Libri di A. Mignemi
L'impero nel cassetto. L'Italia coloniale tra album privati e archivi pubblici
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2013
pagine: 204
Gli autori di questo libro affrontano in modo nuovo il nodo di una memoria coloniale italiana spesso rimossa e ancora poco esplorata. Prima di tutto, lavorando al recupero di una fonte trascurata come quella che giace, nascosta e destinata all'oblio, nelle case dei privati: una memoria soprattutto fotografica. Poi, credendo che sia arrivato il momento di andare oltre le storie nazionali per analizzare un passato comune fra aggressori e aggrediti. Un passato che può e forse deve essere affrontato insieme, come dimostrano i saggi, qui pubblicati, degli storici dell'Università di Addis Abeba. Infine, proponendo che le tracce mnemoniche del passato coloniale, pubbliche e private, siano "restituite e condivise" attraverso la digitalizzazione che permette di creare copie conformi agli originali. Con l'obiettivo di costruire uno spazio fisico e/o virtuale dove la memoria coloniale sia a disposizione di tutti.
«Nessuno potrà tenersi in disparte». La grande guerra: memoria, territorio, documentazione. Atti del Convegno (Novara, 24 ottobre 2008)
Libro
editore: Interlinea
anno edizione: 2009
pagine: 352
"Siamo alla vigilia di una quasi inevitabile conflagrazione generale europea, dalla quale nessuno potrà tenersi in disparte": queste parole, tratte da una lettera che Riccardo Bollati, ambasciatore italiano a Berlino, scrive nel 1914, aprono idealmente gli atti del convegno sulla Prima guerra mondiale tenutosi a Novara il 24 ottobre 2008, a novant'anni dalla conclusione del conflitto. Nel corso del convegno si è cercato di analizzare i diversi aspetti di cambiamento introdotti dalla realtà della guerra sulla società ad essa contemporanea, e di analizzarne le conseguenze. Chiude gli atti un'appendice contenente una panoramica degli eventi organizzati a Novara in occasione della ricorrenza e due sezioni iconografiche riservate alle mostre allestite al Museo Aldo Rossini, dedicate al contributo sociale e militare dei novaresi nel corso della Grande Guerra e alle opere d'arte conservate in alcune collezioni d'arte di Novara.
Storia fotografica della prigionia dei militari italiani in Germania
Libro: Copertina rigida
editore: Bollati Boringhieri
anno edizione: 2005
pagine: 349
A differenza di altre prigionie avvenute nel corso della seconda guerra mondiale, quella dei soldati italiani in Germania, in particolare quella degli ufficiali, trovò un singolare testimone nelle macchine fotografiche. Sopravvissute alle talvolta tragiche vicende della cattura, ai ripetuti spostamenti, sottratte alle continue perquisizioni, esse furono celate con grave rischio personale e «usate» collegialmente per venti mesi allo scopo di documentare nel modo più ampio possibile la condizione di vita dei prigionieri, ma ancor più per affermare l'identità del gruppo. Tra la produzione fotografica realizzata nei Lager, spesso frammentaria e tecnicamente non perfetta, emerge quella del tenente Vittorio Vialli, che riuscì a scattare clandestinamente nei diversi campi oltre 400 immagini, sviluppate solo a fine guerra, al rientro in Italia. Definite fin dal loro primo apparire nel 1946 «l'occhio segreto del Lager», queste fotografie, di cui qui si propone una selezione completata da molte immagini scattate da altri prigionieri, consentono di rivivere, a volte minuto per minuto, le ore disperate dell'internamento. La prigionia dei militari italiani in Germania è un aspetto che è stato trascurato per lunghi anni nella ricostruzione delle vicende tra il 1943 e il 1945; questo album fotografico si propone di contribuire a colmare tale lacuna attraverso la lettura di una documentazione del tutto eccezionale.
Storia fotografica della Resistenza
Libro
editore: Bollati Boringhieri
anno edizione: 2002
pagine: 306
Storia fotografica della Repubblica sociale italiana
Libro
editore: Bollati Boringhieri
anno edizione: 2001
pagine: 410
Il volume si propone di documentare aspetti finora trascurati della storia della repubblica sociale italiana. L'uso critico della fotografia, trattata con lo stesso scrupolo filologico delle altre fonti storiche, introduce a dimensioni taciute e occultate della realtà di quella drammatica fase della storia nazionale. Il 'corpus' fotografica dell'opera, corredato da brevi introduzioni e didascalie, è organizzato in cinque parti a partire dalle condizioni di identificazione delle immagini, ovvero dal punto di vista che esprimono. Si passa dall'immagine ufficiale che volle dare di sé la Repubblica sociale alla documentazione tedesca per finire con le tracce della Rsi che rimasero dopo la sconfitta.