Libri di Anna Dolfi
Gli oggetti e il tempo della saudade. Le storie inafferrabili di Antonio Tabucchi
Anna Dolfi
Libro
editore: Le Lettere
anno edizione: 2010
pagine: 148
In questo libro Anna Dolfi, analizzando romanzi, saggi e racconti di Tabucchi, si sofferma su un mondo fatto di oggetti fluttuanti, ontologicamente sfumati eppure proprio per questo straordinariamente veri. Oggetti e spazi disforici per personaggi inesistenti e paradossali che si muovono in storie abbozzate e mai finite - si rincorrono e intrecciano in pagine tese a rileggere con Leopardi, Hemingway, Beckett... l'ultimo testamento di Tristano, e a interrogare, anche sulla scorta dei testi abilmente occultati dallo scrittore, il "terzo genere" a cui alludono le sinopie del vissuto, i tradimenti della storia, le costruzioni della fantasia. Là dove tutto è sogno di sogno (o per meglio dire allucinazione), ma col risultato paradossale di stare più vicino all'anima che si trova nel luogo del silenzio, della voce fioca, della notte.
In libertà di lettura. Note e riflessioni novecentesche
Anna Dolfi
Libro
editore: Bulzoni
anno edizione: 1990
pagine: 400
Del romanzesco e del romanzo. Modelli di narrativa italiana tra Otto e Novecento
Anna Dolfi
Libro
editore: Bulzoni
anno edizione: 1992
pagine: 160
Le parole dell'assenza. Diacronie sul Novecento
Anna Dolfi
Libro
editore: Bulzoni
anno edizione: 1996
pagine: 134
Terza generazione. Ermetismo e oltre
Anna Dolfi
Libro
editore: Bulzoni
anno edizione: 1997
pagine: 458
Ragione e passione. Fondamenti e forme del pensare leopardiano
Anna Dolfi
Libro
editore: Bulzoni
anno edizione: 2000
pagine: 328
Tenendo per mano il sole
Maria Lai, Mario Ciusa Romagna, Anna Dolfi
Libro
editore: AD-Arte Duchamp
anno edizione: 2004
pagine: 76
Libro stampato fedele all'originale con copertina e pagine ricamate.
La parola e il tempo. Giuseppe Dessì e l'ontogenesi di un roman philosophique
Anna Dolfi
Libro
editore: Bulzoni
anno edizione: 2004
pagine: 324
Tabucchi. La specularità, il rimorso
Anna Dolfi
Libro
editore: Bulzoni
anno edizione: 2006
pagine: 282
Leopardi e il Novecento. Sul leopardismo dei poeti
Anna Dolfi
Libro: Libro in brossura
editore: Le Lettere
anno edizione: 2009
pagine: 224
Partendo dalla convinzione che le ricerche diacroniche di incidenza richiedano ormai strumenti di analisi e modalità percettive sensibili - oltre che alle occorrenze linguistiche - alla frattura introdotta dal moderno sul piano della fenomenologia, Anna Dolfi si interroga sulla natura e sui modi in cui si declina la modernità di Leopardi nel secolo che gli succede. La sua lettura unisce a un tracciato per campioni del leopardismo novecentesco lo studio sub specie leopardiana di alcuni autori e momenti esemplari (Ungaretti, Solmi, Montale, l'ermetismo, Zanzotto, l'ultima poesia...), mettendo in luce la durata e variabilità di un dettato, quale quello leopardiano, destinato a intrecciarsi e a rivelare in ogni autore le teorie critiche e le scelte di personale poetica. La nuova sfida dell'intertestualità, portando alla rilevazione di quanto è occultato nella scrittura (in una sorta di inconsapevole mise en abîme: il caso esemplare del Capitano di Ungaretti e del Sogno del prigioniero di Montale), fa insomma dello studio della memoria letteraria non solo un momento di storia della ricezione ma una modalità forte di ermeneutica del testo.
Le tracce dei miei passi. Un retablo per Bodini
Anna Dolfi
Libro: Libro in brossura
editore: Besa muci
anno edizione: 2025
pagine: 167
Alberti ha parlato di lui come del suo trágico hermano, Caproni ne ha sottolineato la “spericolata norma di vita”, Macrí ne ha evocato la “grazia e generosità di uomo e di poeta” in grado di raccontare “il balletto magico” di un Sud condannato all’immobilità sotto il raggio di una luna butterata come il suo volto. Il più giovane Jacobbi, nell’accomiatarsi dalla sua voce di “surrealista borbonico” e dalla sua “indifesa tempesta”, si sarebbe rivolto a lui come al “gitano pugliese Vittorio”. Tanti anni sono trascorsi da queste testimonianze che ne ricordano l’eccezionalità, eppure avvicinarsi all’opera di Bodini continua a essere straordinariamente coinvolgente e provoca un analogo soprassalto. Quanto emerge dai suoi testi e dalle altre testimonianze disponibili è la verità di una scommessa esistenziale che ha coinvolto, in un’unica, coraggiosa e scomoda ricerca, esistenza e cultura, relazioni e passioni, avventura e solitudine, mitezza e ira. Di tutti questi elementi dà conto la lettura che Anna Dolfi, ricostruendo fonti e declinando genealogie, fa della narrativa e della poesia bodiniane, del suo inquieto progettare, della passione ispanica. Tra leopardismo ed ermetismo, barocco e tentativi sperimentali questo libro mostra e intreccia − come avviene negli scomparti di un retablo − invenzione e impegno, viaggi e attività critica, saggistica e letture, traduzioni e amicizia. In definitiva per flashes ci racconta una vita. Tra il Salento, la Castiglia, Roma… a svelarsi sono le stanze di una salvezza a lungo disperatamente cercata nell’arte per percorsi che all’improvviso si aprono su stanze della ‘tortura’, là dove un volto si mostra moltiplicandosi, rifrangendosi nelle forme della scrittura e dell’affabulare quotidiano con cupa allegria ed ebbra disperazione.