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Guaraldi: Engramma

Isabella d'Este. A Renaissance woman

Isabella d'Este. A Renaissance woman

Lorenzo Bonoldi

Libro: Copertina morbida

editore: Guaraldi

anno edizione: 2016

pagine: 98

Isabella d'Este (Ferrara, 1474 - Mantova, 1539), definita già dalle fonti a lei coeve "la prima donna del mondo", rappresenta una delle più luminose figure del panorama del Rinascimento italiano. Primogenita del duca Ercole di Ferrara e di Eleonora d'Aragona, a soli sei anni venne promessa in sposa a Francesco II Gonzaga, rampollo dei Signori di Mantova. Giunta a Mantova nel 1480, Isabella diede qui vita a una delle corti più colte e raffinate del tempo. Animata da un "insaciabile desiderio de cose antique", raccolse nel suo studiolo una preziosa collezione di antichità. Consapevole delle proprie straordinarie virtù, fisiche e intellettuali, affidò la propria immagine al pennello di alcuni fra i più illustri artisti del tempo. E - unica nella storia - fu ritratta da Leonardo da Vinci e da Tiziano Vecellio, privilegio di cui non godettero al suo tempo né sovrani, né imperatori, né papi. Esigente committente, affidò la decorazione del proprio studiolo a pittori quali Andrea Mantegna, Lorenzo Costa, Pietro Perugino e Correggio. Raffinata maestra di eleganze, plasmò a suo gusto la moda del tempo, diventando un modello di riferimento non solo per le corti italiane, ma anche per quelle d'Oltralpe. Dalle stelle del tema natale alle imprese, dai ritratti di Isabella alle tele del suo studiolo, questo volume presenta diverse prospettive che illuminano di una luce chiara e inedita il profilo della Signora del Rinascimento.
14,90

Arturo Mezzedimi. Architetto della superproduzione

Arturo Mezzedimi. Architetto della superproduzione

Benno Albrecht, Filippo De Dominicis, Jacopo Galli

Libro: Copertina morbida

editore: Guaraldi

anno edizione: 2015

pagine: 194

"Forse l'italiano più rappresentativo in Etiopia, da un punto di vista non affaristico ma intellettuale, è l'architetto Arturo Mezzedimi. Alto (1,85), erculeo, bruno, sorridente, lento e sobrio nel parlare, di chi sa quel che dice e ha poco tempo, è un lavoratore infaticabile. Dall'Italia andò nella primavera del '40, diciottenne, ad Asmara a passare qualche settimana presso il padre titolare di una azienda di trasporti. Due mesi dopo cominciò la guerra, e Arturo Mezzedimi vi rimase bloccato." (Giuseppe Faraci) "I ripensamenti, le autocritiche, la quasi sempre presente insoddisfazione alla verifica delle proprie opere, una volta edificate, sono la riprova della forza frenante e deviatoria di certe componenti connesse con la realizzazione pratica. Riprova che, via via, mi ha sempre più convinto di tale assunto, sino a farmi credere che la validità di un operatore architettonico sia da misurare con due parametri: quello della qualità delle singole opere e quello del numero delle realizzazioni. Particolari circostanze fortuite possono essere complici, in certi casi, di superproduzione, come capitato a chi scrive, che si è trovate inserito in un paese agli inizi di una nuova fase di sviluppo quando il susseguirsi di incarichi, e quindi di impegni e poi di risultati, provocarono la sensazione di contribuire concretamente alla costruzione di tale paese". (Arturo Mezzedimi)
30,00

Indagine su Santo Spirito di Brunelleschi

Indagine su Santo Spirito di Brunelleschi

Leonardo Benevolo

Libro: Copertina morbida

editore: Guaraldi

anno edizione: 2015

pagine: 98

Una capillare indagine su un'opera di Filippo Brunelleschi, condotta da Leonardo Benevolo oltre 45 anni fa: oggetto dello studio è il Santo Spirito di Firenze, che nel XVI secolo, pur essendo l'opera già mutila e sfigurata non meno di quanto lo sia ora - così percepita o meno dal visitatore contemporaneo - appariva a Giorgio Vasari come "il più perfetto tempio di cristianità". Il saggio del 1968 di Benevolo su Santo Spirito si ripropone come una lezione magistrale: a insegnare che studiare architettura consiste nel ripercorrere, fase per fase, misura per misura, i passi dei maestri del passato; a ricordare che progettare architettura significa, prima di tutto, ritornare ostinatamente al disegno come strumento conoscitivo del passato e come strumento operativo del presente. Saggi introduttivi di Benno Albrecht e Cristiano Tessari.
14,90

Scene dal mito. Iconologia del dramma antico

Scene dal mito. Iconologia del dramma antico

Libro: Copertina morbida

editore: Guaraldi

anno edizione: 2015

pagine: 383

L'immenso e multiforme, ancora misterioso, patrimonio mitico della Grecia antica ispira e dà materia a forme d'arte diverse: il teatro e la pittura vascolare. Ma quali sono i legami che connettono le raffigurazioni a soggetto mitologico ai miti rappresentati sulla scena? "Scene dal mito" ripercorre un lungo cammino di ricerca che, come la questione omerica, attraversa due secoli di storia degli studi e ha diviso filologi e storici dell'arte: "logocentrici" versus "iconocentrici", gli uni a difendere il primato della parola, gli altri la libertà delle immagini rispetto alla tirannia del testo. In questo volume indagini testuali e analisi iconografiche si intrecciano e si sovrappongono, ora affermando e ora mettendo in discussione le relazioni tra testo teatrale e messa in scena, tra l'immaginario mitico condiviso e le diverse espressioni artistiche che al mito danno forme, colori e parole. Il gioco ermeneutico è messo alla prova su alcuni casi di studio esemplari: figure e testi riferiti ai miti di Medea, Niobe, Laocoonte.
40,00

