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Libri di Aleksandr Solzenicyn

Nel primo cerchio

Nel primo cerchio

Aleksandr Solzenicyn

Libro: Libro in brossura

editore: Voland

anno edizione: 2018

pagine: 949

Costruito in uno spazio temporale ristretto, i tre giorni del Natale del 1949, e in un luogo chiuso, la saraska di Marfino, una prigione alle porte di Mosca dove scienziati di ogni tipo sono detenuti per crimini politici, il romanzo "Nel primo cerchio" - che arriva finalmente al lettore nella sua versione integrale, a mezzo secolo di distanza dalla prima traduzione italiana - potrebbe apparire claustrofobico. Ma le vite e i ricordi dei prigionieri allargano l'orizzonte da quelle stanze a tutta la città e all'immenso paese, regalandoci uno degli affreschi più appassionanti della letteratura, un'indimenticabile composizione di caratteri, luci, colori. La vita di una nazione. Paragonato da Heinrich Böll a una cattedrale, il romanzo della cattedrale ha la struttura e, come dice Anna Zafesova, "possiede il respiro della navata - il panorama multidimensionale della Russia staliniana, dalle campagne desolate ai salotti della borghesia rossa, e dalle segrete del gulag ai teatri moscoviti - e la vertiginosa guglia dei capitoli su Stalin, ma anche la moltitudine di angoli reconditi, cappelle, affreschi, statue che emergono dall'oscurità...
26,00

Una parola di verità

Una parola di verità

Aleksandr Solzenicyn

Libro: Libro in brossura

editore: Eum - Centro Edizioni Università di Macerata

anno edizione: 2025

pagine: 216

La figura di Aleksandr Solženicyn (1918-2008) trova la sua forgia nel drammatico corso della storia sovietica del Novecento. Dopo aver combattuto nella Seconda Guerra Mondiale subì le repressioni staliniane con l’arresto e il confino in un gulag. Alla riabilitazione, descrisse la vita da prigioniero in "Una giornata di Ivan Denisovič" (1962), opera che gli valse la consacrazione letteraria in patria, confermata all’estero dal premio Nobel del 1970 e dal seguente straordinario successo di "Arcipelago Gulag" (1973). Il deteriorarsi del rapporto con le autorità sovietiche portò all’espulsione di Solženicyn nel 1974. Visse negli Stati Uniti d’America per un ventennio. Con la fine dell’Urss fece ritorno in patria. Lo spessore intellettuale di Solženicyn trova la sua cifra stilistica non solo nelle opere letterarie, ma anche nelle prese di posizione espresse con coraggio nell’attività pubblicistica e nei discorsi pronunciati al cospetto di autorevoli consessi. La presente silloge raccoglie alcune significative prolusioni del periodo sovietico, dell’esilio e del ritorno in Russia. Il primo periodo è rappresentato dalla sua Lettera al IV Congresso degli scrittori sovietici del 1967 e dalla lezione per il Nobel alla letteratura, in cui si evidenziano la vigorosa ricerca della verità e la lotta contro le menzogne di stato. Il periodo americano, come dimostra nel discorso alla Harvard University del 1978, è caratterizzato da una lucida riflessione sulla crisi di valori che pervade anche l’Occidente. Una volta tornato in patria, Solženicyn ambisce ad ergersi a guida morale, come testimoniano il suo intervento alla Duma di Stato del 1994 e i successivi discorsi d’inizio millennio, in cui ribadisce la grave minaccia, sia per la Russia che per le realtà occidentali, generata dall’uso distorto del potere e della libertà.
11,00

