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Edizioni ETS: Storia e politica

La nobiltà civica senese nel settecento delle riforme

La nobiltà civica senese nel settecento delle riforme

Cinzia Rossi

Libro: Libro in brossura

editore: Edizioni ETS

anno edizione: 2013

pagine: 162

Il volume si colloca nell'ambito di ricerche, per la maggior parte condotte su fonti archivistiche, volte a ricostruire i lineamenti storico-istituzionali dei ceti dirigenti toscani nell'età moderna. L'indagine prende le mosse dal concetto di nobiltà civica e da un rapido esame di alcune dottrine giuridiche che ne costituiscono il supporto (Bartolo da Sassoferrato, Bartolomeo Cipolla, Pompeo Neri), per poi affrontarne genesi e sviluppi in un ambiente particolarmente significativo, quello della città di Siena, dove il filologo ed erudito Celso Cittadini ebbe a tratteggiare la figura, destinata a un grande successo, della "nobiltà condizionata". Viene illustrato il nesso tra la "cittadinanza di reggimento", di remota estrazione medioevale, e l'emergere della nuova coscienza nobiliare. I privilegi del ceto aristocratico, animato da nostalgici sentimenti "repubblicani", trovarono dapprima una pacifica, e anche proficua, collocazione nell'ambito degli istituti di governo propri dell'età medicea. Gli equilibri cominciarono però a incrinarsi col regime, tendenzialmente "illuminato", della Reggenza lorenese, alla quale si ascrivono, fra l'altro, due importanti indagini dell'anno 1743, la prima relativa alle "maisons nobles" e ai singoli individui che le componevano, la seconda ai "magistrats", alla loro "jurisdiction" e ai loro "ministres". Ne scaturisce un quadro di grande vivacità e interesse.
15,00

Storia e rivoluzione. Saggio su Antonio Gramsci

Storia e rivoluzione. Saggio su Antonio Gramsci

Carmelo Calabrò

Libro: Libro in brossura

editore: Edizioni ETS

anno edizione: 2012

pagine: 117

Questo libro indaga l'intreccio tra analisi critica della storia italiana e prospettiva rivoluzionaria nel pensiero di Antonio Gramsci. Della fase precarceraria, sono messi in luce contrasti e complementarietà tra i giudizi sull'età giolittiana e la ricerca di una via alla rivoluzione ispirata al modello dei Soviet, ma con radici culturali e ideologiche che affondano nel contesto italiano. La lettura dei Quaderni è affrontata a partire dall'interpretazione gramsciana del Risorgimento, laboratorio esemplare di una concezione filosofica, la filosofia della prassi, che in modo programmatico postula l'unità di storia e politica. Gramsci vede il Risorgimento come momento iniziale di una vicenda che giunge fino al fascismo senza sostanziali soluzioni di continuità. È una visione problematica, incentrata sulla volontà di rilevare le cause originarie di mali strutturali la cui risoluzione rinvia al progetto di riforma intellettuale e morale, oltre che economica, da affidare al soggetto collettivo identificato col moderno principe, protagonista di un disegno teorico-politico complesso e attraversato da molteplici tensioni.
10,00

L'istituto consolare tra sette e ottocento. Funzioni istituzionali, profilo giuridico e percorsi professionali nella Toscana granducale

L'istituto consolare tra sette e ottocento. Funzioni istituzionali, profilo giuridico e percorsi professionali nella Toscana granducale

Marcella Aglietti

Libro: Libro in brossura

editore: Edizioni ETS

anno edizione: 2012

pagine: 440

La profonda trasformazione che l'istituto consolare subì tra Sette e Ottocento non è stata finora sottoposta a uno studio organico nella prospettiva della storia delle istituzioni politiche. L'autrice, a partire dall'analisi del ruolo svolto dai consoli esteri e propri del Granducato di Toscana, intende invece mostrare come abbia costituito uno snodo centrale per la ridefinizione di nuovi, più efficaci strumenti di governo e di rappresentanza. Sulla base di fonti provenienti da numerosi archivi italiani ed esteri, si approfondisce così il processo con il quale lo Stato, nel corso della progressiva conversione in un compiuto ordinamento giuridico-amministrativo, riconfigurò gli antichi rappresentanti delle "nazioni" mercantili in un gruppo di funzionari fedeli e ad elevata professionalizzazione. Questo mutamento coinvolse e interessò una molteplicità di aspetti: dalla definizione dello status di "straniero" a una più compiuta affermazione del principio di sovranità nazionale.
35,00

Democracy and risorgimento

Democracy and risorgimento

Libro: Libro in brossura

editore: Edizioni ETS

anno edizione: 2011

pagine: 270

24,00

Nobili, patrizi e cavalieri. Contributi alla storia dei ceti dirigenti toscani nel Settecento