Fantasmi dell'antico. La tradizione classica nel Rinascimento

Fantasmi dell'antico. La tradizione classica nel Rinascimento

Monica Centanni

Libro: Libro in brossura

editore: Guaraldi

anno edizione: 2017

pagine: 624

1453: la caduta di Costantinopoli, preannunciata da tempo, è avvertita come una cesura netta e definitiva. Ora che davvero ‘Roma’ non c’è più, uomini e donne geniali e appassionati si mobilitano, a caccia di manoscritti o osservando con occhi nuovi i resti archeologici greci e romani, per ristabilire il contatto fisico con un passato che è a rischio di un definitivo inabissamento. Così il trauma della perdita si ribalta nel trauma positivo di una nascita: ‘rinascimento’ – un mundus imaginalis popolato da fantasmi che provocano l’antico a rifiorire nel presente. Riemersioni e reinvenzioni di frammenti di memoria, giocati in un libero intreccio di concetti e di forme: in un’età ancora libera dalla tirannide del classicismo, non conta l’algida e letteralistica restaurazione dell’antico, ma l’innesco vivo di una nuova narrazione.
48,00

Esportare il centro storico. Catalogo della mostra (Brescia, 11 settembre-11 dicembre 2015)

Esportare il centro storico. Catalogo della mostra (Brescia, 11 settembre-11 dicembre 2015)

Libro: Copertina morbida

editore: Guaraldi

anno edizione: 2015

pagine: 474

La salvaguardia della città storica, la sua conservazione e modificazione, sono state le ipotesi di un lungo ed eterogeneo progetto collettivo di matrice europea che ha veicolato nel mondo un'idea di città. Il progetto della città esistente è uno dei più rilevanti e originali contributi intellettuali italiani alla ricerca internazionale nel campo dell'architettura e della città del XX secolo. Le esperienze avviate nelle città italiane sono state un modello che fra gli anni Sessanta e Ottanta si è diffuso in Europa e nel mondo, adottato dalle istituzioni internazionali.
40,00

Spectacula

Spectacula

Pellegrino Prisciani

Libro: Copertina morbida

editore: Guaraldi

anno edizione: 2015

pagine: 134

"Spectacula", secondo Leon Battista Alberti "edifici per spettacoli", è il trattato scritto da Pellegrino Prisciani - il consulente culturale della corte di Ferrara, che ispirò l'iconografia degli straordinari affreschi astrologici di Palazzo Schifanoia - su invito del duca Ercole I, a cavallo tra XV e XVI secolo. Sintetico studio sugli edifici antichi volto alla progettazione di spazi teatrali moderni, "Spectacula" fu concepito per gli usi della corte estense, all'avanguardia nella riscoperta e nell'allestimento di spettacoli classici fin dagli anni '80 del Quattrocento. Sulla scorta di Vitruvio e di Alberti, Prisciani si pone, con Francesco di Giorgio Martini, fra i pionieri nella trattazione della teoria architettonica in lingua volgare, nel duplice ruolo di profondo conoscitore dei testi antichi e di esperto di architettura: i termini aulici della trattatistica sono resi attuali e accessibili grazie a puntuali note etimologiche e riscontri con il linguaggio comune, oltre che mediante i primi esempi di illustrazione di teatri all'antica. Un testo vivo, che sembra nato per far capire e non per dare sfoggio di erudizione, frutto dell'impegno e dell'ingegno di uno dei più poliedrici e versatili intellettuali del Rinascimento italiano. Questa edizione di "Spectacula" presenta le riproduzioni integrali del manoscritto e il testo in una nuova trascrizione critica, fondata sul riesame del codice autografo conservato alle Biblioteca Estense di Modena.
20,00

Isabella d'Este. La Signora del Rinascimento

Isabella d'Este. La Signora del Rinascimento

Lorenzo Bonoldi

Libro: Copertina morbida

editore: Guaraldi

anno edizione: 2015

pagine: 91

Isabella d'Este (Ferrara, 1474 - Mantova, 1539), definita già dalle fonti a lei coeve "la prima donna del mondo", rappresenta una delle più luminose figure del panorama del Rinascimento italiano. Primogenita del duca Ercole di Ferrara e di Eleonora d'Aragona, a soli sei anni venne promessa in sposa a Francesco II Gonzaga, rampollo dei Signori di Mantova. Giunta a Mantova nel 1480, Isabella diede qui vita a una delle corti più colte e raffinate del tempo. Animata da un "insaciabile desiderio de cose antique", raccolse nel suo studiolo una preziosa collezione di antichità. Consapevole delle proprie straordinarie virtù, fisiche e intellettuali, affidò la propria immagine al pennello di alcuni fra i più illustri artisti del tempo. E - unica nella storia - fu ritratta da Leonardo da Vinci e da Tiziano Vecellio, privilegio di cui non godettero al suo tempo né sovrani, né imperatori, né papi. Esigente committente, affidò la decorazione del proprio studiolo a pittori quali Andrea Mantegna, Lorenzo Costa, Pietro Perugino e Correggio. Raffinata maestra di eleganze, plasmò a suo gusto la moda del tempo, diventando un modello di riferimento non solo per le corti italiane, ma anche per quelle d'Oltralpe. Dalle stelle del tema natale alle imprese, dai ritratti di Isabella alle tele del suo studiolo, questo volume presenta diverse prospettive che illuminano di una luce chiara e inedita il profilo della Signora del Rinascimento.
14,90

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