Il Nuovo Melangolo: Opuscula
Sopralluoghi. Croce, Gentile e oltre
Aldo Trione
Libro: Copertina morbida
editore: Il Nuovo Melangolo
anno edizione: 2005
pagine: 95
... Questi "sopralluoghi" hanno permesso di individuare una complessa fenomenologia di forme, le quali, sottraendosi al "controllo" dell'evidenza, tendono di continuo a inventare nuovi rapporti di senso, nell'orizzonte di quella filosofia di cui parla Merleau-Ponty, che non cerca "un immediato abolito per confondersi in esso: quello che essa vuole è trasportarsi [...] sul cerchio di fuoco del visibile, del nominabile, del pensabile, dove il vedere, il parlare, il pensare attuali riannodano il legame con tutte le visioni, tutte le parole, tutti i pensieri". (Dalla Premessa)
L'«Opuscolo della contesa» di Falaquera. Introduzione alla filosofia ebraica medioevale. Ediz. italiana ed ebraica
Steven Harvey
Libro: Libro in brossura
editore: Il Nuovo Melangolo
anno edizione: 2005
pagine: 268
Steven Harvey, docente di Filosofia ebraica medioevale presso l'Università di Bar Ilan (Israele), presenta in questo libro l'edizione, traduzione e commento dell'operetta 'Iggeret ha-wikkuah (Opuscolo della controversia) di un filosofo ebreo della seconda metà del XII sec., Shem Tov ibn Falaquera. L'interesse di quest'opera consiste nel fatto che in essa viene presentato - da un punto di vista di "filosofia della religione ebraica" - il problema dei rapporti tra la fede tradizionale e la filosofia di provenienza greca. Si tratta di un'operazione condotta nel senso di una possibile armonizzazione tra Atene e Gerusalemme, anche perché Falaquera si mostra preoccupato delle opposizioni di natura fideistica che si sono levate contro il pensiero di Maimonide.
Ulisse grammofono. Due parole per Joyce
Jacques Derrida
Libro: Copertina morbida
editore: Il Nuovo Melangolo
anno edizione: 2005
pagine: 143
I due saggi raccolti in "Ulisse grammofono" sono l'elaborazione più articolata del confronto tra il pensiero di Derrida e l'opera di Joyce: confronto di cui si trovano tracce in diversi testi del filosofo franco-algerino e che in "Ulisse grammofono" prende la forma di un corpo a corpo linguistico, di una battaglia in cui le lingue vengono spinte al limite del dicibile, là dove risuona l'affermazione incondizionata come ospitalità donata all'altro: oui, yes, sì. Tra confessioni, brevi racconti di viaggio, analisi filosofiche, i saggi ruotano attorno ad alcuni temi privilegiati: il grammofono, il telefono e l'inesauribile sì di Molly nell'"Ulisse"; la guerra degli idiomi dichiarata da Dio in "Finnegans Wake"; l'impossibilità di definirsi un esperto di Joyce.
Auto-emancipazione. Appello di un ebreo russo ai suoi fratelli
Leon Pinsker
Libro: Libro in brossura
editore: Il Nuovo Melangolo
anno edizione: 2004
pagine: 70
Leon Pinsker (1821-1891) è stato il fondatore del Sionismo politico. La sua opera edita nel 1882, molti anni prima de "Lo Stato ebraico" di Theodor Herzl (1896), ha contribuito a porre fra gli ebrei dell'Europa orientale, vittime designate di un'ondata di pogrom zaristi, il problema della loro identità culturale e politica. La sua proposta, come risulta dal titolo stesso del pamphlet, intende contrapporre al processo di assimilazione individuale che si veniva compiendo nelle società dell'Occidente, un processo di emancipazione collettiva, di cui dovevano essere protagoniste le comunità che vivevano nei ghetti e negli Shtetl dell'Impero russo, avente come fine la creazione di uno stato indipendente di ebrei, per gli ebrei e governato dagli ebrei.
Vie d'uscita. L'identità umana come programma stazionario metafisico
Eugenio Mazzarella
Libro: Copertina morbida
editore: Il Nuovo Melangolo
anno edizione: 2004
pagine: 187
Oggi la vita non è più un presupposto indiscusso. È oggetto di biopolitica. Il che vuol dire che si tratta di decidere se e quale forma della vita si voglia tutelare o promuovere. La sussistenza dell'identità della vita, la sua resistenza a se stessa, non è più un dato dell'agire ma un compito per il pensiero. La filosofia non può sottrarsi a questa sfida, se vuole continuare ad essere azione storica, storia, sapere che se ne intende di un fenomeno e lo prosegue. D'altro canto una specie che si è posta al vertice della creazione o al centro della scala naturae perché dovrebbe evolvere fuori di sé? E pure è proprio questo paradossale voler trascendere la propria essenza, che talora abita l'immaginario dell'uomo tecnologico.
