Edizioni ETS: Testi e studi di cultura classica
Carteggio su Servio (1993-2000)
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2013
pagine: 284
Nel 1993 un giovane studioso messinese, Giuseppe Ramires, scrisse a Sebastiano Timpanaro per sottoporgli le proprie idee sul commento di Servio a Virgilio, un testo difficile e complesso di cui stava progettando l'edizione. Nacque così il carteggio pubblicato in questo volume, che continuò fino all'anno della scomparsa del grande filologo (2000). Sono 53 lettere che vertono principalmente sui problemi filologici ed editoriali posti dal testo serviano, ma toccano anche altre questioni filologiche e letterarie, la situazione degli studi classici, la vita quotidiana, la politica degli anni '90. Il carteggio è introdotto da un saggio di Giuseppe Ramires sugli studi serviani di Timpanaro.
Edipo. Margini confini periferie
Libro
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2013
pagine: 440
Margini, confini, periferie dell'Edipo: territori estremi, liminali e decentrati del mito di Edipo (riformulato da Sofocle) e del suo complesso (secondo Freud) nella geografia politica e culturale dell'Europa Occidentale tra Otto e Novecento, nonché dei suoi domini ed ex-domini coloniali. Questo il nodo problematico e lo snodo temporale intorno ai quali il volume è fondamentalmente costruito. Su suolo europeo, tra Inghilterra (Dickens, Eliot), Francia (Hugo, Gide, Cocteau), Russia e Austria felix (DostoevskijFreud) - nell'arco temporale che si estende dall'epopea capitalistico-borghese di seconda metà dell'Ottocento fino alle due guerre - vengono analizzate e studiate le forme latenti e dislocate della configurazione edipica, integrando nel percorso alcuni esemplari rovesciamenti e scardinamenti prodotti, durante gli Anni Settanta, dalla cultura della Contestazione (Morante, Testori, Deleuze e Guattari). Per altro verso, dall'altra parte dell'Oceano e del Mediterraneo, ritornano, dall'America e dall'Africa (tra Faulkner e Rotimi), vere e proprie figurazioni speculari e distorte della stessa vicenda, storie familiari disfunzionali e post-edipiche, come a rammentare quali violente e regressive conseguenze abbia avuto sulle periferie e sui confini del mondo la vocazione civilizzatrice della civiltà borghese alle prese con i propri disagi.
Studi sul teatro latino
Alessandro Perutelli
Libro
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2013
pagine: 186
In questo volume si raccolgono tutti gli scritti di Alessandro Perutelli dedicati al teatro latino: si tratta di 12 saggi, 3 dei quali finora inediti, che testimoniano il crescente interesse di Perutelli verso la poesia drammatica. Dopo due interventi usciti nel 1989 e nel 1995, entrambi dedicati alle tragedie senecane, a partire dal 2000 gli studi teatrali di Perutelli si infittiscono e, insieme, si diversificano su vari fronti: non solo Seneca, ma anche testi arcaici come le commedie di Plauto (a questo autore sono dedicati anche due saggi mai pubblicati fino ad ora), di Cecilio Stazio, di Terenzio e della fabula togata (anch'essa argomento di un contributo finora inedito). In questi ultimi saggi confluiscono gli interessi di Perutelli, da una parte, verso la letteratura latina arcaica in generale, dall'altra verso le opere pervenuteci in frammenti. Tra i saggi teatrali qui raccolti, non manca una testimonianza di un altro filone di studi molto amato da Perutelli, la storia degli studi classici, qui rappresentata dal contributo dedicato al fondamentale saggio di Pietro Ferrarino su "La cosiddetta contaminazione nell'antica commedia romana". In tutti i saggi è possibile riconoscere un elemento unificante di tutta la produzione scientifica di Perutelli: non solo, come è inevitabile, la discussione di opere frammentarie, ma anche le analisi più squisitamente letterarie di opere conservatesi integralmente.
