Elliot: Biblioteca
Il libro di Ebenezer Le Page
Gerald B. Edwards
Libro: Libro in brossura
editore: Elliot
anno edizione: 2014
pagine: 598
Per ottant'anni il vecchio Ebenezer Le Page è rimasto fedele a due cose: l'isola di Guernsey e Liza, l'unico vero amore della sua vita. Anche il carattere, solitario e caparbio, è rimasto immutato. Dunque chiunque si trovi ad avere a che fare con lui è avvisato. Eppure, seguendo il suo racconto, ci rendiamo conto che resistergli è impossibile, tanto appassionato, esilarante, commovente e fiero egli sa essere nel ricordare la propria esistenza. Prima la singolare famiglia d'origine, dominata dalla figura della madre, poi le amicizie e la scoperta dell'amore, lo scontro con il dolore, le liti, le risate, gli incantevoli tramonti sul mare e lo spettacolo della natura indomita su un'isola molto speciale. Insomma la vita, come tutti la conosciamo. Ma ciò che caratterizza questo romanzo è che nel suo mondo ritroviamo il nostro, e perdersi è impossibile quando veniamo guidati da una voce indimenticabile e unica come quella di Ebenezer, come unica è stata l'avventura che portò alla scoperta di questo libro. L'autore, G.B. Edwards, ricevette solo rifiuti e non vide mai pubblicata la sua opera, che uscì postuma nel 1981, grazie alla testardaggine di un giovane professore al quale l'autore aveva lasciato il manoscritto in eredità. A quel punto, a pareggiare i conti con la sua precedente sfortuna editoriale, ci pensarono i giudizi entusiastici di scrittori come John Fowles, William Golding e Harold Bloom, che lo inserì nel "Canone occidentale" Postazione di Edward Chaney..
L'età dell'oro
Mark Twain, Charles Dudley Warner
Libro: Libro in brossura
editore: Elliot
anno edizione: 2014
pagine: 432
Dopo la Guerra di Secessione si verificò in America un fenomeno di crescita economica improvvisa e sconvolgente. L'espressione "The Gilded Age", usata per indicare quel periodo, fu coniata da Mark Twain per il titolo di questo libro (scritto in collaborazione con Charles Dudley Warner e pubblicato nel 1873) e divenne il simbolo di un'era di speculazioni e febbrili spostamenti di capitali come mai in passato. Fu allora, sulla giostra pirotecnica di dollari e nervi, che spuntarono alcuni tra i migliori personaggi della mitologia twainiana: la famiglia Hawkins, il cui patriarca si lancia senza troppo riflettere in ogni sorta di affare, alla perenne ricerca di una facile ricchezza, lasciando ai figli la pesante eredità di un terreno invendibile nel Tennessee (convinto che sarà la loro fortuna) e di una scarsa propensione alla fatica, e il colonnello Eschol Sellers, amico di famiglia degli Hawkins, forse il più funambolico e irresistibile personaggio mai uscito dalla penna di Twain, che dichiarò di averlo creato ispirandosi a uno zio materno. Seguendo le vicende dell'eroina, Laura Hawkins, si entra nel mondo dell'alta società e della politica di Washington, sorprendentemente familiare anche per il lettore di oggi, in un crescendo di aspettative e proiezioni di un brillante futuro, alle quali solo chi è disposto a rimboccarsi davvero le maniche sembra destinato a sopravvivere.
Diario dell'anno della peste
Daniel Defoe
Libro: Libro in brossura
editore: Elliot
anno edizione: 2014
pagine: 239
Per secoli, il sangue degli inglesi si è raggelato al ricordo del grido "Portate fuori i vostri morti!", il macabro annuncio propagato lungo le vie di Londra dai raccoglitori di cadaveri che attraversavano la città ammucchiando corpi su una carretta. La grande peste colpì la capitale del regno tra il 1664 e il 1666, uccidendo oltre 100.000 tra uomini, donne e bambini, un quinto dell'intera popolazione. Il racconto di quella che fu l'ultima grande epidemia di peste bubbonica in territorio britannico fu redatto nel 1722 da Daniel Defoe che, all'epoca dei fatti, era ancora un bambino. Basandosi sui propri ricordi e su un'assoluta fedeltà a elementi storici e documentali, Defoe fece confluire nel Diario i suoi due grandi talenti di giornalista e romanziere. Attraverso gli occhi e i controversi sentimenti del protagonista ricostruì le sconcertanti tappe del contagio, i primi annunci di vittime, gli stratagemmi per sfuggire al focolaio, il panico e infine l'incendio che devastò gran parte della città ponendo fine alla diffusione del morbo.
