Einaudi: I millenni
Lettere
Giuseppe Verdi
Libro: Libro rilegato
editore: Einaudi
anno edizione: 2012
pagine: XXXVII-1165
Per molto tempo si è parlato di Giuseppe Verdi come di un uomo geniale e solitario, animato da un grande amore per la patria, di cui fu anche deputato nel primo Parlamento dell'Italia unita. Questo libro però, curato dal musicologo Eduardo Rescigno, ci restituisce un'immagine ben più complessa del compositore. Adoperando una scelta tra le lettere private e dotando il testo di numerose schede biografiche, Rescigno costruisce un'opera che passa in rassegna episodi personali, riflessioni musicali e dibattiti politici, amicizie e preoccupazioni della vita quotidiana di Giuseppe Verdi. Quello che ne viene fuori è un personaggio del tutto nuovo per l'Italia dell'epoca: un moderno imprenditore che sa calcolare i rischi; un uomo duro nelle trattative artistiche, e in quelle economiche; più borghese che contadino per gusti e mentalità; cosmopolita ma legato ai luoghi delle sue origini; facile all'ira, ma anche ironico e brillante, soprattutto con gli amici. Verdi, in sostanza, rivoluziona i rapporti di forza nel mondo del melodramma a vantaggio del compositore, che con lui diventa autore, regista e produttore: un vero impresario che prefigura la nascita di un italiano nuovo. Grazie alle illustrazioni di Giuliano Della Casa e a un apparato in cui ricorrono le trame di tutte le opere del compositore e i personaggi nominati nelle lettere, il libro risulta accessibile non solo ai conoscitori della materia verdiana ma anche agli appassionati di storia e ai più semplici curiosi.
Iconologia
Cesare Ripa
Libro: Copertina rigida
editore: Einaudi
anno edizione: 2012
pagine: 977
L'opera di Ripa offre il più vasto repertorio delle immagini simboliche che a quel tempo ricoprivano le pareti dei palazzi e ispiravano agli scultori forme mitologiche e misteriose. Ogni immagine, commentata nei suoi valori simbolici con una chiara definizione, dà corpo a ciò che corpo non ha: così l'Abbondanza veste i panni di una donna bella vestita di verde; mentre una vecchia, brutta e mal vestita rappresenta l'Accidia; l'Affanno ha il capo chino e l'Amicizia è scalza, per correre più veloce al bisogno. La sua semplice struttura di vocabolario lo rende un testo che in ogni epoca ha saputo rispondere alle esigenze dei suoi diversi lettori. Da quando poi la scuola warburghiana, Gombrich in testa, ha riscoperto l'importanza dell'iconologia come "letteratura delle immagini", l'"Iconologia" di Ripa è ritornata al centro dell'attenzione. Il volume riprende integralmente il testo del 1603, seconda edizione dell'opera, prima con le illustrazioni, riproducendone tutte le immagini originali.
La variazione degli animali e delle piante allo stato domestico
Charles Darwin
Libro: Copertina rigida
editore: Einaudi
anno edizione: 2011
pagine: 914
"La variazione degli animali e delle piante allo stato domestico" va considerata una delle tre opere maggiori di Darwin, insieme all'Origine delle specie e all'Origine dell'uomo. Sono i tre libri che fondano il pensiero evoluzionista. Però del terzetto, la Variazione è senz'altro quello che ha avuto meno attenzione fra gli studiosi. In Italia, addirittura, non ha avuto traduzioni successive a quella di Giovanni Canestrini del 1876. Qualcuno ha pensato che quest'opera valesse soltanto per le pezze d'appoggio che forniva alla teoria generale darwiniana, ma in realtà è il luogo dove Darwin definisce questioni fondamentali come le leggi per l'ereditarietà, l'incrocio e la variazione. I meccanismi della selezione naturale e della selezione artificiale indotta dall'uomo procedono con modalità diverse, ma appartengono allo stesso ordine di fenomeni, e questa è un'acquisizione scientifica che conferma la teoria evoluzionistica e la apre a una serie di questioni mai affrontate prima da Darwin. Per il lettore non specialista va anche aggiunto che lo stile argomentativo di Darwin è sempre comprensibile e accattivante, anche perché gli scienziati dell'epoca non avevano ancora elaborato linguaggi troppo tecnici, accademico-esoterici. E dunque ripercorrere queste pagine significa accedere a uno degli snodi principali della scienza moderna imparando tante cose che riguardano piante e animali ben noti coi quali abbiamo a che fare quotidianamente. Prefazione di Telmo Pievani.