Arcipelago Gulag

Arcipelago Gulag

Aleksandr Solzenicyn

Libro: Libro rilegato

editore: Mondadori

anno edizione: 2021

pagine: 1440

«Quel sorprendente paese che è il gulag, frantumato dalla geografia in arcipelago, ma unificato dalla psicologia in continente, è un paese quasi invisibile, quasi impalpabile, abitato dal popolo degli zek». Dal Circolo polare artico alle steppe del Caspio, dalla Moldavia alle miniere d'oro della Kolyma in Siberia, le "isole" del Gulag – l'organismo che gestiva i campi d'internamento nell'Unione Sovietica – formavano un invisibile arcipelago, popolato da milioni di cittadini sovietici. Nei Gulag è vissuta o ha trovato fine o si è formata un'"altra" Russia, quella di cui non parlavano le versioni ufficiali, e di cui Solženicyn, per primo, ha cominciato a scrivere la storia. In un fitto intreccio di esperienze dirette, di apporti memorialistici, di minuziose ricostruzioni dove non un solo nome o luogo o episodio è fittizio, "Arcipelago Gulag" racchiude una tragica cronaca di quella che è stata la vita del popolo sovietico "del sottosuolo" dal 1918 al 1956. Una straordinaria opera corale che ha visto la luce per la prima volta a Parigi nel 1973. Questa edizione recepisce sia le importanti aggiunte e integrazioni apportate al testo dallo stesso Solženicyn nel 1980, sia i successivi interventi, volti a esplicitare nomi e luoghi, effettuati nell'edizione curata da sua moglie nel 2006.
27,00

Ritorno in Russia. Discorsi e conversazioni (1994-2008)

Ritorno in Russia. Discorsi e conversazioni (1994-2008)

Aleksandr Solzenicyn

Libro: Copertina rigida

editore: Marsilio

anno edizione: 2019

pagine: 234

«Venticinque anni fa siamo tornati in un nuovo Paese. Io incontravo quella società nella quale il volere della sorte mi aveva fatto nascere ma non crescere. Non avevo particolari associazioni d'idee col passato e neppure rappresentazioni del possibile futuro di quei luoghi. Ne facevo semplicemente la conoscenza. Ma per mio padre tutto era ovviamente molto più complicato. Nonostante la sua esperienza personale e la conoscenza del passato, sognava una Russia del futuro guarita dai suoi mali. Lo spiegava così: anche in assenza di evidenti motivi per essere ottimista, l'incontro di quell'estate con centinaia di persone gli aveva restituito forze e fede. Era tornato a casa, e la sua casa era quanto aveva di più caro. Nei successivi quattordici anni non era più uscito dai confini del Paese». Gli interventi, introdotti da uno scritto del figlio Ermolaj e curati da Sergio Rapetti, contengono le riflessioni che Aleksandr Solzenicyn maturò negli ultimi anni della sua vita, in cui la prima e pressante preoccupazione fu tornare a parlare con la gente, ricomporre il quadro della situazione economica e sociale della Russia, per riprenderne la narrazione da dove si era interrotta. Non smise di evidenziarne eccessi e contraddizioni, di proporre letture che dessero conto delle mille facce di quella società: nazionalismo, panrussismo e rapporto con l'Occidente. Come ebbe a scrivere Vittorio Strada, «in questo mondo imprevedibile Solzenicyn è un possibile orientamento tra i pochi superstiti. Leggerlo, tra consenso e dissenso, aiuta a vincere il vuoto dell'indifferenza e a cercare una via verso qualcosa che non c'è più o forse non c'è ancora».
22,00

Una giornata di Ivan Denisovic-La casa di Matrëna-Accadde alla stazione di Kocetovka

Una giornata di Ivan Denisovic-La casa di Matrëna-Accadde alla stazione di Kocetovka

Aleksandr Solzenicyn

Libro: Libro in brossura

editore: Einaudi

anno edizione: 2019

pagine: 296

Pubblicata nel 1962, "Una giornata di Ivan Denisovic" è stata la prima opera a raccontare la vita in un Gulag di un uomo semplice, e a farlo dal punto di vista della grande letteratura russa, nel solco di Tolstoj e Dostoevskij. La stessa classica sobrietà si ritrova nei due racconti successivi. Protagonista di "La casa di Matrëna" è una povera contadina, presso la quale va a vivere un ex deportato, che mitemente subisce ripetute ingiustizie. "Accadde alla stazione di Kocetovka" illustra invece la parabola morale di un «uomo sovietico», nel quale il germe della sospettosità staliniana s'è tanto radicato da portarlo a commettere una mostruosa ingiustizia. Un capolavoro stilistico messo a fuoco da questa traduzione, basata sull'edizione definitiva riveduta e corretta dall'autore. Le precedenti derivavano dalla prima edizione del racconto, frutto di compromessi tra l'autore e gli apparati di censura.
13,00

