Libri di Alfred Kolleritsch
Il lato verde
Alfred Kolleritsch
Libro: Copertina morbida
editore: Polistampa
anno edizione: 2009
pagine: 216
È un romanzo di resistenza, questa storia di tre generazioni di una famiglia di campagna, ambientata nella Stiria del sud attorno agli anni della fine dell'occupazione nazista.
Sull'esser-bambino
Alfred Kolleritsch
Libro: Copertina morbida
editore: Il Nuovo Melangolo
anno edizione: 2009
pagine: 70
"Che cos'è un bambino? Alfred Kolleritsch non lo sa ma cerca le parole per dirlo. Ad occhi chiusi recita il suo testo sull'essere bambino. "Chiudete gli occhi nell'ascolto, bambini, lettori, e vedete vostro padre, che come fosse vostro figlio siede nell'angolo della sua stanza su un mucchio di cuscini e tiene i suoi discorsi. Che cos'è un bambino? Un essere di cui non hai il diritto di pensare nulla, devi solo cercare di parlarne con fervore, negli attimi di lucidità, di una lucidità perciò tanto più grande."
Il primato della fioritura
Alfred Kolleritsch
Libro
editore: Crocetti
anno edizione: 2013
pagine: 166
Paralleli consolatori. Testo tedesco a fronte
Alfred Kolleritsch
Libro: Copertina morbida
editore: Passigli
anno edizione: 2009
pagine: 165
Non sono consolatori questi 'paralleli', come gaia non è la 'scienza' nietzscheana, ma testimoniano di una lotta condotta con l'arma che sempre più appare la sola consegnata alla solitudine dell'uomo: la parola. Kolleritsch si muove nell'alveo di una tradizione illustre, europea e mitteleuropea, la cifra della sua poesia è ora alta e remota, ora dimessa e sottomessa alla quotidianità, gronda pensiero e coscienza, materializza l'astratto, rende metafora e mito i reperti della realtà. Kolleritsch nuota nel mare che fu di Hoffmansthal e di Rilke, di Trakl, e di Musil, ma anche di Benn e di Pound e, soprattutto, di Celan. L'acutezza dello sguardo speculativo e la consuetudine con il pensiero di Heidegger e di Wittgenstein - e, sempre operante, l'alto magistero di Hòlderlin - gli permette di sciogliere, senza residui, il corpo opaco di una fenomenologia a tratti spieiata in significanti assoluti, ab-soluti, liberati dalla costrizione del significato ma non dalla responsabilità della nominazione, che è sempre, in poesia, significato ulteriore, viaggio al di là del confine, esplorazione di plaghe disabitate dove il suono della parola si confonde con il suo silenzio: "trovar scampo nella parola, / che vuole divenire carne, / mortale". Mario Specchio
Gli ammazzapeschi
Alfred Kolleritsch
Libro
editore: Marsilio
anno edizione: 1995
pagine: 168
L'ambiente è il castello di Brunnsee, nei pressi di Graz, dove la sua famiglia aveva servito per generazioni. Il castello è il simbolo del conservatorismo. I signori del castello si richiamano alla memoria del passato per dargli validità eterna, per consacrare il loro potere; Kolleritsch si richiama alla memoria poetica della casa dell'infanzia, "il luogo dove si è imparato a temere e a gioire".
Dell'infanzia. Due lettere ai miei figli
Alfred Kolleritsch
Libro
editore: Il Nuovo Melangolo
anno edizione: 1993
pagine: 72
Kolleritsch, in questo suo testo in prosa, rivolge due lettere simboliche ai figli, avuti in età già matura, mitizzando l'infanzia come "luogo" della condizione umana, nonchè metafora essenziale della creazione poetica. L'autore vuole mettere in guardia i figli-lettori da qualunque verità assoluta o certezza definitiva, suggerendo un diverso rapporto con il mondo, più libero e creativo.