Libri di Alice Parmeggiani
La vita di Isidor Katanic
Ivo Andríc
Libro: Libro in brossura
editore: Bottega Errante Edizioni
anno edizione: 2020
Isidor Katanic è un anonimo impiegato che vive a Belgrado, dove ha avuto la disgrazia di incontrare Margita. Nel matrimonio con la donna naufragano anche i suoi ultimi sogni di gioventù, quando aspirava di poter diventare pittore, cantante d’opera, forse anche poeta, senza immaginare che sarebbe stato solo un calligrafo che dubitava anche della sua bella bella scrittura. Il premio Nobel Ivo Andric ci racconta la parabola di un uomo ordinario tra le due guerre mondiali in una Belgrado occupata: la storia del riscatto di un’intera esistenza ha inizio sulle sponde del fiume Sava e si conclude con la presa di coscienza di poter cambiare il mondo.
Bon voyage
Bozidar Stanisic
Libro: Libro in brossura
editore: nuovadimensione
anno edizione: 2003
pagine: 102
Da una delle voce più autentiche dei Balcani due storie sullo sradicamento, sulla crisi di identità, sulla non appartenenza a nessun confine, a nessuna legge di guerra di un uomo contro un altro uomo. Nel primo racconto che dà il titolo al libro si narra di un mondo che corre veloce come il treno verso l'orizzonte, ignaro dei mutamenti che stanno avvenendo nella spirale del cieco progresso; in "Il giardino australiano di Mr O'Brien" , si racconta invece la storia di un uomo che cerca di sfuggire ai propri ricordi emigrando in un paese esotico e costruendosi una nuova identità. Ma non si finisce mai di fare i conti con il proprio passato... Un libro per riflettere sulle ragioni di una guerra dimenticata.
La chiave nella mano. Testo bosniaco a fronte
Bozidar Stanisic
Libro
editore: Campanotto
anno edizione: 2008
pagine: 160
I buchi neri di Sarajevo e altri racconti
Bozidar Stanisic
Libro: Libro in brossura
editore: Bottega Errante Edizioni
anno edizione: 2016
pagine: 144
La Bosnia degli anni Novanta, prima e dopo lo scoppio del conflitto, la meravigliosa Sarajevo distrutta dall'assedio, i momenti di incredulità che precedono la guerra e gli attimi di spaesamento immediatamente successivi; questi sono gli sfondi delle storie di uomini e donne che vedono cambiare all'improvviso il corso della loro vita. Uno stile tutto giocato sui movimenti, i pensieri, i silenzi di chi è sopravvissuto in un sottilissimo e precario equilibrio tra follia, proiezioni, ricordi e il riaffiorare dei fantasmi del passato e della vita prima della guerra. Con la prefazione di Paolo Rumiz.
Il popolo del diluvio
Predrag Finci
Libro: Libro in brossura
editore: Bottega Errante Edizioni
anno edizione: 2018
pagine: 160
Una corriera nel 1992 parte da Sarajevo durante l’assedio e porta con sé donne, bambini, uomini, vecchi: un intero popolo è seduto su quel bus durante quel lungo viaggio notturno che li porterà ad attraversare i check point per dirigersi chissà dove. Torneranno? Saranno accolti da qualcuno? Riconosceranno ancora la loro terra martoriata? Dalla città bosniaca a Londra, una testimonianza dolorosa e nostalgica, ma anche ricca di speranza che ci conduce verso un epilogo dove da qualche parte, nascosta ma ben visibile, può apparire la felicità. Prefazione di Maria Tilde Bettetini. Postfazione di Bozidar Stanisic.
La giraffa in sala d'attesa
Bozidar Stanisic
Libro: Libro in brossura
editore: Bottega Errante Edizioni
anno edizione: 2019
pagine: 360
Una famiglia decide di lasciare la Bosnia prima dello scoppio della guerra. Il loro viaggio li porterà in un campo profughi in Friuli Venezia Giulia e da lì a vivere in un appartamento a Udine. Il padre è un nostalgico marxista, la madre una donna fragile e forte allo stesso tempo, il figlio un uomo che ha deciso di girare il mondo con il solo scopo di fare soldi. La figlia, Valentina, è la voce narrante che da Bologna torna dapprima a Udine dalla madre, per poi trasferirsi a San Diego, in California. Un libro fatto di relazioni familiari, dialoghi serrati che raccontano un universo altro, il rapporto con la lingua madre e con la terra d’origine, l’accoglienza e l’integrazione.
La riparazione del mondo
Slobodan Šnajder
Libro: Libro rilegato
editore: Solferino
anno edizione: 2019
pagine: 566
È il 1769, in Germania, un anno di carestia. La sera, gli uomini siedono intorno ai tavoli, in silenzio. Le donne mondano cavoli. Ma nel cerchio dei lumi a olio, un giorno, si fa avanti uno sconosciuto. È un messo dell'imperatrice Maria Teresa, un pifferaio magico, e promette campi fertili e un futuro in una terra di cui nessuno di loro ha mai sentito parlare. Così Georg Kempf decide di partire. E la sua nuova casa, si scoprirà, si chiama Slavonia. Oltre centocinquant'anni dopo, un altro messo bussa alla porta della famiglia Kempf. la Germania, ora, che reclama i suoi figli per arruolarli nell'esercito del Reich millenario. I Kempf di tedesco non hanno più nemmeno i nomi: passando di nonno in nipote, Georg è diventato Duka, e sono cambiati anche i suoi sogni. Duka si sente un poeta. Ma non fa alcuna differenza per i reclutatori: Kempf, come gli altri Volksdeutsche, i tedeschi che vivono fuori dai confini, deve seguire le Waffen-SS e combattere per una nazione che non è più la sua da quasi due secoli. Parte, suo malgrado, per il fronte orientale, partecipa, suo malgrado, a ogni genere di orrori e, alla fine, diserta. A cavallo della sua bicicletta, intraprende il lungo cammino verso casa. Ma lì tutto è cambiato e il resto della sua esistenza sarà irrimediabilmente segnato dalla sua «piccola guerra polacca», indelebile come il tatuaggio delle SS con il gruppo sanguigno. "La riparazione del mondo" è al contempo romanzo storico, saga familiare e racconto di un amore, quello fra Georg e la partigiana croata Vera. I due non si libereranno mai del peso di aver combattuto su due fronti diversi. Se solo si fossero incontrati poco prima, non avrebbero potuto far altro che uccidersi.
