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LED Edizioni Universitarie: Il Filarete. Fac. lettere e filos.-Un. MI

L'eroicomico fiorentino di Lorenzo Lippi

L'eroicomico fiorentino di Lorenzo Lippi

Lucia Di Santo

Libro: Libro in brossura

editore: LED Edizioni Universitarie

anno edizione: 2013

pagine: 296

"Il Malmantile racquistato" (pubblicato postumo nel 1676) è un poema noto soprattutto per la sua lingua. Già i contemporanei rimasero affascinati dalla ricchezza di termini gergali o dedotti dal mondo delle arti e dei mestieri, e dal contrappunto di locuzioni idiomatiche, orientate verso una paradossale espressività, al tempo stesso antiquaria e sperimentale. I lessicografi della Crusca lo sfruttarono come occasione per arricchire il vocabolario, i poeti moderni come un repertorio dal quale attingere in direzione comico-burlesca. Dietro l'appariscente impalcatura linguistica, un'attenta lettura del poema può consentire di ampliare il tradizionale panorama critico-interpretativo,svelando nuove ragioni e finalità poetiche. L'ostentata infedeltà alla nuova strada tracciata dal Tassoni affonda le radici nel dramma storico di una città, Firenze, che cerca di frenare il proprio declino dietro la maschera di un rigido conservatorismo. Solidale con questo moto di chiusura, il Lippi attua una chiara scelta campanilistica, cantando un universo di allegre brigate, sorde alla perdita di prestigio della città e alle tensioni che in quegli anni stavano cambiando il volto dell'Europa.
40,00

Il movimento della morale. Eric Weil e Ágnes Heller

Il movimento della morale. Eric Weil e Ágnes Heller

Andrea Vestrucci

Libro: Libro in brossura

editore: LED Edizioni Universitarie

anno edizione: 2012

pagine: 352

Nell'ambito del panorama filosofico contemporaneo e attuale,il filosofo franco-tedesco Eric Weil (Parchim, 1904 - Nizza, 1977) e la pensatrice ungro-anglosassone Ágnes Heller (Budapest,1929) rappresentano due casi peculiari. Le loro filosofie, influenzate per ragioni storiche e scientifiche da un significativo intreccio di approcci e teorie, resistono e sfuggono a qualsivoglia classificazione; questo vale anche per la loro riflessione eticopolitica, che spazia dalla discussione sulla giustizia all'analisi dell'individuo nella società contemporanea, dai limiti dell'azione morale al senso della felicità. Il presente studio analizza le risposte dei due pensatori organizzandole all'interno di una struttura ermeneutica comune, costituita dai problemi e dagli autori di riferimento: il dialogo tra le due riflessioni ha così il pregio non solo di chiarificarne la rispettiva autonomia teoretica, maanche di esplicitare una possibile categoria filosofico-morale.
44,00

Scandalo e banalità. Rappresentazione dell'eros nel cinema di Luchino Visconti (1963-1976)

Scandalo e banalità. Rappresentazione dell'eros nel cinema di Luchino Visconti (1963-1976)

Mauro Giori

Libro: Libro in brossura

editore: LED Edizioni Universitarie

anno edizione: 2012

pagine: 478

Negli anni Sessanta e Settanta, Visconti persegue con coerenza la trasgressione che ne ha sempre caratterizzato il lavoro, soprattutto attraverso la rappresentazione di sessualità eterodosse e di maschilità alternative. Tuttavia, la rapida trasformazione della società, della cultura, delle ideologie e del cinema stesso determina un mutamento radicale nei discorsi che circondano i film compresi fra "Il Gattopardo" e "L'innocente". Gli scandali che avevano coronato di successo le precedenti provocazioni di Visconti lasciano ora spazio a consensi culturalmente problematici o viceversa a incomprensioni che banalizzano la complessità dei problemi sollevati dalle rappresentazioni del regista, nonché il loro potenziale eversivo. Facendo ricorso a un'ampia documentazione inedita reperita presso numerosi archivi e in buona parte mai presa in considerazione prima, questo studio affianca l'analisi filmica con un esame filologico degli avantesti per ripensare alcuni dei film più fraintesi di Visconti, a partire da un aspetto - la rappresentazione dell'eros - di cui si vuole mettere in luce il ruolo nevralgico tanto nella poetica dell'autore quanto nelle reazioni che hanno suscitato i suoi lavori.
54,00

