Libri di Alberto Zatti
Diario dell'analisi di un no vax
Alberto Zatti
Libro
editore: Sestante
anno edizione: 2023
pagine: 84
La qualità della vita. Filosofi e psicologi a confronto
Libro
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2002
pagine: 272
La formazione in psicomotricità: una visione integrata
Lucrezia Bravo
Libro: Libro in brossura
editore: Erickson
anno edizione: 2020
pagine: 347
La psicomotricità nasce dall'integrazione di discipline teoriche diverse, come la neuropsichiatria, la psicologia dello sviluppo, la psicoanalisi, realizzando di fatto una sintesi fra le scoperte delle scienze della mente e le discipline del corpo. Nei testi raccolti in questo libro, i docenti del Master in Psicomotricità integrata nei contesti educativi e preventivi dell'Università degli Studi di Bergamo e della Scuola triennale di formazione in Psicomotricità integrata Kyron di Milano mostrano come il paradigma della complessità animi i programmi della formazione professionale dello psicomotricista educativo. Nel libro sono illustrati i fondamenti teorici e le pratiche formative che intrecciano apprendimento e gioco, corporeità e riflessione, Sé e Altro. Gli autori raccontano una formazione che, sotto la regia dei curatori, si occupa dell'intero arco delle azioni formative necessarie alla preparazione di un professionista dell'educazione "incarnata".
Antropologia minima del piacere Per una teoria unificata della motivazione
Alberto Zatti
Libro: Copertina morbida
editore: Rubbettino
anno edizione: 2009
pagine: 172
"Prima il dovere e poi il piacere!". Chi non si è sentito dire questa frase nella vita? E chi, anche, non l'ha ripetuta a sua volta a qualche bambino o adulto che indulgeva in comportamenti che procrastinavano "le sacrosante cose da fare"? Che il piacere sia una nozione altamente "moralizzata", che venga cioè declinato prevalentemente con il verbo "dovere" sembra possa dirsi come un "fatto" della nostra cultura. Questo lavoro vuol invece inaugurare l'avvio di un programma di ricerca che contempli il piacere quale segno fondamentale per un essere vivente che interagisce con un ambiente. È attraverso la "sensazione" di piacere che un individuo viene informato che la sua avventura nel mondo sta andando verso la realizzazione della felicità per sé e per gli altri. Il libro ritiene sia possibile unificare le varie teorie motivazionali a partire da un principio organizzatore articolato su potere e piacere. Nel libro si propongono altresì le prospettive applicative dei principi di piacere e potere. Seguire il piacere come principio informatore della propria azione sul mondo e favorire il senso di auto efficacia, come vissuto di potere esercitato sull'ambiente, costituiscono due direzioni ispiratrici delle possibili azioni pedagogiche e andragogiche a cui attingere.
Antropologia minima del piacere
Alberto Zatti
Libro: Libro in brossura
editore: Rubbettino
anno edizione: 2009
pagine: 178
"Prima il dovere e poi il piacere!". Chi non si è sentito dire questa frase nella vita? E chi, anche, non l'ha ripetuta a sua volta a qualche bambino o adulto che indulgeva in comportamenti che procrastinavano "le sacrosante cose da fare"? Che il piacere sia una nozione altamente "moralizzata", che venga cioè declinato prevalentemente con il verbo "dovere" sembra possa dirsi come un "fatto" della nostra cultura. Questo lavoro vuol invece inaugurare l'avvio di un programma di ricerca che contempli il piacere quale segno fondamentale per un essere vivente che interagisce con un ambiente. È attraverso la "sensazione" di piacere che un individuo viene informato che la sua avventura nel mondo sta andando verso la realizzazione della felicità per sé e per gli altri. L'autore ritiene sia possibile unificare le varie teorie motivazionali a partire da un principio organizzatore articolato su potere e piacere. Nel libro si propongono altresì le prospettive applicative dei principi di piacere e potere. Seguire il piacere come principio informatore della propria azione sul mondo e favorire il senso di auto efficacia, come vissuto di potere esercitato sull'ambiente, costituiscono due direzioni ispiratrici delle possibili azioni pedagogiche e andragogiche a cui attingere.