Addio di Medea. Valerio Flacco, Argonautiche 8,1-287
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2012
pagine: 282
Il libro VIII delle Argonautiche di Valerio Flacco è per noi quello conclusivo del poema, rimasto incompiuto. È il libro della fuga di Medea con gli Argonauti, dopo che, grazie al suo aiuto e ai suoi poteri, Giasone ha superato le prove che gli aveva imposto Eeta come condizione per ottenere il vello d'oro, obiettivo della spedizione. È, molto più del modello greco (il IV libro del poema di Apollonio Rodio), un libro di corsa e di paura, pervaso da un senso di insicurezza e oscurità generale in cui il destino appare una forza trascinante e imperscrutabile, mentre il mondo che si profila davanti sembra schiudere a ogni passo una selva di terrori. Questa atmosfera è dovuta al prevalere del punto di vista di Medea che, seguendo gli eroi greci, si avvia a perdere la sua condizione di principessa per assumere quella di profuga. Nessuna speranza si apre sul futuro che la attende in Grecia e che Giasone le ha promesso: come già quella di Seneca, anche questa Medea "ha letto troppo Euripide", e la sua fuga di ora assorbe in sé già i tratti dell'esilio futuro da Corinto. Di qui, il registro cupo e talvolta tragico della narrazione, nella quale la lexis di Valerio Flacco, in un raffinato gioco allusivo con le fonti, fa vivere con forza le isotopie che legano il presente e il futuro del personaggio di Medea attraverso il suo passato letterario.
Gli Epigrammata longa del decimo libro di Marziale. Introduzione, testo, traduzione e commento
Claudio Buongiovanni
Libro
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2012
pagine: 476
Negli ultimi anni si è registrato un crescente interesse per gli studi sulla tipologia dell'epigramma longum, alla quale è stata definitivamente riconosciuta la piena cittadinanza nel panorama letterario antico, soprattutto in quello latino e per merito proprio di Marziale. Tuttavia, la scelta di considerare isolatamente i componimenti lunghi di un unico liber costituisce una novità, non solo degli studi marzialiani; uno dei principali obiettivi del volume è dimostrare come si tratti di un percorso scientifico legittimo da cui possono venire risultati utili ad una più approfondita conoscenza sia dell'azione poetica di Marziale sia delle più ampie dinamiche eidetiche relative all'epigramma. Il quadro offerto dagli epigrammata longa del libro decimo di Marziale conferma la predilezione del poeta per una multiforme varietas, che nel corso dell'intero corpus di epigrammi vari assurge ad autentico principio ispiratore della scrittura poetica marzialiana e investe in ciascuno dei libri le tipologie epigrammatiche, le tematiche prescelte, le soluzioni metriche di ascendenza neotericocatulliana, plasmando un prodotto letterario capace al contempo di seguire una definita lignée poetica e di apportare originali e brillanti soluzioni: innovazione nel solco della tradizione, quindi, è questo il paradosso che probabilmente può essere d'ausilio più di ogni altra formula per avvicinarsi agli epigrammata longa marzialiani e coglierne l'essenza.
Letteratura e civitas. Transizioni dalla repubblica all'impero
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2012
pagine: 456
Il passaggio dalla repubblica all'impero continuamente si ripropone come questione cruciale negli studi su Roma antica, e continuamente richiede rimeditazioni, revisioni, ritorni, sia per l'arricchirsi della documentazione, sia soprattutto per il continuo mutare delle prospettive da cui gli studiosi guardano a una fase della storia che tanto intensamente li sollecita anche attraverso molteplici suggestioni derivate dall'esperienza del presente. I capitoli di questo libro, scritti da specialisti di aspetti diversi della civiltà antica - letteratura, filosofia, storia, diritto - si riconducono, ciascuno su linee proprie, a quel grande tema, considerandolo prevalentemente sul piano della storia intellettuale: la diversità delle situazioni e i processi di transizione nelle istituzioni politiche, giuridiche e sociali, e nel costume, sono osservati attraverso lo sguardo di autori antichi che esplicitamente ne parlano o che ne sono in vario modo condizionati nella loro opera. Il coinvolgimento dell'attività intellettuale e letteraria nella situazione della comunità - il nesso tra letteratura e civitas - è la prospettiva problematica su cui è organizzato il volume. Ed è la prospettiva dominante nelle ricerche di Emanuele Narducci, l'insigne studioso della letteratura di Roma antica alla cui memoria quest'opera è dedicata.
