Libri di Alda Castagnoli Manghi
Vedere e narrare. Saggi su Hans Christian Andersen
Alda Castagnoli Manghi
Libro
editore: Istituto Italiano di Studi Germanici
anno edizione: 2024
pagine: 208
Il volume raccoglie in ordine cronologico undici contributi su Hans Christian Andersen composti tra il 1955 e il 1986 da Alda Castagnoli Manghi che, a partire dagli anni Cinquanta, segnò una svolta nella critica italiana sull'autore danese. Se fin dalla fine dell'Ottocento l'approccio allo scrittore era limitato alle sue opere considerate adatte a un destinatario infantile, a partire dal 1955 la studiosa – che, al contrario dei critici che l'avevano preceduta, aveva accesso alle fonti in lingua originale – affrontò l'impegno considerandolo nel complesso della sua produzione e soprattutto dialogando con la critica danese e internazionale più aggiornata. Una parte dei saggi si focalizza sul legame di Andersen con il nostro Paese, soprattutto come luogo dove la sua scrittura, nella scoperta della natura e dell'arte italiane, raggiunse gli apici che conosciamo, ponendo in dialogo quel «vedere e narrare» che, ripreso da uno degli ultimi contributi, si è scelto come titolo del volume.
L'improvvisatore
Hans Christian Andersen
Libro: Libro in brossura
editore: Elliot
anno edizione: 2016
pagine: 400
La stesura dell'"Improvvisatore" ebbe inizio in Italia, nel corso di un viaggio che, tra il 1833 e il 1834, portò Andersen a Firenze, Roma, Napoli, Capri, Milano e Venezia, dove l'autore conobbe briganti e mendicanti, vide il carnevale romano, avvicinò pittori e scultori nordici e tedeschi, visitò le catacombe, ascoltò le serenate notturne. La storia dell'"Improvvisatore", ovvero la vita di Antonio, misero ragazzino romano che tra povertà, sogni di successo e ambizioni da poeta è costretto a subire il degrado di una squallida dipendenza dai suoi benefattori, è in fondo quella dello stesso Andersen. Anche lui era stato poverissimo, e anche lui, durante la stesura di questo suo primo romanzo, conobbe i tortuosi e inquietanti timori dell'essere un autore ai suoi esordi.
Fiabe
Hans Christian Andersen
Libro
editore: Mondadori
anno edizione: 2019
pagine: 636
Soldatini di stagno o pastorelle di porcellana, fiori o cicogne, lampioni in disarmo o case in demolizione, trottole o aghi da rammendo: non vi è oggetto, pianta o animale che nelle fiabe di Hans Christian Andersen non acquisti vita, non sia al centro di vicende struggenti o grottesche, poetiche o di mordente ironia, in un mondo magico e realistico insieme. Questa ampia raccolta riunisce più di ottanta fiabe, proposte in una moderna traduzione dal danese, efficacemente scelte in modo da presentare il grande narratore nei suoi numerosi aspetti: dal favolista al cultore della tradizione popolare scandinava, all'autore di autentici piccoli gioielli della narrativa di ogni tempo.
L'improvvisatore
Hans Christian Andersen
Libro: Libro in brossura
editore: Elliot
anno edizione: 2013
pagine: 295
La stesura dell'Improvvisatore ebbe inizio in Italia, nel corso di un viaggio che, tra il 1833 e il 1834, portò Andersen a Firenze, Roma, Napoli, Capri, Milano e Venezia, e dove l'autore conobbe briganti e mendicanti, vide il carnevale romano, avvicinò pittori e scultori nordici e tedeschi, visitò le catacombe, ascoltò le serenate notturne, rimanendo profondamente affascinato dall'arte e dalla natura italiane. La storia dell'Improvvisatore, ovvero la vita di Antonio, misero ragazzino romano che tra povertà, sogni di successo e ambizioni da poeta è costretto a subire il degrado di una squallida dipendenza dai suoi benefattori, è in fondo quella dello stesso Andersen. Anche lui era stato poverissimo, anche lui era dovuto scendere a compromessi e anche lui, durante la stesura di questo suo primo romanzo, conobbe i tortuosi e inquietanti timori dell'autore ai suoi esordi. Il romanzo, di struttura classica ma anche straordinariamente moderna, segnò l'inizio della fama internazionale dello scrittore danese e viene oggi presentato in una nuova edizione curata da Bruno Berni, e corredata di oltre cento illustrazioni inedite che l'autore compose durante il viaggio italiano, di una introduzione della traduttrice Alda Castagnoli Manghi e di una postfazione di Riccardo Reim.

