Gaffi Editore in Roma: Godot
Il salto
Raoul Precht
Libro: Copertina morbida
editore: Gaffi Editore in Roma
anno edizione: 2012
pagine: 208
"È l'amore vero male": con questo folgorante palindromo comincia il romanzo, nel quale l'amore svolge un ruolo di primo piano e dispiega senza scampo i suoi effetti venefici. La storia vede un controverso investigatore impegnato nella ricerca della figlia diciottenne di un magistrato, scomparsa nel nulla. Per trovarla dovrà ricostruirne, tessera dopo tessera, quel complesso mosaico che è la sua vita. La ricerca lo condurrà lontano, fino in Norvegia, a Pulpit Rock, la roccia del pulpito, oggi un'attrattiva turistica, una volta luogo sacrificale. E al tempo stesso lo porterà vicino, troppo vicino, a esplorare i suoi fantasmi personali. Mentre l'indagine avanza, il fraseggio letterario arricchisce la vicenda di gesti, atteggiamenti, riflessioni. Avvalendosi di una tecnica della suspense tanto elaborata quanto apparentemente semplice, l'autore partecipa alle vicende dei personaggi con una lingua appassionata e attenta al loro mondo interiore. La sensazione è che il suo sia un racconto dolorosamente autobiografico, una cronaca puntuale di quanto ha vissuto o, forse, immaginato.
Il mistero del santo sul cammino di Santiago
Alfredo Condé
Libro
editore: Gaffi Editore in Roma
anno edizione: 2012
pagine: 260
Volevamo essere giganti
Angela Scarparo
Libro: Copertina morbida
editore: Gaffi Editore in Roma
anno edizione: 2012
pagine: 318
Gli occhi grandi a contenere il mondo, intensi e coraggiosi: sono quelli di Lucy, bambina ribelle negli anni del terrorismo. Trasferita con mamma e zia dal paesino di Bitrano, in Puglia, a Roma, Lucy vive dentro un quadrato angusto fatto di una piccola abitazione e il contiguo bar di un circolo di tennis per ricchi che le due donne gestiscono. L'intrusione di una vita faticosa e povera nel privilegio borghese e fascista, scosso da attentati e manifestazioni, è per Lucy illuminante. A differenza dei grandi, convenzionali e parte di una generazione che accetta i compromessi della realtà, lei abbraccia la verità. Ed è scomoda per natura. Lo è anche da adulta, quando, insegnante a scuola, viene costretta a una terapia psicologica per contenere i suoi sbotti di indignazione con i genitori dei suoi alunni. È proprio dai colloqui, e dal suggerimento di scrivere della dottoressa Emiliano, che Lucia Testa ritrova la sua infanzia. Ne viene fuori una storia appassionata che abbraccia il microcosmo di una provincia immigrata e il macrocosmo degli anni di piombo, nei quali si poteva tacciare di terrorismo chiunque e la polizia aveva metodi corrotti e sbrigativi. Alla fine molte delle sue precoci battaglie saranno sconfitte ma, dall'insegnamento di quegli anni, Lucy uscirà con un'esperienza diversa e la passione ancora più radicata per le sue idee che si porterà dietro per sempre.
Le monetine del Raphaël
Franz Krauspenhaar
Libro: Copertina morbida
editore: Gaffi Editore in Roma
anno edizione: 2012
pagine: 220
È la fine di aprile del 1993. All'ingresso dell'Hotel Raphaël, una folla inferocita aspetta che Bettino Craxi esca dalla sua residenza romana. Il sorriso beffardo del Capo denudato si spegne in una pioggia di spiccioli che gli vengono scagliati contro. Questa la prima immagine, che vuole essere metafora della natura di una nazione, de "Le monetine del Raphaël". Quella massa pronta a lapidare Craxi in pubblica piazza è la stessa che lo ha portato al potere. Franz Krauspenhaar racconta, in un affresco duro e lucido, gli anni della Milano da bere e quelli della prima Repubblica dal punto di vista di un pittore, Fabio Bucchi, che per vedere finalmente riconosciuto il suo talento si piega ai compromessi della politica. La scrittura di Krauspenhaar ha la forza spasmodica di una resistenza, continuamente rilanciata nell'affanno di una subordinata, quasi tentando di non perdere il respiro, di non finire soffocata. Ma Bucchi, che narra in prima persona, se resiste, è per liberarsi dal nulla di cui è prigioniero. E osservando in retrospettiva la sua e la vita dell'Italia, Bucchi si accorge, nonostante il successo raggiunto, che il nulla perseguito con ostinazione nella pittura non è mai stata un'azione edificante, quanto invece un'irredimibile implosione. Krauspenhaar ha scritto un romanzo importante, scomodo, che rivela come le ipocrisie, l'illusione del successo, la voragine di un vuoto dipingano il tragico destino di noi tutti.
