Giappichelli: Collana del Dipartimento di Giurisprudenza. Università degli Studi di Brescia. Quaderni del LaCIS
Technological colonization and constitutional dysfunction. The role of AI-driven profiling and targeting practices
Nadia Maccabiani
Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2025
pagine: 160
Il diritto dell'oblio oncologico: uno strumento di tutela per le persone clinicamente guarite
Mariangela Ferrari
Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2024
pagine: 144
In Europa su 20 milioni di persone in vita dopo una diagnosi di tumore, 7 milioni (35%) sono soggetti che hanno avuto l’ultima diagnosi da almeno 10 anni senza recidive. In Italia su circa 3,6 milioni di persone viventi dopo una diagnosi di tumore, 1 milione (27%) è clinicamente guarito con stessa aspettativa di vita del resto della popolazione. Dopo la Risoluzione del Parlamento europeo (16 febbraio 2022) per la lotta contro il cancro, l’Italia ha varato una nuova legge – 7 dicembre 2023, n. 193 – introduttiva del diritto all’oblio oncologico, per eliminare le discriminazioni dei sopravvissuti nella fruizione dei servizi bancari e assicurativi, nelle procedure adottive e nei concorsi pubblici. Partendo dalla definizione di “diritto all’oblio” quale diritto fondamentale sviluppatosi in una terra di mezzo fra diritto alla riservatezza, diritto all’identità personale e diritto alla cancellazione dei propri dati personali, si mettono a fuoco i nuovi obblighi a carico di banche ed assicurazioni e le nuove legittime pretese dei soggetti clinicamente guariti. L’obiettivo dell’Autrice è un approfondimento rivolto non solo alla comunità scientifica, ma all’intera cittadinanza, per contribuire a formare cittadini consapevoli nell’esercizio dei propri diritti civili.
History & law encounters. Lezioni per pensare da giurista. Volume Vol. 3
Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2023
pagine: 176
La terza edizione degli "History&Law Encounters. Lezioni per pensare da giurista" si traduce in queste pagine, che raccolgono le policrome riflessioni offerte agli studenti degli insegnamenti storico-giuridici bresciani nell’anno 2022. Il fil rouge immaginato e proposto ai relatori (poi autori) si è incarnato nella ‘persona’, non tanto e non solo intesa quale soggetto di diritto, ma soprattutto quale soggetto che entra-in-relazione-con il diritto, che è protagonista nell’ordine giuridico, entrando nei meccanismi giuridici, così come nei processi di produzione del (e di) diritto. Attraverso questo diaframma, la persona, nella sua dimensione reale – anche corporea – e storicamente determinata, dal suo profilo individuale o nelle sue formazioni aggregate e collettive, appare dialogare col diritto, entrare in sintonia o in conflitto con esso, adeguarsi o ribellarsi a esso, ma anche contribuire alla creazione o al rinnovamento dell’ordine giuridico stesso. Dalla testimonianza nel processo dell’età medievale e moderna, ai movimenti otto-novecenteschi di riforma del diritto in chiave sociale, i contributi qui raccolti concorrono a dimostrarci, ciascuno entro la propria prospettiva, la centralità della persona quale destinataria del precetto giuridico, ma anche quale parte attiva e reale del diritto nel suo ‘farsi’, colto attraverso le fonti, nella sua dimensione normativa, giudiziale e dottrinale.
Il primo settennato di Sergio Mattarella. Dentro la Presidenza della Repubblica: fatti, atti, considerazioni
Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2022
pagine: 304
Autori: Casanova Daniele; Frau Matteo; Ladu Marco; Lauro Alessandro; Mazzola Alessandra; Podetta Marco; Spadacini Lorenzo; Tira Elisa; Gorlani Mario; Maccabiani Nadia; Carminati Arianna; Apostoli Adriana; D'Andrea Antonio.
History & law encounters. Lezioni per pensare da giurista. Volume Vol. 2
Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2022
pagine: 224
Il presente volume raccoglie gli esiti della seconda edizione degli History&Law Encounters, progetto didattico e scientifico ideato dagli insegnamenti di Storia del diritto del Dipartimento di Giurisprudenza dell'Università degli Studi di Brescia ed offerto agli studenti, in avvio di studi, per riflettere sul senso – nella doppia accezione di "significazione" e "direzione"– dell'essere giurista oggi. Gli Autori, coinvolti nell'iniziativa, hanno dato voce a temi e problemi che attraversano l'esperienza giuridica europea, muovendo da una (ri)lettura delle fonti, colte nella loro piena storicità. Capitolari carolingi ed ottoniani, costituzioni imperiali e decretali, statuti municipali e dei collegi professionali, prassi giudiziarie tra la Terraferma e Venezia, Statuto albertino, codici penali e atti processuali tra Otto e Novecento hanno così restituito, in forza della loro vivida peculiarità, la ricchezza e complessità di un passato che entra in attivo dialogo con il sapere e agire giuridico del presente.
