cui sei cresciuto, e l'armonia civile che pure hai conosciuto, con una società che oggi pare dominata dai fuorilegge, dove violenza, dolore e morte sembrano imporsi incontrastati? Come è possibile che la favola bella di un mondo chiuso, pieno di regole e sicuri divieti, abbia finito per farsi contaminare da un incubo, dove l'unica regola è il sopruso, e dove la violazione sistematica di ogni norma non è nemmeno più considerata un'offesa alla convivenza civile?" Partendo dai ricordi delle sue estati di bambina trascorse a Polistena, Marina Valensise si domanda dove siano finiti i principi e i valori nei quali era cresciuta e ai quali era stata abituata, che oggi sembrano a tal punto calpestati da essere cancellati nel loro esatto contrario, e cioè nel trionfo di Gomorra, nel regno della violenza senza regole e dell'abuso sistematico, nel dominio incontrastato della criminalità organizzata che attanaglia il Sud. Dalla passione orgogliosa per quella terra remota, peraltro sconosciuta ai più, nasce la scelta di raccontare il Sud in modo eccentrico e "un po' folle", partendo da Palermo, l'antica capitale del Regno di Sicilia, proseguendo verso Catania, la "Milano etnea", sino a perdersi fra le montagne e le pianure della Calabria, la regione "più autunnale d'Italia", visitare la Basilicata con la sua "vitalità postmoderna" e la Puglia, che "è il Nord del Sud", per poi concludere il periplo con due tappe in Campania e a Napoli, che "resta un mondo a parte".
La temeraria. Luciana Frassati Gawronska, un romanzo del Novecento
Marina Valensise
Libro: Libro in brossura
editore: Marsilio
anno edizione: 2019
pagine: 480
Protagonista e musa del Novecento, testimone d’eccezione del suo fermento culturale come delle sue tragedie, antinazista e cattolica, con la sua lunga vita Luciana Frassati Gawronska rimane una figura emblematica del secolo scorso. Figlia di Alfredo, fondatore della «Stampa» e ambasciatore a Berlino durante l’ultimo governo Giolitti, sorella del beato Pier Giorgio, morto prematuramente in odore di santità, Luciana nasce all’inizio del Novecento nella villa della famiglia materna, a Pollone, in Piemonte. Donna di grande fascino e piena di curiosità, dopo aver sposato un diplomatico polacco di stanza all’Aja, diventa amica di Franz Werfel, Alma Mahler, Wilhelm Furtwängler e Arturo Toscanini. Allo scoppio della seconda guerra mondiale è a Varsavia, dove, dopo varie udienze con Mussolini, si imbarcherà in una serie di viaggi avventurosi tra Roma e la Polonia per mettere in salvo beni, opere d’arte e soprattutto la vita di tanti amici, parenti e semplici cittadini, stretti nella morsa della duplice dittatura nazista e bolscevica. Scampata per un pelo all’arresto e alle torture da parte della Gestapo, approderà a Roma con i figli nella casa di Piazza Leonina, che diverrà punto di snodo della cultura del dopoguerra. Da qui inizierà a mobilitarsi per il riesame della causa di beatificazione di Pier Giorgio, che si concluderà felicemente grazie al papa polacco nel 1990. In questo ritratto Marina Valensise ci restituisce un ricco affresco biografico che ne ripercorre le vicende familiari e le avventure personali, offrendo un’occasione per rivivere il Novecento attraverso la storia di una donna capace di scelte ardite, di grande indipendenza di pensiero, incarnando un secolo irripetibile con le sue luci e le sue ombre, le sue passioni e i suoi conflitti.
L'italiano in cucina
Marina Valensise
Libro
editore: Skira
anno edizione: 2015
pagine: 192
Venti cuochi stellati, fra i migliori del mondo, riuniti per la prima volta a Parigi da tutta Italia, ci guidano alla scoperta della cucina di un Paese ricchissimo e in larga parte ancora inesplorato. Ciascuno di loro ci invita a sederci a tavola per un pasto speciale, dove assaporare i tesori della cucina italiana nell'infinita varietà che la distingue. Ognuno ha i suoi ingredienti, i suoi segreti, il suo giro di mano, il suo legame forte e genuino con il territorio. Tutti hanno un debito nei confronti di produttori, contadini, viticoltori, pescatori, veri tutori della ricchezza del nostro territorio e umili artefici del successo del gusto italiano nel mondo. Al seminario "L'Italiano in cucina", nato da un'idea di Massimo Bottura e organizzato a Parigi da Marina Valensise all'Istituto Italiano di Cultura, hanno partecipato Davide Oldani, Gianfranco Vissani, Enrico Cerea, Pino Cuttaia, Heinz Beck, Moreno Cedroni, Salvatore Tassa, Gennaro Esposito, Alfonso Iaccarino, Anthony Genovese, Luigi Ferraro, Carlo Cracco, Roberto Petza, Emanuele Scarello, Vinod Sookar e Antonella Ricci, Giancarlo Perbellini, Cristina Bowermann, Mariangela Susigan, Matteo Baronetto.