Piccola metafisica dell'omicidio
Eliette Abécassis
Libro: Copertina morbida
editore: Il Nuovo Melangolo
anno edizione: 2004
pagine: 82
Come racconta la Bibbia, la storia dell'uomo inizia con un delitto, con un fratricidio; lo stesso dicasi per la storia di Roma; l'omicidio di un singolo così come l'assassinio di massa rappresentano la più evidente manifestazione del male nel mondo, della sua dura, ma non evitabile realtà. Nei secoli teologia, filosofia, storiografia hanno cercato di comprenderne l'origine e il senso, ma così facendo, hanno cercato di giustificarlo, divenendo in tal modo complici del male stesso. Di fronte al più noto genocidio che l'umanità ha perpetrato, la Shoah, l'autrice cerca di chiarire le radici del male, riconducendole a tre principii: scissione, comprensione, contagio; ma indica anche gli antidoti possibili nella politica, nella giustizia e nell'arte.
Il passaggio estetico. Saggi kantiani
Fabrizio Desideri
Libro: Copertina morbida
editore: Il Nuovo Melangolo
anno edizione: 2003
pagine: 230
Un'acuta rilettura dell'estetica di Kant, che vede nella "Critica della facoltà di giudizio" la più attuale tra le sue opere. Tale attualità riguarda il modo con cui Kant affronta l'"immenso abisso" che divide l'ambito teoretico-conoscitivo della filosofia da quello etico-pratico. Come superare l'impasse? Come non rimanere paralizzati dalla fascinosa potenza di tale immagine? Come non rassegnarsi ad una scissione tra l'agire e il conoscere, tra l'essere cittadini del mondo e investigatori del cosmo? La mossa kantiana sta, per l'autore, nel convertire l'immagine dell'abisso nel problema di attraversare comunque il confine che separa i due ambiti. Alla libertà e alla contingenza del giudicare riflettente spetta l'attraversamento del confine.
Il diritto alla filosofia dal punto di vista cosmopolitico
Jacques Derrida
Libro: Copertina morbida
editore: Il Nuovo Melangolo
anno edizione: 2003
pagine: 54
Jacques Derrida si interroga su una certa internazionalizzazione in corso della filosofia, del suo insegnamento come delle sue pratiche, ricerche o esperienze. Quali sono a questo riguardo le responsabilità di ogni filosofo, attraverso la sua lingua, la sua tradizione, la sua nazionalità? Appare indispensabile una riflessione sulla filosofia, e in particolar modo sulla filosofia del diritto che fonda istituzioni quali l'ONU, l'UNESCO, etc. Derrida inscrive le sue riflessioni preliminari sotto il segno di un testo celebre e singolarmente "attuale" di Kant (Idea per una storia universale dal punto di vista cosmopolitico, 1784), che richiede al contempo il rispetto, la rilettura e alcune domande.
Paticità e indifferenza
Aldo Masullo
Libro
editore: Il Nuovo Melangolo
anno edizione: 2003
pagine: 156
Sentiero e metodo. Sulla fenomenologia ermeneutica del pensiero della storia dell'essere
Friedrich-Wilhelm von Herrmann
Libro
editore: Il Nuovo Melangolo
anno edizione: 2003
pagine: 72
Nella sua interpretazione del pensiero heideggeriano, l'autore sottolinea come il sentiero percorso dal filosofo sia stato un cammino accidentato, non privo di difficoltà e di rischi, compreso quello di condurre il viandante in un vicolo cieco, o di trovarsi nell'oscurità di una selva. Ma a questi pericoli Heidegger ha potuto via via sottrarsi restando fedele all'originaria opzione ermeneutica.
Ermeneutica e filosofia. Introduzione al pensiero ebraico medioevale (secoli XII-XIV)
Roberto Gatti
Libro
editore: Il Nuovo Melangolo
anno edizione: 2003
pagine: 227
Questo volume si rivolge a due specie di lettori: a quanti sono interessati a una ricostruzione storica delle linee fondamentali del dibattito ermeneutico presente negli autori più significativi della filosofia ebraica medioevale; e a quanti sono interessati al definirsi di una teoria ermeneutica che nel complesso è distante dalla nostra odierna "sensibilità ermeneutica".

