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Libri di Andrea Maramotti

Faccio tardi questa sera

Faccio tardi questa sera

Andrea Maramotti, Stefano Nava

Libro: Libro in brossura

editore: San Lorenzo

anno edizione: 2024

pagine: 160

“Faccio tardi questa sera” racconta l’esperienza dell’autore, impegnato in un servizio di volontariato alla stazione, dove incontra regolarmente i senzatetto assieme alla moglie e al gruppo degli “Amici del venerdì”. La narrazione, illuminata dalla luce del Vangelo di Luca, descrive come questi incontri si trasformino da semplici atti di servizio a occasione per tessere relazioni preziose e significative. L’opera descrive la vita alla stazione come un crocevia di storie e di sofferenze, un confine invisibile tra l’indifferenza della città e la realtà dura della strada. Ogni incontro con i senzatetto si rivela però un’opportunità unica di vedere il Signore nei volti dei più emarginati. Il racconto tiene il Vangelo di Luca come chiave interpretativa essenziale per comprendere la dignità e il valore di ogni persona incontrata. Attraverso le sue pagine, l’opera lucana parla di amore, misericordia e speranza, offrendo una nuova prospettiva su cosa significhi realmente vivere una vita da salvati. Gli incontri, inizialmente vissuti come un dovere, si trasformano allora in momenti di crescita personale e spirituale, aiutando l’autore a vedere oltre il confine del pregiudizio e dell’indifferenza. Questa esperienza diventa un viaggio interiore, un’opportunità di scoprire il Signore attraverso l’umanità dei senzatetto. Ogni sorriso, ogni gesto di gratitudine e ogni storia condivisa diventa un segno tangibile della presenza divina. “Faccio tardi questa sera” non è solo il racconto di un viaggio personale, ma un invito aperto ai lettori a vivere la propria possibilità di incontro con l’altro, a superare i confini dell’indifferenza e a scoprire il valore della vita vissuta nella condivisione e nell’amore. Le parole chiave vita, incontro, possibilità e confine emergono come temi centrali di questa esperienza trasformativa. Attraverso la narrazione, i lettori vengono incoraggiati a trovare la propria strada per incontrare il Signore nei fratelli, sperimentando la ricchezza di una vita vissuta nell’incontro autentico con l’altro. Prefazione di Davide Poletti.
15,00

Angelo Mariani. Un grande musicista dell'Ottocento

Angelo Mariani. Un grande musicista dell'Ottocento

Andrea Maramotti

Libro: Copertina morbida

editore: Longo Angelo

anno edizione: 2021

pagine: 286

L'autore delinea il profilo artistico e biografico di Angelo Mariani, un grande musicista dell'Ottocento e primo direttore d'orchestra italiano nel senso moderno e compiuto del termine. Se certo non mancano altri nomi importanti, di Maestri di quella generazione o comunque anagraficamente vicini (Muzio, Bottesini, Mazzucato, Pedrotti, De Giosa, Verdi stesso), che diedero importantissimo contributo alla definizione della nuova prassi direttoriale, la figura di Mariani emerge su tutti, e l'arco della sua vita scorre parallelamente alla fase di transizione che conduce al direttore unico, che dirige dal podio, con la bacchetta, la partitura, ed è anche concertatore. Costantemente ancorato ai documenti e ai carteggi, lo studio ricostruisce la personalità del musicista ravennate prediletto per numerosi anni da Verdi, e che per primo portò le opere di Wagner in Italia; e insieme fa il quadro del mondo musicale, soprattutto teatrale, dell'Ottocento italiano, anche attraverso i rapporti che Mariani ebbe con le maggiori personalità, non solo musicali, del tempo. Dalle carte emergono così le immagini, e le voci, di Rossini, Verdi, Wagner, Mercadante, Petrella, Giuseppina Strepponi, Teresa Stolz, Ricordi, Gaetano Gaspari, Angelo Catelani, Alberto Mazzucato (solo per ricordare i più noti); e di quegli amici, quasi sempre carissimi, che completano la trama della sua vita non solo professionale, ma privata e affettiva, che si svolse tra Ravenna, Genova e Bologna: Carlino Del Signore, i ravennati Teodorico Landoni e Gaspare Martinetti Cardoni, Luisa e Teresa Sauli Pallavicino, il bolognese Cesare Dallolio. Mariani fu poi in contatto, e in amicizia, con personaggi storici come Cavour, James Hudson, ambasciatore inglese alla Corte di Torino, Massimo d'Azeglio. Nel bicentenario della nascita, Mariani è così ricordato sia come grande direttore di orchestre, delle quali fu definito "principe", che come uomo con le sue fragilità e solitudini; destinato ad internazionale successo, cui fece da dissonante contrappunto la terribile malattia con la quale dovette convivere e lottare per anni, e che lo portò alla morte.
22,00

Scrivere di musica. Saggi, recensioni, interviste e inediti 1981-2004
25,00

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