Alter et ipse. Identità e duplicità nel sistema dei personaggi della Tebaide di Stazio
Tatiana Korneeva
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2011
pagine: 254
Delle numerose figure del mito greco solo poche sono riuscite a incarnare desideri, paure, pulsioni universali, valicando così i confini del mondo antico per tornare a vivere in forme sempre diverse nella cultura europea. Fra queste occupano una posizione di indubbio rilievo i fratelli-nemici Eteocle e Polinice. Il volume esplora il sistema dei personaggi nella Tebaide di Stazio, e ambisce a fare il punto sul ruolo culturale di quella che è stata l'ultima cristallizzazione d'epoca antica del mito dei Sette. Lo studio prende le mosse dalla riconsiderazione del dibattito critico sull'opera manieristica e a lungo svalutata di Stazio e cerca di definire analiticamente le peculiarità del modello staziano del personaggio a partire dal ruolo centrale che assumono nel poema le strutture speculari e polarizzate. Una sistematica analisi del testo mette in evidenza come la coesione interna del poema si fondi sull'uniformità della caratterizzazione dei suoi personaggi e sull'organizzazione simmetrica di temi, motivi e strutture narrative. La prospettiva interdisciplinare che il saggio propone permette così di riscoprire la complessità del sistema dei personaggi della Tebaide, rivalutando la funzione poetica dell'eroe staziano.
Devotionis munus. La cultura e l'opera di Adamo di Brema
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2010
pagine: 208
Nella storiografia medievale merita una collocazione di rilievo la "Storia degli arcivescovi della Chiesa di Amburgo" (Gesta Hammaburgensis ecclesiae pontificum), scritta verso il 1075 da Adamo di Brema. In essa sono ricostruite non solo le vicende della diocesi amburghese, una delle più importanti nella Germania dell'epoca, ma anche le tappe dell'esplorazione e dell'evangelizzazione dell'Europa baltica e settentrionale, dalla Danimarca all'Islanda e dalla Norvegia alla lontana Vinland, la colonia fondata dai Vichinghi nell'America settentrionale, alcuni secoli prima della scoperta di Cristoforo Colombo. Il volume raccoglie otto studi sull'opera di Adamo: i temi trattati vanno dalla tradizione manoscritta dell'opera alle fonti e alla cultura dell'autore, dalle strategie narrative alla fortuna che l'opera ha incontrato nella cultura medievale.
Esegesi dimenticate di autori classici
Carlo Santini, Fabio Stok
Libro
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2008
pagine: 398
Terei puellae: metamorfosi latine
Tiziana Privitera
Libro
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2007
pagine: 104
Aspetti della fortuna dell'antico nella cultura europea. Atti della 3ª Giornata di studi (Sestri Levante, 24 marzo 2006)
Libro
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2007
pagine: 171
Una guerra in Colchide. Argonautiche 6, 1-426
Gaio Valerio Flacco
Libro
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2006
pagine: 392
Una volta approdati nella Colchide, Giasone e compagni si trovano coinvolti nella guerra tra il re Eeta e suo fratello Perse, che stringe d'assedio la città di Eea forte di uno sterminato e variopinto esercito di Sciti e altre popolazioni orientali. Questo evento rappresenta, forse, la novità che più caratterizza la rivisitazione dell'antica saga argonautica proposta da Valerio Flacco al pubblico di lettori della Roma di età flavia. L'inopinata 'intrusione' dell'ingrediente per eccellenza del poema eroico (la guerra, appunto) si avvale della sapiente e spesso originale rielaborazione di un ampio e consolidato repertorio di sceneggiature e immagini, ma è soprattutto un modo di affermare il carattere pervasivo della matrice omerico-virgiliana, che - almeno per la durata di un libro (il sesto) - sostituisce la funzione esemplare dell'epos alessandrino di Apollonio Rodio. La narrazione si concentra sulle fasi convulse del conflitto, riproducendo le gesta di personaggi in gran parte sconosciuti, promossi per la prima volta al rango di episodici protagonisti: essa mira così a ricostruire idealmente, da una vantaggiosa collocazione 'ex post', niente meno che un archetipo di più celebri guerre future, come quella di Troia, da cui la stessa tradizione epica era scaturita.