Nobili, patrizi e cavalieri. Contributi alla storia dei ceti dirigenti toscani nel Settecento

Cinzia Rossi

Libro: Copertina morbida

editore: Edizioni ETS

anno edizione: 2011

pagine: 186

Il volume raccoglie quattro recenti saggi e relazioni congressuali, pubblicati negli anni 2006-2010, che vengono riproposti con modifiche più o meno rilevanti, spesso anche molto ampie, dirette ad armonizzarne i testi e gli apparati delle note, nonché a meglio precisarne o a svilupparne il contenuto. Le indagini ruotano intorno alla legge nobiliare toscana del 1750 e all'edizione definitiva e aggiornata - di qualche anno antecedente - degli statuti dell'Ordine dei Cavalieri di Santo Stefano. I protagonisti sono alcuni dei personaggi più significativi della vita politica e amministrativa del Granducato all'epoca della Reggenza, quali Pompeo Neri, Giulio Rucellai, Pio dal Borgo, Antonio Mormorai e, da ultimo, il curatore e interprete della raccolta della legislazione medicea e della prima età lorenese, Lorenzo Cantini. Costituiscono l'oggetto di questi studi i lineamenti storico-istituzionali dei ceti dirigenti all'inizio delle riforme settecentesche e soprattutto quelli della nobiltà civica, o, per meglio dire, delle nobiltà civiche proprie delle varie comunità della Toscana.
16,00

Prismi di identità. Alla ricerca dell'unità dell'esperienza tra analogia e analisi trascendentale. Saggio su Kant

Prismi di identità. Alla ricerca dell'unità dell'esperienza tra analogia e analisi trascendentale. Saggio su Kant

Lucia Nocentini

Libro: Copertina morbida

editore: Edizioni ETS

anno edizione: 2010

pagine: 180

L'approdo del cosmopolitismo kantiano rende un'inequivocabile testimonianza dell'istanza di perfettibilità insita nella genesi stessa dell'indagine critica che, quale teleologia rationis humanae, ripropone continuamente il senso di una meta aperta e perennemente in fieri. A ciò è del resto da connettere lo stesso carattere regolativo del criticismo kantiano, che, proprio in virtù di una sistematica distinzione tra piano ontico e piano ontologico, respinge rigorosamente ogni proiezione al livello della realtà di ciò che appartiene invece al livello della possibilità. Se è indubbiamente vero che Kant concede al futuro uno statuto assiologico, come tempo dell'approssimarsi umano all'ideale normativo sorretto dal Sollen, la priori storico che ne deriva risulta non dotato di una valenza costitutiva (e perciò stesso fondante), ma solo regolativa. In tal senso la saggezza kantiana riflette in maniera problematica l'esigenza di pensare l'istanza politica all'interno della svolta trascendentale non quale hortus conclusus, ma invece come razionalità teoretico-pratica aperta e disponibile per le molteplici forme dell'umana esperienza e dunque potenzialmente multiculturale.
17,50

Silvestro Centofanti. La vita e il pensiero politico di un liberale cattolico

Silvestro Centofanti. La vita e il pensiero politico di un liberale cattolico

Danilo Barsanti

Libro: Copertina morbida

editore: Edizioni ETS

anno edizione: 2010

pagine: 236

L'idea di studiare a fondo Silvestro Centofanti parte da lontano, da quando venti anni fa tracciai dopo attenta e paziente ricerca archivistica le vicende allora del tutto sconosciute dell'università di Pisa nella prima metà dell'Ottocento e mi resi conto dell'importanza che aveva avuto Centofanti nella formazione ideologica di quella generazione di giovani studenti che corsero generosamente a combattere e a morire a Curtatone e Montanara. La sua lezione sul risorgimento italiano del 15 marzo 1848 mi aveva particolarmente impressionato e quell'appello a Carlo Alberto perché volesse prendere la "fulminatrice spada" e salire sul "magnanimo cavallo" per gettarsi nella lotta contro l'Austria mi era rimasto nel cuore. Da allora volevo vedere quanto la forza della parola, trasmessa da una cattedra accademica, potesse operare nella maturazione della coscienza nazionale di un popolo oppresso e volevo capire di conseguenza quanto importante fosse stato l'apporto di personaggi anche secondari, come il Nostro, nella elaborazione di un comportamento politico accanto alle figure carismatiche del risorgimento. Il mio lavoro vuole proprio illustrare chi era Silvestro Centofanti e il ruolo di grande comunicatore da lui ricoperto fra gli italiani del suo tempo, senza alcuna pretesa di scoprire e rivendicare aspetti originali del suo pensiero, che originale non è.
20,00

Viaggio nella democrazia. Il cammino dell'idea democratica nella storia del pensiero politico
25,00

Tra Inghilterra e Italia. Incroci di storia del pensiero politico contemporaneo
12,00

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