Al-Muwatta'. Manuale di legge islamica
Malik Ibn Anas
Libro: Copertina rigida
editore: Einaudi
anno edizione: 2011
pagine: 819
Scritto nell'VIII secolo, il Muwatta' è il più antico trattato di legge islamica. Fin che il Profeta stesso era in vita, non c'era bisogno di una legge musulmana sistematizzata, sia perché la sua autorità in merito era assoluta, sia perché i confini politici del mondo musulmano non si estendevano oltre la penisola arabica, dove vigevano norme consuetudinarie omogenee. Ma dopo la sua morte da un lato viene a mancare la sua autorità carismatica e dall'altro l'Islam si diffonde rapidamente in territori multi-etnici, dove le tradizioni giuridiche erano molto differenti. Di qui la necessità di raccogliere una casistica in grado di coprire un'ampia gamma di attività umane, molte delle quali non venivano trattate nello stesso Corano. Nascono cosi, fra VIII e IX secolo, varie scuole giuridiche, ma il primo vero "manuale pratico" di legge islamica è questo di Malik ibn Anas, che anche dal titolo (muwatta significa "cammino reso piano", "percorso agevolato") si propone come uno strumento da utilizzare per districarsi nella complessità dei problemi, insomma, per l'appunto, un manuale. L'enorme fortuna di questo libro ha attraversato il mondo islamico e il Muwatta', qui tradotto per la prima volta in italiano, è tuttora il testo base della legge islamica in gran parte del Nord Africa. Un libro fondamentale per capire in profondità la cultura islamica, affondando nelle sue più antiche origini, al di là della disinformazione che spesso domina in questo campo.
Le vicende del bravo soldato Svejk durante la guerra mondiale
Jaroslav Hasek
Libro: Copertina rigida
editore: Einaudi
anno edizione: 2010
pagine: 1002
Romanzo che si snoda per libera accumulazione di frammenti disordinati (o ordinati secondo una logica "altra"), lo Svejk si appaia alle grandi narrazioni digressive di Cervantes e di Sterne, alle quali lo affratellano anche alcuni procedimenti comici. Come scrive nell'introduzione Giuseppe Dierna, che ha interamente ritradotto il romanzo, "l'elemento centrale nello Svejk è il continuo sdoppiamento della narrazione, un'ambiguità di fondo, un discorso che procede costantemente su un doppio piano, mantenendosi in bilico tra una narrazione realistica e la sua continua messa in parodia, e questo ai vari livelli del testo (voce narrante, personaggio Svejk, linguaggio, sviluppo della trama). O ancora meglio: delegando ora a Svejk e ora al narratore la guida delle operazioni, Hasek mette premeditatamente in atto nel suo romanzo un ininterrotto e diabolico gioco parodico con i codici del linguaggio e della narrazione, in un contesto da ultimi giorni dell'umanità che di tanto in tanto affiora in tutta la sua violenza". Con questa edizione si ripropone dunque un'opera con la dichiarata intenzione di cambiarle radicalmente di posto nel panorama della letteratura del Novecento: da classico marginale, espressione di una facile tradizione popolare, a raffinato capolavoro di grande complessità. Ma non per questo di meno godibile lettura.
Nebbia. Testo originale a fronte
Libro: Libro rilegato
editore: Einaudi
anno edizione: 2009
pagine: XL-404
Sono molti i testi della letteratura che collegano la nebbia con alcuni luoghi specifici: la Londra dei romanzi di Dickens e Stevenson o dei racconti di Conan Doyle; le valli e le coste della Scozia, dell'Irlanda, delle isole britanniche; la brughiera di Thomas Hardy; la Parigi di Baudelaire, Maupassant, Zola, dei romanzi noir; la città belga di Bruges presentata come particolarmente tetra e nebbiosa in tanti testi non solo di autori locali come George Rodenbach ma anche di visitatori come D. G. Rossetti, Mallarmé e Rilke; le terre basse di Fiandra, percorse da fiumi svogliati e cantate da Jacques Brel; la Milano del narratori realisti dell'Ottocento (cascinali sommersi dal vapore bianco, osterie fuori porta, miseri cortei funebri nella nebbia), quella dei romanzi polizieschi di De Angelis, quella di scrittori novecenteschi come Savinio, Bianciardi, Testori, Sereni, Erba; la Torino di Pavese e Calvino, le città piemontesi e quelle padane; la San Pietroburgo dei realisti e dei simbolisti russi, da Gogol a Nekrasov a Belyi; la San Francisco mitica degli scrittori e poeti locali ma anche di viaggiatori come Robert Louis Stevenson e John Dos Passos; le grandi città scandinave. Questo libro nasce dalla doppia passione di Remo Ceserani e Umberto Eco i quali, indipendentemente uno dall'altro, hanno catalogato nel corso degli anni i brani sulla nebbia in cui via via si imbattevano: a un certo punto, scoperta la comune mania, hanno deciso di mettere insieme i loro appunti.
