Libri di Adriana Deminicis
8 Infinito 8. L'arrivo del gabbiano
Adriana Deminicis
Libro: Libro in brossura
editore: Guido Miano Editore
anno edizione: 2024
pagine: 152
«Dopo la pubblicazione de "La gemma di giada" nel 2023 – che ha visto sempre la mia prefazione – ecco ora l’apparizione de "L’arrivo del Gabbiano", seconda opera di Adriana Deminicis, appartenente al ciclo dedicato all’Infinito: ne è sicuramente la prosecuzione poetica ed ideale, riprendendone i motivi di fondo e la tecnica letteraria. La poesia incipitaria del libro cerca di illustrare al lettore il lungo cammino che l’aspetta per raggiungere mete e traguardi di spiritualità e benessere, nell’unione con il Tutto: porta lo stesso titolo simbolico della raccolta ed è una sorta di dichiarazione programmatica del significato della presenza dei gabbiani, ovviamente metafora da svelare» (Dalla prefazione di Enzo Concardi).
Da un poemetto alla luna. I fiori di gelsomino
Adriana Deminicis
Libro: Copertina morbida
editore: Guido Miano Editore
anno edizione: 2022
pagine: 124
Nell'opera "Da un Poemetto alla Luna - I fiori di Gelsomino", Adriana Deminicis crea una sorta di romanzo in versi che tocca vette altissime di lirismo e trascina nel suo universo, in apparenza surreale, in realtà quanto mai vicino alla concretezza. Il riferimento Alla luna, l'idillio leopardiano dell'opera I Canti, è inevitabile, tanto più che il poeta di Recanati aveva come tema di fondo il ricordare, ovvero il 'rimettere nel cuore', per riferirci al significato etimologico del termine. Il concetto chiave di questo Canto resta, a mio umile avviso, l'idea del Tutto, di un'armonia universale che governa i cicli delle piante, dei fiori, della luna e degli astri del firmamento, dei gabbiani e del mare, quindi dell'intera Natura e di noi esseri umani, così caduchi rispetto ai Mondi che si succedono nel creato.
Quando
Adriana Deminicis
Libro
editore: Aletti editore
anno edizione: 2015
pagine: 112
Quando. Frammenti di vivere noi siamo. Indietro nel tempo lo sguardo si inoltra, salice remoto con i cespugli di rose, il glicine in fiore e i vasi dei gerani / Avevo un sentire particolare lì in mezzo agli oggetti che i miei cari avevano lasciato, tutto era importante, anche un abito dismesso, niente era stato buttato, così gli scatoloni stavano ammucchiati / Si respirava un'aria ove non c'erano impedimenti, nessuno veniva ad interrompere il flusso delle riflessioni, si poteva parlare con se stessi con tutta calma / Quando la scrittura segue attenta ed emozionata un pensiero che appena nato nel germoglio nascente vede fiorir le ali del compiersi, dello sviluppo autentico e genuino, non forzato, come un fermento che inizia a dare origine, a generare, nel brulicare a formar sentito un sentiero di voce pieno di quel che sono riuscito ad esternare, un pensiero formatosi nel di dentro, solo allora posso dire di non averlo lasciato invano.
Momenti di vita quotidiana
Adriana Deminicis
Libro
editore: Aletti editore
anno edizione: 2013
pagine: 84
Il mio domani non è mai uguale
Adriana Deminicis
Libro
editore: Aletti editore
anno edizione: 2013
pagine: 80
Oggi così, domani in altro modo
Adriana Deminicis
Libro
editore: Aletti editore
anno edizione: 2013
pagine: 72
Il mio tempo a che ora è arrivato?
Adriana Deminicis
Libro
editore: Aletti editore
anno edizione: 2012
pagine: 76
8 Infinito 8. La gemma di giada
Adriana Deminicis
Libro: Libro in brossura
editore: Guido Miano Editore
anno edizione: 2023
pagine: 100
«La gemma di giada è un’opera del genere utopico; è scritta in poesia, ma si tratta di una poesia-prosa, di un ‘raccontare’ in versi il proprio io che, da un punto di partenza reale non soddisfacente e mancante dell’essenziale, tende a processi di sublimazioni e metamorfosi per raggiungere l’Infinito attraverso una completa compenetrazione con le realtà Altre. È dunque una poesia eminentemente di ricerca, che traccia un cammino da percorrere per approdare all’isola ideale, dove il nuovo mondo è già concretizzato. Al lettore potrebbe sembrare, la scrittura della poetessa, un interminabile monologo, un auto-interrogarsi sulle questioni ultime e penultime dell’esistenza, tuttavia qui, se il referente è senz’altro individuale, la sua proiezione è decisamente universale, ovvero interessante per tutti...» (dalla prefazione di Enzo Concardi)