Un dono per la coppia. Dall'individuo alla comunità
Alberto Zatti
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2010
pagine: 160
Il volume si occupa delle implicazioni psicologiche aperte dalla parola "dono". L'azione donativa provoca la relazione, sia in quanto la produce, che in quanto la invoca e interroga. L'altro, così incomprensibile ma allo stesso tempo necessario, può essere accostato attraverso un'offerta, un dono che dica di un possibile rimando di me alla relazione. Ecco che il dono non può che essere ambivalente: compiacendo, lega. Questo libro non intende proporre una versione "autentica" del dono, a fare come da baluardo all'esplosione egoica dei diritti individuali della post-modernità. Allargando la scena dalla coppia e il gruppo, alla comunità e alla società, risulta evidente come, entrando nel terreno delle transizioni di ruolo, siano i diritti personali e gli scambi economici a fare da caposaldi per la costruzione della dignità personale. Come evidenziano iniziative come la Grameen Bank di Muhammad Yunus, l'individuo riceve riconoscimento sociale solo e soltanto dall'intraprendenza economica. Nel campo dei rapporti di coppia e comunitari, invece, è il dono a fare da veicolo per la tessitura dei legami sociali. Possibilità e limiti del dono, quindi, come anche possibilità e limiti dell'interazione sociale mediata dall'economico: a queste evidenze giunge il libro, aprendo un approccio al dono meno caricato di valutazioni ideologiche preconcette e più aperto ad esplorare le transizioni fra individuo, coppia, gruppo, comunità e società.
La psicologia maschile spiegata alle donne
Alberto Zatti
Libro: Libro in brossura
editore: Liguori
anno edizione: 2012
pagine: 168
Il "maschile" è un assunto, una categoria, un simbolo. Esistono solo e soltanto uomini singoli e giammai nessuno è incarnazione del "maschile" tout court. Noi uomini ci riconosciamo solo molto in parte nella rappresentazione sociale predominante del maschile, soprattutto di quell'immagine monodimensionale che viene erogata da istituzioni come la burocrazia, l'esercito, l'economia, la politica, lo sport, ecc. Mai coincidiamo con la visione stereotipata del maschile. La maschilità, dunque, è solo un'ottica, un filtro, un diaframma che serve a dare "profondità di campo" alla conoscenza. Questo libro invita a partire dalla condizione disarmata del nudo corpo maschile, smettendo così nell'armadio della storia le coperture elaborate dalle istituzioni sociali. Non dal solo maschile dipende ormai l'iscrizione sociale delle prossime generazioni. Uomini e donne insieme costituiscono una partnership per la socializzazione dell'umanità futura. Dal recente "rimescolamento" del maschile, di cui si deve ringraziare il femminismo e le suggestioni provenienti dalle identità sessuali alternative, potrebbe svilupparsi un uomo "diverso". La "verticalità" nuova del maschile dovrà e potrà includere una componente maggiormente ricettiva, come fosse un'antenna aperta all'esplorazione del mondo.
Psicologia di comunità per educatori
Alberto Zatti
Libro: Libro in brossura
editore: libreriauniversitaria.it
anno edizione: 2016
pagine: 124
La psicologia si è ormai incamminata in due diverse direzioni: una che potremmo definire scientifica, quantitativa e statistica (come le neuro-scienze cognitive), l'altra, invece, dedicata a tutte quelle psicologie che possono essere intese come cliniche, terapeutiche e rivolte alla cura. La psicologia di comunità si presenta come una terza via, in cui il sapere psicologico si offre alla società per interpretare i principali fenomeni che la strutturano. Con questo libro l'autore presenta la psicologia di comunità agli educatori al fine di aiutarli a comprendere i complessi fenomeni che collegano, in un tutto di cui è importante cogliere il senso, individui, gruppi e contesti sociali. Perché solo grazie al senso l'educazione, da pratica quotidiana logorata dal tempo ordinario, potrà diventare struttura essenziale dell'esistenza umana.