Nella casa di vetro
Giuseppe Munforte
Libro: Copertina morbida
editore: Gaffi Editore in Roma
anno edizione: 2014
pagine: 198
Cos'è una famiglia felice? Ecco la domanda impellente che Munforte ci pone con questo romanzo. Davide, voce narrante del libro, padre di Andreas e marito di Elena (con la quale cresce anche una figlia concepita con un altro uomo, Sara), osserva la vita dei suoi cari con discrezione. Vede Sara che si sistema gli occhiali mentre impara a leggere una nuova parola, e poi Elena che trattiene il dolore - ma per cosa? La casa nella quale condividono il quotidiano sembra protetta da una bolla di vetro mentre appena fuori dalla finestra, sulla tangenziale milanese, le macchine sfrecciano in un frastuono. Quella bolla è la voce stessa del narratore a crearla, quasi volesse posare sulla casa un'aura che la difenda dagli urti col mondo. Davide si nasconde, forse non c'è, vede soltanto, e si domanda se questa esistenza che un giorno lasceremo, tutto ciò che abbiamo costruito, le persone che abbiamo amato, continuerà anche senza di noi. Com'è il mondo quando gli voltiamo le spalle? "Nella casa di vetro" è una favola metropolitana, o una preghiera, quella di un padre, e di un marito, che cerca di conservare ogni attimo d'amore, di non dissipare il tempo condiviso, perché sa che questo è il solo modo per riconsegnarli all'eternità.
Il sonnambulo
Valerio Aiolli
Libro: Copertina morbida
editore: Gaffi Editore in Roma
anno edizione: 2014
pagine: 253
Il sonnambulo è un romanzo che indaga e racconta la deriva etica del potere italiano. Siamo - come sempre nei romanzi di Aiolli - nella profonda provincia, nei gangli sonnacchiosi e spietati di un'economia corrotta, malata, sempre sul punto di cadere. Il romanzo è ambientato nel 1992, anno cruciale della storia nazionale: quello di tangentopoli, ovvero della presa d'atto che i sogni del dopoguerra si sono irreversibilmente trasformati in incubi. Leonardo, direttore generale dell'Alutec, scopre un'improvvisa accelerazione del tempo. Gli eventi ormai lo dominano. Il "sistema" sta crollando, e l'abbraccio mortale tra economia pubblica e politica sta mostrando tutti i suoi limiti. Leonardo aspira alla presidenza della società, ma troppi grovigli esistenziali lo stanno stritolando. Paola, la moglie, si dissolve in una sterile nebbia. La stessa cosa accade a Monica, la sua segretaria. Rimane Carla, una giovane stagista di cui Leonardo s'innamora, e che tiene in piedi un atroce rimpianto per quel che si era prima di rimanere abbagliati da un'ambizione menzognera. Il romanzo di Aiolli mostra con realismo la radice nascosta della "crisi italiana", l'impotenza e l'angoscia di un benessere ammalato di idealismi abortiti e di troppa intelligenza piegata alle contorte logiche del potere.
Viceversa
Gianluigi Melega
Libro: Copertina morbida
editore: Gaffi Editore in Roma
anno edizione: 2013
pagine: 238
Due brillanti intellettuali cileni, Calamàn e Malaveda, sognano di continuare l'opera di Borges. Il primo scrive romanzi di successo, il secondo sceglie la carriera accademica. Tra loro c'è sempre stata un'accesa rivalità. Alla morte di Calamàn, però, Malaveda ne diventa il curatore dell'opera. Alle carte dello scrittore scomparso si interessa anche un ricercatore italiano, sbarcato a Santiago del Cile per studiarne l'enigmatico contenuto. Troverà una babele di scritti e informazioni su popoli e culture, tradizioni e lingue, filosofi e analfabeti. Ogni cosa si confonde in un intrigo di significati in cui è difficile orientarsi. Ma Melega, uno "scacchista dell'immaginazione" secondo il giudizio di Cesare Garboli, ci fa capire che letteratura vuol dire sapersi perdere dentro qualcosa di scritto.