La statua di Atena. Agalmatofilia nella «cronaca» di Lindos

La statua di Atena. Agalmatofilia nella «cronaca» di Lindos

Anna Però

Libro: Libro in brossura

editore: LED Edizioni Universitarie

anno edizione: 2012

pagine: 158

La Cronaca di Lindos (99 a.C.), testo epigrafico di grande rilevanza per lo studio del mito, del culto e delle tradizioni storiografiche locali rodie, si compone di una parte relativa ai doni offerti nel corso dei secoli alla dea poliade Atena e di una seconda che raccoglie le epifanie della dea, tutte verificatesi in momenti di crisi per la comunità. Una delle sezioni più interessanti e meno studiate del documento è la seconda epifania della Lindia, avvenuta in seguito alla contaminazione del tempio provocata dal suicidio di un uomo impiccatosi alla statua della dea. L'episodio è qui analizzato in tutte le sue componenti, al fine di chiarirne il significato. La centralità della statua della dea e lo studio degli aspetti religiosi del suicidio permettono di collocare l'episodio nel filone dei racconti antichi che hanno per tema l'innamoramento per una statua. Dell'agalmatofilia viene messo in evidenza il significato religioso e mitologico, e questa chiave di lettura permette di far luce sull'oscuro passo della Cronaca. La parte conclusiva del saggio è dedicata all'esame dei riti purificatori compiuti per riportare nella loro originaria condizione di hagneia il tempio e la statua.
29,00

I poeti e l'accademia. Le «rime degli Arcadi» (1716-1781)

I poeti e l'accademia. Le «rime degli Arcadi» (1716-1781)

Stefania Baragetti

Libro: Libro in brossura

editore: LED Edizioni Universitarie

anno edizione: 2012

pagine: 634

Ripercorrere la storia del primo secolo di vita dell'accademia dell'Arcadia attraverso la sua produzione poetica ufficiale, consegnata ai quattordici volumi di Rime pubblicati a Roma fra il 1716 e il 1781: tale è l'assunto di questa monografia, che oltre a documenti e carteggi inediti mette a frutto, indagandone peculiarità e aspetti tecnici e stilistici, un ingente e trascurato materiale poetico (quasi seimila componimenti di circa cinquecento verseggiatori, appartenenti al Bosco Parrasio di Roma e alle molte colonie periferiche). Dalla fondazione nel 1690, con le istanze del razionalismo promosse da G.M. Crescimbeni, alle tensioni sollecitate dallo "scisma" di G.V. Gravina, dalla crisi delle poetiche nella prima età dei Lumi alle sperimentazioni di una moderna poesia didascalica e scientifica la ricerca arricchisce il quadro di una consolidata interpretazione critica, ed offre per la prima volta una catalogazione e un'indicizzazione completa delle Rime. Si delinea così il quadro della storia del sodalizio, capace di diffondere un gusto letterario comune e di coinvolgere, con la nobiltà degli intenti e il fascino dei rituali accademici, personalità come Goethe e Voltaire.
67,00