Madeleine Férat
Émile Zola
Libro: Libro in brossura
editore: Elliot
anno edizione: 2014
pagine: 263
Scritto da Zola nel 1868, subito dopo il successo di "Thérese Raquin", "Madeleine Férat" è la storia di una travolgente frenesia carnale. Attingendo alle teorie di Michelet e di Lucas, Zola propone un triangolo in cui due uomini, Jacques e Guillaume, sono ugualmente invaghiti della stessa donna, fatalmente attratta, però, dal suo primo amante, che ritrova dopo il matrimonio... Il fosco, morboso dramma che ne deriva è destinato a concludersi nel sanguinoso precipizio di un'inevitabile e macabra follia. Romanzo scandaloso, eccessivo, disturbante (la pubblicazione a puntate sull'"Evenement" venne sospesa per le proteste dei lettori), Madeleine Férat è stato riscoperto di recente anche dalla critica francese, che lo ha giudicato "opera di laboratorio fedele alle teorie positiviste fino a un dogmatismo da neofita", ma anche "un libro sorprendentemente vitale e vigoroso", con i suoi personaggi violenti e corruschi e il suo serratissimo ritmo narrativo. Quasi del tutto ignorato in Italia, questo romanzo di apprenissage rappresenta ancora oggi una vera sorpresa, un tassello fondamentale nell'opera dell'autore di "Nanà" e di "Germinal".
O lost. Storia della vita perduta
Thomas C. Wolfe
Libro: Libro in brossura
editore: Elliot
anno edizione: 2014
pagine: 760
"O lost" è la saga di una nazione, di una famiglia, di tre generazioni di uomini inquieti, e insieme l'autobiografia di un colosso delle lettere del nuovo mondo e di quel Sud che muore a Gettysburg. Nato e cresciuto tra i monti di Altamont, Eugene porta negli occhi la stessa brama di viaggi e di terre lontane che incupiva lo sguardo del nonno e del padre. Ma anche il terrore di poter diventare come la madre Julia, una creatura piena di slanci ma schiava della propria avidità. All'insegna di una rabbiosa voglia di fuga dalla realtà familiare, Eugene dovrà affrontare lutti devastanti e amori sbagliati, tollerare l'affetto soffocante dei suoi e al tempo stesso il loro totale disinteresse. Al centro c'è un dolore, lo strappo dell'esilio e insieme la sete di cieli nuovi. E la malinconia di un passato irrecuperabile, illuminato dal ricordo del suo Angelo perduto. Uscito nel 1929 con il titolo "Look Homeward, Angel" (in Italia apparve come Angelo, guarda il passato) e accolto con grande favore dalla critica e dai lettori, il manoscritto originale venne sottoposto prima della pubblicazione a un radicale lavoro di revisione e tagli da parte del grande editor Maxwell Perkins (colui che "creò" anche Hemingway e Fitzgerald), che lo accorciò di molto e ne modificò profondamente il senso e la struttura. Soltanto nel 2000 venne data alle stampe negli Stati Uniti la versione originale e integrale del romanzo, che ricevette unanimi ed entusiastici consensi. Introduzione di Riccardo Reim.
Sister Carrie
Theodore Dreiser
Libro: Libro in brossura
editore: Elliot
anno edizione: 2014
pagine: 523
Sprovvista di mezzi economici e culturali ma fermamente decisa a farsi strada nella febbrile Chicago fin de siecle, la giovanissima Caroline Meeber, chiamata in famiglia con il nomignolo non del tutto affettuoso di "sister Carrie", è disposta a ogni cosa pur di raggiungere il successo. Così, da povera operaia in una fabbrica di scarpe, diviene l'amante prima di un commesso viaggiatore, poi del direttore di un lussuoso locale, salendo senza troppi scrupoli i gradini della scala sociale verso una fortunata carriera di attrice. "Sister Carrie", romanzo d'esordio di Theodore Dreiser, apparve nel 1900 alquanto in sordina, con una tiratura di sole mille copie. Eppure quest'opera "immorale", destinata a segnare il destino della narrativa novecentesca americana, conobbe in seguito un enorme successo commerciale grazie a una seconda versione, frutto di un capillare lavoro di revisione e quasi di autocensura operato dall'autore (spinto dalle reazioni scandalizzate del pubblico e della moglie dell'editore), che ne limò "sconvenienze" ed "eccessi", aggiungendo effusioni sentimentali e un finale malinconicamente consolatorio.
Il ponte di San Luis Rey
Thornton Wilder
Libro: Libro in brossura
editore: Elliot
anno edizione: 2013
pagine: 151
Nel 1714 il ponte di San Luis Rey, che per oltre un secolo è stato la più importante via di collegamento per gli abitanti di Lima e Cuzco, crolla improvvisamente, provocando la morte di cinque persone. Un frate che si accingeva ad attraversarlo rimane sconvolto dalla tragedia e inizia a porsi delle domande che assumono sempre più un carattere morale e religioso: si è trattato di una terribile fatalità o di un disegno divino? Chi erano quei cinque e perché si trovavano proprio in quel luogo e a quell'ora? La sua curiosità lo porterà a cercare di ricostruire la vita delle vittime, per capire se avessero qualcosa in comune, qualcosa per cui poter azzardare una giustificazione per l'accaduto. Inevitabilmente, l'impresa non porterà risposta alle eterne domande sulla condizione umana e sulla morte, temi cari allo scrittore americano che con questo romanzo vinse il Premio Pulitzer nel 1928. Un classico ora riproposto in una nuova traduzione e con una postfazione di Tappan Wilder.