Tutte le poesie. Testo latino a fronte
Quinto Orazio Flacco
Libro: Libro rilegato
editore: Einaudi
anno edizione: 2009
pagine: XLIV-999
L'opera completa di Orazio: dalla sottile ironia delle Epistole, le lettere in esametri che dedica ad amici, letterati e uomini illustri del suo tempo, all'alternanza di toni delle Odi ed Epodi, in cui rivisitando i modelli greci dà risalto ai suoi crucci e alle sue gioie, fino alle Satire, dedicate come le Epistole a Mecenate e nelle quali la società romana del suo tempo è osservata con spietata ironia nella sua quotidianità. E l'epistola ai Pisoni, l'Ars poetica, il più significativo testo di teoria letteraria in lingua latina, sul modo di scrivere una poesia valida, sui generi letterari, sulla necessità di contemperare l'ingenium con l'ars: per scrivere bene bisogna unire alla predisposizione naturale l'esperienza frutto dello studio e la solida conoscenza del genere praticato.
Le avventure di Pinocchio
Carlo Collodi, Lorenzo Mattotti
Libro: Libro rilegato
editore: Einaudi
anno edizione: 2008
pagine: XXXVII-313
Pinocchio accompagna Lorenzo Mattotti da molti anni, quasi lo ossessiona. E Mattotti da molti anni disegna, appunta schizza immagini, ipotesi di illustrazione. È un work in progress quello testimoniato da questo libro, una botola nell'atelier mentale di un artista che nella storia di Collodi sembra trovare i nodi originari della propria ispirazione. D'altra parte la prima musa di Mattotti è la metamorfosi, la dialettica tra la forma e la perdita della forma. E quale libro più di Pinocchio è la metamorfosi fatta narrazione? Il legno che diventa carne, l'andirivieni tra il burattino e il bambino, passando magari per l'asino, il mondo dei vivi e dei morti. Pinocchio come mutante continuo è il soggetto ideale per lo sguardo di Mattotti, che cerca di cogliere il momento dinamico delle trasformazioni, quando una forma non è più e non è ancora. In tutto questo c'è una pulsione vitale forte, ma c'è anche un aspetto drammatico. Quello di Mattotti è indiscutibilmente un Pinocchio noir: le sue illustrazioni colgono il nucleo oscuro della favola, il mistero, a volte l'horror. Come spiega Tiziano Scarpa nella suo saggio introduttivo, il Pinocchio che leggiamo è frutto di due libri scritti da Collodi uno di seguito all'altro. Il primo è un libro di morte, è una storia nera, buia e disperata; il secondo è un libro moralistico-edificante. Con questo secondo Pinocchio Mattotti c'entra poco, con il primo è quasi in simbiosi. Con un'introduzione di Tiziano Scarpa e note alle illustrazioni di Emilio Varrà.