Il sentimento motorio. Psico-socio-ecologia dell'educazione psicomotoria
Alberto Zatti
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2016
pagine: 192
È un tempo, il nostro, in cui, da qualsiasi lato si volti lo sguardo, si finisce sempre per vedere l'immagine di un corpo. Spesso è un'immagine erotizzata, ancor più spesso femminile. Frequentemente i corpi che si vedono sono "perfetti": corpi estetizzati, performanti, idealizzati. Il disagio derivante da questa idealizzazione del corpo è palpabile. Cosa possono allora fare la psicologia e la pedagogia per aiutare le persone ad aprire strade più soggettive e "auto-realizzanti"? In questo libro si intende portare l'attenzione su un tema illustre della psicologia e della pedagogia che è stato tuttavia dimenticato da questi nostri tempi di "ricerca dell'emozione": il sentimento. Ogni sentir-della-mente, dal famigliare al gruppale, a quello di giustizia, sostiene il percorso personale verso un sentimento sempre più allargato, cosciente, financo universale. La psicomotricità è una disciplina che da qualche decennio è riconosciuta come un valido aiuto agli interventi educativi nelle scuole e nelle comunità educative. Il Master in Psicomotricità integrata nei contesti educativi e di prevenzione dell'Università degli Studi di Bergamo costituisce da tempo un laboratorio di formazione e ricerca per la psico-pedagogia del corpo. Molto rimane ancora da fare anche sul piano della sensibilità educativa al corpo sessuato e culturalizzato, ma questa è una "partita" che gli operatori delle professioni di cura - psicologi, educatori, insegnanti - non possono non giocare.
Eco mind shift: promuovere il cambiamento. Guida pratica per sviluppare le competenze relazionali
Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2018
pagine: 126
Lavorare nei servizi per la persona significa operare dentro una rete relazionale in cui gli aspetti formali e informali si sovrappongono: ruoli istituzionali e affetti, status professionali e simpatie/antipatie, mission organizzative e filosofie personali si intrecciano a volte ordinatamente, a volte confusamente. La formazione psico-sociale può portare alla luce i limiti e le possibilità dei transfert relazionali degli operatori. Infatti, anche le relazioni tra colleghi possono generare schemi operativi che necessitano di essere di volta in volta riadattati ai contesti e ai problemi da affrontare. Questo libro fornisce una presentazione concettuale di ciò che la psicologia della formazione ha da tempo esplorato: le condizioni della learnability, come capacità di mantenere “fresche” le energie per nuovi comportamenti; i processi che consentono di portare gli schemi operativi da un funzionamento automatizzato, spesso implicito, a una consapevolezza operativa; le potenzialità del lavoro di gruppo, la cui forza di fusione delle idee può portare a soluzioni creative, ma anche a conformismo e passività. Organizzazioni differenti - aziende, enti del terzo settore, scuole e università - presentano tematiche simili quando entrano in gioco la comunicazione, le dinamiche relazionali, la valutazione dell’efficacia dei servizi rivolti alla persona. Guidando il lettore passo passo, il libro presenta le più collaudate esperienze di formazione on-site e una serie di casi per comprendere nella forma dello story-telling situazioni di impasse, errori da cui apprendere, andamenti “in avanti e/o indietro” del processo formativo. Per rendere efficaci i cambiamenti formativi, il libro presenta 40 esercitazioni pratiche – disponibili sul sito www.francoangeli.it/Area_multimediale – da utilizzare nei contesti di formazione psico-sociale.
Il gruppo in psicomotricità. Mente, corpo, relazioni
Libro: Libro in brossura
editore: Erickson
anno edizione: 2017
pagine: 169
L'imprevedibilità creativa del gruppo costituisce il cuore a cui la psicomotricità educativa guarda con attenzione: essa articola vincoli e risorse, libertà e responsabilità, autopoiesi e regole contestuali. Il gruppo educativo favorisce infatti nei bambini l'esperienza di spunti d'azione più liberi dalle condizioni sperimentate nell'attaccamento familiare. Sostenuti dalla finzione del gioco e grazie alla suddivisione delle azioni fra i vari partecipanti, nei giochi di gruppo i bambini ampliano la consapevolezza di sé, di come possano influenzare gli altri, di quanto a loro volta possano o debbano lasciarsi motivare. Quando l'educatore psicomotricista è adeguatamente formato ad "abitare la distanza" nell'interazione con i singoli bambini e con il gruppo nel suo insieme, il semplice giocare con altri in gruppo diventa esperienza fondante la socialità. La capacità di dare fiducia agli altri si acquisisce proprio grazie ai giochi di scambio, condivisione, opposizione e aggiustamento in gruppo, in cui la spontaneità e la pienezza della propria corporeità "in-situazione" possono essere esplorate ed espresse. È questo in definitiva il valore educativo, il punto di partenza ma allo stesso tempo di arrivo della psicomotricità educativa: interagire muovendo dalla propria corporeità, sentita e comunicata in circolo con gli altri.