UTET Università
Manuale di studi LGBTQIA+
Fabio Corbisiero, Salvatore Monaco
Libro: Libro in brossura
editore: UTET Università
anno edizione: 2024
pagine: 352
Questo manuale offre una lettura del cambiamento sociale che la comunità LGBTQIA+ sta affrontando nello scenario contemporaneo, ancora permeato da pregiudizio e stigma. Il volume passa in rassegna una vasta gamma di questioni di ampio interesse attraverso la prospettiva delle scienze sociali, il cui sguardo si focalizza su argomenti diversificati che vanno dai diritti di cittadinanza all’uso di una comunicazione inclusiva, fino ad arrivare a forme più recenti di fare famiglia. Si tratta di un compendio all’avanguardia che colma una lacuna nel panorama scientifico nazionale e offre un riferimento fondamentale sul tema per i decenni a venire.
3H nella didattica STEAM. Vademecum per trasformare le tue classi
Alberto Garniga
Libro: Libro in brossura
editore: UTET Università
anno edizione: 2024
pagine: 368
Cosa comporta l’approccio STEAM (Scienze, Tecnologia, Ingegneria, Arte e Matematica) per la didattica? Perché è considerato così importante dai decisori pubblici e nelle indicazioni di innovazione della scuola? Quali scenari apre, quali esperienze e strumenti suggerisce? Come si può tradurre nel lavoro del docente e del coordinatore didattico? Questo volume cerca di rispondere a tutto campo a queste domande, attraverso tre sezioni, riassunte dalle 3H. Nella prima, simboleggiata dal cuore (Heart), si parte da ispirazioni fornite da scuole impegnate nella revisione dei modelli didattici per esplorare le radici pedagogiche del movimento STEAM. Nella seconda, simboleggiata dalle mani (Hands), ci si affianca ai docenti nel loro lavoro quotidiano e si analizzano i metodi di active learning, con vari esempi sul campo, illustrando come coinvolgere gli studenti in investigazioni scientifiche e umanistiche, compiti simulativi di realtà e progetti creativi che stimolino l’applicazione del sapere e il pensiero critico. Nella terza, simboleggiata dalla testa (Head), si passa dalla parte di chi deve fissare obiettivi, organizzare e valutare tutto l’impianto scolastico affinché le idee di una didattica attiva e transdisciplinare non rimangano sulla carta. Questo libro è una risorsa preziosa per educatori, docenti e dirigenti scolastici interessati a rivoluzionare l’approccio trasmissivo e preparare gli studenti per le sfide del futuro.
La pedagogia in questione. Concetti, tempi e contesti
Enricomaria Corbi, Pascal Perillo, Fabrizio Chello
Libro: Libro in brossura
editore: UTET Università
anno edizione: 2024
pagine: 342
Il titolo del presente volume – La pedagogia in questione – rimanda immediatamente all’idea che la pedagogia – al pari di ogni altra disciplina – possa essere sottoposta a una serie di interrogativi volti a problematizzare la sua fisionomia. Mettere in questione qualcosa significa, infatti, interrogarla in maniera radicale, metterla in dubbio, non credere immediatamente alla sua parola o alla sua faccia più esplicita; significa voler verificare se quella parola o quella faccia reggano allo scandaglio attento e meticoloso di chi non si accontenta, di chi vuole cercare altro, di chi vuole andare al di là di ciò che ascolta e vede a tutta prima. Questionare, dunque, non coincide in alcun modo con porre domande che possono essere risolte con facili definizioni o con domande che consentono risposte affermative o negative o, ancor meno, con domande retoriche. Le domande che pone chi questiona sono domande che hanno bisogno di tempi lunghi di risposta. Questionare la pedagogia, perciò, significa considerare in maniera attenta e articolata il suo aspetto più peculiare, derivante dalla delucidazione dei suoi oggetti di studio, dei suoi approcci epistemologici, delle sue teorie di riferimento, dei suoi metodi di indagine e delle plurali articolazioni della riflessione pedagogica sul piano della pratica educativa professionale.
