Edizioni ETS: Zetetica
Forme della certezza. Genesi e implicazioni del «Fürwahrhalten» in Kant
Lorenzo Mileti Nardo
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2022
pagine: 354
Il Fürwahrhalten, o ritener vero, rappresenta uno dei concetti più controversi dell’epistemologia di Kant. Raramente menzionato nelle opere a stampa – e sempre per discutere questioni molto specifiche connesse al tema della fede – il Fürwahrhalten è rimasto per lungo tempo ai margini degli studi di settore, suscitando l’interesse della critica solo in tempi relativamente recenti. Questo saggio si propone di chiarire alcune delle problematiche che il concetto di ritener vero tuttora solleva, riguardanti soprattutto la sua genesi e la sua funzione teorica all’interno del sistema critico. L’indagine ripercorre le tappe della riflessione kantiana su questo tema, a partire dal confronto precritico con i principali esponenti della logica illuminista (Wolff, Knutzen, Baumgarten, Meier e Crusius) fino alla formulazione definitiva del Fürwahrhalten dopo la pubblicazione della Critica della ragion pura. Attraverso lo studio del corpus logico, il volume mette in luce come il ritener vero, lungi dall’essere un concetto marginale dell’epistemologia critica, costituisca il fulcro di una teoria sistematica della certezza declinata in termini modali. Una teoria che rappresenta il punto di arrivo di una riflessione lunga e travagliata, che ha portato Kant a rinnovare profondamente molti dei temi tradizionali della logica settecentesca.
The method of culture. Ernst Cassirer's philosophy of symbolic forms
Libro: Copertina morbida
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2021
pagine: 296
Sintesi e giudizio. Studio su Kant e Jakob Sigismund Beck
Luigi Filieri
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2020
pagine: 344
Vi è nell’opera di Kant un punto di vista a partire dal quale la filosofia critica, e nello specifico la fondamentale questione della sintesi a priori, possa essere compresa e spiegata in maniera persino più chiara e diretta rispetto ai tentativi dello stesso Kant? Vi è qualcosa che Kant ha voluto dire e che deve però essere liberato dalle modalità in cui lo stesso Kant ha deciso di dirlo? La vicenda del confronto tra Kant e Beck, ricostruita in questo studio, ci restituisce una cifra esemplare del Kant filosofo. Si tratta di pagine importantissime dal punto di vista della comprensione delle reali intenzioni di Kant e di quelle che per lui erano le sue conquiste.
Fonti e lessico della ontologia kantiana. I corsi di metafisica (1762-1795)
Gualtiero Lorini
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2017
pagine: 270
Malgrado il termine "ontologia" non compaia con particolare frequenza negli scritti a stampa di Kant, egli si confronta ampiamente con questo concetto sia nella fase precritica del proprio pensiero sia nei passaggi cruciali della svolta critica. Nei manuali accademici in uso nella Germania del Settecento, l’ordo expositionis della metafisica segue il modello wolffiano, in cui l'ontologia rappresenta la metafisica generale, a cui segue la metafisica speciale, composta da cosmologia, psicologia e teologia. Durante la propria attività didattica, che abbraccia tutta la seconda metà del diciottesimo secolo, Kant sceglie di tenere le proprie lezioni di metafisica commentando la Metaphysica di A. G. Baumgarten. Si tratta di un testo che, pur seguendo l'impostazione generale wolffiana, se ne distanzia per diversi aspetti, ricercando spesso soluzioni originali circa i principi cardine della metafisica. Commentando questo testo Kant ha modo di ampliare il respiro della propria analisi, confrontandosi con i protagonisti del dibattito metafisico del proprio tempo e rimettendo in discussione lo statuto stesso della metafisica e del suo metodo. Il "laboratorio" delle lezioni consente di riconoscere l'ordito sotteso a molti dei passaggi metodologici che conducono alla concezione critica del trascendentale, la pietra angolare nel ripensamento kantiano della metafisica.
