Edizioni ETS: Philosophica
La profezia nel pensiero del Rinascimento e della prima età moderna
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2022
pagine: 168
Profezie e profeti popolano in gran numero il paesaggio pubblico del Rinascimento e della prima età moderna. Agitata da eretici e dissidenti o propagandata dalle autorità istituzionali, di contenuto teologico o legato a rivolgimenti sociali, la profezia si presenta come una delle forme più potenti di comunicazione politica e religiosa, rivendicando un valore di verità e un’efficacia carismatica tali da renderla uno degli oggetti privilegiati della riflessione storica e filosofica dell’epoca. I contributi raccolti in questo volume affrontano alcuni dei più importanti momenti della riflessione sulla profezia e i suoi poteri tra il primo Cinquecento e gli inizi del Settecento. In questo arco temporale molto vasto, rivoluzionato da epocali cambiamenti intellettuali e sociali, il problema della profezia, che nell’età dei Lumi si ritrarrà sullo sfondo, si intreccia ancora a nodi decisivi del pensiero politico-religioso e della cultura filosofico-scientifica. Pomponazzi, Machiavelli, Campanella, Hobbes, Spinoza, Bayle e Vico sono i pensatori che il volume mette in dialogo per rispondere ad alcune questioni fondamentali: che cosa si intende per profezia? Che rapporto sussiste tra il sapere profetico e le tipologie di conoscenza più suscettibili di accertamento e di verifica? Quali sono i nessi tra conoscenza naturale, ispirazione religiosa e comunicazione politica? Di quale tipo di linguaggio si avvale il profeta? Nel cercare di rispondere, il libro si propone tanto come uno strumento di ricerca per gli specialisti, quanto come un percorso introduttivo, scritto in un linguaggio chiaro e accessibile, a uno degli aspetti più avvincenti della storia della cultura europea della prima età moderna. Da questo percorso emerge il corpo a corpo tra il pensiero filosofico e il fenomeno profetico che ha avuto luogo, con esiti non scontati, all’alba della modernità.
Pensare l'esperienza musicale
Libro: Copertina morbida
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2022
pagine: 140
Questo libro nasce da un dialogo a più voci tra musicisti/musicologi dell'Istituto Superiore di Studi Musicali "Luigi Boccherini" di Lucca e studiosi (perlopiù filosofi) dell'Università di Pisa e della Higher School of Economics di Mosca. Gli autori hanno risposto all'invito a pensare l'esperienza musicale proponendo saggi che si dispongono lungo due linee tematiche principali: la musica come lavoro plastico sulla temporalità e gli aspetti performativi della musica come arte incarnata e realizzata nell'interazione sociale.
Etica e ontologia. Heidegger e Levinas
Guelfo Carbone
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2022
pagine: 224
Il volume presenta uno studio dedicato al rapporto tra l'etica e l'ontologia articolato nei percorsi di pensiero di Martin Heidegger e Emmanuel Levinas. La prospettiva assunta è quella della fenomenologia, che ha costituito, nel caso di Levinas, un metodo di decisiva importanza per pensare il rapporto tra etica e ontologia, e, nel caso di Heidegger, una provenienza conservata e profondamente rielaborata. Scegliendo di non cimentarsi con un esercizio di comparazione tra due filosofi, ma di considerare, invece, le rispettive riflessioni sull'etica e sull'ontologia, intendendole come base filosofica per un eventuale confronto complessivo, lo studio attinge anche a scritti poco considerati, o recenti, come per esempio i Quaderni neri, per restituire tutta l'ampiezza del tema affrontato. Nella prima parte, ad essere ricostruito è il senso originario dell'etica secondo Heidegger, cioè l'abitare dei mortali sulla terra. Nella seconda parte, dedicata a Levinas, l'esposizione segue invece la critica radicale dell'oppressiva tradizione ontologica, che culminerebbe con Heidegger, critica levinassiana che sorregge e intona la tesi del primato dell'etica nei confronti dell'ontologia.
Avversità e margini di gioco. Studio sulla soggettività in Merleau-Ponty
Gianluca De Fazio
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2022
pagine: 252
Il libro nasce da una esigenza tanto storico-filosofica quanto teorica. Pur trattandosi di uno studio esegetico attento all'eredità della tarda filosofia di Maurice Merleau-Ponty, il saggio è il tentativo di tematizzare un rinnovato protagonismo della soggettività nel dibattito filosofico contemporaneo e di ripensare i rapporti tra storia, natura e dialettica. L'obiettivo è di abbozzare un rovesciamento della "rivoluzione copernicana" dal punto di vista di una "filosofia della storia", pensando a quest'ultima come a un intreccio tra etica e ontologia, finalizzata a dare spazio ai margini di azione che si presentano all'interno di processi orientati e deterministici. Il libro cerca di istituire una filosofia che ponga al centro della sua riflessione l'irrequietezza dialettica che caratterizza i processi di soggettivazione e che, al contempo, sia attenta a rendere visibili i margini di gioco nell'incedere delle avversità, per offrire, in ultimo, una rinnovata concezione della libertà in prospettiva intersoggettiva e cooperativa. Prefazione di Manlio Iofrida.