Il tarlo. La manipolazione della mente nella nuova geopolitica
Gianfranco Lizza
Libro: Libro in brossura
editore: UTET Università
anno edizione: 2024
pagine: 176
È la mente il campo di battaglia del futuro. La geopolitica, oltre alle tradizionali metodologie di analisi, non può trascurare in loro supporto anche gli studi psicologici relativi alla manipolazione dei cervelli. Perché le guerre del futuro saranno, soprattutto, guerre della mente. Film, canali televisivi, giornali, social media e tutte le molteplici forme di comunicazione digitale già rappresentano gli strumenti con cui si combattono le battaglie senza polvere da sparo. È un territorio dove la regola fondamentale è che non ci sono regole nello spingere verso i condizionamenti mentali, che premono le masse a condividere e assecondare per essere in linea con l’immaginario collettivo. Una propaganda mirata, condotta con i più moderni mezzi di comunicazione in campo sia politico sia economico, può cambiare le opinioni di milioni di persone. Anche queste sono guerre e i grandi decisori si affidano sempre più all’uso di questi strumenti per il raggiungimento dei loro obiettivi.
I simboli contesi. Simboli religiosi tra rappresentazioni pubbliche e conflitti giuridici
Carlo Nardella, Marcello Toscano, Luca Pietro Vanoni
Libro: Libro in brossura
editore: UTET Università
anno edizione: 2024
pagine: 208
A chi appartengono i simboli religiosi? Chi e in che modo può farne uso? Quali sono i conflitti innescati dal loro utilizzo e chi è legittimato a risolverli? Queste domande toccano temi su cui oggi si interroga la nostra società e aprono la strada a riflessioni teoriche sulle trasformazioni di un patrimonio simbolico sempre più conteso nello spazio pubblico. Prendendo le mosse da una ricerca interdisciplinare sviluppata tra sociologia e diritto, il volume propone interpretazioni che, con analisi puntuali e approfondite, tentano di rispondere a questi interrogativi. Per farlo, gli autori si sono mossi su più fronti, impostando una collaborazione di lungo periodo in cui hanno fatto convergere le rispettive ottiche di analisi e competenze.
Diventare insegnante. Il metodo FuoriClasse per preparare l'orale e i percorsi abilitanti del concorso
Irene Gualdo
Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: UTET Università
anno edizione: 2024
pagine: 192
La prova orale del concorso per diventare insegnanti e dei nuovi percorsi abilitanti consiste in un’attività didattica simulata e in un colloquio. Fondato su un approccio pratico e personalizzabile, il metodo FuoriClasse è stato concepito per aiutare gli aspiranti docenti a superare quest’ultima sfida. Oltre ad affrontare i più importanti temi teorico-metodologici relativi alla didattica, questo libro illustra le linee guida da seguire per progettare attività didattiche efficaci e complete, a partire dalla descrizione del contesto classe fino alla definizione delle modalità di verifica e valutazione degli apprendimenti. Ogni capitolo è arricchito da una “cassetta degli attrezzi”, che offre gli strumenti necessari a realizzare l’attività didattica simulata e il prodotto multimediale a supporto dell’esposizione. Ciascun capitolo è accompagnato da una videolezione e dal relativo audiolibro, per consentire una fruizione flessibile e personalizzata dei contenuti. Completa il volume una serie di esercizi di difficoltà crescente che guidano la lettrice e il lettore nell’applicazione concreta del metodo FuoriClasse alla propria disciplina di insegnamento. Con 24 videolezioni e audiolibro.
Antropologia dei rifiuti nelle Afriche del terzo millennio. Scarti, sfide, riconfigurazioni e opportunità
Libro
editore: UTET Università
anno edizione: 2024
pagine: 192
L'Antropocene è l'era in cui la presenza dell'uomo sta lasciando le tracce più evidenti nei processi geologici. Il costante aumento dei rifiuti – visibili e invisibili – in ogni angolo del pianeta ne è, secondo gli scienziati, una delle cause principali. Questa situazione sta assumendo una dimensione così rilevante da aver portato gli studiosi a coniare il termine Wasteocene, ovvero «l'era dei rifiuti». La presenza e la pervasività dei rifiuti sembrano quasi rappresentare un universale del mondo contemporaneo, al punto tale da aver legittimato una serie di studi (teorici e pratici) che si sono interrogati sulle modalità di gestione e di concettualizzazione degli scarti in diverse parti del mondo. Definire il rifiuto è già di per sé una produzione di teoria e un atto classificatorio: rifiuto è ciò che ha subito un passaggio di stato e una perdita sia del valore d'uso sia del valore di scambio. Il volume analizza i rifiuti da un punto di vista etnografico e antropologico in diversi contesti dell'Africa contemporanea.