Schiavi. Presente e passato
Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2021
pagine: 352
«Nuova schiavitù», «schiavitù moderna», «para-schiavismo» espressioni usate per indicare la «sottomissione dispotica» dell'uomo all'uomo, fenomeno antico, che si voleva abrogato con interventi legislativi tra l'Ottocento e il Novecento e che invece osserviamo ancora, interessando più di 40 milioni di persone di tutti i Paesi del mondo, anche i più sviluppati. Tant'è che l'ONU nel 2015 ha inserito nell'Agenda 2030, tra gli obiettivi sostenibili, anche il superamento della «schiavitù». Un fenomeno in continua crescita, anche per l'impatto del Covid-19, in particolare su coloro che vivono già in stato di marginalità. Il quesito cui proviamo a rispondere è se condizioni di donne e minori sfruttati a scopi sessuali e pornografici oppure badanti 'recluse' oppure bambini-lavoratori oppure braccianti sottoposti a «caporalato», siano in modo corretto, logico ed utile definibili con il termine 'schiavitù', che richiama situazioni di tempi lontani. Per rispondere, abbiamo provato a individuare la 'sintassi', i tratti caratteristici e le cause di queste «nuove forme di servitù», soffermandoci anche su un episodio italiano nella Franciacorta. Abbiamo seguito tre direttrici di ricerca: la relazione passato-presente, per avere contezza di continuità e discontinuità; il mondo del lavoro, perché il rapporto tra lavoratore e datore di lavoro può trasformarsi in sfruttamento 'estremo'; la nuda sottomissione della persona, che così diventa quasi oggetto dell'altra per mezzo di una serie di atti di violenza fisica e/o psichica implicante il 'corpo' dell'asservito. Emerge una realtà complessa, che supera l'aspetto nominalistico, tracciando ipotesi di soluzioni che interessano molteplici livelli, da quello economico e sociale a quello giuridico e politico, assolutamente intrecciati tra di loro.
Donne, corpo e mercato di fronte alle categorie del diritto costituzionale
Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2021
pagine: 288
La scelta di interrogare la disciplina costituzionale sul rapporto tra corpo delle donne e mercato è parsa fin da subito sfidante perché si confronta, da un lato, con la mancata presa di coscienza giuridica delle diversità dei due sessi e, dall’altro lato, con la posizione di soggezione della donna all’uomo. Tale circostanza impone di costruire un assetto ordinamentale peculiare perché sussistono condizioni (si pensi a violenza sessuale, prostituzione, procreazione) che riguardano precipuamente un sesso e che dunque devono essere analizzate, disciplinate e tutelate non in maniera asessuata ma attraverso le lenti di quel sesso. Quando l’ordinamento costituito non garantisce, sia pur implicitamente, la tutela di alcuni diritti fondamentali o supremi come dignità, eguaglianza, salute, cade nell’errore di permettere una organizzazione gerarchica fra gli esseri umani nella società. Non riconoscere la pari dignità sociale della componente femminile della società consentendo – o comunque tacendo sulla mercificazione del corpo che le stesse abitano, significa trattare non quelle donne, ma tutte le donne come se fossero meno degne di considerazione rispetto all’essere umano in generale. L’obiettivo che le autrici e gli autori auspicano venga raggiunto è la presa di coscienza anche giuridica del tema perché non è solo la donna vittima di una qualche forma di violenza il soggetto che subisce la violazione della (propria) dignità, ma è la società intera a veder evaporare, di volta in volta, un po’ di dignità.
Gli effetti della riforma del Terzo settore in materia di «enti religiosi civilmente riconosciuti». Normativa, buone prassi ed esigenze del tessuto sociale
Isabella Bolgiani
Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2021
pagine: 139
La riforma del Terzo settore ha dato il via ad un percorso di riordino e semplificazione di uno spazio normativo che, nell'ultimo trentennio, ha attraversato una fase decisamente magmatica. Le novità introdotte da tali disposizioni, ed in particolare dal «Codice del Terzo settore», nel ridisegnare questa disciplina, hanno prodotto effetti significativi con riferimento agli «enti religiosi civilmente riconosciuti», per le «attività di interesse generale» che essi svolgono. Il presente volume muove dunque dalla necessità di esaminare le norme espressamente dedicate a tali enti per ricostruirne il peso specifico rispetto all'impianto complessivo delineato dal legislatore. In particolare, esso è rivolto alla ricerca di un giusto equilibrio tra le disposizioni dettate dalla riforma ed una attenta applicazione dei principi costituzionali che concernono gli enti in questione, nel quadro di un corretto bilanciamento degli interessi coinvolti e della specialità propria di tali soggetti giuridici. Di qui, anche in considerazione delle difficoltà socio-economiche scaturite dall'emergenza epidemiologica Covid-19, si intende rilevare l'importanza, per questo peculiare ambito di azione, del progressivo imporsi di nuove dinamiche di relazione tra autorità civili, confessionali e collettività in generale.