12.47: strage in fabbrica
Saverio Fattori
Libro: Copertina morbida
editore: Gaffi Editore in Roma
anno edizione: 2012
pagine: 199
Il protagonista narrante di questo romanzo è un tecnico del Controllo Qualità di un'azienda emiliana che produce componenti per auto. Ale è alienato dal lavoro ma crede nell'infallibilità dei suoi responsabili, pervaso da un'etica aziendale che sembra dare un senso alla sua esistenza. Ma quando viene ridimensionato al ruolo di operaio in catena di montaggio, il suo equilibrio psichico vacilla, anche perché non gli si contesta nessuna colpa, non è chiaro nemmeno quale responsabile abbia preso la decisione: la sua non è un'azienda padronale, l'organigramma è un dedalo gelatinoso. Se il nemico non è individuabile, allora tutti diventano nemici: ex colleghi, operai della catena, sindacato, impiegati e dirigenti, il Paese nel quale vive. Ale è paranoicamente certo di riconoscere un disegno malvagio ai suoi danni in ogni normale atto produttivo. La fabbrica diventa un luogo abitato da fantasmi e mostri; egli vive il suo nuovo ruolo come una dannazione immeritata. Per sopportarne il peso consuma eroina, si isola con I'mp3 e inventa un mondo parallelo fatto di odio. Il conflitto diventa insanabile quando viene assunto Frank, figlio di un ex compagno di scuola, che lo deride e lo umilia, diventando una sorta di detonatore del suo odio. I due pianificano una strage in sala mensa: 12:47, l'ora di massimo afflusso. In bilico fra lucida analisi e follia, questo romanzo è una discesa agli inferi che non lascia scampo al lettore.
I provinciali
Ilaria Giannini
Libro: Copertina morbida
editore: Gaffi Editore in Roma
anno edizione: 2012
pagine: 157
Quanto dolore può contenere un cuore? Come si fa a dire addio a tua madre, alla nonna che ti ha cresciuto, prima che il cancro se la porti via? E che succede se nel frattempo scopri che tua moglie ti tradisce, se temi di dover lasciare l'università, se capisci di non esserti mai perdonata per aver rinunciato ai tuoi sogni. Che rumore fa il mondo quando ti crolla intorno, tutto in una volta? A Bozzano, nell'entroterra della Versilia, tra le colline e gli acquitrini del Lago di Massaciuccoli, ciascuno deve fare i conti con tutto quello che non è diventato. Per assolversi dagli errori c'è tutto un mondo da ritrovare: l'abbraccio di una sorella, il pranzo della domenica, le leggende che da una generazione all'altra cementano la famiglia, la accendono di luci. Un lutto da elaborare, una soglia da varcare insieme. Sette giorni per rialzarsi in piedi, per tornare a casa, per imparare ad amare di nuovo. L'ultima occasione per diventare grandi. "I provinciali" è la storia di coloro che sognavano d'andare via e di quelli che hanno avuto il coraggio di rimanere: dei tanti che sono partiti, dei pochi che sono tornati. Una fotografia dell'Italia di oggi e di quella che non esiste più, spazzata via dalla crisi, dal precariato, dall'avanzare lento e inesorabile di una stagione troppo diversa.
