Libri di Anna Maragno
Dove Trento si ingegna. Il ruolo degli ingegneri nello sviluppo della città di Trento durante il XIX secolo
Anna Maragno, Cristiana Volpi
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Efesto
anno edizione: 2024
pagine: 308
Come scrivono Renato Bocchi e Carlo Oradini nell’introduzione al loro ancora oggi insostituibile volume dedicato alla storia della città di Trento, pubblicato quarant’anni fa, nell’Ottocento “si rompe […] definitivamente la forma chiusa e cristallizzata della città murata e si va cercando, entro l’ambigua sovrapposizione fra poteri di controllo locali e centrali, una nuova configurazione urbana nel rapporto fra città antica, nuove espansioni e territorio”. È nel corso di questo secolo, dunque, che nasce la Trento moderna, grazie all’operato degli ingegneri e al loro fondamentale contributo, in qualità sia di funzionari dello Stato, sia di impiegati al servizio delle autorità locali. Dove Trento si ingegna si propone di indagare proprio il ruolo svolto da queste figure – spesso poco studiate e talvolta solo di passaggio – nello sviluppo della città, di ricostruirne competenze e compiti all’interno degli uffici tecnici dislocati nel territorio secondo l’articolata organizzazione asburgica, prestando particolare attenzione agli interventi urbani più che ai singoli episodi di architettura.
Dove Trento cammina. Nascita e sviluppo delle pavimentazioni stradali in porfido a Trento nella prima metà del Novecento
Anna Maragno, Cristiana Volpi
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Efesto
anno edizione: 2021
pagine: 120
Talvolta erroneamente si pensa che l’immagine di una città sia determinata soltanto dal carattere degli edifici, e specialmente dei monumenti, che vi sono stati costruiti nel corso dei secoli; in realtà ne sono parte integrante anche vie e piazze, le cui pavimentazioni sono concepite in molte occasioni come naturale completamento dell’architettura. È con questo sguardo inedito che "Dove Trento cammina", esito di un’approfondita ricerca documentale e iconografica sviluppata nell’ambito di un progetto di interesse nazionale finanziato dal Miur, ha affrontato lo studio dello sviluppo delle città, scegliendo come esempio significativo il caso di Trento nel corso della prima metà del Novecento, quando trova grande impulso per la selciatura delle strade l’impiego del porfido, estratto nelle vicine cave e considerato un materiale resistente, ma anche adatto a valorizzare l’architettura moderna.