Giappichelli: Università degli Studi di Milano. Facoltà di Giurisprudenza. Pubblicazioni del Dipartimento di Dirit
Ragionevoli dubbi. Percorsi storici del recesso unilaterale
Filippo Rossi
Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2023
pagine: 328
A giudicare dall’incessante produzione scientifica sul recesso, la rottura unilaterale del contratto pare davvero un tema che non cessa di destare interesse. Il motivo della costante attenzione sull’istituto è intuibile, del resto, considerando la latitudine delle conseguenze che esso produce. La manifestazione unilaterale di volontà, per giunta recettizia, con cui il “ritiro” unilaterale si sostanzia, presuppone una prerogativa soggettiva – quella di “pentirsi” di aver stretto l’accordo – che contraddice la concezione per cui il contratto vincola al reciproco rispetto dei patti, all’aspettativa nelle controprestazioni e al legittimo affidamento sulla loro continuazione, a meno che si decida, di comune accordo, di porvi fine. Della necessità di tale facoltà, tuttavia, non si può dubitare. Il diritto potestativo con cui una delle parti decide di “tornare sui propri passi” risponde infatti a primarie finalità di economia dei rapporti giuridici, e così pure di razionalità del sistema, anche in virtù del principio di giustizia commutativa che innerva le dinamiche contrattuali. Si tratta, insomma, di una facoltà che opera sì drasticamente sugli effetti del contratto, ma che al contempo favorisce la ricomposizione degli interessi negoziali, e per le circostanze più varie. A seconda dei casi, l’estinzione unilaterale fornisce il termine finale a un contratto che ne è privo, o interviene per evitare rapporti sine die. Consente di rimediare a disfunzioni del sinallagma (ad esempio l’inadempimento di una parte) ovvero a sopravvenienze che ne alterino l’originario equilibrio (come l’impossibilità sopravvenuta parziale). Protegge da decisioni affrettate o prese non del tutto consapevolmente, permettendo altresì, in casi specifici, di “abbandonare” il rapporto, a volte con, altre volte senza un corrispettivo per l’esercizio del “ripensamento”.
Scritti in onore di Miryam Iacometti
Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2023
pagine: 272
La raccolta di scritti che ora si presenta vuole rendere testimonianza della gratitudine e della profonda stima nutrite dalla comunità scientifica nei riguardi di Miryam Iacometti che, da molti anni, svolge fervida e rigorosa attività di ricerca, accompagnata da un encomiabile impegno accademico e didattico cui hanno beneficiato, in primis, i molti studenti che, nel corso degli anni, hanno avuto il piacere di ascoltare le sue appassionate e appassionanti lezioni di diritto pubblico comparato (base e progredito) e giustizia costituzionale comparata (per citare alcuni dei corsi in cui ha insegnato). Con una gentilezza nei modi e una modestia fuori dal comune, Miryam Iacometti ha sempre interpretato il Suo ruolo con dedizione e con un incondizionato spirito di servizio, facendosi apprezzare dai tanti colleghi, molti dei quali diventati amici, con cui, nel corso della Sua carriera, si è trovata a lavorare e collaborare sia sul piano scientifico che sul piano della vita accademica. Molti sono stati anche i giovani studiosi che hanno tratto ispirazione e insegnamento dal Suo rigore scientifico, dalla Sua passione per lo studio e la ricerca, nonché dalla elevata professionalità con cui ha sempre affrontato ogni impegno lavorativo, per piccolo che potesse essere. Per cominciare può ricordarsi che la Prof.ssa Iacometti è stata allieva di Paolo Biscaretti di Ruffia, prima, e di Giovanni Bognetti poi. Ha collaborato anche con Gianfranco Mor. A tutti questi maestri è rimasta profondamente legata da un rapporto di sincera stima e gratitudine. La ricca produzione scientifica di Miryam Iacometti ha occupato numerosi temi del diritto pubblico comparato con contributi di significativa originalità e profondità di pensiero dai quali, peraltro, hanno tratto spunto i qualificati interventi degli studiosi che hanno partecipato a questa raccolta di studi in Suo onore. Tra i tanti argomenti approfonditi da Miryam Iacometti ci limitiamo qui a ricordare due dei filoni più ricorrenti nei Suoi lavori: lo studio dell’ordinamento spagnolo, in tutte le sue sfumature, e lo studio dei Parlamenti.