Ogni cosa è maschera
Janice Galloway
Libro: Copertina morbida
editore: Gaffi Editore in Roma
anno edizione: 2012
pagine: 340
"Ogni cosa è maschera" è la seconda opera autobiografica di Janice Galloway. Nella claustrofobica cittadina di Ardrossan, in Scozia, il ritmo quotidiano della vita familiare è scandito dalla tv perennemente accesa. Rievocando il piccolo mondo di donne cresciute negli anni Sessanta, Galloway elabora il racconto ossessivo della propria adolescenza, di una ragazza ormai pronta a reagire contro i conformismi e il perbenismo della comunità in cui è cresciuta. Pur iniziando a scoprire il proprio corpo e i primi impulsi sessuali, la giovane protagonista del libro divide ancora il letto con la madre e, quotidianamente, subisce le angherie di una sorella dominante. La conoscenza dell'altro sesso si sviluppa insieme all'interesse per la lettura e il canto. Presto, sotto la protezione di un'insegnante eccezionale, la musica diventa la sua passione più travolgente. Ma nel momento in cui si sforza di dare un senso al cambiamento fisico ed emotivo tipico dei ragazzi della sua età, tutto (o quasi) quello che pensava di sapere inizia a vacillare. Come nel suo romanzo precedente, "Niente che mi riguardi", lo sguardo della Galloway restituisce con rara efficacia lo strenuo tentativo delle donne di affrancarsi da una condizione di insoddisfazione e infelicità. Usando l'autobiografia con toni ironici e crudi, la scrittrice scozzese reinventa la propria vita dipingendo l'affresco di un'intera epoca.
Circo inferno
Silvio Valpreda
Libro: Libro in brossura
editore: Gaffi Editore in Roma
anno edizione: 2012
pagine: 182
Quando si ascolta un anziano raccontare i propri ricordi gli si può credere o no. Dalla narrazione di Vincent, ex musicista italo-americano che ci parla da un ospizio di Brooklyn, viene fuori un mondo strampalato. Subito dopo la fine della Seconda guerra mondiale, si unisce a un gruppo di mariachi spacciandosi per messicano. Si ritrova poi in Europa in un malridotto circo i cui artisti devono fronteggiare quotidianamente la fame. Quando, per una serie di vicende, il circo è bloccato nella periferia di un paese della provincia spagnola, avviene un fatto straordinario. Da una spaccatura della terra esce un diavolo, un essere più umano che infernale, che propone al padrone del circo uno scambio dai risvolti inquietanti... Forse i fatti non sono andati proprio come li racconta il vecchio, forse il diavolo era solo uno zingaro. Il suo racconto può essere preso semplicemente come una grande avventura: con guitti e musicanti, animali strani e avventurieri, gangster e oche ammaestrate. Vincent, assieme agli altri musicisti, decide di tentare una rapina per recuperare il danaro perduto. I soldi arrivano ma portano con sé una scia di sangue innocente. I ricordi di infanzia di Vincent, disseminati nel racconto, sono il malinconico rifugio dal male che lo assedia. Con questo romanzo insieme immaginifico e crudele, sulfureo e "reale", Valpreda scava nelle profondità dell'animo senza il timore di sporcarsi le mani.
Qualcosa abbiamo fatto
Fabrizio Patriarca
Libro: Copertina morbida
editore: Gaffi Editore in Roma
anno edizione: 2011
pagine: 438
In una Roma confusionaria e pigra, si mescolano le vicende e le memorie di Leonardo Marconi, sgangherato redattore di una rivista online. Intrappolato in una libreria del centro, durante la micidiale presentazione di un libro di poesie condotta dall'odiato critico letterario Duccio Consolati, Leonardo rievoca gli eventi tragicomici che lo hanno trascinato fin là, invischiandolo nei riti caramellosi della borghesia capitolina. Sullo sfondo c'è il grande raccordo anulare, metafora della solitudine e dell'indifferenza, e ci sono gli anni Novanta, che vedono Leonardo e i suoi amici impegnati in un grandioso piano per sfuggire "all'orrore della laurea". Il ritratto di una generazione andata male, maturata (e marcita) tra le due Guerre del Golfo. Le più inquietanti domande affollano la cronaca serrata di Leonardo, mentre le più evasive risposte gli giungono dai diversi personaggi che incontra. Prima della resa dei conti con Duccio Consolati, cioè con tutte le amarezze di un insopportabile presente, Leonardo forse apprenderà dal suo alter ego Renato, il nichilista gay che crede di poter ricondurre i segreti dell'universo alla trama di Jurassic Park, come difendersi o come meglio arrendersi alla schiacciante identità tra cultura e corruzione.