Felici: Studi italianistici
Leonardo Sciascia e le immagini della scrittura
Rossana Cavaliere
Libro
editore: Felici
anno edizione: 2015
pagine: 416
Indagine su un codice dantesco. La "Commedia" Egerton 943 della British Library
Anna Pegoretti
Libro: Libro in brossura
editore: Felici
anno edizione: 2014
pagine: 315
Il manoscritto Egerton 943 conservato a Londra presso la British Library è il più antico codice superstite interamente miniato della Commedia di Dante, con oltre duecentocinquanta tra miniature e disegni. Si tratta di un prodotto di lusso databile al 1340 circa, frutto del lavoro di un ambiente scrittorio e miniatorio nord-orientale, fra Emilia e Veneto. Un vero e proprio "libro da banco", simile a quello vagheggiato da Dante stesso nel Paradiso. Seguendo le tracce depositatesi nel codice, questo volume lo restituisce al suo contesto e ai suoi lettori, ricostruendo l'elaborazione di quel paratesto complessivo fatto di glosse, rubriche, miniature, diagrammi - che trasforma la Commedia Egerton 943 in un progetto editoriale peculiare e per molti versi eccentrico, capace di proporre un'interpretazione del poema sorprendentemente coerente e incisiva, in cui le immagini giocano un ruolo esegetico di primo piano.
Posture dell'io. Luzi, Sereni, Giudici, Caproni, Rosselli
Damiano Frasca
Libro: Libro in brossura
editore: Felici
anno edizione: 2014
pagine: 262
A metà degli anni Sessanta escono alcuni dei libri di poesia più belli del secondo Novecento italiano: "Nel magma" di Mario Luzi, "Gli strumenti umani" di Vittorio Sereni, "La vita in versi" di Giovanni Giudici, "Congedo del viaggiatore cerimonioso" di Giorgio Caproni, "Variazioni belliche" di Amelia Rosselli. Quale ritratto dell'io lirico propongono queste raccolte? Si può disegnare una mappa adottando come parametro la postura che il soggetto assume in questi capolavori della nostra letteratura? È davvero possibile per questi cinque poeti conciliare lirica e narratività, rinuncia e fedeltà ai propri privilegi, racconto di sé e coscienza della fine di un mandato sociale? Grazie all'analisi formale e all'interpretazione di numerosi componimenti, "Posture dell'io" affronta questi interrogativi e ribadisce quanto sia ancora vitale il genere lirico nella nostra tradizione moderna.
La difesa del latino nel cinquecento
Federica Gara
Libro: Libro in brossura
editore: Felici
anno edizione: 2014
pagine: 300
In questo libro si fa luce su un aspetto poco studiato della questione della lingua del Cinquecento: il lungo e serrato dibattito tra quanti volevano allargare ambiti d'uso e pubblico del volgare e quanti sostenevano il latino come 'lingua viva' dei dotti, capace di crescere ancora nel lessico man mano che le scienze e la storia imponevano nuove parole, e con ciò capace non solo di perpetuare la concezione umanistica della lingua e della cultura, ma anche di difendere l'identità culturale dell'Occidente cattolico. La visione dei latinisti è indagata attraverso il dialogo "De linguae latinae usu et praestantia" di Uberto Foglietta (1574), il trattato più maturo e completo dell'intero corpus analizzato. A sostenere il volgare, oltre alle voci note di Bembo, Tolomei, Speroni e Varchi, vi sono quelle di Muzio e Citolini, cui si contrappongono quelle dei latinisti Amaseo, Calcagnini, Florido e Sigonio. La dialettica tra volgaristi e latinisti illumina sia le teorie linguistiche dell'epoca sia la politica culturale di vari stati italiani, in particolare dello Stato della Chiesa negli anni della Controriforma.
«Una noia mortale». Il tema del doppio nella letteratura italiana del Novecento
Beatrice Laghezza
Libro: Libro in brossura
editore: Felici
anno edizione: 2012
pagine: 410
Questo libro ripercorre la storia letteraria del Novecento italiano da una prospettiva tematica e indaga attraverso alcuni testi considerati esemplari una figura, quella del Doppelgänger, che a detta di Vladimir Nabokov è stata a tal punto oggetto di riscritture e rielaborazioni da diventare nella letteratura del ventesimo secolo "di una noia mortale". In termini più o meno consapevoli gli autori presenti nel volume, Pirandello, Papini, Savinio, Malerba, Pasolini, Morante, Eco e Nove, chiedono al lettore di individuare le strategie di rivisitazione del doppio e lo invitano a identificare i mutamenti intervenuti nella ricezione del tema.
Effetto rebound. Quando la letteratura imita il cinema
Federica Ivaldi
Libro: Libro in brossura
editore: Felici
anno edizione: 2011
pagine: 284
Sinossi. L'osmosi col cinema, sfruttandone il fascino e il potenziale narrativo, è stato forse uno degli antidoti che il romanzo ha utilizzato per fronteggiare l'ennesima - e per l'ennesima volta sconfessata - minaccia di morte della letteratura di fronte all'arrivo del nuovo e potente rivale. Attraverso vari e diversi autori, da De Amicis a Pasolini, passando per Moravia e Camilleri, si disegnano così le diverse tappe e i diversi gradi d'intensità dell'influenza che il cinema ha avuto sulla letteratura.