Mistici bizantini
Libro: Copertina rigida
editore: Einaudi
anno edizione: 2008
pagine: 803
Dall'XI al XIV secolo si svolgono due grandi stagioni della mistica bizantina. Questo volume testimonia di entrambe riportando alla luce, grazie all'assiduo lavoro di studio e di traduzione di Antonio Rigo, numerosi autori e testi pressoché sconosciuti al pubblico italiano. Ne risulta un quadro quanto mai variegato, in cui la lezione dei Padri della Chiesa è intrecciata con la tradizione filosofica greca e con gli ideali di vita virtuosa dello stoicismo e di altre scuole. Tendenze e filoni si diversificano in modo notevole: ci sono autori che privilegiano il percorso ascetico, altri che trattano come centrale l'esperienza della contemplazione; per alcuni prevale una "mistica intellettualistica", per altri la "mistica del cuore"; chi propone un'adesione a Dio chiudendo progressivamente le porte dispersive dei sensi, e chi ritiene che solo attraverso la sensibilità più accesa si possa vivere questo contatto. Se la nozione di preghiera è la base per tutti, le pratiche del pregare possono differire alquanto, così come le tecniche psicofisiche di purificazione. L'intera storia della mistica bizantina, che si svolge prevalentemente in ambiente monastico ma non solo, è di enorme ricchezza e ha prodotto una tradizione carsica che è affiorata successivamente nel mondo cristiano ortodosso giungendo fino alla recente rinascita del Monte Athos.
Conversazioni con Goethe negli ultimi anni della sua vita
Johann P. Eckermann
Libro: Libro rilegato
editore: Einaudi
anno edizione: 2008
pagine: XL-708
Eckermann, sebbene avesse solo trent'uno anni quando incontrò il poeta settantaquatrenne, si dedicò totalmente a lui e gli stette vicino durante gli ultimi nove anni di vita. Nelle pagine di queste conversazioni sfilano i personaggi più illustri dell'epoca, ma anche chi ebbe un ruolo importante nella vita intima e famigliare del grande scrittore tedesco: Napoleone e Schiller, Byron e Voltaire, un amore di gioventù e la presenza della famiglia negli ultimi anni di vita; ma anche Carlyle, Delacroix, Hegel, Molière, Mozart, Manzoni. E poi, i suoi pensieri sull'arte, l'architettura, l'astronomia, la Bibbia, la letteratura cinese, i sogni, l'etica, la libertà, l'immaginazione, l'immortalità, l'amore, la natura, e molto altro ancora: ogni cosa trova spazio in questo volume. Così definito dallo stesso Eckermann: "Non solo penso che le conversazioni contengano molte delucidazioni e inestimabili insegnamenti per la vita, l'arte e la scienza, ma ritengo anche che questi schizzi dal vero contribuiranno a completare soprattutto l'immagine che ci siamo fatti di Goethe leggendo le sue opere così multiformi".
Cento anni
Giuseppe Rovani
Libro: Copertina rigida
editore: Einaudi
anno edizione: 2008
La Milano e l'Italia raccontate da Rovani in questi Cento anni (dal 1750 al 1850) sono l'apice di una stagione culturale che era difficile poter rivivere già ai tempi del Rovani. I teatri, gli artisti, i personaggi politici, le industrie nascenti: leggere questo romanzo è anche riattraversare un pezzo fra i più significativi della nostra storia.
Legenda Aurea
Jacopo da Varagine
Libro: Libro rilegato
editore: Einaudi
anno edizione: 2007
pagine: XLIII-1142
La tradizione ci ha consegnato questa "Legenda aurea" come una monumentale raccolta di storie di santi cui un candore di gusto antico serve a compensare una straordinaria rozzezza intellettuale, degna del Medioevo (come piace ancora immaginare) che l'ha prodotta. Ma le cose non stanno così. L'autore (1228 ca. - 1298) era persona di qualità intellettuali straordinarie, le cui responsabilità che oggi diremmo istituzionali danno chiare indicazioni: vescovo di Genova dal 1292, già priore dell'intera Provincia domenicana di Lombardia dal 1297, in momenti di violentissime tensioni religiose, sociali e politiche, ebbe incarichi di notevole responsabilità in Francia e in Ungheria, a contatto con alcune fra le persone di massimo spicco culturale e intellettuale del momento. Dalla sua "Legenda aurea" non ci si può dunque aspettare quel tono da "Fioretti" di san Francesco che tradizionalmente le si attribuisce: anzi tutto il suo sforzo sta nel ricondurre a un principio unificante le disparatissime tradizioni di vite di santi secondo un gusto sistematico che è proprio della cultura domenicana. Le vite non saranno raccolte a caso, o secondo la loro importanza locale, o secondo la loro tipologia formale o culturale, ma ricondotte al circolo dell'anno liturgico, per costruire un solo grande monumento di esempi di vita, che si dispongono con naturalezza secondo le partizioni dell'anno.