Edizioni di Storia e Letteratura: Temi e testi
Tra Inquisizione e Granducato. Storie di inglesi nella Livorno del primo Seicento
Barbara Donati
Libro
editore: Edizioni di Storia e Letteratura
anno edizione: 2011
pagine: 289
La cultura mediterranea nei «Principi di scienza nuova»
Andrea Sorrentino
Libro
editore: Edizioni di Storia e Letteratura
anno edizione: 2011
pagine: 107
Le riflessioni di Sorrentino sulla retorica e sulla poetica vichiana mettono in evidenza come il nucleo centrale di tutta la "Scienza nuova" sia il tema dell'origine della poesia, questione che trasforma il filosofo napoletano in uno dei padri della moderna estetica. La scoperta e la trattazione della poesia primitiva costituisce "la Sfinge del mondo delle Nazioni rivelata", l'enigma delle origini finalmente risolto. Opera più succinta e sintetica delle precedenti "La cultura mediterranea nei Principi di Scienza nuova", pubblicata da Sorrentino nel 1920, riconosce come la grande scoperta vichiana sia l'allineamento di Omero e Dante, posti sullo stesso piano sia per la loro grandezza di poeti che per l'affinità dell'origine della loro poesia. Riconoscimento che viene affiancato dalla considerazione di Omero come il primo storico di tutta la gentilità. La concezione che Vico propone di una poesia primitiva in grado di superare i prodotti di una retorica tradizionale rappresenta non solo una riflessione di natura estetica, quanto piuttosto un'analisi della barbarie come concetto culturale ampio e di tutto quello che per il clima umanista italiano era il 'barbaro'.
Mechanics and architecture between epistème and téchne. In commemoration of Edoardo Benvenuto (1940-1988) on the tenth anniversary... Ediz. inglese
Libro
editore: Edizioni di Storia e Letteratura
anno edizione: 2010
pagine: 243
La forma delle cose. Idee e metodi in matematica tra storia e filosofia. Volume Vol. 1
Mariano Giaquinta
Libro
editore: Edizioni di Storia e Letteratura
anno edizione: 2010
pagine: 490
Quest'opera si propone, in primo luogo, di ripercorrere criticamente le principali tappe del pensiero matematico, dall'antichità fino alle soglie del calcolo, nel secolo XVII. Non si tratta, tuttavia, di un lavoro storico in senso proprio, quanto piuttosto del tentativo di ripensare le principali tappe dello sviluppo della matematica, assumendo una sorta di 'punto di vista intermedio' tra un'indagine minuziosa dei testi e un interesse orientato principalmente verso gli aspetti concettuali. Ricco di dati storici, di figure e diagrammi esplicativi, di immagini di edizioni d'epoca e di citazioni, accurato nella ricostruzione dei teoremi, questo è un libro che può essere fruito a diversi livelli e letto sulla base di molteplici interessi.
Scritture dell'anima. Esperienze religiose femminili nella Toscana del Settecento
Elena Bottoni
Libro
editore: Edizioni di Storia e Letteratura
anno edizione: 2010
pagine: 328
Giuseppe Gioacchino Belli «milanese». Viaggi, incontri, sensazioni
Libro
editore: Edizioni di Storia e Letteratura
anno edizione: 2010
pagine: 234
«Commercio carnale con femmina cristiana». I processi a Graziado Portaleone ebreo mantovano (Monte San Savino, 1697-1698)
Bruno Portaleone
Libro
editore: Edizioni di Storia e Letteratura
anno edizione: 2009
pagine: 164
Sullo scorcio del XVII secolo a Monte San Savino, dove prospera una vivace comunità ebraica, la storia di un singolare processo criminale che inizia a seguito di una rissa per interessi fra ebrei, ma nel cui corso vengono formulate a carico dell'ebreo Graziadio Portaleone, che ha ferito alcuni membri della famiglia Usigli, ben più gravi accuse di "commercio carnale" con la giovane cristiana Orsola Fucini: una pratica vietata, attentamente sorvegliata dal Santo Uffizio e dall'Inquisizione e puntigliosamente perseguita dai bandi del bigotto granduca Cosimo III. L'opera delinea un quadro vivo e sofferto dei rapporti tra ebrei e cristiani nella Toscana granducale di fine '600, ripercorrendo parallelamente la storia delle due famiglie ebree protagoniste dell'episodio, gli Usigli e i Portaleone, le cui vicende si snodano per un arco di circa tre secoli.
Plutarchus redivivus?
Nicola Panichi
Libro
editore: Edizioni di Storia e Letteratura
anno edizione: 2009
pagine: 263
La storia della ricezione della Servitude volontaire è quasi unica nel panorama della filosofia cinquecentesca europea ed extraeuropea. La massa di traduzioni nelle diverse lingue lo testimonia (latino, italiano, tedesco, belga, olandese, portoghese, norvegese, svedese, danese, spagnolo, rumeno, russo, serbo-croato, inglese, americano, giapponese...). Dall'anonimato al rogo in quanto 'pericolosa' o, all'opposto pura (e improbabile) esercitazione retorica a 'microcosmo della rivoluzione', di ogni rivoluzione possibile, la Servitude volontaire ha legato il suo destino ai momenti storici più significativi dell'età moderna, intesa come storia dell'emancipazione umana e della sua libertà: la rivoluzione americana, la rivoluzione francese, la rivoluzione napoletana del 1799, le lotte operaie a Lione e a Parigi del 1835, la rivoluzione del 1848, la liberazione dal nazi-fascismo. Ma al di là della contingenza storica, il messaggio laboetiano è la ripresa dell'eterno monito dello spirito sano, individuale e collettivo: liberarsi dalle catene. Un messaggio indirizzato a tutti coloro che non vogliono divenire pectora caeca.
Renato Serra. Storia e storiografia della critica
Marino Biondi
Libro
editore: Edizioni di Storia e Letteratura
anno edizione: 2008
pagine: 416
Questa storia della critica su Renato Serra rappresenta un contributo sostanziale alla definizione della produzione letteraria del grande critico cesenate. Storia della critica per aree tematiche e storielle, l'opera segue l'articolazione in "temi" che furono cari a Serra e ne scandirono la biografia: il ritorno al classicismo nella produzione letteraria del Novecento; la biblioteca, cui fu intimamente legato sotto il profilo professionale, in ragione del suo status di bibliotecario, e come critico militante, che ne individuava la funzione come luogo della custodia dell'enciclopedia materiale del passato; la storia, come ricerca costante e sempre inappagata di una conoscenza autentica che parta dalla ricerca d'archivio e dalle testimonianze documentarie; infine, la guerra, verso la quale il critico dimostrò una radicata e consapevole coscienza interventista, elaborandone tuttavia allo stesso tempo una concettualizzazione come sacrificio inutile e senza compenso.