Hegel e la fenomenologia trascendentale
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2016
pagine: 282
Il rapporto tra la filosofica classica tedesca e il movimento fenomenologico novecentesco è ancora poco studiato, ma in anni recenti sta destando notevole interesse. Questo volume raccoglie contributi, in gran parte di giovani studiosi, accomunati dall'intento di instaurare un dialogo filosofico tra la filosofia di Hegel e la fenomenologia trascendentale pur nel rispetto delle reciproche differenze. L'obiettivo è mostrare come indagini comparate possano illuminare aspetti delle rispettive esperienze filosofiche.
Le origini della normatività
Christine Korsgaard
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2014
pagine: 346
I concetti etici sono normativi: avanzano pretese, impongono obblighi, raccomandano e guidano le nostre azioni. Ma da dove deriva l'autorità, e quindi la normatività che i concetti etici hanno su di noi? In questo libro Korsgaard affronta questa domanda illustrando le quattro spiegazioni della filosofia moderna sulle origini della normatività: volontarismo, realismo, approvazione riflessiva e appello all'autonomia. Della teoria di Kant, che individua nell'autonomia l'origine della normatività e la giustificazione delle sue pretese, Korsgaard presenta qui una propria, originale rielaborazione. Il volume contiene anche le osservazioni fatte a Korsgaard da Gerald Allan Cohen, Raymond Geuss, Thomas Nagel e Bernard Williams, con le repliche dell'autrice.
Tra critica e metafisica. Luigi Scaravelli lettore di Kant
Sandra V. Palermo
Libro
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2012
pagine: 220
L'opera di Kant costituisce un punto di riferimento fondamentale per la ricerca di Scaravelli, che nel confronto con il filosofo tedesco modella le istanze teoriche della propria riflessione. Il libro segue i passaggi dell'intenso dialogo di Scaravelli con Kant, individuando in questo percorso una parabola teorica che vede, in un estremo, la Critica del capire, con la sua concezione della sintesi come sorta di destino intrascendibile del pensare e, nell'altro, le Osservazioni sulla "Critica del Giudizio", in cui Scaravelli pare scorgere quel principio della concretezza della conoscenza che costituisce il Leitmotiv delle sue ricerche. Il confronto di Scaravelli con l'opera kantiana consente così di cogliere l'intentio filosofica che anima il lavoro del pensatore italiano e le modalità attraverso cui egli cerca di dare risposta al suo "problema speculativo".
Scritti su Kant. Scienza, teleologia, mondo
Silvestro Marcucci
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2010
pagine: 260
In questo volume sono raccolti alcuni scritti di Silvestro Marcucci composti tra gli anni 1990 e 2004. Essi ripercorrono temi più volte affrontati da Marcucci in molteplici prospettive, mantenendo una attenzione costante alla dimensione scientifica ed epistemologica del pensiero di Kant, letta in relazione alle diverse scienze in essa coinvolte (geometria, biologia, geografia fisica, antropologia, cosmologia). Il confronto di Kant con l'indagine scientifica concreta fa emergere problemi filosofici cruciali e particolarmente complessi: primo fra tutti quello della teleologia, la cui trattazione in Kant finisce per avere conseguenze che investono le stesse nozioni di "a priori" e di "trascendentale", ovvero le strutture portanti della filosofia critica, da Kant costantemente ripensate.
Imparare a filosofare. Kant e la filosofia di oggi. In ricordo di Silvestro Marcucci
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2017
pagine: 167
La filosofia di Immanuel Kant non ha mai cessato di offrire stimoli e modelli al pensiero, al di là delle prese di distanza e dei «ritorni» che si sono succeduti nel tempo. La sua presenza nelle discussioni contemporanee è tuttavia particolarmente forte, in ogni campo della filosofia e anche fuori dai suoi confini disciplinari. I contributi di questo volume cercano di fare il punto su alcuni aspetti di questa presenza, sia esaminando il peso della filosofia kantiana nel pensiero contemporaneo, sia indicando cosa le pagine di Kant possano ancora offrire a chi attraverso Kant cerca di «imparare a filosofare», pensando da sé. Con contributi di: Remo Bodei, Francesco Camera, Luigi Caranti, Alfredo Ferrarin, Luca Fonnesu, Marcello Pera, Gabriele Tomasi.