Lo scandalo tra alto medioevo e prima età moderna. Itinerari tra dimensione giuridica, politica e sociale
Raffaella Bianchi Riva
Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2022
pagine: 328
Libertà della scienza e politica. Riflessioni sulle valutazioni scientifiche nella prospettiva del diritto costituzionale
Lavinia Del Corona
Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2022
pagine: 328
Diritto e valutazioni scientifiche
Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2022
pagine: 544
Un processo bifronte. Stato e regioni davanti alla Corte costituzionale
Benedetta Liberali
Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2022
pagine: 432
Le riflessioni svolte in questo contributo allo studio dei rapporti fra Stato e Regioni davanti alla Corte costituzionale con specifico riguardo al giudizio in via principale hanno preso avvio in occasione del seminario di Giustizia costituzionale Uso politico del giudizio di legittimità costituzionale in via principale? Stato e Regioni in contesa davanti alla Corte costituzionale, svoltosi presso l’Università degli Studi di Milano nel novembre del 2019, e sono state successivamente approfondite e confluite nella relazione tenuta nel settembre 2020 al Convegno annuale dell’Associazione Gruppo di Pisa Il regionalismo italiano alla prova delle differenziazioni, grazie ai discussant e ai componenti del Consiglio direttivo. Queste stesse considerazioni, rivedute, aggiornate e comprensive anche del giudizio per conflitto di attribuzione fra enti, sono state ulteriormente arricchite alla luce della preziosa esperienza maturata negli anni di permanenza alla Corte costituzionale, grazie al costante confronto e approfondimento delle tematiche sottese con il Giudice costituzionale Professor Nicolò Zanon e con i Colleghi Assistenti di Studio, oltre che di docenza nel Corso di Giustizia costituzionale della Professoressa Marilisa D’Amico, presso l’Università degli Studi di Milano.
Rapporto senza potere e tutela dell'affidamento. Le nuove frontiere della responsabilità civile della P.A.
Marco Luigi Antonioli
Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2022
pagine: 224
La responsabilità civile della P.A. costituisce un tema, di certo, risalente 1, che denota una marcata interdisciplinarietà o, se si preferisce, multidisciplinarietà. Sotto un primo profilo, coniuga il diritto privato con il diritto amministrativo. Con il che si registra l’interazione di due rami del diritto, che non sempre sono in condizione di comunicare tra loro, seguendo regole e principi che, spesso, si pongono in una posizione di alterità.
Il riconoscimento degli effetti del giudicato nell'arbitrato commerciale internazionale
Michele Grassi
Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2022
pagine: 336
Il presente studio si propone di indagare il funzionamento della teoria della res judicata nel contesto dell’arbitrato commerciale internazionale e, dunque, il riconoscimento all’interno della procedura arbitrale dell’efficacia conformativa e preclusiva delle decisioni assunte da un diverso giudice o collegio arbitrale.
