Libri di Angela Riviera

Scrivere un testamento in cui si elencano i beni materiali da lasciare ai propri discendenti è una pratica comune per chi ha lavorato e guadagnato qualcosa nel corso della propria vita. Io, però, desidero lasciare un testamento diverso: non fatto di oggetti, ma di esperienze, di sofferenze e gioie. Attraverso queste parole messe sulla carta, voglio offrire una testimonianza di ciò che ho e sentito profondamente sulla mia pelle e sul mio cuore. Questo testamento è dedicato ai miei figli. Se vorranno prendersi il tempo di leggerlo, capiranno che il mio amore per loro è stato - ed è -incondizionato. Non chiedo loro di preoccuparsi per il mio futuro o per come si prenderanno cura di me quando sarò anziana: Dio ha sempre vegliato su di me e i miei angeli custodi hanno guidato ogni mio passo. Vorrei ringraziare prima di tutto, Dio, mia madre, i miei figli e quei silenziosi angeli che, con discrezione e amore mi hanno guidato lungo il cammino della vita. Prefazione di Angela Riviera

Catania. La fidanzata del commissario De Giudice, colpita dalla eccezionale bravura di un giovane e affascinante violinista di strada, lo ospita nella sua villa di campagna… L'omicidio della moglie di un facoltoso professore, il coinvolgimento reale o presunto di tutti i personaggi che ruotano attorno alla famiglia Torreggiani, tessono una storia fatta di intricate vicende e di mezze verità, fino alla imprevedibile risoluzione finale.

Una mattina, presso l’Università di Catania, viene ritrovato il corpo senza vita della professoressa di Storia Rachela Silvani. È sdraiata a terra nel suo studio, avvelenata con del latte che era solita bere ogni giorno alla stessa ora. Sull’omicidio indaga il commissario De Giudice. Interrogando tutta una serie di docenti, studenti e collaboratori gravitanti attorno alla Silvani, il Commissario scopre un’intricata trama d’inganni che collega la docente a un Master di approfondimento sui riti magici presenti nella cultura latina, degenerato in qualcosa di macabro e morboso. Con la pazienza e la maestria dei grandi giallisti, l’autrice tesse sul foglio bianco una ragnatela di eventi fitta e apparentemente difficile da sbrogliare, ma che invece si scioglie all’ultima pagina, disvelandoci un piano diabolico e imprevedibile, architettato da una mente pericolosa e deviata.

Una mattina, presso l'Università di Catania, viene ritrovato il corpo senza vita della professoressa di Storia Rachela Silvani. È sdraiata a terra nel suo studio, avvelenata con del latte che era solita bere ogni giorno alla stessa ora. Sull'omicidio indaga il Commissario De Giudice. Interrogando tutta una serie di docenti, studenti e collaboratori gravitanti attorno alla Silvani, il Commissario scopre un'intricata trama d'inganni che collega la docente a un Master di approfondimento sui riti magici presenti nella cultura latina, degenerato in qualcosa di macabro e morboso. L'autrice tesse sul foglio bianco una ragnatela di eventi fitta e apparentemente difficile da sbrogliare, ma che invece si scioglie all'ultima pagina, disvelandoci un piano diabolico e imprevedibile, architettato da una mente pericolosa e deviata.

Una mattina, presso l'Università di Catania, viene ritrovato il corpo senza vita della professoressa di Storia Rachela Silvani. È sdraiata a terra nel suo studio, avvelenata con del latte che era solita bere ogni giorno alla stessa ora. Sull'omicidio indaga il Commissario De Giudice. Interrogando tutta una serie di docenti, studenti e collaboratori gravitanti attorno alla Silvani, il Commissario scopre un'intricata trama d'inganni che collega la docente a un Master di approfondimento sui riti magici presenti nella cultura latina, degenerato in qualcosa di macabro e morboso.

"L’autore, con encomiabile lavoro di ricerca, raccoglie le speranze e le testimonianze dei carradori intervistati, fa da pungolo affinché le Istituzioni prendano ulteriormente coscienza del potenziale che l’arte magistrale delle loro mani si trasformi in notevole risorsa" (dalla prefazione di Angela Riviera).