Dizionario dei Chazari. Romanzo-lexicon in 100.000 parole. Copia femminile
Milorad Pavic
Libro: Libro in brossura
editore: Voland
anno edizione: 2020
pagine: 368
Nel 1689, sulla scena danubiana della guerra russo-turca, si incontrano tre uomini: Avram Branković, che raccoglie vecchi scritti, l’insegnante turco di liuto Jusuf Masudi e l’ebreo Samuel Coen. Si sono visti nei sogni, si sono a lungo cercati e, quando si trovano, perdono la vita. Trecento anni più tardi tre studiosi si radunano a Istanbul: un egiziano, uno jugoslavo e un’ebrea polacca. I tre, come i loro predecessori, hanno a che fare con i Chazari, un popolo di origine incerta che tra il VII e il X secolo si era stabilito sul Mar Caspio. La leggenda narra che il loro sovrano, il kagan, avesse convocato i rappresentanti delle tre grandi religioni perché lo convincessero a convertirsi... Antologia dei sogni, manuale cabalistico, labirinto, gioco di specchi, romanzo d’avventure: il Dizionario dei Chazari è tutto questo e molto altro. E proprio come un dizionario contiene 47 lemmi in ordine alfabetico, con relativi riferimenti, fonti e appendici. Composto da un libro cristiano (rosso), uno islamico (verde) e uno ebraico (giallo), può essere letto dall’inizio alla fine. Ma ci si può anche perdere fra le sue pagine e cercare un proprio percorso.
La casa solitaria
Ivo Andríc
Libro: Libro in brossura
editore: Crocetti
anno edizione: 2025
pagine: 144
In una casa isolata, affacciata sulla conca di Sarajevo, lo scrittore riceve la visita di alcuni personaggi che reclamano a gran voce o chiedono sommessamente di entrare nel suo racconto. Approdano a quella dimora accogliente da un lontano passato storico o dal suo vissuto personale per confessarsi o testimoniare e poi, una volta placati, svanire per sempre. Che evochi la rivelazione mistica di un visir decaduto, la tragedia di un bugiardo incallito, le scappatelle di un avventuriero francese in un paese ottomano o la fine di un principe dagli occhi tristi, che si affezioni ai miseri destini di un direttore di circo sfortunato in amore, di una prostituta dal cuore grande, di un geometra geloso o di uno schiavo che preferisce la morte al disonore, è soprattutto l’uomo che affascina e sconvolge Ivo Andrić, nelle sue piccolezze così come nella sua infinita grandezza. Durante un’estate trascorsa in una piccola casa sulle alture intorno a Sarajevo, una serie di personaggi fa visita allo scrittore per raccontargli le storie che hanno fatto questa città. Il testamento narrativo di Ivo Andrić, premio Nobel 1961.
Litigando con il mondo
Ivo Andríc
Libro: Libro in brossura
editore: Bottega Errante Edizioni
anno edizione: 2021
Ambientati fra Sarajevo e Visegrad agli inizi del secolo scorso, le sette storie di questo libro raccontano una visione del mondo osservato e vissuto attraverso gli occhi di giovanissimi e inquieti protagonisti. I ragazzi si muovono dentro scenari di vita quotidiana, la scuola, la famiglia, gli amici, dove l'immaginazione talvolta prende il sopravvento, e sentimenti come la meraviglia, la paura, la curiosità assumono tinte surreali, quasi oniriche, che appaiono vaghe e indistinte al confronto con il mondo reale. È la sensibilità narrativa di Andric a suggerirci quanto delicati e importanti siano i dilemmi, le paure e le battaglie che l'essere umano affronta nel momento di varcare la soglia dell'età adulta. Postfazione di Bozidar Stanisic.
La vita nuda
Danilo Kis, Aleksandar Mandich
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2021
pagine: 124
Israele, marzo 1989. Danilo Kis intervista, per un documentario diretto dall'amico Aleksandar Mandich, due donne ebree jugoslave: Jenny Lebl ed Eva Nahir. Jenny, all'epoca dell'occupazione tedesca della Jugoslavia, è arrestata, torturata e ben presto trasferita in una prigione della Gestapo. ll 20 aprile 1945 – il giorno del compleanno di Hitler – viene condannata a morte. Ma i russi sono ormai alle porte di Berlino e nel lager avviene un vero e proprio miracolo: "Siete libere!", le parole più belle mai sentite pronunciare in tedesco. Tornata a Belgrado si iscrive alla Facoltà di Giurisprudenza e inizia a collaborare con il rinomato quotidiano "Politika". Sembra che tutto vada finalmente per il meglio quando, dopo aver raccontato una barzelletta su Tito, Jenny è arrestata e condotta nel campo di prigionia dell'Isola nuda (Goli otok), dove rimarrà dall'aprile 1949 all'ottobre 1951. Dopo infinite umiliazioni Jenny, una volta liberata, emigrerà in Israele, dove, nella primavera del 1986, avviene l'incontro con un'altra ex detenuta di Goli otok, Eva Nahir, e con Danilo Kish, che decide di raccontare la loro storia.