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Libri di Aldo Natoli

Lettere dal carcere (1939-1942). Storia corale di una famiglia antifascista

Lettere dal carcere (1939-1942). Storia corale di una famiglia antifascista

Aldo Natoli

Libro: Copertina morbida

editore: Viella

anno edizione: 2020

pagine: 358

Arrestato nel dicembre 1939, Aldo Natoli viene condannato dal Tribunale speciale per aver partecipato all'organizzazione del Gruppo comunista romano. L'esperienza del carcere sarà determinante per la sua formazione antifascista e per sua la futura scelta di vita, che lo porterà a partecipare alla Resistenza e ad aderire al Pci, fino alla radiazione dal partito nel 1969 insieme al gruppo del «manifesto». Negli anni trascorsi dapprima a Regina Coeli a Roma e poi nella casa di reclusione di Civitavecchia, Natoli intesse un fitto carteggio con i familiari - eccezionalmente conservato nella sua interezza - dal quale emergono squarci illuminanti sulle dure condizioni morali e materiali del carcere e sulla quotidianità dell'Italia in guerra. Attraversata da un profondo messaggio etico-politico, questa singolare corrispondenza ci introduce nella dimensione umana ed esistenziale e nell'esperienza corale di una famiglia antifascista nella fase finale del regime.
39,00

Dialogo sull'antifascismo il PCI e l'Italia repubblicana

Dialogo sull'antifascismo il PCI e l'Italia repubblicana

Vittorio Foa, Aldo Natoli

Libro: Libro in brossura

editore: Editori Riuniti University Press

anno edizione: 2013

pagine: 303

Il Pci, l'Italia repubblicana e la costruzione della democrazia in un paese che aveva alle spalle non solo un ventennio di dittatura fascista, ma anche i tratti oligarchici e i nodi irrisolti dell'Italia liberale, sono i temi attorno a cui si dipana la riflessione di due dei protagonisti della sinistra italiana tra guerra e dopoguerra. In un dialogo a tutto campo si affrontano le questioni dell'antifascismo nell'Italia degli anni '30, della "scuola" del carcere e del confino, della Resistenza e del "partito nuovo" di Togliatti, con particolare riferimento alla Roma del secondo dopoguerra: il riscatto e l'acculturazione politica delle classi popolari, che vide come soggetti i partiti della sinistra e la Cgil, le aspettative in un radicale cambiamento della società e le successive disillusioni, l'ambivalenza nella cultura politica del Pci tra identificazione con la Costituzione e mito dell'Urss, la battaglia contro il "sacco di Roma". E ancora: il XX Congresso del Pcus e la crisi del movimento comunista internazionale, la tensione tra tradizione e rinnovamento nella strategia togliattiana, la "via italiana" al socialismo e la questione delle "riforme di struttura", il centro-sinistra e la ripresa delle lotte operaie, la nascita di una componente di sinistra nel Pci negli anni '60 e la formazione del gruppo del Manifesto. Emergono qui, in un confronto di ampio respiro, il ruolo insostituibile svolto dalle forze del movimento operaio italiano nella costruzione della democrazia repubblicana...
23,00

Il registro. Carcere politico di Civitavecchia (1941-1943)
41,32

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