La Carta dei diritti fondamentali dell'Unione Europea nel sistema integrato di tutela. Atti del convegno svoltosi nell'Università degli Studi di Milano a venti anni dalla sua proclamazione
Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2022
pagine: 448
Questo volume raccoglie le riflessioni del convegno che si è svolto nell’Università degli Studi di Milano l’11 dicembre 2020, dedicato al ventennale della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea. Un periodo di “vita” sufficientemente lungo da suggerire l’opportunità di fermare il momento e di tentare un bilancio sulla sua effettiva resa. Non una celebrazione fine a sé stessa, ma la volontà di ragionare a fondo dell’impatto che la Carta di Nizza ha realmente avuto sul processo di integrazione europea. Per farlo abbiamo ritenuto importante che a ragionarne fossero studiosi afferenti a diversi ambiti disciplinari – a testimonianza della complessità della materia e della necessità di approcciarvisi con una visuale più ampia possibile – così come coloro che si interfacciano con la Carta nella pratica giudiziaria. Il confronto si è inoltre arricchito del contributo autorevolissimo di Giudici della Corte costituzionale (il Presidente Amato e il Vicepresidente Zanon) e della Corte di Giustizia (il Vice Presidente emerito Tizzano), ai quali sentiamo di rivolgere un particolare ringraziamento. I saggi raccolti in questo volume cercano di rispondere, senza certo pretesa di esaurire il discorso, a domande cruciali, che attengono alla natura, agli effetti, ai confini di applicabilità e al “destino” stesso della Carta; non isolatamente intesa, naturalmente, ma nelle interazioni che questo catalogo di diritti intrattiene, per il tramite degli operatori che ne applicano ed interpretano le previsioni, con le costituzioni nazionali e con la Convenzione per la salvaguardia dell’uomo e delle libertà fondamentali.
I conflitti di potestas iudicandi tra arbitro e giudice statale nel diritto italiano e comparato
Albert Henke
Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2022
pagine: 1072
La presente ricerca intende approfondire la tematica dei conflitti di potestas iudicandi tra arbitrato e giurisdizione statale, allorquando la medesima causa sia dedotta, contestualmente o in momenti successivi, dinanzi all’arbitro e al giudice statale. Tale tematica, in ragione del vuoto normativo, è stata oggetto di un intenso dibattito dottrinale e giurisprudenziale prima della riforma del 2006 (che, come vedremo, pur introducendo per la prima volta delle norme espresse che governano alcuni profili dei suddetti conflitti, non ha assolutamente chiarito tutti i problemi di inquadramento teorico e pratico-applicativi). I problemi originati da questa fattispecie rispetto a quella, speculare, che può verificarsi nei rapporti tra giudici statali, risiedono essenzialmente in ciò, che, da un lato, la natura tendenzialmente (o di norma) esclusiva del patto arbitrale non osta al fatto che la medesima causa, originariamente deferita in arbitrato dalle parti mediante la stipulazione di quel patto, venga altresì dedotta (per le ragioni più svariate: incertezza sulla validità ed efficacia del patto; incertezza sul suo ambito oggettivo o soggettivo di applicazione; tattiche dilatorie e azioni di disturbo …), in sede giudiziale da una delle parti (che può essere la stessa che abbia agito in arbitrato, oppure la controparte della parte attrice in arbitrato che agisca in accertamento negativo in sede giudiziale in relazione al medesimo rapporto giuridico, già dedotto in sede arbitrale); dall’altro, che il parallelismo di due procedure (arbitrale e giudiziale) sulla medesima causa o, in altri termini, la questione di litispendenza tra arbitrato e giudizio statale è sempre stata inquadrata come una questione di competenza, o di potestas iudicandi, che l’arbitro e il giudice statale, in ossequio al principio Kompetenz Kompetenz, sono legittimati a valutare in piena autonomia, indipendentemente e dalla pendenza della medesima causa dinanzi all’altro organo, e dall’eventuale valutazione da questi già compiuta.
Il contributo dei Protocolli nn. 15 e 16 Cedu al processo di riforma della Corte di Strasburgo
Elisabetta Crivelli
Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2022
pagine: 152
"Il presente lavoro nasce dall’idea di ripercorrere le ragioni e gli obiettivi del processo di riforma della Corte europea dei Diritti dell’Uomo e approfondire l’origine, il contenuto e le prime applicazioni dei due recenti Protocolli alla Cedu, il n. 15 e il n. 16." (dalla premessa)