La nozione di «Bildung» nel primo Hegel

La nozione di «Bildung» nel primo Hegel

Giovanni Gerardi

Libro: Libro in brossura

editore: LED Edizioni Universitarie

anno edizione: 2012

pagine: 302

L'analisi della nozione di Bildung ('educazione', 'formazione', 'cultura') rappresenta uno dei fili conduttori dell'intera riflessione hegeliana. Il tema viene affrontato sia nelle opere pubblicate sia nelle lezioni universitarie. Un significato particolare deve essere attribuito agli 'scritti giovanili'. Qui non solo il concetto viene indagato a fondo, ma ha luogo il passaggio dall'interpretazione pedagogico-morale della Bildung elaborata dalla cultura illuministica alla concezione teoretico-speculativa che caratterizzerà il pensiero hegeliano maturo. Il presente studio si propone di comprendere le motivazioni che hanno spinto Hegel a compiere questa fondamentale operazione. Vengono analizzati gli scritti del periodo 1785-1800, in modo da coglierne le problematiche di fondo e i maggiori debiti teorici. Ne emerge una riflessione estremamente ricettiva nei confronti delle questioni pedagogiche poste dall'Illuminismo, ma allo stesso tempo insoddisfatta delle risposte che questo è stato capace di offrire. La nozione di Bildung cui Hegel perviene al termine del suo apprendistato filosofico intende dare alle stesse domande una risposta più soddisfacente e metafisicamente fondata.
40,00

Synthetic a priori and mathematical account in Kant's philosophy
37,00

Verona e gli artisti veronesi nelle «Vite» di Giorgio Vasari

Verona e gli artisti veronesi nelle «Vite» di Giorgio Vasari

Paolo Plebani

Libro: Libro in brossura

editore: LED Edizioni Universitarie

anno edizione: 2012

pagine: 424

Le "Vite" di Vasari sono una fonte particolarmente importante per l'arte veronese del Rinascimento. Le frammentarie informazioni sull'argomento disseminate nella prima edizione sono riviste e aumentate in modo considerevole nella seconda. Il nuovo materiale radunato da Vasari attraverso l'aiuto di alcuni informatori o raccolto nel corso del suo breve soggiorno in città nel maggio del 1566 confluisce nella biografia dell'architetto Michele Sanmicheli e alimenta un ampio capitolo intitolato "Vite di fra' Iocondo e di Liberale e d'altri veronesi" che, riunendo le biografie di ben quindici artisti attivi tra il Quattrocento e la prima metà del Cinquecento, si può considerare il primo tentativo di tracciare un profilo della storia artistica cittadina. Il libro presenta una rilettura criticamente aggiornata di quest'ultimo testo. Una specifica attenzione è riservata al patrimonio di notizie, precisazioni, ipotesi di ricerca prodotto in quasi due secoli e mezzo di commenti al testo di Vasari; tale materiale è ordinato all'interno di un "Commento secolare" che offre l'opportunità di ripercorrere agevolmente la ricezione di questo capitolo delle "Vite".
50,00

La tradizione manoscritta dell'«Encomio di Elena» e del «Plataico» di Isocrate

La tradizione manoscritta dell'«Encomio di Elena» e del «Plataico» di Isocrate

Marco Fassino

Libro: Libro in brossura

editore: LED Edizioni Universitarie

anno edizione: 2012

pagine: 296

Dopo i fondamentali contributi della filologia tedesca nell'Ottocento e nei primissimi anni del Novecento il testo di Isocrate è stato lungamente trascurato. Nell'ultimo decennio si è assistito ad un'inversione di tendenza e ad una ripresa d'interesse, a partire dal riesame dell'importante tradizione papiracea. Il presente volume raccoglie i frutti di questo rinnovato fervore di studi e traccia un quadro complessivo delle vicende del testo isocrateo in età medievale e umanistica. La prima parte presenta un catalogo dei manoscritti, con particolare attenzione ai dati materiali e alla storia dei singoli codici. Nella seconda parte, dopo aver esaminato il passaggio dalle edizioni tardoantiche alla tradizione medievale, viene indagata in dettaglio la complessa articolazione stemmatica delle due famiglie testuali su cui si ripartiscono i testimoni, giungendo a individuare nuove fonti primarie, a definire i rapporti genetici tra i codici e a circoscrivere i principali fenomeni di contaminazione. A distanza di oltre cinquecento anni dall'editio princeps di Calcondila il volume conduce il lettore a ripercorrere le strade imboccate dal testo isocrateo tra la fine del IX e l'inizio del X sec.
38,50