L'infanzia introvabile. Dalla sauvagerie all'idiozia tra XVIII e XIX secolo
Monica Riccio
Libro: Copertina morbida
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2022
pagine: 132
La prima infanzia, misteriosa e muta, costituisce nella seconda metà del Settecento oggetto privilegiato di indagine filosofica; di una filosofia che portava sull'umano uno sguardo nuovo, e ne scrutava l'origine per scoprine una definizione più autentica. La comparsa, al confine dei boschi d'Europa, di ragazzi che nei boschi erano cresciuti senza contatti umani, e che sembrava potessero nascere di nuovo, quindi offrire ex novo all'osservazione il percorso cangiante dello sviluppo infantile, prometteva la risposta a molte domande. Con la fine di un mondo e del secolo dei Lumi, il rifiuto di quella filosofia si espresse anche in campo psichiatrico, e proprio attraverso le figure dei ragazzi selvaggi, sottratti all'oblio in cui erano caduti solo per essere oggetto della diagnosi di idiozia. Le domande sull'infanzia, sul processo di crescita, inquietante perché?oscuro nel suo movimento di trasformazione invisibile ma insieme radicale, vennero rimosse. L'idiozia si connotò da subito come malattia infantile ma, pur attraendo nella sua definizione un ampissimo spettro di anomalie, non lasciava alle specificità dell'infanzia nessuno spazio. Un percorso teorico pieno di ombre, cesure, occultamenti, ma anche per questo fortemente sollecitante.
La rosa e il perché. Per una fenomenologia del mistero
Francesco Paolo Ciglia
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2022
pagine: 216
Il presente volume osa avventurarsi nei meandri labirintici e «multiversali» nei quali si dispiega la condizione umana. Di essa si esplora, in prima battuta, la trama dinamica vivente, nelle innumerevoli poliscenografie «regionali» che la articolano, e alla luce dell'ambigua aura misterica che filtra dalla sua figura globale. L'attenzione si concentra, in seconda battuta, sull'uomo, il personaggio principale del dramma cosmico-esistenziale. Verranno sondate alcune espressioni salienti e cruciali del suo essere al mondo, come il corpo, il volto e la parola. Nella parte conclusiva del volume saranno esaminati due eventi cruciali che scandiscono gli universi dell'umano, vale a dire, gli eventi della bellezza e del Sacro/Santo. L'inutile, ma sublime gratuità della rosa – senza un perché! –, e il mistero impenetrabile che essa dischiude e addita con tacita eloquenza costituiranno la filigrana di fondo che sorregge la lettura dell'umano che qui si propone.
Cinetica della psiche. Cura di sè ed esercizi dei filosofi dal mondo antico al XVII secolo
Luca Mori
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2021
pagine: 280
Fin dalle origini della letteratura greca si incontra il pensiero ricorrente secondo cui i mortali sono completamente in balìa del caso, delle circostanze e del proprio modo di vedere (e non vedere) le cose. Esposti ai molteplici ed altalenanti effetti del fluire degli eventi – che tutti trascina verso piaceri provvisori e dolori di ogni sorta, in un’alternanza di stati che contrassegna il carattere effimero dell’esistenza – gli esseri umani finirebbero inesorabilmente per vivere come camaleonti e marionette, incessantemente colorati e strattonati da ciò che li circonda, se non disponessero di metodi e tecniche per la cura di sé e per la stabilizzazione dei moti psichici. Dando risalto alla matrice cinetica dell’etica, questo libro ripercorre la storia e le trasformazioni degli esercizi elaborati – dal mondo antico fino al XVII secolo – per porre rimedio agli innumerevoli disagi dovuti all’instabilità e alle loro cause, con obiettivi definiti di volta in volta come purificazione, salute, virtù, scioglimento dei legami che trascinano verso il basso, equilibrio e assenza di scosse, dominio di sé e continenza, ritrazione dall’esposizione alle perturbazioni, temperanza, assenza di passioni, imperturbabilità, felicità stabile, saggezza, capacità di vedere le cose come effettivamente sono.
La vita, un saggio infinito. Studi su Michel Henry
Gaetano Iaia
Libro: Copertina morbida
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2021
pagine: 151
A un primo approccio, può forse apparire strano che Michel Henry, dopo aver racchiuso le sue prime fondamentali ricerche sul senso dell'ego e sulla ontologia fenomenologica universale nell'essenza della manifestazione, abbia poi deciso di dirigere la propria attenzione a questioni, per dir cosa, regionali, soffermandosi in particolare sulle tesi della psicoanalisi, sulla natura del corpo e sull'estetica kandinskyana. Gli studi qui presentati si propongono di affrontare proprio questi aspetti del labirintico percorso concettuale henryano, provando a elucidare talune difficoltà che possono emergere allorquando si affrontano temi quali la corpor(e)alità, l'inconscio e soprattutto la vibrazione dell'invisibile allorché questo si rivela nella (de-)figurazione pittorica.