History & law encounters. Lezioni per pensare da giurista
Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2021
pagine: 93
Questo volume è la materializzazione della prima edizione degli History&Law Encounters, un progetto didattico e scientifico avviato dai corsi di Storia del diritto presso l'Università di Brescia nella primavera del 2019, con l'intento di proporre anzitutto agli studenti elementi per discernere la fisionomia del `giurista' in avvio del loro percorso di studi. L'apporto dei sei autori (fra giuristi e storici del diritto) interpellati per attuare tale progetto si è tradotto in una ricca polifonia di voci e di prospettive che, passando attraverso l'immediatezza delle lezioni e del dinamico confronto in aula, trova ora, in queste dense pagine, l'occasione di una condivisione ancor più ampia. Con l'intento di 'provocare' dimensioni poco esplorate dal giurista, attingendo al metodo critico proprio dello storico, le proposte d'analisi (e indagine) accolte in questo volume spaziano dalle radici dell'Europa alla stregoneria nel contesto subsahariano, dal costituzionalismo inglese alla Carta del Carnaro, dal contratto nel pensiero della Scuola di Salamanca alla dottrina internazionalistica fra Sette e Novecento. Non un percorso, dunque, ma coordinate che identificano problemi, temi e domande entro un ampio quadrante spazio-temporale.
Relativo e plurale. Dinamiche, processi e fonti di diritto in Terraferma veneta (secc. XVI-XVIII)
Elisabetta Fusar Poli
Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2020
pagine: 163
Pluralità (di poteri, status e corpora, fonti di diritto, giurisdizioni) e relatività (di soluzioni normative, assetti politico-istituzionali, rapporti di forza e reciproca definizione di spazi giuridici e d'identità fra soggetti, gruppi, ceti, comunità, universitates) nel tempo e nello spazio sono cifre distintive dell'Età moderna e della complessa e sfaccettata esperienza giuridica che la connota. Le vicende della Terraferma veneta, particolarmente entro il distretto bresciano, fra i secoli XVI e XVIII ne sono perfetto esempio. La sovrapposizione della dominazione veneziana ai precedenti assetti giuridici, politico-istituzionali e sociali enfatizza la complessità dei rapporti fra centri e periferie, stimolando l'originarsi e definirsi di nuovi 'spazi giuridici' che potremmo definire intermedi, connessi alla dimensione territoriale e al contempo astratti da essa. L'attenzione si concentra sul Territorio, 'corpo territoriale' che rappresenta interessi e comunità della campagna bresciana sin dal XV secolo. Ente ibrido che non trova collocazione precisa né nella tassonomie della scientia iuris né entro le nuove teorie dello Stato, a metà strada fra modello corporativo medievale ed articolazione periferica dell'amministrazione statuale, il Territorio è espressione spontanea di un'ampia sezione del distretto e ne aggrega gli interessi, è interlocutore (de facto e poi formalizzato) di Venezia e della città di Brescia, e protagonista di un diritto multiforme, esposto a continui riassetti e contrattazioni, connotato da un carattere spiccatamente dinamico e impermanente. La materia del 'buon governo' diviene uno degli ambiti di intervento che maggiormente è oggetto e momento di coagulazione di tali dialettici processi di produzione del diritto. Una prima parte del volume si concentra su questi aspetti, muovendo dal perimetro più ampio dello Stato moderno, per giungere a quello più 'locale' delle comunità incluse nel Territorio, con il loro tenace ius proprium. La seconda parte propone la versione tridimensionale e plastica di questa ricostruzione, sfruttando materiali e fonti di diritto prescelte nell'ampio novere riferibile ai secoli considerati, in relazione al contesto e ai soggetti analizzati: casi di studio che vividamente illuminano,. chiarendone i nodi, l'intreccio dei temi affrontati.
I confini mobili della cittadinanza
Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2019
pagine: 256
La "cittadinanza" è istituzione di lunga durata, che affonda le sue radici in concetti del passato quale politeia della Grecia antica o civitas della cultura giuridica romana. Privata dei molteplici aggettivi (giuridica, politica, sociologica, nazionale, plurale, digitale, effettiva, proattiva, etc.), con la quale è stata qualificata nel corso degli studi, descrive nella sostanza i legami che un individuo ha con una determinata comunità. Tale relazione si invera in una dimensione spaziale (la civitas, lo Stato) ed è influenzata da elementi economici, politici, normativi, sociali e culturali, che ne restituiscono un'immagine plurale: "cittadinanze". L'attuale cittadinanza, ancora fortemente condizionata dalle finalità dello Stato-nazione, si riduce a gestire le modalità per l'acquisizione dello status di cittadino, riconosciuto tale dall'ordinamento giuridico. Alla luce, però, delle grandi trasformazioni ("globalizzazione", primato della "persona" sul "cittadino", interferenza delle istituzioni sovranazionali su quelle locali), che nell'ultimo mezzo secolo hanno inciso significativamente sulla natura dello Stato-nazione, la cittadinanza ha subìto cambiamenti così profondi da farci chiedere se sia in grado di contribuire a risolvere il conflitto cittadini-stranieri in un'ottica inclusiva e non divisiva. Se cioè, sotto il peso destabilizzante delle attuali migrazioni, riesca a gestire la piena acquisizione dei diritti della persona nel rapporto libertà-uguaglianza e non, invece e suo malgrado, a fomentare l'inutile e pericoloso antagonismo fra il cittadino e lo straniero. È con tale dualismo che gli autori del volume hanno provato a cimentarsi.