Novelle e novellieri. Forme della narrazione breve nel Cinquecento

Novelle e novellieri. Forme della narrazione breve nel Cinquecento

Sandra Carapezza

Libro

editore: LED Edizioni Universitarie

anno edizione: 2011

pagine: 356

Il Cinquecento è il secolo della codificazione dei generi, ma vi si dispiegano anche molteplici spinte all'ibridazione. Il genere novellistico ne offre un chiaro esempio: fiabe, facezie, detti memorabili, motti piacevoli, ricordi, giochi, enigmi si affermano come fondamentale corollario dei novellieri, costringendo la cornice a dilatarsi oltre misura per accoglierli, oppure a dissolversi completamente, con la metamorfosi del libro di novelle in un originale aggregato di forme brevi. Inoltre, la novella penetra nei confini di altri generi letterari, come il trattato. Lo confermano opere molto diverse per scelte poetiche e intenzioni didattiche, quali il Cortegiano e i dialoghi di Pietro Aretino. Dalla fine del XV secolo, con Boiardo, la novella ha varcato anche il confine del poema, ma meno di cento anni dopo, con l'affermazione del principio dell'unità compositiva, ne viene estromessa, come attesta il Rinaldo tassiano. Solo un orizzonte più ampio e trasversale, che abbracci novelliere, trattato, dialogo e poema, consente di intendere compiutamente gli sviluppi della narrazione breve in un secolo fondamentale per l'evoluzione dei generi letterari in Italia.
44,00

Chiese di Monza, del suo territorio e della sua Corte 1773

Chiese di Monza, del suo territorio e della sua Corte 1773

Giuseppe M Campini

Libro: Libro in brossura

editore: LED Edizioni Universitarie

anno edizione: 2011

pagine: 452

L'opera, composta da Giuseppe Maurizio Campini, fornisce un quadro d'insieme delle tradizioni cittadine, degli edifici ecclesiastici, delle comunità e degli ordini religiosi presenti a Monza e nel suo circondario. L'aspetto del borgo vi è fissato alla vigilia degli eventi politici che ne avrebbero segnato il volto moderno: le soppressioni giuseppine e napoleoniche, gli interventi urbanistici susseguitisi a partire dall'Ottocento e intensificatisi con l'Unità d'Italia, le opere pubbliche realizzate durante il Ventennio fascista, che hanno cancellato chiese e monumenti descritti dal canonico monzese.
52,00

Recta scriptura. Ortografia ed etimologia nei trattati mediolatini del grammatico Apuleio

Recta scriptura. Ortografia ed etimologia nei trattati mediolatini del grammatico Apuleio

Laura Biondi

Libro: Libro in brossura

editore: LED Edizioni Universitarie

anno edizione: 2011

pagine: 496

Il De nota aspirationis e il De diphthongis attribuiti ad Apuleio riflettono l'interesse mediolatino per l'orthographia, che i due testi affrontano con riferimento alla scrittura della nota aspirationis e dei dittonghi. A partire dal testis antiquissimus e auctior dei trattati, il ms. Reims B.M. 432, il volume ne delinea l'orizzonte cronologico e geografico e indaga le coordinate linguistiche, testuali e culturali del milieu del loro estensore, un magister peninsulare che ha redatto gli opuscoli come ausilio a una didattica destinata a formare competenze specifiche in ambiti quali copia, emendatio codicum e lectio plana. L'interesse di queste opere risiede nel fatto che vi trovano espressione e applicazione istanze, paradigmi epistemici e metodi di analisi che la grammatica positiva recepisce, rielaborandoli, dal pensiero grammaticale della latinità. Particolare rilevanza assume l'indagine etimologica. Chiudono il volume due appendici, nelle quali si ricostruiscono sinteticamente il Fortleben apuleiano nei secoli XIII-XV e le linee della rinnovata attenzione otto-novecentesca per i trattati.
56,00

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