Storia della sociologia scientifica. Per ripartire dai classici e usarli in modo nuovo
Guglielmo Rinzivillo
Libro: Libro in brossura
editore: UTET Università
anno edizione: 2024
pagine: 368
La sociologia come disciplina scientifica non ha vissuto una vera e propria “età di mezzo”, un periodo che lega le sue origini più antiche all’età moderna, nel senso che la sua storia più remota quasi coincide con l’avvento della società industriale in Europa e in America a partire dal XVIII secolo in avanti. Praticamente ieri. La storia della sociologia (così e come abitualmente la trattiamo) può considerarsi sia un’area tradizionale della sociologia sia una parte della storia delle scienze sociali studiata dalle storiche e dagli storici intellettuali e, nei nostri favorevoli auspici, dalla scienza. Una grande quantità di testi narrativi ha avuto oggi il sopravvento nello studio della storia della sociologia e del pensiero sociologico, accettando come valida una marcata versione di compilazione di svariate tipologie di studi descrittivi: manuali più o meno ricchi di casi importanti, corsi introduttivi, itinerari e compendi, atti di incontri e convegni, appunti, percorsi narrati, schemi teorici di riferimento, sillogi, raccolte solo biografiche, antologie e brevi letture di noti brani scelti... Questi documenti hanno arricchito la già estesa storiografia della disciplina e circolano nelle nostre università e nei vari programmi senza il timore di venire un giorno sconfessati; cosa, questa, che atterrebbe all’intento di poter scrivere finalmente una “storia della sociologia scientifica” la quale, come primum movens, tenderebbe innanzitutto a liberarsi dalla sua vecchia “protostoria” e anche dalla faticosa ma prolifica teorizzazione della sua stessa produzione “di periodo” che, per molti versi, avrebbe rappresentato l’unica via d’uscita per l’esercizio storiografico dei molti non addetti e addette ai lavori. Non è vero quindi che ogni sociologo può scrivere la sua storia e neanche che la storia della sociologia è la storia dei sociologi o, peggio, che ogni sociologia è storia della sociologia, così e come pensano al giorno d’oggi i qualitativi.
Insegnare storia nella scuola secondaria. Il laboratorio storico e altre pratiche attive
Francesco Monducci, Agnese Portincasa
Libro: Libro in brossura
editore: UTET Università
anno edizione: 2024
pagine: 576
È diventato quasi un luogo comune affermare che i giovani d’oggi, come sosteneva Eric Hobsbawm, vivano in una sorta di presente permanente, non abbiano cognizione del passato e, peggio ancora, nutrano scarso interesse per acquisirla. La storia è tra le materie meno amate a scuola, e le tracce che affrontano temi d’argomento storico sono regolarmente le meno gettonate fra quelle proposte all’Esame di Stato. È una realtà con la quale gli insegnanti si trovano quotidianamente a confrontarsi, frutto di una rapida trasformazione della società occidentale, in cui la scuola è solo uno dei tanti attori in gioco. Eppure, la scuola può ancora svolgere un ruolo fondamentale per motivare i giovani allo studio di questa disciplina e far acquisire loro una reale coscienza storica, che permetta di comprendere meglio sé stessi e la realtà in cui vivono. Tale coscienza storica non può, però, formarsi attraverso la tradizionale didattica trasmissiva, ma solo attraverso pratiche attive che pongano lo studente al centro del processo di costruzione della conoscenza, gli consentano di riflettere su quello che apprende e sugli strumenti che usa, di confrontarsi e dialogare con i compagni e con l’insegnante. Il laboratorio di storia, frutto di un cammino di rinnovamento della didattica ormai quarantennale in Italia, dimostra oggi più che mai la sua validità per l’apprendimento di un sapere significativo e per la formazione di cittadini attivi e consapevoli, che non cadano facili vittime delle manipolazioni del passato e delle false verità oggi così diffuse.