Da Montaigne a Vico. Posizioni dell'uomo in età moderna
Fabrizio Lomonaco
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2021
pagine: 216
Nel lento esaurirsi dell'età rinascimentale a imporsi è la complessa questione delle posizioni dell'uomo che, in piena svolta antisostanzialistica, avverte la caduta di ogni punto di riferimento unidirezionale, di ogni ordine cosmologico o teologico. La sua natura, fatta di anina e corpo, di ragione e passioni, si rivela condizione di esistenza nel tempo, tra il nulla e l'infinito, il senso comune e i vincoli civili e religiosi. In tale consapevolezza questo volume esamina alcuni motivi di fondo delle posizioni di Montaigne e Pascal, di Descartes e Vico nell'ovvia autonomia delle rispettive tesi teoriche provocatoriamente non sempre disposte a proporsi come filosofiche in senso tradizionale.
Sul male. Kant, Fichte, Schelling, Hegel
Marco Ivaldo
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2021
pagine: 132
Pietra d’inciampo dei sistemi filosofici, il problema del male sembra attrarre in misura assai limitata l’attenzione delle filosofie contemporanee. Nel cosiddetto ‘secolo breve’, così radicalmente segnato dallo scatenamento del male (morale e fisico), ma anche nella nostra epoca di cambiamento, il tema del male è parso e pare risultare poco interessante per un pensiero prevalentemente attirato da indagini analitiche ed empiriche. La filosofia classica tedesca invece – che pure viene impropriamente catalogata come una sequenza di sistematiche astratte – si è seriamente confrontata con il tema del male, all’interno di un pensiero fondante, anche se differenziato, che tiene fermo il binomio dialettico di ragione e libertà. Il male ha una natura spirituale, è negatività attiva, non mera assenza, e questo ne spiega la valenza distruttiva. La ricerca che segue è soprattutto un invito a porsi riflessivamente in ascolto di quattro protagonisti della filosofia tedesca sul tema del male, con la consapevolezza che le loro lezioni sollecitino a cercare ancora e ‘pensare altrimenti’
Ermeneutica e decostruzione. Il dialogo ininterrotto tra Gadamer e Derrida
Elena Romagnoli
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2021
pagine: 168
Il confronto tra Gadamer e Derrida rappresenta uno snodo fondamentale della filosofia del secondo Novecento: questo libro lo indaga muovendo dalla convinzione che esista un’intrinseca familiarità tra le filosofie sviluppate dai due autori. Eredi della riflessione heideggeriana, seppur per vie diverse, ermeneutica e decostruzione sono in grado di superarne le impasses e di ripensare in chiave attuale alcuni dei temi fondamentali del filosofo di Messkirch. Il saggio presenta al lettore, in una forma sistematica e innovativa, i nodi teorici più rilevanti che accomunano le due correnti – la tradizione, il linguaggio, la dialettica, il testo e l’arte – con l’intento di gettare una nuova luce su di esse, rivendicandone così l’attualità.
La modernità di Giambattista Vico tra mito e metafora
Emma Nanetti
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2021
pagine: 146
All’alba dell’Illuminismo e nel momento in cui le scoperte della rivoluzione scientifica iniziano a farsi strada fra le coscienze europee, Giambattista Vico propone una Scienza Nuova in cui si riscopre la rilevanza culturale del mito e della retorica, in cui si parla di bestioni, eroi omerici, leggi agrarie della Roma antica. In un panorama culturale ancora dominato dal razionalismo cartesiano, per il quale i racconti e le allegorie dei popoli primitivi non erano altro che selvagge chimere e gli studia humanitatis rappresentavano un sapere arbitrario e accessorio, le idee vichiane non potevano riscuotere il meritato successo. Bisognerà aspettare il Novecento per assistere a una riscoperta del pensiero di Vico, che renda ragione della sua ricchezza e profondità senza tuttavia tradirne l’autenticità. Antropologi, sociologi, linguisti non considerano più il filosofo napoletano un campione dell’antilluminismo, romantico ante litteram o esponente tardivo dell’umanesimo italiano. Ciò che emerge con chiarezza è come l’autore della Scienza Nuova non sia affatto un detrattore della ragione così come la intendevano gli illuministi o Descartes prima di loro. Quella vichiana è semmai un’altra ragione, opposta a quella cartesiana, logocentrica e riduzionista, una ragione più ampia, capace di accogliere al suo interno le istanze provenienti dalla fantasia, dai sentimenti e dalla socialità. In questo senso si può parlare di modernità in relazione a Giambattista Vico, i cui interrogativi sono daccapo i nostri, e le cui soluzioni più che mai attuali.