Ego

Ego

Aleksandr Solzenicyn

Libro: Copertina morbida

editore: Einaudi

anno edizione: 2012

pagine: 107

In queste due storie ritroviamo i temi cari all'autore: la vera storia degli uomini nascosta dietro il velo menzognero della Storia ufficiale; l'annientamento morale come obiettivo ultimo dei sistemi totalitari; le debolezze dell'individuo di fronte al potere. Il primo racconto, "Ego", ci riporta al tempo delle rivolte contadine contro le campagne di collettivizzazione imposte dai Soviet. Ektov-Ego lavora in una cooperativa agricola e, per un innato senso di giustizia, abbraccia la causa dei contadini in rivolta, fino al momento in cui è costretto a tradire per salvare i propri familiari. Speculare alla vicenda di questo vinto è l'altro racconto, "Per linee interne", storia degli incessanti aggiustamenti che il generale Zukov, comandante delle armate che hanno conquistato la Berlino nazista, compie per ritrovarsi sempre dalla parte vincente. Sopravvive così alle purghe staliniane e alle lotte di potere pagando altissimi costi morali. Solo nel silenzio della coscienza e nella fedeltà a un modello interiore di giustizia, sembra dire Solzenicyn, l'uomo può contrastare la violenza del potere.
9,00

Vivere senza menzogna
10,00

Due secoli insieme. Volume 1

Due secoli insieme. Volume 1

Aleksandr Solzenicyn

Libro: Copertina rigida

editore: Controcorrente

anno edizione: 2007

pagine: 632

30,00

Due secoli insieme. Volume 2

Due secoli insieme. Volume 2

Aleksandr Solzenicyn

Libro: Copertina rigida

editore: Controcorrente

anno edizione: 2007

pagine: 654

30,00

Miniature

Miniature

Aleksandr Solzenicyn

Libro: Copertina morbida

editore: Passigli

anno edizione: 2006

pagine: 71

Questa raccolta di brevi prose del grande narratore russo Aleksandr Solzenicyn si compone di due periodi molto distanti fra loro, gli anni 1958-60 - quando parecchie di esse furono scritte durante un giro in bicicletta dello scrittore attraverso la Russia centrale - e gli anni 1996-99, quando Solzenicyn, appena tornato in patria, si sente pronto per riprendere a scrivere. E il fascino di queste riflessioni lirico-filosofiche sta proprio nella loro immediatezza, nel tocco leggero della scrittura di Solzenicyn, che inquadra e ritrae luoghi, cose, persone del suo tanto amato paese.
12,00

Arcipelago Gulag

Arcipelago Gulag

Aleksandr Solzenicyn

Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio

editore: Mondadori

anno edizione: 2001

pagine: 2800

"Arcipelago Gulag" è una colossale raccolta di dati sulle deportazioni e i campi di reclusione dell'epoca staliniana: una vera e propria storia, geografica ed etnologia, della realtà dei lager. Per la sua immane impresa l'autore raccolse i racconti e le deposizioni di più di duecento ex deportati. Corredano i volumi una cronologia, un apparato di note e una bibliografia. I due tomi non sono vendibili separatamente.
110,00

Il mio grido

Il mio grido

Aleksandr Solzenicyn

Libro: Libro in brossura

editore: Piano B

anno edizione: 1980

pagine: 120

"Il mio grido" è una raccolta di discorsi, saggi brevi, conferenze e articoli dello scrittore russo. Il libro ripropone in Italia una serie di scritti ormai irreperibili, tra i quali il discorso che dà il titolo a questa antologia e che Solzenicyn tenne in occasione del conferimento del premio Nobel per la letteratura, nel 1974. I temi che affiorano dai vari brani scelti per "Il mio grido",(tra i quali "Vivere senza menzogna", "Non aspirate a una vita facile" e "Un mondo in frantumi") sono quelli che hanno caratterizzato l'impegno civile e filosofico dello scrittore durante tutta la sua esistenza: la forza "malvagia" e spersonalizzante dei totalitarismi, l'uniformazione dell'uomo "richiesta" dalla modernità, la catastrofe incombente di una nuova guerra totale, il pericolo di nuovi fanatismi. All'umanesimo ateo Solzenicyn contrappone sempre però la speranza della rinascita, di un risorgimento umano segnato dalla contemplazione di Dio e dall'accettazione di ognuno della propria responsabilità umana. Lo stile che caratterizza questi brani scelti è quello incisivo, quasi documentaristico, ma anche appassionato e incalzante, che segna tutta la produzione non-fiction dello scrittore russo.
13,00

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