Botanica farmaceutica e farmacognosia. Piante officinali, droghe e prodotti erboristici
Gianni Sacchetti
Libro: Libro in brossura
editore: UTET Università
anno edizione: 2023
pagine: 368
Il testo si sviluppa seguendo un’architettura pedagogica caratterizzata da 16 Unità Didattiche (UD), ciascuna delle quali propone un pacchetto di argomenti coerentemente correlati e prodromici alle Unità Didattiche conseguenti. Le Unità Didattiche dalla 1 alla 6 descrivono la filiera delle piante medicinali (officinali) a partire dalla loro contestualizzazione culturale (UD 1), a cui segue la descrizione del loro approvvigionamento (UD 2), dell’incidenza dei fattori pre- e post- raccolta sulla qualità delle piante medicinali, delle droghe e dei derivati (estratti) (UD 3, 4), dei principi attivi naturali delineati per classi chimiche di riferimento e biogenesi (UD 5), del controllo di identità e qualità della materia prima e dei derivati utilizzando diversi e integrati approcci (UD 6). L’Unità Didattica 7 introduce gli argomenti più specialistici delle Unità Didattiche che seguono e che caratterizzano la frontiera più moderna dell’esplorazione del prodotto erboristico (es. le interazioni con farmaci), condizionandone in modo sempre più marcato e dinamico il consiglio efficace e sicuro. Le Unità Didattiche dalla 8 alla 16 descrivono le piante medicinali (officinali), le droghe e i prodotti erboristici che incidono sul benessere di organi, apparati e sistemi dell’organismo, o che si distinguono per peculiari proprietà (es. antitumorale, analgesica, antinfiammatoria) ampiamente contestualizzate nella pratica farmaceutica e salutistica. Per ogni diverso contesto specialistico sono descritte nel dettaglio alcune risorse vegetali ritenute paradigmatiche per l’argomento specifico, a cui viene fatta seguire una descrizione più sintetica di altre specie utili all’ambito in cui sono collocate, con particolare riferimento alla parte usata, ai principi attivi, alla loro efficacia, ai possibili effetti avversi e a manifestazioni di interazione con farmaci e/o condizioni organiche utili all’espressione di un consiglio efficace e sicuro.
Storie di spettacoli. Uno sguardo contemporaneo
Fabio Acca, Roberto Alonge, Sonia Bellavia, Elena Cervellati, Roberta Ferraresi
Libro
editore: UTET Università
anno edizione: 2023
pagine: 352
Nessuna storia umana è semplicemente lineare ed evolutiva, e quella del teatro o – come si preferisce oggi – delle arti performative non fa eccezione. Del resto, un grande storico, Marc Bloch, ha scritto: «L’incomprensione del presente nasce inevitabilmente dall’ignoranza del passato. Ma non è forse meno vano affaticarsi nel comprendere il passato, se non si sa niente del presente». Capovolgendo il cannocchiale, questo libro traccia così le tante storie degli spettacoli dai tempi nostri ai Greci ovvero da quello che è l’«ultimo fotogramma», con il quale si confronta la nostra sensibilità, che costituisce la nostra attualità, per muoversi nella direzione di un passato di cui si cerca di recuperare il senso o i sensi, ma soprattutto le differenze. Il percorso si snoda quindi dalla performance contemporanea, alle rivoluzioni attorno al Sessantotto, alle lacerazioni delle avanguardie primonovecentesche, per addentrarsi nella ricerca del tempo perduto del teatro antico, che continua a irradiare energie, polemiche e potenti bagliori d’arte. Una prospettiva inedita, ma, deliberatamente, uno sguardo contemporaneo.
Studiare i creative media. Ricerca e analisi dei processi di creazione, condivisione e appropriazione culturale
Alessandra Micalizzi, Marija Koprivica Lelicanin
Libro: Libro in brossura
editore: UTET Università
anno edizione: 2023
pagine: 376
Studiare i creative media è diventata una necessità, non solo puramente accademica. Approcciare la ricerca rivolta a contenuti, pratiche e processi dei media digitali in tutte le forme creative, infatti, è un passo fondamentale anche per chi quelle industrie desidera abitarle con produzioni proprie; per i professionisti che vi operano; per le studentesse e gli studenti che già si proiettano lavorativamente in quei mondi. Il libro si propone di favorire il lavoro di ricerca, mettendo al centro non tanto i metodi, quanto gli obiettivi e gli oggetti culturali che si vogliono osservare. Attraverso questi percorsi, ipotetici e dinamici, si intende definire i contorni applicativi di una disciplina come la mediologia, che affonda le sue radici nella ricerca sociale, nella psicologia, nell’antropologia e nella socio-semiotica. Accanto alla parte puramente teorica, il testo fornisce degli strumenti operativi di lavoro, offre esempi applicati alla realtà sociale e traccia sentieri che, lungi dall’essere vincolanti, segnano la via per chi si avvicina al mondo della ricerca in ambito mediologico. Esso è dunque ponte tra accademia e mondo professionale, tra teoria e pratica. Studiare i creative media propone un approccio multimodale alla ricerca applicata: una mappa per orientarsi nel mondo dell’industria culturale, nelle sue forme espressive e nei suoi processi di produzione e di appropriazione.